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ImageReady di Raffaello De Masi
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152 MP3, SoundVQ e Wave di Bruno Rosati
INTERNET
158 Avvisi ai naviganti - Dinosauri di Raffaello De Masi
160 Le Mailing List di Raffaello De Masi
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Visualizzazione del moto dei pianeti
a cura di Francesco Romani
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Marco Matinacci
Vicedirettore
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Assistente di direzione
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Direzione Tecnica
Andrea de Prisco - Corrado Giustozzi
Hanno collaborato:
Luco Angelelli. Francesco Fulvo Castellano.
Paolo Cognati!, Francesco Cariò
Raffaello De Masi, Valter De Dio.
Piei'rance5co Fravolmi. Mauro Gandini.
Ilio Geiosa. Bemaido Innocenti, Dino Jori»
Andrea Montesl, Franco Paiamaro.
Flancosco Romani. Bruno Rosali, Leo Sorge.
Giuseppe Zanelti
Copertina e direzione artìstica
Paola Filoni
Grafica o impaginazione
Adnano Saltarelli. Fabio Della Vecchia
Fotografia
Dano Tassa
Coordinamento produzione
Giovanna Molinan. Alessandro lisandn
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SS vi] 5 <D J- 1 Li tìiJ D
di Marco Marinacci
M i ricollego all'editoriale del mese scorso che, come
auspicato, ha prodotto una serie di commenti, sug¬
gerimenti, domande da parte dei lettori: alcuni dei
messaggi pervenuti sono nelle prossime pagine, nella Posta,
ma credo che sia comunque opportuno dedicare questo spa¬
zio ai mutamenti che la rivista sta subendo. Non senza prima,
naturalmente, ringraziarvi per i vostri contributi.
C'è un punto che, in particolare, sento il dovere di chiarire
perché mi sono, evidentemente, espresso in modo non ap¬
propriato, tale da generare equivoci Ho scritto che "abbiamo
preferito diminuire il prezzo
piuttosto che uniformarci alla
diffusa tendenza di allegare
un CD-ROM (pieno di
software spesso di dubbia
utilità e provenienza), ci sem¬
bra quasi uno specchietto
per allodole poco indicato per
il nostro pubblico". Da que¬
sta affermazione alcuni han¬
no visto trasparire sia un rifiu¬
to dì principio nei confronti
dei CD-ROM, sia la considerazione che "tutti" i CD-ROM alle¬
gati alle riviste sono inutili. Non è esattamente quello che vo¬
levo dire, ma non credo di poter essere contestato se affermo
che nelle edicole vi sono molti CD che farebbero meglio a non
esistere: e sono convinto che, purtroppo, siano la maggioran¬
za Non volevo neppure escludere che. prima o poi. si decida
di affiancare ad MCmicrocomputer un CD, ma semplicemen¬
te dire che. in questa fase, ci è sembrata più gradita ai lettori
una diminuzione di prezzo e che, se ad MC sarà allegato un
CD, questo dovrà essere di un livello adeguato alla qualità del¬
la rivista e non un banale serbatoio di byte
Un 'altra cosa che mi fa piacere chiarire riguarda le nostre
intenzioni di affiancare ad MC altre riviste più verticali. Niente
paura: non vogliamo spogliare MC, ma le cosiddette "nic¬
chie " oggi sono cresciute, e crediamo che almeno alcune dì
esse siano di dimensioni tali da meritare un mezzo dì infor¬
mazione dedicato.
Vorrei darvi infine, per parlare non solo della rivista ma an¬
che un po'di informatica, solo alcuni flash: tre. per l'esattez¬
za. Tutti nell'ottica di evidenziare ì paradossi del mondo del
computer, le distorsioni che la stragrande (eccessiva?) diffu¬
sione di questo mezzo (e dì Internet) ha portato con sé, e che
credo che si debbano "combattere ". Non con guerre di reli¬
gione. ma con una specie di campagna dì sensibilizzazione
volta a far prendere coscienza della realtà sìa agli utilizzatori,
sia ai produttori.
Uno, indovinate cosa mi ha detto il mìo computer l'altro
giorno: "si è verificato un errore impossibile da diagnosticare
e da risolvere ", praticamente "non ci capisco più nulla " Non
vi dico che programma stavo usando perché non ha impor¬
tanza e perché, come ho già detto, non sono in cerca di guer-
- ' -
Comunicazione per gii abbonati
A seguito della riduzione del prezzo di copertina, abbiamo provve¬
duto a prolungare l'abbonamento di coloro che risulterebbero pe¬
nalizzati dall'averlo sottoscritto al vecchio prezzo. Sull’etichetta di
spedizione è indicata la nuova data di scadenza
re di religione. Ma che senso ha? Non era meglio dire "erro¬
re" e basta?
Due, il mondo sta agitandosi intorno all'intasamento di Inter¬
net durante la sfilata delle top-model in mutande. Ma vi sem¬
bra logico? Invece la Ferrari, quest'anno, ha decìso (giusta¬
mente) di non trasmettere in diretta sul suo sito la presentazio¬
ne della nuova formula 7. che l'anno scorso aveva a sua volta
creato problemi a mezzo mondo E ' stata inventata la televisio¬
ne, per queste cose! Funziona molto meglio e non reca danni
a nessuno.
Tre, poco fa un notiziario
televisivo ha detto che negli
Stati Uniti un azienda sta di¬
stribuendo dei PC (credo die¬
cimila) gratuitamente, con
tanto di accesso a Internet, a
persone disposte a veder ap¬
parire periodicamente mes¬
saggi pubblicitari sul proprio
monitor. Devono prima com¬
pilare un questionario, affin¬
ché sia possibile determinare quali messaggi propinare loro
Vi piace? Se tutti facessero così ', chi venderebbe computer?
Mi viene un 'idea. Perché non replicare il meccanismo, re¬
galiamo tutto ciò in cui è possibile inserire spot pubblicitari o
scritte: non resterà nulla da comprare, salvo inserzioni pubbli¬
citarie su oggetti regalati.
E' passato qualche giorno da quando avevo cominciato a
scrivere queste note . e cosi i flash sono diventati quattro, Il
telegiornale, infatti, ci spiega che nella casa del prossimo mil¬
lennio Il frigorifero sarà intelligente, e deciderà da solo quan¬
do deve fare la spesa, Bene, quando tutto ciò che ci circonda
sarà "intelligente ", avremo la liberta (o il dovere) dì essere
cretini noi. Forse faremo alcune cose stupide, ma tanto non
ce ne renderemo conto
Che bello sarebbe un mondo in cui i computer stessero al
posto loro, limitandosi a funzionare senza prendere iniziative
che potrebbero non essere le migliori, visto che una volta ci
insegnavano (e insegnavamo) che i computer NON sono in¬
telligenti, ma solo "obbedienti " se opportunamente program¬
mati. .. e che bello se ogni mezzo venisse usato per il fine per
il quale è stato inventato... telefono, televisione, Internet.
Ma cosa serve per realizzare tutto ciò? Semplicemente,
cultura Una volta la chiamavamo alfabetizzazione informati¬
ca, ora sembra che il mondo abbia deciso che tutti siamo al¬
fabetizzati. Ma siamo ad una nuova torre di Babele, in versio¬
ne terzo millennio: se uno sa e uno non sa. ma
tutti e due credono che colui che non sa sappia, i
due non si capiscono. Se invece uno sa e uno no,
ma tutti e due sanno che uno dei due non sa. è
molto meglio.
MCmicrocomputer passa alia Pluricom srl
La ristrutturazione della Techmmedia srl In liquidazione e ormai in
fase finale. Quale temporaneo compagno di viaggio in questi lun¬
ghi e travagliati mesi di transizione, il Liquidatore augura alla neo¬
nata Pluricom srl la miglior fortuna quale casa editrice, dal prossi¬
mo mese, di MCmicrocomputer. In bocca al lupo a tutto lo staff
Filippo Varazì
La torre
di Babele
12
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
Il primo computer
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pertanto il numero di
Partita IVA:
1.1 LU.
MALEDETTE
PROTEZIONI
(PER GU ONESTI)
Ma vi sembra possibile che nel 1999 la
CTO si rifiuti di riprendere un gioco su
CD ROM solo perche protetto? A me non
va il fatto che sia protetto, e non stava
scritto da nessuna parte; perlopiù volevo
utilizzarlo su un calcolatore privo di CD,
copiandolo su un altro supporto magneti¬
co. Il negoziante, mio amico, dapprima
me lo vendeva affermando la possibilità
di copiarlo, poi. incredulo, mi offriva ■
bontà sua - un semplice accredito per
l'acquisto di altro materiale. La CTO, inter¬
pellata, dice che non è sua politica sosti¬
tuire prodotti funzionanti, Morale: alla lar¬
ga dai prodotti distribuiti dalla CTO.
Mi chiedo se anni di letture di MCmi-
crocomputer mi hanno abituato male o se
comprato un programma originale uno se
lo debba tenere a forza, anche se non ri¬
spondente a "certi " requisiti.
Memore di antiche battaglie condotte
da MCmicrocomputer, vorrei conoscere il
vostro parere. O forse devo far causa alla
CTO per riavere I miei soldi?
Vi prego di rispondermi nella mia MBX
al più presto, fosse anche per pura curio¬
sità. visto che ormai ho capito che di soldi
non se ne parlerà più.
Piernicola Comuniello
U hm... avete un po' ragione tutti, e un
po' torto tutti. Uno vuole un videogio¬
co e, correttamente, decide di comprarlo
(anziché rubarlo). Bene. Ma ha un compu¬
ter senza CD (strano, a dire il vero: i vi¬
deogiochi moderni funzionano, in mag¬
gioranza, solo con computer moderni e i
computer moderni senza CD praticamen¬
te non esistono, giusto alcuni portatili).
Per qualche ragione, comunque, vuole
usare il gioco senza dover inserire il CD (e
in questo non c'è niente di strano) e allo¬
ra, giustamente, chiede al negoziante se
è possibile. E qui c'è il primo errore: il ne¬
goziante risponde di si. Ma il maledetto
programma è protetto e non gira senza
CD: il negoziante ha sbagliato, doveva di¬
re “non lo so" se voleva scaricare la re¬
sponsabilità all'acquirente, Adesso è il ne¬
goziante che deve riparare: in realta, però,
è disposto a farlo purché l’acquirente non
pretenda i soldi ma si accontenti della
possibilità di impiegare la somma per l'ac¬
quisto di altro materiale. Ma il cliente non
è d'accordo e rivuole I soldi, e in realtà
dovrebbe essere accontentato se è vero
che aveva chiesto se il programma era
protetto prima di acquistarlo e gli era sta¬
to risposto di si (il negoziante forse non
vuole perché rimborsare è contabilmente
più complicato). La CTO è del tutto logico
che non abbia alcuna intenzione di sosti¬
tuire Il prodotto, fermo restando che le si
potrebbe chiedere di evidenziare sulla
confezione II fatto che il prodotto sia pro¬
tetto. E fermo restando che le protezioni
sono effettivamente una cosa odiosa, se
non altro perché riescono a dare troppo
piu fastidio a chi non ruba che a chi ruba,
anzi incoraggiano i ladri professionisti
(perché possono vendere programmi
sprotetti).
Una soluzione pragmatica potrebbe es¬
sere quella di non restituire il programma
al negoziante e tenerlo, ma cercare (su
Internet ormai si trova tutto) una patch
che annulli la protezione, se non addirittu¬
ra direttamente il programma non protet¬
to. Attenzione, non è una cosa proprio or¬
todossa... da mettere in pratica solo se il
programma in versione originale è stato
acquistato: dal punto di vista legale non si
è esattamente a posto, ma si hanno di
certo tutte le attenuanti e soprattutto dal
punto di vista etico si può stare in pace
con la propria coscienza (il produttore ha
avuto i suoi soldi).
Sia ben chiaro, non ho alcuna intenzio¬
ne di giustificare o incoraggiare il furto di
programmi, tutto questo vale se... è la
verità. Se per caso, ma per caso, cerchia¬
mo un programma non protetto per pas¬
sarlo all'amico che ce ne ha passato un
altro, beh ricordiamoci che questo non si
deve fare.
Marco Marinacci
li... FAVOLE
di De Masi
Spett. Direzione di MCmicrocomputer,
da oltre un decennio sono un affeziona¬
tissimo vostro lettore, e proprio per que¬
sto mi spiacciono le critiche, ma ora mi
sto disaffezionando alla rivista.
In particolare, siete proprio sicuri che
tutti i lettori siano interessati alle vicende
di Atripalda? E che tutti i lettori approvino
che spesso un buon terzo del l'articolo sia
relativo a vita, amori e aneddoti del redat-
conimua a pag 18
Comunicazione per i lettori e gli operatori
Technimedia srl in liquidazione
E' in atto una ristrutturazione della nostra società editrice, la Techni¬
media, che porterà alla separazione operativa delle diverse linee di
attività.
Per questo motivo la Technimedia ha deliberato la propria messa in
liquidazione volontaria, nominando liquidatore il dottor Filippo Va-
razi.
Precisiamo, anche a seguito della circolazione di alcune voci spiace¬
voli e lesive, che non si tratta di liquidazione coatta, né di ammini¬
strazione controllata ma semplicemente di un atto volontario e op¬
portuno per motivi tecnici.
La pubblicazione di MCmicrocomputer prosegue regolarmente e
cosi tutti i rapporti in essere (abbonamenti, inserzioni), senza che
sia prevista alcuna interruzione
Marco Marinacci
Scrivete a MCmicrocomputer!
Per scriverci avete a disposizione sia la posta tradi¬
zionale (Via Carlo Perrier 9, 00157 Roma) sia il fax
della redazione (41892486), sia l e-mail, all’indirizzo
|mc.posta<gmclink.iT| Ogni giorno i messaggi vengo¬
no girati alle persone di competenza, per cui vi consi¬
gliamo di indirizzarvi alla casella della redazione piut¬
tosto che a quella dei singoli redattori E' più sempli¬
ce per voi e, anche se sembra strano, per noi E'
difficile che riusciamo a fornire risposte private (quin¬
di non inviate francobolli o buste affrancate): per le e-
mail qualche volta succede. Voi provate, basta che
non vi offendiate se non vi rispondiamo .. Vi assicu¬
riamo comunque che leggiamo tutta la corrisponden¬
za e teniamo nella massima considerazione ciò che ci
viene segnalato.
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
17
segue da pag 17
tore. a scapito del contenuto tecnico?
Molto cordialmente.
Michele Benvegnù. Venezia
C arissimi Marco e Andrea, dalla posta
è stata redlretta a me questa lettera
di un lettore che già diverse volte mi ha
scritto, per motivi diversi, essenzialmen¬
te per farsi aiutare in qualcosa Ed ho
sempre risposto con il massimo della
cortesia e disponibilità
Ritengo di non essere la persona più
adatta, in questo caso, a replicare, e que¬
sto è il motivo per cui la trasferisco a voi,
Un'unica precisazione, per la cronaca Si
tratta del primo caso dopo 174 (conser¬
vo, con grande immodestia e vanita, tut¬
te le lettere di elogio che ricevo). Scusa¬
temi se stiamo perdendo un lettore (me
ne dispiace davvero, non 6 retorica); ma,
come dicevo con Andrea, non e riuscito
ad essere universale Leonardo da Vinci,
figuriamoci un Raffaello De Masi qualsia¬
si.
Mi sembra, di converso, opportuno ac¬
codare, per vostra conoscenza, mia grati¬
ficazione (devo essere sincero, se do¬
vessi dire che la lettera non mi ha tocca¬
to sarei un bugiardo) e ove ce ne fosse
bisogno, a questa mia quelle di due altri
lettori che mi sono giunte praticamente
contemporaneamente (a distanza di due
ore due in un giorno, perbacco I) e che la
pensano in maniera differente.
Raffaello De Masi
Carissimo sig De Masi.
• in questi giorni di tranquillità festiva, in¬
terrotta solo dai botti dei figli dei miei vi¬
cini, ho potuto almeno per una volta leg¬
germi tranquillamente la mia rivista di
informatica preferita.
Da sempre leggo, mi sia concesso il
termine, golosamente I Suoi articoli.
Chiariamo subito che, purtroppo, sono
uno schiavo dell'infernale Bill e quindi del
Mac ne so poco o niente, ma leggo co¬
munque sempre anche l'introduzione de¬
gli articoli riguardanti il software o
/'hardware del Mac
Il Suo humor è veramente grande e mi
diverte un mondo vedere che c'è un
esperto che descrive I nuovi programmi
software appena usciti od i nuovi conge¬
gni hardware con leggerezza briosa, sen¬
za sconfinare nel tedio e nella saccenza
che è bagaglio dei suoi colleghi, qualcu¬
no purtroppo anche di MCmicrocompu¬
ter
E' riuscito, a creare dei miti: Atripalda,
Suo paese natale e residenziale (ma esi¬
ste davvero me lo ha confermato un mio
collega con i genitori residenti ad Avelli-
18
no). Sua moglie, una santa martire con la
mania del telefono e dotata, credo, di
tanta pazienza, i Suoi amici del coro delle
serenate ed altri ancora, compresa Sua
Figlia Anja.
Ma lo scopo iniziale di questa mia maiI
epifanica sarebbe stato un altro al mo¬
mento che i'ho iniziata, ma poi la penna
o meglio la tastiera è andata per altri lidi
ed è ora quindi di ritornare al dunque.
Ieri sera ho cercato nell'indice di MC-
microcomputer l'articolo che ha scritto
sul "favoloso" software Golzilla 3.2"
che spinto dalle sue righe due sere pri¬
ma avevo scaricato dalla rete. Non ho
ancora afferrato bene la sua utilità o for¬
se, più onestamente, come farlo funzio¬
nare (omissis - chiede informazioni circa
il pacchetto Golzilla e Pegasus Mail) iper-
garantito come il miglior software free di
posta. Lei che ne pensa?
Termino qui, mia moglie mi sta urlan¬
do dalla cucina che è pronta per uscire
quindi debbo terminare questa e-mail, in¬
viarla e spegnere il computer.
Tantissimi auguri per un felice 1999
P.S. lo scrittore I. Asimov non gode
troppo della Sua simpatia o sbaglio?
Giorgio Mazzoni
Gentile De Masi, suo affezionato letto¬
re, nonché sfegatato utente Mac, appro¬
fitto dell'occasione per esprimer Le la
mia solidarietà verso la sua cristiana ras¬
segnazione nei confronti di sua moglie e
del suo spietato aguzzino AdP
A Lei vanno i miei migliori auguri di un
proficuo anno nuovo Rimango, comun¬
que, a sua disposizione per incrementare
la sua enciclopedica conoscenza di mac¬
chiette, battute, sketch a sfondo tragi-co¬
mico.
Regards.
P.S. Nel caso questa missiva venisse
intercettata dalla sua stimata consorte,
vorrei ritrattare tutte, le affermazioni fin
qui esposte.
Giuseppe De Maso
Scusate per l'invasione e il disturbo Mi
farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Lello De Masi
C he vuoi pensare... Il problema si por¬
rebbe se, come il lettore ipotizza,
questo andasse a scapito del contenuto
sostanziale degli articoli: ma cosi non è,
e se non ci fossero le... divagazioni di
costume gli articoli sarebbero semplice-
mente poche righe più corti...
m.m.
MC...
OK così!
Complimenti vivissimi a tutta la redazio¬
ne di MCI II
La nuova veste è davvero accattivante.
Un rinnovamento, un alleggerimento e
una riduzione di prezzo che ci volevano
proprio!
Di nuovo, congratulazioni!
Luca De Berardinis ■ Nereto (Teramo)
Sono Luciano Ferrari, Vostro lettore da
numerosi anni. Innanzitutto Vi faccio i
complimenti per l'ottima rivista.
Sono utente di computer Amiga dagli
esordi., volevo ringraziarvi per aver man¬
tenuto in vita lo spazio dedicato a tale
computer nella Vostra "nuova " rivista.
Cordiali saluti
Luciano Ferrari, Sesto S. Giovanni
Sono Danilo Rigon, un vostro soddisfat¬
to abbonalo, la mia principale attività è la
ceramica, da oramai dodici anni appassio¬
nato di computer, per due anni ho colla¬
borato con un importante provider della
mia provincia (VI), per la realizzazione di
un sito Internet. Queste due cose ma so¬
prattutto il continuo aggiornamento che
ho potuto avere tramite MCmicrocompu-
ter hanno fatto si che quest'anno ho aper¬
to una nuova attività di servizi Internet
Spero che mi vada bene, comunque vi
ringrazio ancora perché penso che senza
il vostro apporto non sarei mai arrivato ad
un tale risultato.
Saluti
Danilo Rigon
Se avete tempo visitate il mio primo si¬
to Int ernet, anche se non è a ncora termi¬
nato: pttp://www.ceramicslH grazie!
MCmicrocomputer. tutto il resto è invi¬
dia!
Ho appena comprato la nuova rivista
meno spessa ma anche meno cara.
Voi fate quello che volete (altre riviste *
settoriali, vedi editoriale) tanto io com¬
prerò solo e solamente MCmicrocompu¬
ter fino alla chiusura mia o vostra (-:
Che dire ancora, da semplice appassio¬
nato informatico non mi sento in grado di
"Insultare "- vedi sempre editoriale - al¬
cunché.
A me va bene quello che scrivete, quel¬
lo che pubblicate e i vostri progetti: cre-
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rete aziendale, mediante router con
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• Registrazione e manutenzione domi
twww.azienda.itl
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posta elettronica (nomei
configurabili in remo
Business Int_
Ut. 2.100.000 + hi
Connessione fiat 24 ore per tutta la rete
le, mediante router con Una linea
Registrazione e manute
(www.azienda.it) -n
• Hosting maif server virtuale con IO caselle di
posta elettronica(nome@az'
configurabili in remoto,
• Hosting spazio Web da 1Mb
(www.azienda.it) . .
■ Canone annuo, non comprensivo
della fornitura del router.
per avere
l'@zienda in rete
BIP come Business Inrternet Pack le offerte di MC-link per le azien¬
de che vogliono incrementare gli affari e ottimizzare il lavoro traen¬
do beneficio dalla rete. BIP come connessione fiat con una linea
ISDN per tutta la rete aziendale; BIP come opportunità di mettersi in
mostra nella grande vetrina del mondo con un proprio indirizzo In¬
ternet; BIP come 5/10 caselle di posta elettronica personalizzate e
gestibili direttamente dall’azienda. E in piu, BIP come garanzia di un
provider presente da 12 anni sul mercato con una rete capillare che
consente l’accesso da oltre 110 città d’Italia; supporto tecnico e as¬
sistenza; massima fluidità dei collegamenti; sicurezza... Potremmo
continuare, ma siamo convinti di avervi già convinto. BIP .
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nuova leva (Aziendale
segue Oa pag 18
sco con voi ed imparo.
Siete troppo forti ma soprattutto com¬
petenti, moooito competenti
Non mi abbonerò mai (a mie spese
eh! eh!) perché è troppo bello andare in
moto all'edicola e chiedere ■ è uscito MC-
microcomputer? ■ Sono i piccoli piaceri
mensili della vita A proposito: nei vostri
progetti perche non inserire quello di fare
degli articoletti di tipo ABC sul VRML?
Secondo me è un argomento molto inte¬
ressante e attuale, leggi ■ speciale sche¬
de grafiche 3D ■
Un cordiale saluto e buon lavoro da
parte di
Riccardo Badenchini. Torino
PS VRML non è Tacronimo di ■ voglio
rimanere molto lontano - come dice un
amico, bensì., beh adesso non esageria¬
mo con i complimenti (-:
Finalmente!
Cosa?
Finalmente vi scrivo!
Ebbene si ragazzi (posso permetter¬
mi?), il numero piu vecchio di MC che mi
ritrovo in casa è del 1986 eppure vi scrivo
solo oggi. CI voleva l'avvento dell'Euro
per farlo?Chissà...
Da tempo volevo farmi sentire, ne ho
avute tante di occasioni... sempre per
manifestarvi il mio appoggio e farvi i miei
complimenti... Ma ieri lo shock in edicola
è stato più forte del solito e non sono riu¬
scito a tacere!
MC esposto in orizzontale, posso ap¬
prezzare solo la variazione di prezzo... feli¬
ce, incuriosito e. a tratti, impaurito, pren¬
do in mano il 191 Non è diminuito solo
il prezzo cosa é successo ?
Mi faccio il bucato da solo in casa e mi
é successo di restringermi qualcosa ma
non mi si era mai ristretto un mio mensi¬
le preferito!
Avidamente lo sfoglio con sollievo
noto che le pagine in meno sono princi¬
palmente quelle di pubblicità . Bene
Fammi controllare se I contenuti resta¬
no ... Nell'editoria tutti si lamentano del
costo della carta, degli aumenti vari... e
questi calano il prezzo della rivista e
smettono di far pubblicità... dov è il mira¬
colo?
Non lo so., e forse non voglio saper¬
lo.. affari vostri. Fatto sta che MC resta
praticamente tal quale nei contenuti. e
io non posso esser altro che felicissimo
che trovare il mio amato mensile sempre
uguale ma a minor prezzo e alleggerito di
tanta pubblicità...
Parlate di ristrutturazione e di 'settoria-
lizzazione ", Ok. è un bene "specializzar¬
si ", serve a non essere dispersivi ma
spero di non esser costretto in futuro ad
andare in edicola e comprare quattro
mensili da 7.000 lire anziché uno da
9000, non potrei permettermelo. . e sce¬
gliere sarebbe triste, difficile e doloroso
Questo in sostanza è il mio unico timo¬
re. MC è sempre stato molto completo
per accattivarmi, non vorrei che diven¬
tasse un po ' più "settoriale " e popolare
mi dispiacerebbe.
Teneteci ancora Informatici!!
lo sono Alessandro, studente 22enne
di ingegneria informatica a Pisa, vostro
lettore dal 1986 Lettore soddisfatto
A presto, e un grazie grande a tutti
voi... una bella famiglia della quale a
chiunque farebbe piacere far parte
A presto, ciao
Alessandro Cucca
L e classiche... poche ma sentite parole
Grazie 1
m.m.
La nuova MC:
I CONSIGU DEI LETTORI
Sono un vostro lettore da molti anni e
vi scrivo per la prima volta per esprimere
le mie considerazioni sul recente rinnova¬
mento della rivista. Ovviamente ho accol¬
to con favore (e con un po' di sorpresa) la
riduzione del prezzo, anche se la prima
impressione è stata quella di un eccessi¬
va riduzione delle pagine
Secondo me. il punto di forza di MC è
l'elevato numero di argomenti trattati,
quindi non solo hardware e software, ma
anche rubriche un po "alternative " come
Intelligiochi. Mathematica e Arte&lnfor-
matica Questa impostazione della rivista
è molto valida, quindi dovrebbe essere
mantenuta Ciò che cambierei legger¬
mente è il modo di fare le prove dei PC.
che (ad esclusione di quelle sui portatili)
mi sembrano diventate un po banali, nel
senso che il giudizio è sempre ottimo e
raramente emergono critiche Inoltre i
computer provati sono spesso delle solite
marche, mentre sarebbe opportuno pren¬
dere in considerazione anche marche di¬
verse Per migliorare le recensioni dei PC.
si potrebbero fare prove comparative (co¬
me ad esempio per le stampanti) e pub¬
blicare i risultati di alcuni benchmarck fra
quelli che indicano le prestazioni reali del
sistema, come la Suite di MC e i Frame
rate dei giochi 3D Si potrebbe dare inol¬
tre ancora piU spazio agli articoli sulla tec¬
nica (come quelli sui -microprocessori).
Essi sono infatti piU utili rispetto alle pro¬
ve dei PC perché hanno validità generale
Sono sempre molto interessanti le
news, anche se con una piccola pecca il
prezzo dei prodotti citati non viene quasi
mai indicato, mentre sarebbe molto utile
avere almeno un 'indicazione generica.
Trovo ottima la metodologia di prova di
stampanti e scanner, basata cioè su pro¬
ve comparative tra piU prodotti e test per
misurare le prestazioni con precisione.
Spero che prove simili siano estese an¬
che ad altri prodotti A proposito di stam¬
panti, sarebbe utile indicare direttamente
il costo per pagina (a colori e in B/N) che
costituisce un parametro fondamentale
per la scelta. Infine mi piacerebbe che tra
gli argomenti trattati ci fosse anche quello
delle reti, con articoli di vario tipo su
hardware, software, standard disponibili,
protocolli, ecc.
Grazie dell’attenzione e buon lavoro!
Guido Santi
Caro direttore, cara redazione, questa vol¬
ta devo proprio scrivervi!
Vi leggo dal 1992, anno in cui ho acqui¬
stato il mio primo PC. Da allora la vostra
(o nostra.. .) rivista, sebbene in continua
evoluzione, non ha mai subito radicali
cambiamenti di impostazione, tutt aI più
qualche modifica estetica, più o meno az¬
zeccata, alla grafica o alla testata. Questa
volta invece mi sembra che la "cura " sia
decisamente radicale. Non posso fare a
meno di dirvi come la penso e di chieder¬
vi alcuni chiarimenti
I complimenti che vorrei farvi sono si¬
mili a quelli di tanti altri lettori, quindi li sal¬
to senz'altro La prima impressione avuta
dalla nuova MC è decisamente positiva.
La rivista non mi sembra affatto snaturata
e direi che nel futuro ci si potrà attendere
la solita competenza e completezza di
informazione La diminuzione delle pagi¬
ne pubblicitarie è decisamente gradita,
cosi come il ritocco al prezzo di copertina.
Fine dei commenti positivi. Tutto il re¬
sto è una richiesta di spiegazioni (spero
non troppo polemica e di interesse an¬
che per gli altri lettori) Da qualche tem¬
po a questa parte avete cambiato molte
cose e non sempre, a mio avviso, ne
avete dato esaurienti spiegazioni, nono¬
stante in precedenza aveste sempre so¬
stenuto con fermezza la linea editoriale
del momento, a volte anche in contra¬
sto con l'opinione di alcuni lettori, addu-
cendo come ragione principale, se non
ricordo male, la vostra intenzione di es¬
sere una fonte di informazione il più
possibile attendibile e di evitare ad ogni
costo qualsiasi genere di sensazionali¬
smo che può soltanto accrescere la
20
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
confusione del pubblico.
A questo punto (precisando subito che
queste due vostre caratteristiche non mi
sembrano affatto scomparse) mi vengo¬
no in mente alcune domande:
1) Avete sempre sostenuto con estre¬
ma fermezza che la data di uscita di un
mensile di informatica personale che si ri¬
spetti non può che essere a fine mese, a
meno che non si voglia chiamare p. es. di
Febbraio un numero che riporta in realtà
notizie del mese precedente. Ragiona¬
mento difficilmente confutabile... Un bel
giorno (non ricordo più esattamente
quando questo sia successo, forse un
paio d'anni fa) MC ha preso ad uscire in
edicola non più tardi del 10 di ogni mese
Potrei saperne il motivo? Ne approfitto
anche per chiedervi lumi sul futuro MC di
Gennaio è uscito intorno al 25 del mese:
si è trattato di un ritardo del distributore
locale di Genova, di un vostro ritardo di
chiusura della nuova rivista, o di un ritorno
alla vecchia linea?
2) Personalmente non ho nulla contro
le prove "a confronto " nelle quali si esa¬
minano le caratteristiche di un gran nu¬
mero di oggetti simili, specie se, come
nel vostro caso, il "gran numero " è in
realtà abbastanza ridotto e lo stile della
prova rimane il vostro solito, senza ndursi
ad un elenco di numeri a volte difficilmen¬
te comprensibili. Tuttavia mi sembra (e in
qualche occasione l’avete sostenuto an¬
che voi) che articoli di quel genere limitino
notevolmente l'interesse della rivista, per
coloro che in quella data occasione non
sono interessati all'acquisto di un certo ti¬
po di oggetto. Dall'ultimo editoriale mi
sembra di capire invece che in futuro arti¬
coli di questo genere saranno costante-
mente presenti...
3) Avete affermato l'intenzione di snelli¬
re la rivista a scapito di argomenti specia¬
listici che in futuro verranno trattati da
nuove apposite pubblicazioni. Ma MC è
bella proprio perché vi si tratta qualunque
argomento .. Che cosa scomparirà?
Quante nuove testate nasceranno? Da
qualche parte, non ricordo dove, vi mo¬
strate abbastanza scontenti del fatto che
le pubblicazioni di tipo informatico in Italia
siano oltre il centinaio. Non vi state con¬
traddicendo?
4) Infine: 194 pagine contro 290 (nume¬
ri di Gennaio e Dicembre): la nuova rivista
è circa il 67% della precedente. Pagine
non pubblicitarie: 162 contro 217 SI, MC
è un po' dimagrita , Pagine pubblicitarie:
32 contro 73. Il 43% di prima, meno della
metà. Evidentemente la riduzione di due¬
mila lire del prezzo di copertina sommata
alla riduzione di incassi dagli inserzionisti
è compensata dal minor costo di una rivi¬
sta che ha un centinaio di pagine in me¬
no.. Solo che la cosa non mi toma poi
tanto: 22% in meno sul prezzo di vendita,
57% in meno dagli inserzionisti, circa il
34% di pagine in meno. E poi parte dei
vostri costi saranno fissi, non dipenderan¬
no dal numero di pagine. E ci sono le co¬
pie non vendute che sono una perdita
netta Insomma, non sono esperto di co¬
sti editoriali, quindi chiedo lumi a voi: sta¬
te guadagnando meno o eravamo noi che
prima spendevamo troppo?
Chiedo scusa per la lunghezza Spero
solo che come già detto, tutto questo
possa essere di interesse anche per altri
lettori: sarei veramente felice di una vo¬
stra risposta
Continuate cosi. Rinnovo complimenti
ed impressioni positive e vi auguro buon
lavoro
Cordiali saluti.
Alessandro Castagnini
Spente Redazione.
Vi compravo da qualche mese perché
Vi apprezzavo tantissimo. Avevo trovato
finalmente una rivista d’informazione sen¬
za doppi o tripli CD-ROM o altri gadget
che non si accontentava di essere un
semplice catalogo di sogni proibiti '' ma
cercava di allargare l'orizzonte al "mondo
esterno". Poi ho comprato il numero di
Gennaio. Una bella cura dimagrante, non
c'è che dire! In questa ristrutturazione -
pur necessaria - vedo perù luci e ombre.
Positiva la riduzione del prezzo e del pe¬
so. ma spero non sia il preludio a una pa¬
rabola discendente molto simile a quella
di un altra gloriosa e autorevole rivista
d'informatica che non Vi nomino per sca¬
ramanzia Mi sembra che si sia allargata
la sterile "vetrina " dei prodotti fini a se
stessi (tuttavia sull'Acer Extensa 712TEV
vorrei fare un pensierino...). Mancano del
tutto gli articoli, molto interessanti, su In¬
ternet e sulla 'Netiquette''. In netto calo
la pubblicità, tutto sommato un brutto se¬
gno Crisi vostra o crisi del settore, causa¬
te entrambe da eccesso di concorrenza?
Vi comprerò finché uscirete, e spero di
comprarvi ancora a lungo, ma francamen¬
te avrei preferito una rivista piu panora¬
mica " e meno appiattita sui puri prodotti.
Cordiali saluti
Giovanni Romano
C ome sempre vi ringraziamo per i vostri
consigli. Concordiamo in larga misura
sul contenuto delle vostre lettere e fare¬
mo il possibile per procedere nella dire¬
zione che ci indicate e che, per inciso,
coincide con le nostre intenzioni
E' impossibile rispondere punto per
punto, ma vi confermiamo che MC non
vuole snaturarsi, non vuole ridursi né ad
una banale vetrina né ad uno sterile elen¬
co di numeri. L'impostazione filosofica ri¬
marrà la stessa, ma in modo da adeguar¬
si, anche se nei limiti ragionevoli, a quelli
che comunque sono gli orientamenti del
mercato.
Questo numero di febbraio sarà In edi¬
cola fra il 15 e il 20 del mese. La data di
uscita sarà anticipata, nell'arco dei prossi¬
mi numeri, in modo da riportarla all'Inizio
del mese o alla fine del mese preceden¬
te: confermo che il "nome" del mese ri¬
portato sulla rivista è in teoria un fatto po¬
co essenziale, perché l’importante è l'ag¬
giornamento delle informazioni all'interno:
ad esempio, sul Pentium III trovate più
informazioni che su una rivista già in edi¬
cola e denominata ugualmente febbraio,
semplicemente perché chi esce prima
"chiude" prima il giornale Ma, pur non
essendo una cosa del tutto logica, la
maggior parte del mercato preferisce gio¬
care sull'anticipo del nome, e si vedono
addirittura riviste che escono prima del 15
con il nome del mese successivo Una ri¬
vista che va in edicola il 10 va considerata
quella del mese dopo che esce venti gior¬
ni prima o piuttosto quella del mese pri¬
ma che esce dieci giorni dopo? A volte ci
viene voglia di "battezzare'' MC con il no¬
me di due mesi dopo, signori, state leg¬
gendo MC di aprile!
Le testate che nasceranno non "canni¬
balizzeranno" MC, ma avranno piuttosto
la funzione di completarla nei settori più
specifici, dei quali MC continuerà comun¬
que ad occuparsi mantenendo il ruolo di
rivista "panoramica"
Infine, pur non escludendo a priori di al¬
legare CD-ROM alla rivista non vogliamo,
effettivamente, puntare sulla caccia al let¬
tore abbacinato da dischetti luccicanti.
Non sappiamo, in questo momento, se
MC in futuro avrà un CD: ma se lo avrà, il
CD dovrà avere un contenuto che ne giu¬
stifichi l'esistenza.
In pratica. MC non vuole tradire i suoi
lettori più affezionati, ma., neppure tra¬
scurare il resto del mondo E questa è in¬
direttamente una risposta alle considera¬
zioni del lettore che.. ci faceva i conti in
tasca: fermo restando che non è corretto
paragonare un numero di dicembre con
uno di gennaio, e che semmai il paragone
andrebbe fatto su base media, la nostra
scelta di puntare su un numero di pagine
inferiore e un prezzo inferiore deriva dal
fatto che un prodotto di questo tipo sem¬
bra gradito ad una maggiore quantità di
persone!
Marco Marinacci
continua a pag. 22
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
21
segue da pag 21
Fedeli (e arrabbiati)
ABBONATI
Sono un fedele abbonato un po ' ar¬
rabbiate >, Mi chiamo Rufolo Sinibaldi e
mi collego da Oliveto Citra (SA) Sono
abbonato a MCmicrocomputer e debbo
segnalare i seguenti inconvenienti
nell'invio della rivista
- Quando arriva arriva sempre tardi:
mai prima del 25 del mese. La rivista
settembre 98 è arrivata a novembre.
■ La rivista di dicembre 98 ancora non
è arrivata, a quella di gennaio non ci
penso neppure.
Per un certo periodo ho acquistato la
rivista in edicola e periodicamente e ar¬
rivata abbinata ad un'altra rivista con
CD ma al prezzo di 19.000 lire Ma chi
l'ha chiesta l’altra rivista e il CD?
Capisco la promozione di una nuova
testata, ma perché dobbiamo pagarla
noi??
Altre volte ho chiamato la redazione
per segnalare il disguido e la risposta è
sempre la solita: le poste italiane. Ma
perché non facciamo una petizione po¬
polare contro questa amministrazione
postale che va a rilento??
In attesa di riscontro.
Rufolo Sinibaldi
P ur se parliamo ormai di oltre un an¬
no fa... vorrei lo stesso sottolineare
che MC è sempre stata disponibile "da
sola" e al prezzo consueto: anche nei
tre mesi In cui è stata proposta, in al¬
ternativa, con CD a 19.000 lire Gli edi¬
colanti che, evidentemente per un di¬
sguido distributivo, la hanno ricevuta
solo in versione con CD avrebbero po¬
tuto (e dovuto) rivolgersi al loro distri¬
butore locale, piuttosto che tentare di
imporre l'acquisto della copia con CD ai
propri clienti, Perché le copie senza CD
c’erano, e in abbondanza (circa il triplo
di quelle con CD),
Ci vorrebbe, è vero, una petizione po¬
polare che spingesse le Poste Italiane a
svolgere il loro compito con più regola¬
rità, con più impegno, con più efficien¬
za, in modo da commisurare la costan¬
za e l'affidabilità del servizio al prezzo
richiesto. E in realta non si capisce nep¬
pure perché dovrebbe servire una peti¬
zione popolare, quando basterebbe che
i "vertici" si rendessero conto dell'an¬
damento del sistema e prendessero gli
opportuni provvedimenti. Purtroppo co¬
si non è ed a farne le spese siamo noi
ed i nostri abbonati. Come dimostra la
simpatica lettera che segue e che pro¬
viene da un meno simpatico lettore,
giustamente esasperato dal ritardi po¬
stali, che pero, ingiustamente ritengo,
si ritiene appagato sfogandosi con il po¬
co gradevole metodo dei “pesci in fac¬
cia" a noi.
Marco Marinacci
Esiste il Sig. McMicrocomputer? Se
esistesse mi piacerebbe parlargli...
dev'essere uno scozzese a giudicare
dal nome e, con tutta probabilità, è dal¬
la Scozia che mi invia la rivista a cui
‘ho pagato * per abbonarmi! Deve abi¬
tare proprio lontano, visto che a me di
MC ne arrivano a casa contemporanea¬
mente due copie ogni due mesi con un
ritardo di circa un mese rispetto
all'uscita in edicola! Poste italiane? Po¬
ste scozzesi? Boh?!?l? Sta di fatto che
insieme ai numeri di novembre e di¬
cembre (che mi sono arrivati assieme
l'altro ieri,..), nella busta c era anche un
foglio in cui il Sig Technimedia mi pro¬
poneva di rinnovare l'abbonamento a
MC magari sottoscrivendo anche By¬
te. Caro sig. McMicrocomputer, come
capirai, mi sono fatto una bella risata al¬
la faccia dell'ingenuità di tale proposta!
Perù una cosa vorrei chiederti, caro sig.
McMicrocomputer: almeno l'ultimo nu¬
mero, quello di gennaio, me lo mandi
con puntualità? Eddai, segna il gol della
bandiera e almeno uno su 12. .. Non ti
illudere, la possibilità di fare bella figura
l’hai già persa, visto che ormai gennaio
è passato e a me non mi è arrivato
niente! Pazienza... tanto so che il sig.
McMicrocomputer non mi risponderà
neanche... addio.
Matteo Tamburini, ex abbonato
A PROPOSITO
di Euro
Sig De Masi.
da oggi stiamo usando anche l'Euro,
e speriamo che tutto vada bene. Ma co¬
me fare per usare il nuovo sìmbolo sulle
nostre tastiere?
Alessandro Arrighini
Milano
L barrivo dell'Euro comporterà certo in
altri campi ben altre complicazioni di
quanto può avvenire nelle nostre tastiere
(immagini solo la conversione dei segna¬
prezzi). Fortunatamente nel nostro caso
la soluzione è più semplice e a portata di
mano. Già abbiamo ricordato, in un'ante¬
prima di diversi mesi fa, che Microsoft
ha aggiornato i suoi font di sistema, per
PC e Mac, mettendoli a disposizione gra¬
tuitamente presso il suo sito. Ma vorrei
evidenziare una soluzione messa a punto
da Mindaugas Strockis e Alexander
Svensson fitip://skylla.base.orc)/injro hiifl
che permette di accontentare anche chi
decidesse di continuare ad usare i suoi
font, di stile diverso rispetto al corrente
simbolo Euro dei font Microsoft
Il file, di nome "e-ttf-15.zip", recupera¬
bile dall'URL indicato, ma anche diffusa-
mente distribuito nella maggior parte dei
siti di shareware (http://www.down-
load com, |nttp v/www tuepiie com|
[ittp //www. shareware.com| ecc.) e pre¬
sente in diversi pacchetti commerciali
(verifichi, potrebbe già essere Installato
sulla sua macchina), è, in effetti, un font
TrueType fatto tutto di simboli Euro, in
stili diversi,
Tanto per intenderci, il tasto B nascon¬
de il simbolo Euro in formato Bodoni, C
in Courier, b in stile Brush, s in sans se-
rif, U in sottolineato, X in ornato, P in Pa¬
latino, h in Handwritten e H in Helvetica,
e cosi via. Dopo un mimmo di pratica,
l'uso diviene molto naturale: ad esem¬
pio, nei programmi dotati di macro, si
può costruire uno script che cambia il
font d'uso. Sarà sufficiente, poi. battere
un tasto: anche se non si ricorda dietro a
quale tasto è nascosto lo stile desidera¬
to, beh, poco male, tanto il simbolo Euro
pare fatto apposta per accontentare tutti
gli stili.
Il font puO essere usato liberamente
per uso domestico e professionale, sen¬
za alcuna royalty da corrispondere.
Servendosi poi di una qualsiasi utility
di manipolazione dei caratteri, sarà possi¬
bile importare nei propri font il simbolo
giusto.
E visto che ci siamo, giusto un'occhia-
tina a una pratica utility di conversione di
valuta nazionale in Euro. L'ha realizzata
C&l. 44 Route de Pau, 640 20 Mirepeix,
France. http://www alterni org/abydos,
ed è una calcolatricina che accetta tutte
le valute del paesi della CE E eseguendo *
conversioni in ambedue i sensi.
Ma ritengo che. al momento della pub¬
blicazione di questa risposta, ci sarà già
stata una buona fioritura di questo tipo di
prodotto
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Acer apre l'anno con i nuovi portatili 313T,
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Chiuso l’anno ’98 con un fatturato di
oltre 200 miliardi di lire (+40%) Acer
Italia inaugura il nuovo anno con le
nuove famiglie dei portatili e degli
’all-in-one’ multimediali; annuncia
inoltre il nuovo server Altos 21000
basato su Pentium Xeon 450 MHz e
punta sui canali distributivi indiretti.
Tra le novità '99 c’è un set-top-box’
(Internet PC) che consente collega-
menti in rete con il TV di casa.
Apre bene il '99
Acer Italia che
annuncia risultat
economici di rilie¬
vo. il fatturato e
salito a 200 miliar¬
di di lire (più 40%
sul '97. che era
stato di 147 miliar¬
di) e significativi
sono stati gli utili
registrati da tutte
le divisioni nel¬
l'arco di tutto il
'98.
In definitiva
Acer ha coperto
circa il 5% del mercato PC In Italia posi¬
zionandosi al settimo posto in graduato¬
ria, una posizione in più sull'anno prece¬
dente. Nel mercato dei server i dati a
tutto il '98 vedono Acer raddoppiare il
numero di unità vendute Nel settore
dei notebook, in cui Acer e leader asso¬
luto da alcuni anni nel nostro Paese, la
quota di mercato del '98 si mantiene
superiore al 25%, praticamente ogni 4
portatili venduti in Italia uno 6 Acer. In
sintesi, il mercato ha dimostrato di
accettare bene anche la linea di compu¬
ter multimediali Aspire, totalmente rin¬
novata. In soli 6 mesi gli scanner Acer
hanno raggiunto il 10% di market share
in Italia. D'obbligo infine segnalare il
significativo sviluppo dell'area server e
PC professionali.
Il gruppo Acer, tanto per ricordarlo, è
uno dei maggiori protagonisti del mer¬
cato informatico mondiale con un giro
d’affari di circa 13.000 miliardi di lire e si
posiziona al terzo posto tra I costruttori
di PC a livello mondiale.
TravelMate 313T
Nell'incontro stampa, avvenuto nello
splendore delle sale del Palazzo
Visconti di Milano, la Acer Italia ha pre¬
sentato i nuovi gioielli 'portable' schiera¬
ti per sferrare l'attacco al
mercato italiano. Iniziamo
con il 'leggero' Travel¬
Mate 313T.
Dopo il successo dell'in¬
troduzione di meta '98
dell'innovativa linea degli
ultraportatili TravelMate
Serie 310, Acer rilancia
con l’ultimo nato della
famiglia, il 313T. La filoso¬
fia di concezione è la
stessa e permette di
* avere a disposizione un
l prodotto che in soli 1,2
| kg racchiude le poten¬
zialità di un normale
notebook senza rinun¬
ciare ad alcun tipo di
comunicazione con il
mondo esterno: solo il floppy disk e il
CD-ROM (in dotazione) sono collegati
esternamente, non è necessario un
replicatore di porte, tutte le porte I/O
sono integrate sul notebook seriale,
parallela PS/2, USB, infrarosso, VGA
out, audio in/out e due slot PCMCIA
CardBus a 32 bit tipo II (o uno tipo III). Il
nuovo TravelMate 313T è dotato del
processore Intel Pentium a 266 MHz
con tecnologia MMX. La dotazione
standard: 32 MB di memoria RAM
espandibile a 80 MB. 3,2 GB di HD,
display da 8.4" di tipo STFT con risolu¬
zione di 800x600 punti a 65mila colori e
1,1 MB di memoria video
Come se tutto ciò non bastasse, Il
313T dispone anche di un modem/fax
56K integrato omologato PTT che per¬
mette un facile collegamento con ban¬
che dati, reti aziendali e Internet e tutto
in un prodotto poco più grande di un'a¬
genda (17 x 23 x 3 cm) e del peso di
soli 1,2 kg.
Extensa 503T
Parliamo ora del modello Extensa
503T che va ad ampliare la linea dì por¬
tatili della famiglia Serie 500 ’all-in-one
multimediali Questo notebook è dotato
di processore Pentium a 300 MHz con
tecnologia MMX.
Anche per questo, come per gli altri
della serie 500, la dotazione standard 6
notevole: 32 MB di memoria SDRAM
fino a 128 MB, 4 GB HD. display da
12,1" di tipo STFT con risoluzione
800x600 a 16 milioni di colori e 2 MB di
memoria video E' incluso in questo
portatile il modem/fax a 56K omologato
integrato fornito di serie su tutti i note¬
book introdotti da Acer negli ultimi mesi
in Italia.
Il design 'all-in-one' di questa serie
permette di avere II floppy disk, il letto¬
re CD a 20X e II modem/fax integrati
senza che l'utente sia costretto a porta-
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MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999
re con sé fastidiosi dispositivi esterni.
L'aspetto esteriore caratterizza questo
notebook che presenta sulla parte ante¬
riore due altoparlanti più grandi visti di
consueto su altri portatili e un pannello
di controllo per azionare il lettore CD
anche a computer spento: questo
accorgimento consente di ascoltare CD
audio senza avviare il computer.
3D a 16-bit compatibile al 100% Sound¬
Blaster con due altoparlanti e microfono
integrati. La multimedialità del sistema
è assicurata dal drive CD 24X integrato
sostituibile con un drive LS-120, un
secondo HD o un lettore DVD-ROM a
velocita 2X opzionali.
La gestione dei formati video MPEG
non viene effettuata attraverso una
scheda ma via software per limitare i
costi del notebook, che viene fornito
Win 98 o con Win
NT (ready for Win
2000) preinstallati, a
seconda delle configu¬
razioni e con un CD di
'recovery 1 .
TravelMate Serie 720
Acer Italy introduce
ora la famiglia Travel¬
Mate Serie 720 com¬
posta da notebook ali-
in - o n e ' che offrono
soluzioni d'avanguar¬
dia. Con questa mac¬
china Acer completa la
gamma con un vero
prodotto high-end.
Questi portatili adot¬
tano una configurazio¬
ne 'tutto-in-uno' In
linea con le nuove esi¬
genze del mercato
floppy disk, CD 24X
(o DVD-ROM 2X sul
modello 722TXV) e
modem/fax 56K
sono infatti integrati
nello stesso chassis. Questa famiglia é
composta da tre modelli: 720TX, 721TX
e 722TXV
AcerAltos
Altro annuncio impor¬
tante è il nuovo Acer¬
Altos, con il nuovissi¬
mo Intel Pentium
Xeon 450 MHz, che
completa con una
serie di server rack-
mountable la fami¬
glia offrendo cosi ai
propri system-part-
ner e VAR la possi¬
bilità di estendere la
scelta di soluzioni.
I nuovi prodotti AcerAltos, cioè i
modelli AA500, AA1100, AA11000 e
Tutti sono dotati dei nuovi processori
Pentium II Mobile a 300/333/366 MHz
con cache L2 da 256 KB integrata che
forniscono prestazioni superiori rispetto
ai tradizionali Pentium II precedente-
mente utilizzati sui notebook.
La memoria SDRAM è di 64 MB,
espandibile a 256 MB. Tutti i modelli
sono con display da 14,1 " di tipo XTFT
con risoluzione fino a 1024x768 a 16
milioni di colori grazie alla scheda grafi¬
ca da 2,5 MB con bus IX AGP e accele¬
ratore grafico a 256 bit
Nota importante: la fun¬
zione Dual , |
Display’ con¬
sente di visua¬
lizzare contem¬
poraneamente
su un monitor
esterno e su'
display de
notebook due
aree di lavoro
differenti e per¬
mette all'uten¬
te di avere uno
spazio di lavoro
doppio.
Tutte le con¬
figurazioni hanno
un sistema audio
AA21000, andranno ora a coprire tutte
le esigenze del mercato 'corporate'
Integrandosi con l'attuale gamma e
offrendo una disponibilità di scelta per
ogni ambiente, dal server entry-level
alle piattaforme enterprise/mission criti¬
cai. I nuovi modelli, già pronti per Win
2000, supportano tutti i nuovi sistemi
operativi compresi NetWare 5 e
UnixWare 7
Per chiudere, Acer ha dichiarato che
non intende cambiare la strategia distri¬
butiva in atto per seguire mode di ven¬
dita, tipo e-commerce in
rete, dimostratesi non
cosi... allettanti.
Gli ottimi risultati di fat¬
turato e vendita sinora
conseguiti sono il frutto di
una strategia commercia¬
le che vede Acer impe¬
gnata nei canali distributivi
indiretti, che vengono
confermati da nuovi e più
decisivi programmi di part¬
nership per il '99 (corpora¬
te dealer, System partner,
AcerVAR, AcerPoint).
Per informazioni:
Acer Italy,
Tel. 1039) 68421
• NOTEBOOK
Il "Rambo"
dei notebook
' .. è stato adde¬
strato per soppor¬
tare le situazioni
più difficili..." dice¬
va di Rambo il suo
colonnello/istrutto¬
re e cosi si può di¬
re del nuovo di Pa¬
nasonic, un note¬
book progettato
per resistere a si¬
tuazioni estreme
sia a livello fisico
che ambientale.
Costruito Interamente in lega di magne¬
sio, 20 volte più resistente della normale
plastica, con il disco rigido protetto da gel e
inserito In un contenitore di acciaio Inossi¬
dabile, lo schermo perfettamente sigillato
montato su speciali supporti antivibrazione
e antitorsione. Queste caratteristiche per¬
mettono al CF-27 di resistere a cadute da 1
m di altezza e a vibrazioni provocate da
macchinari tipo quelli da cantiere. Le spe¬
ciali guarnizioni inserite in tutti gli sportellini
di protezione, nella tastiera, nel touchpad e
nel monitor, hanno superato severi test di
impermiabilità: sul computer aperto è stato
infatti rovesciato 1 cm di acqua in 10 minuti
ed è stato tenuto per 8 ore in un ambiente
con una densità di polvere di 10 mg per
metro cubo, senza riscontrare la minima
infiltrazione. Dal lato tecnico, è dotato di un
Pentium MMX a 266 MHz con 512 KB di
cache di secondo livello, 4 GB di hard disk
e 32 MB di RAM espandibili a 160: il moni¬
tor è un TFT a matrice attiva da 12,1”: la
parte audio è SoundBlaster Pro compatibi¬
le. La comunicazione con l'esterno è assi¬
curata da porte seriali, parallela, USB e
IrDA. per ulteriori espansioni sono disponi¬
bili uno slot multimedia, per l'utilizzo di
floppy disk, SuperDisk o CD-ROM. e due
slot PCMCIA. Internamente il notebook ha
una porta per un kit GSM, per il collega¬
mento con banche dati e Internet e l’Invio
di fax L'antenna a scomparsa è ben protet¬
ta e integrata al lato dello schermo. Speciali
kit sono previsti per gli usi ancora più estre¬
mi riscaldamento del monitor e dell'HD per
lavorare a temperature inferiori allo OCe
un,: retroilluminazione per la tastiera per
Fusi in ambienti oscuri. Il ToughBook CF-
27 è disponibile in varie configurazioni a
partire da lire 6.900.000 IVA esclusa,
Per informazioni:
Panasonic Italia,
Tel. (021 67881
MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999
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• PERIFERICHE
dì F. Fulvio Castellano
Hewlett-Packard presenta le nuove stampanti
DeskJect 695C e 880C e non solo...
Hewlett-Packard ha chiuso il '98 con
una serie di annunci importanti per
l'anno nuovo: presentata la soluzio¬
ne Printer CableKit per l iMac di
Apple, annunciata l’HP WWW...GO!
Idea Kit', In arrivo la famiglia di
stampanti professionali LaserJet
2100 e il nuovo scanner a colori
ScanJet 5200C, per finire con il rivo¬
luzionario CapShare 910, un device
palmare tutto da scoprire.
testo e grafica a colori Un simile mix di
velocita, qualità e prezzo e l'offerta ideale
per studenti e famiglie alla ricerca di solu¬
zioni che rispondano alle loro esigenze
L'inchiostro nero pigmentato di HP per¬
mette di stampare un testo nitido su
qualsiasi tipo di carta Questa macchina
produce stampe di qualità fotografica
insieme alla Photo-cartridge opzionale
con l'esclusiva tecnologia HP PhotoREt.
La nuova HP DeskJet 695C supporta
Windows 95/98, Windows NT 4 0.
Windows 3 1x e DOS
E' disponibile da questo mese a lire
360,000 IVA compresa
Printer Cable Kit
HP ha presentato Printer Cable Kit,
una soluzione che consente agli utenti
del nuovo computer Apple iMac di utiliz¬
zare le stampanti HP DeskJet II kit è
stato realizzato per supportare le serie di
stampanti HP DeskJet 6XX
HP Printer Cable Kit per iMac com¬
prende un cavo per la conversione da
parallelo a USB, un driver di stampante
per Mac OS 8.1 su CD-ROM, una guida
per l'installazione rapida e una guida
utente completa disponibili su CD ROM
Il Kit viene commercializzato al prezzo
di listino di lire 164 000, IVA inclusa
DeskJet 880C
La HP DeskJet 880C e dedicata al mer¬
cato home. a quello dei professionisti e a
quello delle piccole aziende La nuova
stampante espande le
potenzialità della
vecchia' 720C
offren¬
ti o
imma¬
gini di qualità ancora
più elevata, una mag-
ore velocita di stampa
e la possibilità di connessione
tramite USB (Universal Serial Bus) a un
prezzo molto interessante, lire 630 000
IVA compresa,
HP DeskJet 880C supporta i sistemi
operativi più diffusi come MS-DOS,
Win3 1, Win9x e Win NT E' in grado di
produrre fino a 8 pagine al minuto in
monocromatico e fino a 5 pagine al
minuto a colori con un mix testo/grafica,
riducendo al minimo la potenza e la pres¬
sione sonora
USB e in aggiunta alla normale porta
parallela e permette funzionalità al
meglio di plug&play.
L'opzione software PosterPrinting con¬
sente agli utenti di utilizzarla per
creare poster di varie dimensio¬
ni, suddividendo un'unica imma¬
gine su 4, 9 o 16 fogli A4
MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999
Come spesso accade quando si parte¬
cipa alle conferenze stampa di Hewlett-
Packard, la messe di annunci di nuovi
prodotti ti investe e ti sorprende per le
novità che presenta. Sul tema Libertà di
colore' si è mossa l'ultima conferenza
stampa, dove HP Italia ha presentato i
nuovi modelli di stampanti a getto d'in¬
chiostro DeskJet 695C e DeskJet 880C
dedicate rispettivamente a un'utenza
consumer e a un mix consumer/pro¬
fessional, è poi la stampante laser HP
LaserJet 2100, lo scanner professionale
HP ScanJet 5200C e l'innovativo scan¬
ner portatile palmare HP CapShare 910:
il tutto, come obiettivo strategico di mer¬
cato la casa, il piccolo ufficio, la media
impresa. Dunque, anno nuovo, prodotti
nuovi. Ma andiamo con ordine
WWW...Go!
E arriviamo alI'Tdea Kit Hewlett-
Packard annuncia HP WWW ..Gol. la
nuova promozione dei materiali di con¬
sumo HP dedicata agli appassionati di
Internet. Ciascun HP WWW .Gol
contiene le cartucce a getto d'in¬
chiostro HP e un CD-ROM con i
software (tra gli altri Adobe
PageMill 5.0) e i tool necessari per
rendere più rapide le connessioni a
Internet e maggiormente efficaci le
operazioni di ricerca, una selezione di 20
fogli di supporti speciali e una guida
completa all'installazione
Il nuovo e pratico kit 6 un utile stru¬
mento per gli utilizzatori di Internet per
creare e rielaborare i propri siti Web e
programmare attività di stampa di mate¬
riale proveniente da qualunque sito
Internet, in qualsiasi formato e a qualun¬
que ora del giorno.
E‘ disponibile da meta di questo mese
presso rivenditori, prezzo non ancora
definito.
DeskJet 695C
Offre ottimi risultati nella stampa di
testi e Immagini su una vasta gamma di
supporti, alta velocita fino a 5
pagine/minu-
to in moda¬
lità testo e
di 1,7 pa¬
gine al mi¬
nuto per
LaserJet 2100
La nuova gamma (3
modelli) di stampanti
HP LaserJet 2100 è
un’Innovazione della
serie di grande succes¬
so LaserJet 6P/MP, I
tre nuovi modelli pre¬
sentati si rivolgono a
utenti con esigenze
professionali avanzate
o per piccoli gruppi di
lavoro. Eccoli in sintesi: a) HP
LaserJet 2100, risoluzione di 1200 x
1200 punti per pollice (dpi) e velocita di
stampa pari a 10 pagine al minuto (ppm),
dotata di due vassoi di entrata, HP PCL6
e 4 MB di memoria RAM: b) HP LaserJet
2100M, come sopra con l'emulazione HP
PostScript e 8 MB di memoria RAM, c)
LaserJet 2100TN aggiunge, al modello
2100M, un terzo vassoio da 250 fogli ed
è immediatamente collegabile in rete gra¬
zie al print server HP JetDirect interno
preinstallato. Per tutte sono incluse...
tutte le funzioni extra d'avanguardia che
HP offre. Supportano Win NT 4.0,
Win95/98, 3,x, DOS, OS/2 e UNIX. La
LaserJet 2100M supporta anche Mac
OS7.0 o versioni successive, mentre la
2100TN è dotata del software di gestio¬
ne in rete HP JetAdmin, I prezzi sono
ancora da definire.
ScanJet 5200C
Non per nulla HP è leader mondiale
nelle vendite di scanner e, quindi, ecco
l’annuncio del nuovissimo HP ScanJet
5200C Business Series, che sostituisce il
5100C; è potente ed efficace per
ogni esigenza di acquisizione
delle immagini e semplice
da usare. In breve: l'esclusi¬
vo software HP Precision-
Scan 2.0 e il tasto posto sul
pannello frontale consento¬
no a questo scanner di
razionalizzare la procedura
di acquisizione delle imma¬
gini: è infatti sufficiente
premere il tasto per Iniziare
qualunque progetto, dalla creazione di file
contenenti immagini o testi all’invio di
fax, dalla copia di documenti alla pubbli¬
cazione di pagine Web e all'invio di mes¬
saggi in posta elettronica. PrecisionScan
2.0 è In grado di acquisire automatica-
mente, con una sola 'passata', più tipolo¬
gie di immagine (testo, grafica, foto...),
applicando i parametri più indicati per
ogni componente. Ciò consente di velo¬
cizzare notevolmente i tempi di scansio¬
ne rendendo la macchina’ più veloce
rispetto agli scanner 'tradizionali'. E’ stato
previsto il supporto a formati di file adatti
a Internet, quali HTML, PDF e JPEG.
Come per tutta la gamma di
scanner HP ScanJet, la
soluzione OCR (Optical
Character Recognition) è
automatica e integrata
all'Interno del software di
scansione. PuO essere col¬
legato al PC tramite inter¬
faccia USB (che supporta
Win95/98) o l'interfaccia
Enhanced Parallel Port (che
supporta Win95/98, e Win NT
4.0). il prezzo è stato definito in
lire 589.000, IVA inclusa.
CapShare 910
Come si suol dire, dulcis in fundo, con
l’arrivo di HP CapShare 910, la rivoluzio¬
narla soluzione ’on-the-road' per fax e
posta elettronica. Si tratta di un rivoluzio¬
nario dispositivo 'tascabile' delle dimen¬
sioni di un lettore CD portatile, che con¬
sente di semplificare le attività di acquisi¬
zione, memorizzazione e condivisione dei
documenti agli utenti con esigenze di
spostamento, lontani dal proprio ufficio.
In sintesi, HP CapShare 910, che pesa
soltanto 350 grammi, consente di acqui¬
sire con un semplice movimento della
mano fino a 50 pagine A4 in bianco e
nero da qualunque documento e da una
vasta gamma di altri supporti piani. Le
funzioni di page-processing dell'unita
ricreano il documento anche in soli sei
secondi, mostrando il 'thumbnail' sul
display a cristalli liquidi. Il documento può
essere, quindi, inviato direttamente a una
stampante o a un dispositivo portatile
wireless attraverso la porta a infrarossi,
oppure scaricato su un PC per essere
incluso in messaggi e-mail o
e-fax. CapShare 910 sfrut¬
ta due tecnologie innova¬
tive HP: la page-proces¬
sing CapeShare e il proto¬
collo di comunicazione
HP JetSend.
E' stato realizzato sulla
base di standard di setto¬
re e prevede le funzioni
di connettività attraverso
una porta a infrarossi IrDA
4.0 o attraverso una normale porta seria¬
le. Funziona con due normalissime batte¬
rle ricaricabili (comprese nella confezione)
e utilizza interfacce standard come i for¬
mati di file Windows Explorer e Adobe
PDF.
CapShare 910 sara disponibile in Italia a
partire da marzo '99 e costerà intorno a
lire 1,400.000, prezzo comunque non
ancora definitivo.
Per informazioni:
Hewlett-Packard Italiana Spa,
Tel. (02) 92121
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d'tlBi*n/a II Pomiooli piananti (Anfanava 6 CO. Alano a dima la b* modani
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RIO HAI imi HMlRTOOtS Una Milana** « pacchili saltane * strumenti par
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ima «PNJK : Quadro CO di archivi par imi. Tatto «amo eh* avole bisogno da
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Pawoflooli (Vanione inglesi)
AlOrUtUHtU VUtlEtf PACI: Sr siati un esparl* dr Uhi a votata la nuova muo¬
ia ma ilari comprar* la scalala sunto è tutto «velia di cat avato Magna Rad
Hai Umli por Mal Alpha SPARC incluso cu il codxo mi pani* Risparmiarci*
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f «tram* limu il parmattma li raggiungali! piu computer par manata no Statano
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RIO tur Morir Ora a dispontail* la p« popolar* applicano» commirQal* pai
Imi’ la «arsione Rad Hai di Mani KoMeotnl* Il «ostare delie Imeatra e l arabi*»
la di sviluppo) è siala ituntamaala aggiorniti a laura con la raiggior parta dai
stivar «ralKi per Un» (Manual* in italiana)
irmi Rotto curs. I Un» Ro««b Cria saao «anwn modificai* d« Red Hai Imi
par l precessori PowerPC UltraSPARC. MIPS, a mMI ■indi non in un nlaieio
•melale par «utili procasson. ««asta tal di CO vr parmatta di provar* la tecnologia
n*d Hai llou anche pei Questa putlalormi (Vanto** lagtaaa)
AMI1ANW RNt: f II rilerimenlo tecnico ufficialo a daUortivo par U «lama RPM
Con I* «SO pagine canlanule In questo manuale MaiHmm RPM fonile* intarma
rioni accurata a dettagliali sul programma RPM suda lIlMatii a sul sue uso
Canti*** sona una scheda di riltnminto tecnica (Vantano Inglatil
im/miRCOVTR ContMa* la versioni definitiva dagli IPf) deca aerini a campi
lati da manti aaparii di limi Unni Undenovar fornisca la documaataita** a* una
grand* variata di argomenti ad asampio li programmuian* in C I iutaltaiion*
di IMI il intana Brattee Iwimtan par la appiicanent tinnì sor vat (Von rapi i
timi conni II COMMiMO Rifinita. Ouasta i.mo connina pio di 14M pagiaa
d' dncumantutalta par i sumiMl tmui ad un CO ROM dall imita libra in tarmata
elettronica cn* conino* pio di thOO pagina iVmiona <ngtas*|
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• SOFTWARE
di F. Fulvio Castellano
AutoCAD 2000: la nuova piattaforma Autodesk
per la progettazione
Si tratta del nuovo software di pro¬
gettazione di prossima generazione,
annunciato a Milano da Autodesk,
che stabilisce nuovi standard di pro¬
duttività, flessibilità e connettività
per progettisti di tutti i settori.
AutoCAD 2000 costituisce la nuova
release di AutoCAD, la soluzione di
progettazione su PC oggi più usata.
Lanciati anche due nuovi visualizza¬
tori DWG: Volo View e Volo
Express/Explorer.
Il nuovo software AutoCAD 2000
rappresenta un grande passo avanti
nelle modalità di collegamento degli
utenti sia con i dati di progetto, sia
con i colleghi di lavoro: accresce
notevolmente la produttività dell'u¬
tente fornendogli funzioni innovati¬
ve che eliminano i principali ostacoli
nell'accesso ai dati di progetto,
nella collaborazione con i colleghi e
nelle comunicazioni verso l'esterno.
Oltre ad essere una soluzione com¬
pleta a sé stante, AutoCAD è anche
una potente piattaforma per lo svi¬
luppo di applicazioni verticali specia¬
listiche. Nel corso dei prossimi
mesi, Autodesk rilascerà una serie
di versioni di AutoCAD 2000 otti¬
mizzate per la progettazione In
ambiti specifici quali quello carto¬
grafico, meccanico, architettonico,
ingegneristico civile/topografico/ter-
ritoriale e per II mercato entry-level.
AutoCAD 2000 Include oltre 400
tra novità e miglioramenti, tesi a
potenziare la produttività dell'uten¬
te. Tra questi, I più significativi
sono: a) MDE (Multiple Design
Environment) portato da AutoCad
2000 su un nuovo livello: gli utenti
potranno ora lavorare (aprire, modi¬
ficare, progettare) utilizzando dise¬
gni multipli all'interno di una singola
sessione di AutoCAD, e nello stes¬
progettazione, nuovi o conosciuti, oltre I
limiti dei singoli disegni: b) AutoCAD
Design Center, una miniera di informa¬
zioni che permette agli utenti di consul¬
tare progetti esistenti e di 'estrarre' idee
e contenuti di progetto dai disegni
memorizzati. Si potranno facilmente
copiare simboli, layer, font, layout e stili
da un progetto all'altro con semplici
'drag and drop 1 : c) Object Property
Manager, una finestra modulare che
permette agli utenti l'accesso diretto agli
attributi degli oggetti contenuti nei dise¬
gni. Questo strumento combina la fun¬
zionalità di editing con la potenza di oltre
40 finestre di dialogo e barre degli
strumenti in una sola vista di form,
consentendo una efficienza maggio¬
re nel lavoro di progettazione quoti¬
diano; d) Layout: avvalendosi della
pratica del cliente di generare fogli
multipli che enfatizzino aspetti diver¬
si dello stesso progetto, la funzione
Layout consente di visualizzare e
'plottare' versioni multiple su carta
di un solo progetto In modo simile
alla gestione fogli di Microsoft Excel,
i clienti possono ora organizzare
facilmente il layout dei modelli di
progetto in maniera semplificata con
possibilità di ampliamenti: e)
AutoSnaps/AutoTracking questa
consente di progettare e modificare
senza la necessità di utilizzare linee
di costruzione, in modo che l'atten¬
zione dell'utente sia focalizzata sui
compiti di progettazione in corso
piuttosto che sulla struttura dei
comandi del software.
Per espandere la connettività di
ruppo al di là di AutoCAD,
utodesk rilascia parallelamente altri
due prodotti: Volo View, un nuovo
visualizzatore per i disegni Auto
CAD che estende l'accesso alle
informazioni di progetto; e Volo
Explorer (insieme a Volo Express),
uno strumento di gestione dei dise¬
gni progettato per migliorare la pro¬
duttività dei gruppi di lavoro.
Per informazioni:
Autodesk Italia,
Grazie all'ambiente di progettazione MDE (Multiple Design
Environment) di AutoCAD 2000. gli utenti possono aprire, modificare
ed elaborare più disegni all'interno di un'unica sessione di AutoCAD
Tutte le finestre 'Apri", "Salva " e "Carica " dispongono di accesso
diretto al Web. grazie a un browser integrato che consente di aprire
file AutoCAD direttamente dai sIti Web .
so tempo usare tutti gli strumenti di
Tel (02)575511
32
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
• HARDWARE
di F. Fulvio Castellano
Con la combinazione potenza/qualità
Dell presenta il server PowerEdge 1300
Il nuovo sistema, che non
è solo una nuova combi¬
nazione, è stato progettato
per offrire caratteristiche e
benefici dei server al prez¬
zo di un desktop. Lanciata
l’ultima versione del servi¬
zio Premier Page via
Internet.
Nella tappa italiana del Dell Lead
Press Tour in giro per l'Europa è stato
presentato in anteprima per la stampa il
nuovo server Dell PowerEdge 1300, un
nuovo sistema che offre prestazioni
business' di un server workgroup al
prezzo tipico di un desktop (a partire da
lire 3.078.000, pari a 1600 Euro). Dell,
che ora si trova al secondo posto tra i
'server vendor' negli Stati Uniti e al quar¬
to in Europa (fonte IDC), ha progettato il
PowerEdge 1300 pensando a clienti
come le piccole e medie imprese che
necessitano di un set robusto di core-ser-
ver In grado dì gestire tutte le funzioni
chiave del loro business ad un prezzo più
basso di quello applicato ai desktop. Per
le aziende di più grandi
dimensioni, il PowerEdge
1300 è ideale come server
per remote computing,
branch server o per esegui¬
re applicazioni server dedi¬
cate come file/print, Inter-
net/intranet e e-mail.
Con il supporto di due pro¬
cessori Intel Pentium II a
350 MHz, 400 MHz e 450
MHz, con memoria fino a 1
GB e Storage interna fino a
54 GB. il PowerEdge 1300
offre la potenza e l'espandi-
bilità necessarie per soddi¬
sfare tutte le esigenze informatiche
Questo server è stato studiato per offrire
una scalabilita aggiuntiva e caratteristiche
gestionali adatte a clienti di piccole e
medie imprese. Per la gestione in remo¬
to, il PowerEdge puù essere acquistato
con la Dell Remote Assistant Card-2
(DRAC-2). Questa DRAC-2 è stata studia¬
ta per garantire il controllo sicuro su
potenziali server failure e permette agli
amministratori del sistema di accedere in
remoto, compiere diagnosi e gestire i
loro server anche se II sistema operativo
non risponde o se il sistema ha perso ali¬
mentazione Ogni server PowerEdge
1300 è costruito secondo il metodo con¬
solidato di Dell Bullt-to-order' e spedito
direttamente dalla fabbrica secondo la
configurazione ordinata. Il PowerEdge
1300 viene fornito con una garanzia di tre
anni 'next business day Service’ come
standard cosi come una '30-day getting
started helpline' per supporto all'installa¬
zione e alla configurazione.
Un supporto tecnico telefonico 24-ore-
su-24 Enhanced OpenLine è anche
disponibile 7-giorni-su-7 per rispondere
alle richieste dei clienti relative ai prodotti
server Dell Infine, Dell Computer ha
annunciato l'ultimissima versione del ser¬
vizi Internet Premier Page per l'area
EMEA Si tratta di pagine Internet perso¬
nalizzate introdotte da Dell lo scorso anno
per I clienti corporate. Da oggi i clienti
che utilizzano le Premier Page potranno
trarre considerevoli vantaggi dalle novità
offerte: un contenuto e un layout della
pagina più flessìbili, una navigazione sem¬
plice e guidata, collegamenti personaliz¬
zabili (dove i clienti potranno inserire dei
link a qualsiasi altro sito Internet diretta-
mente dalla loro Premier Page).
Per informazioni:
Dell Computer,
Tel (02) 57782 1
• HARDWARE
Disk Drive Cheetah e Barracuda di Seagate per l'enterprise Storage
Un nuovo limite nel campo dei dispositivi
ad alte prestazioni per l'archiviazione dei
dati nel mondo enterprise è stato raggiun¬
to da Seagate Technology slamo arrivati
ad una densità di superficie per disco di
4,545 Gbyte e ad una capacità dei drive di
50 Gbyte con un throughput massimo di
28 Mbyte al secondo. Queste caratteristi¬
che equivalgono, rispettivamente, ad
archiviare una pila di fogli con un'altezza
tre volte superiore a quella della Torre
Eiffel e a trascrivere il testo completo
dell'Amleto di Shakespeare in 7 millesimi
di secondo. La terza generazione della
famiglia Cheetah a 10.000 rpm e la quinta
generazione della famiglia Barracuda sfrut¬
tano la consolidata architettura e gli stan¬
dard di affidabilità dei precedenti prodotti
per l'archiviazione di tipo enterprise di
Seagate. Questi nuovi prodotti garantisco¬
no volumi di archiviazione, prestazioni e
capacità tra i più avanzati a livello mondia¬
le. Ben sette sono i modelli che traggono
vantaggio della leadership di Seagate nello
sviluppo delle interfacce, disponibile sia
per le connessioni Ultra2 SCSI sia per
quelle FC-AL (Fiber Channel - Arbitrated
Loop) Il prezzo per unità (per gli OEM) per
il Barracuda 18LP a 9 Gbyte. il Barracuda
18LP a 18 Gbyte, il Barracuda 36 e il
Barracuda 50 è rispettivamente di S595.
$1.070, $1.815, e $2.275. Il prezzo per
unità (sempre OEM) per il Cheetah 18LP a
9 Gbyte, per il Cheetah 18LP a 18 Gbyte e
per II Cheetah 36 è rispettivamente di
S695. SI .240 e S 2.100.
Per informazioni:
Seagate.
I mvÌv secare coni
MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999
33
• PERIFERICHE
• DIGITAL IMAGING
La Canon A5 cresce e diventa Zoom
La clientela delle fotocamere digitali
diventa sempre più esigente, ecco allora
che Canon aggiorna la sua PowerShot A5
dotandola dì uno zoom 2,5x corrispondente
a un 28-70 mm di una macchina reflex tradi¬
zionale, L'ottica della nuova PowerShot A5
Zoom è composta da 7 lenti, tre delle quali
con disegno asferico, che permettono una
messa a fuoco ottimale su tutto il fotogram¬
ma, messa a fuoco che varia automatica-
mente dai 17 mm della
posizione "macro",
all'infinito Per la digi¬
talizzazione dell'Imma¬
gine, la Canon ha utiliz¬
zato un sensore CCD
da 1/3 di pollice da
810 000 pixel, che per¬
mette una risoluzione
massima di 1024x768
punti. Una delle novità
inserite nel nuovo
modello è la modalità di
ripresa "Night Scene" attraverso la quale
si possono realizzare fotografie con l'effetto
movimento. La A5 Zoom é dotata di flash
incorporato automatico con autoriduzione
dell'effetto "occhi rossi". Le dominanti cro¬
matiche possono essere facilménte control¬
late attraverso il bilanciamento del bianco,
che puO essere automatico o manuale con
quattro posizioni: luce solare, nuvoloso, lam¬
pada al tungsteno o fluorescente II control¬
lo dell'inquadratura può avvenire sia attra¬
verso un mirino ottico sia utilizzando il
comodo visore TFT a colori da 2 " ad elevato
contrasto. La presenza di un processore che
elabora le immagini In tempo reale, consen¬
te alla PowerShot A5 Zoom una velocita di
scatto con intervallo di circa 4 secondi; le
immagini vengono memorizzate su
CompactFlash da 8 MB, disponibili anche
schede da 4 a 15 MB
L'output avviene, oltre
attraverso gli ormai dif¬
fusi lettori dì schede
CompactFlash, attra¬
verso porta seriale o
l'uscita videocomposi¬
ta in standard PAL.
A corredo con la
macchina sono forniti i
driver twain e una
serie di software tra I
quali spicca PhotoStich,
utile per unire piu foto e
realizzare immagini panoramiche. La
PowerShot A5 Zoom e immediatamente
disponibile al prezzo di lire 1.449.000 IVA
inclusa
Per informazioni:
Canon Italia.
Tel (02)82482249
PERIFERICHE
All'ufficio tecnologico ci pensa Ricoh
... e USB sia!
Sempre attenta alle innovazioni del mer¬
cato, Microtek ha presentato le versioni
aggiornate di due suoi importanti prodotti,
Phantom 336cx e ScanMaker X6. renden¬
doli ambedue disponibili con interfaccia
USB.
Il primo ricordiamo è uno scanner piano
A4 dalle dimensioni estremamente com¬
patte; le scansioni vengono effettuate
attraverso l'innovativa tecnologia CIS
(Contact Image Sensor) a 36 bit con riso¬
luzione ottica di 300x600 dpi.
La dotazione comprende un sostanzioso
pacchetto di software che va da
ScanWizard e ScanSuite per la gestione
della scansione, a OmniPage LE OCR e ai
prodotti Unlead iPhotoExpress, iPhoto-
Plus e Photo Assistant.
ScanMaker X6, con risoluzione
600x1200 dpi a 36 bit. e invece caratteriz¬
zato dal comodo tasto CO posizionato sul
frontale dello scanner, attraverso II quale
l'utente può richiamare istantaneamente
l'applicazione di gestione e realizzare
facilmente la scansione
Il software in dotazione comprende 15
Impostazioni personalizzabili per ottimiz¬
zare automaticamente vari tipi di scansio¬
ne: testo, riviste, foto, ecc. Molto como¬
da la funzione ’Scan-to-Internet’ per rea¬
lizzare immagini da inviare con una e-mail
o da utilizzare per la realizzazione di siti.
Lo scanner è dotato di alcune soluzioni
software che rendono possìbile una ripro¬
duzione accurata dei colori come Colour
Enhanced Optimization e l'Advanced
Image Enhancer Screen
Anche per l’X6 una nutrita dotazione
software anche per i professionisti del¬
l'Immagine rende lo scanner immediata¬
mente utilizzabile.
I due prodotti sono disponibili sia per
Windows 95/98/NT che per ìMac Al
momento siamo in possesso del prezzo
del solo ScanMaker X6 che è di lire
659.000 IVA inclusa
Per informazioni:
iw.my..''ULTÙISiUl
Copiatrici che funzionano anche da stam¬
panti. fax che diventano Internet-fax; l'uffi¬
cio del futuro richiede periferiche sempre
più Integrate, capaci di svolgere le normali
funzioni manuali ma anche di gestire le
stesse operazioni che vengono dal compu¬
ter. Ricoh Interpreta queste richieste pre¬
sentando due apparecchi per la piccola e
media utenza, stiamo parlando di BizWorks
406, una stampante/copiatrice, e Fax
4800L. fax/stampante collegabile al compu¬
ter e con opzione Internet.
Le BizWorks 406 e 406 DF, che si diffe¬
renziano per la presenza sulla DF di un ali¬
mentatore automatico da 10 fogli e il fasci-
colatore, sono stampanti In bianco/nero con
risoluzione fino a 1200x600 dpi
Sono dotate di una memoria RAM di 4
MB espandibile a 32 MB e sono compatibili
con II linguaggio PCL5e; i driver forniti le
rendono perfettamente compatìblì con
Windows 95/98/NT. Il driver di stampa per¬
mette di controllare perfettamente il layout
del documento, e con la funzione "riduzio¬
ne" si possono stampare fino a quattro
pagine su un unico foglio. Uno switch-box
incorporato permette il collegamento in
serie di una seconda stampante, magari a
colori: In questo modo, mediante un sempli¬
ce comando, sarà possibile indirizzare la
stampa alla periferica più adeguata
Rivolto ad un'utenza con elevati volumi di
comunicazione e invece II Fax 4800L, un fax
in standard G3 capace dì effettuare la scan-
34
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Ngws
sione di un A4 in soli 1.5 sec e trasmetterla
in tre sec Numerose le opzioni che ne
accrescono le potenzialità: iniziamo con la
capacità carta che pud arrivare alla non indif¬
ferente capienza di 1350 fogli, mentre, con
il disco rigido di 80 MB e la scheda
"Incremento Funzioni ', sono circa 3,000 le
pagine in ingresso e uscita, che possono
essere memorizzate e gestite,
Tra le funzioni software, comoda l'opzione
"fronte/retrd ", che evita di dover fotocopia¬
re il documento da inviare se composto da
pagine stampate fronte/retro; il fax scansio-
na prima tutte le pagine dispari e quindi le
pari per poi ricomporre automaticamente il
documento in fase di trasmissione. Ormai
richiesta da sempre più aziende e quindi
diventata standard per prodoni professiona¬
li. la funzione fax-on-demand attraverso la
quale il fax diventa un vero centro dove i
clienti possono attingere in modo automati¬
co a tutta una sèrie di informazioni chieden¬
done la spedizione, Per il collegamento al
computer, due sono i moduli a disposizione:
il primo trasforma il 4800L in una comoda
stampante laser da 10 ppm, Il secondo dà la
possibilità di inviare o ricevere documenti
direttamente dal proprio PC.
Per informazioni:
Ricoh Italia,
Tel (02)923611.
i wwwjnQn.il
• MONITOR
Tre monitor Aashima
Aashima ha presentato le pietre miliari
per la linea Vision per il 1999: stiamo par¬
lando di tre nuovi monitor da 15 a 19 polli¬
ci, per l'utenza domestica e professionale.
Trust Pro Visual 15" e Trust Pro Visual
17" hanno un punto pari a 0,24 mm con
una risoluzione massima rispettivamente
di 1028x768 e1280x1024 pixel. Tutte le
regolazioni sono guidate tramite un como¬
do OSD (On Screen Display) e consento¬
no di controllare tutte le funzioni più diffu¬
se, dalla luminosità e contrasto ai vari tipi
di distorsione e centratura II 15' dispone
di 9 impostazioni predefinite e 4 opzioni
selezionabili, mentre sul 17" si può sce-
perii 1999
gliere tra 6 impostazioni predefimte e ben
13 opzioni per le configurazioni personali.
I due monitor rispettano le più severe
norme di sicurezza (MPR-II e DDC-2B) e
sono compatibili in modo Plug-and-Play
con Windows 95 e 98.
Per l'utenza professionale è stato pre¬
sentato il Trust Pro Visual 19" a controllo
totalmente digitale Con un pixel di appe¬
na 0,22 mm, arriva a una risoluzione di
1600x1200 punti garantendo sempre
un'immagine di alta qualità. Le imposta¬
zioni predefinite sono 12 e le opzioni
richiamabili dall'utente 8.
I tre monitor saranno commercializzati
rispettivamente al prezzo di lire 429.000.
549.000 e 699.000 IVA esclusa.
Per informazioni:
Aashima Italia.
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MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
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Meta Group, sostiene che il costo della
gestione ili una chiamata al Senizio Clienti
tramite operatore è di cinque dollari, con una
segreteria telefonica è di mezzo dollaro e con
Internet è solo di pochi centesimi. (InfoUéek, I giugno 1998)
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ai processi aziendali in continua evoluzione. Domino
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integrare, nella tua soluzione Web Self-Service, le
applicazioni nuove e quelle giù esistenti. Ora totalmente
compatibile con Jot a, MQSeries è il prodotto di business
integration leader nel mondo e può girare su oltre 35
piattaforme.
• PERIFERICHE
Ricoh: CD a tutto
campo
Presentato da Ricoh un masterizzatore
CD-R/RW dalle caratteristiche veramente
interessanti. 4x per scrittura e riscrittura,
20x in lettura CD e 8x in lettura CD-RW.
Il nuovo Ricoh MP7040A-DP è uno dei
primi a raggiungere la velocita 8x in
riscrittura, caratteristica da poco inserita
nell'Orange Book Part 3 che definisce lo
standard per il CD-RW.
La velocita di lettura 20x. più che suffi¬
ciente per la maggior parte delle applica¬
zioni quotidiane, da la possibilità di usare
la nuova unita anche come semplice let¬
tore in sostituzione di quelli in dotazione
con il computer.
Ricoh non si e pero limitata a realizzare
il solo drive, fedele all'impegno che la
vede coinvolta a 360" nel settore CD, ha
parallelamente realizzato anche un
software che facilita lo sfruttamento
dell'MP7040: in dotazione viene infatti
fornito ClipDisc, un software che consen¬
te di registrare dati su CD con semplici
operazioni di drag-and-drop da Windows
come se si stesse scrivendo su un banale
floppy. Inoltre la finalizzazione" per la
compatibilita IS09600, viene realizzata
automaticamente non appena si espelle il
CD, questo permette di leggere i dati su
normali lettori senza eseguire ulteriori
operazioni manuali.
Per l'utenza professionale, I MP7040 e
corredato anche con il software Nero
Burning ROM" di Ahead Software che
offre una soluzione per la premasterizza-
zione veloce e affidabile e che è in grado
di masterizzare CD audio e dati conforme¬
mente alle norme ISO9660 e supporta
inoltre il metodo di scrittura Disc-At-
Once. Il Ricoh 7040A-DP ha 2 MB di buf¬
fer e si collega al computer attraverso
un'interfaccia ATAPI/E-IDE
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• STAMPANTI
Canon BJC-6000, una
ink-jet per il mondo business
Velocita, qualità del colore e risparmio
energetico sono tre caratteristiche che diffi¬
cilmente collimare in una stampante a colori
a getto d'inchiostro. Con la BJC-6000,
Canon è riuscita a raggiungere i tre obiettivi
realizzando cosi una stampante mirata al
mondo dei professionisti e manager diparti¬
mentali Una delle maggiori caratteristiche e
sicuramente la nuova testina con serbatoi di
inchiostro separati, ogni colore puO cosi
essere sostituito indipendentemente, otte¬
nendo un notevole risparmio economico
Per quanto riguarda la velocita di stampa,
la BJC-6000 riesce a competere con laser di
fascia media raggiungendo, sia in
bianco/nero che a 5 colori, circa 8 ppm, valo¬
re questo che la pone al vertice della
categoria La qualità di stampa è assicu¬
rata dalla tecnologia proprietaria
Drop Modulation Technology,
una prerogativa che —
permette alle ink-jet
Canon, attraverso
la generazione di
gocce di differen¬
te diametro di
avere una elevata
qualità (1440x720
dpi) per i testi e la gra¬
fica vettoriale e contem¬
poraneamente un maggior
numero di tonalità cromatiche per le imma¬
gini fotografiche Tramite il server di
stampa Axis PrintPomt 140 BJC, la
BJC-6000 può essere facilmente inte¬
grata in LAN tipo Windows. Novel
OS/2 o Lantastic per essere
facilmente sfruttata da grup¬
pi di lavoro II prezzo definiti¬
vo non e stato al momento
comunicato, ma sara sicura¬
mente inferiore a lire
700 000 IVA esclusa.
Per informazioni:
Canon Italia,
Tel (02)82482249.
• SOFTWARE
ToolBook pensa sempre più a Internet
Che Internet sia il business del futuro è
cosa accettata ormai un po' da tutti, quindi
la maggior parte delle software house stan¬
no integrando nei propri pacchetti funzioni
che permettano l'operatività in rete. Tra
queste non poteva logicamente mancare
Asymetrix, che con il suo ToolBook ricopre
un ruolo di tutto rispetto nellauthoring di
CD-ROM e applicazioni per la formazione.
La versione 6.5 del famoso programma pre¬
senta funzionalità per Internet e per corsi a
distanza ancora più marcate e potenti, tra
queste il supporto, nell'esportazione in
HTML, dei fogli stile e dell’HTML dinamico
(DHTML), che permette di conservare firn-
paginazione esatta degli oggetti sul video,
rispettando perfettamente le decisioni del
grafico. L'utility Impulse, fornita a corredo,
permette inoltre di verificare le applicazioni
ottenute in output controllandone la pesan¬
tezza e consentendone I ottimizzazione
secondo le limitazioni della larghezza di
banda All'interno di ToolBook nuovi oggetti
di catalogo aggiungono funzionalità evolute
senza complicare la programmazione: uno
degli oggetti più interessanti è il Video
Sequencer. che permette di sincronizzare
perfettamente un video con blocchi di testo
e oggetti call-out. Altn oggetti consentono di
realizzare pagine Web che utilizzano i forma¬
ti RealMedia, Windows Media (NetShow) e
Powerpoint. La famiglia ToolBook e comple¬
tata da ToolBook II Instructor, ToolBook II
Assistant e Asymetnx Librarian Instructor è
uno strumento per programmatori, apposi¬
tamente studiato per la realizzazione di
applicazioni di formazione al computer e per
realizzare moduli facilmente utilizzabili e per¬
sonalizzabili con Assistant, la cui interfaccia
drag-and-drop facilita notevolmente il lavoro
di chi deve creare i contenuti per i corsi
stessi. Una volta realizzati i corsi a distanza
via Internet o intranet, possono essere
gestiti attraverso Librarian. che e in grado di
controllare l'erogazione del corso, l'accesso
degli studenti, l'attività svolta e il punteggio
ottenuto.
Per informazioni:
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Tel (02) 48704179
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BARI, COSENZA, PALERMO « CAGLIARI.
• COMUNICAZIONI
News
di F. Fulvio Castellano |
Roper International: prodotti innovativi
per telecomunicazioni su Internet
Specializzata in prodotti per trasmis¬
sione dati, con strumenti che per¬
mettono collegamenti telefonici
ovunque nel mondo al costo di una
chiamata urbana, Roper International
apre una propria filiale a Roma e pre¬
sto anche a Milano.
Quando si dice multina¬
zionale, Roper Interna¬
tional, detta anche la 'Web
Intelligence Company', èl
una società 'europea' con
sede legale in Gran Bre¬
tagna e sede amministrati¬
va in Svizzera, ha la sua pro¬
duzione e logistica in ,
Belgio ed è presente con i
filiali commerciali in Italia, f
Francia, Germania. Inghil¬
terra e Olanda. Più multinaziona¬
le di cosi.. Dunque, Roper Interna¬
tional è un'azienda specializzata in pro¬
dotti per la trasmissione di dati e voce, ha
iniziato ad operare in Italia aprendo una
filiale a Roma nello scorso settembre e
ha presentato le nuove soluzioni per il
mercato delle telecomunicazioni in un
incontro con la stampa a Milano. La
gamma di soluzioni Roper copre la con¬
nessione sia remota che locale, con pro¬
dotti quali le schede PC Card, i modem
interni ed esterni, già provvisti del nuovo
standard ITU-T V90, ma, soprattutto, gli
innovativi WebPhone e WebFax. I pro¬
dotti Roper sono garantiti dalla compe¬
tenza dell'azienda e dal suo impegno
nella ricerca e sviluppo di prodotti per
Internet In un mercato in evoluzione
quale quello delle tic e IT, Roper ha un'of¬
ferta di prodotti ampia e innovativa, tutti
mirati a rispondere ad un'esigenza ormai
molto estesa, quale la connessione al
mondo Internet ed il contenimento dei
_ costi di comunica¬
zione. Per la
preci¬
sione, tra i prodotti che
compongono l'of¬
ferta di Roper tro¬
viamo: modem-
fax interni ed ester¬
ni per la trasmissio¬
ne dati basati sulle
avanzate tecnologie,
schede PC Card modem-
fax K56Flex, schede PC
Card modem-fax per trasmis¬
sioni telefoniche fisse o mobili
tipo Etacs-GSM, schede
di rete PC Card
Ethernet 10 BaseT
(RJ45) 10 Base2 (BNC),
100 BaseT. e poi WebFax
per trasmettere fax via
Internet e WebPhone per
telefonare attraverso
Internet
Il core business è focaliz¬
zato su Internet con la
nuova linea di prodotti
| hardware e di servizi che
Roper ha chiamato Web-
Family: si tratta di WebFax,
WebPhone. WebNet, WebLAN e
WebTel. Una famiglia che ha la caratteri¬
stica di utilizzare la connessione Internet
al fine di ridurre notevolmente i costi di
trasmissione. La 'customer satisfaction'
rappresenta un obiettivo primario di
Roper: il servizio pre/post vendita
viene effettuato attraverso
un numero verde. Tutti i
prodotti e le procedure
operative sono costan¬
temente aggiornati con
gli standard tecnologici più
avanzati. Vediamo da vicino
come funzionano i due prodotti di
punta. RO-WebFax e RO-WebPhone.
Il primo e un innovativo prodotto che per¬
mette di spedire fax tramite Internet,
senza modificare le abitudini degli opera¬
tori e tutto al costo di una chiamata urba¬
na Una volta installato il software Faxlt
incluso nel prodotto, si procede alla crea¬
zione del database associando ogni
numero di fax alla corrispondente e-mail.
Digitando sul fax il numero abituale del
destinatario, interurbano o internazionale,
RO-WebFax intercetta la comunicazione
tra il fax standard e la connessione telefo¬
nica, ricercando nel proprio database il
numero di fax prescelto. Se trova una
e-mail associata, RO-WebFax invia il
fax a quell'indirizzo: il costo della
trasmissione è cosi limitato al
costo del collegamento al pro¬
vider Internet locale, indipen¬
dentemente dalla distanza
del destinatario del fax,
che trova automatica-
mente il fax aprendo la e-
mail box. Se RO-WebFax non
trova la e-mail associata, trasmette
comunque il documento via fax nel modo
tradizionale. Il secondo, WebPhone. è
una primizia tutta italiana in quanto pre¬
sentato per la prima volta in Italia. La
scheda RO-WebPhone è un prodotto
innovativo e si ottengono notevoli rispar¬
mi sui costi telefonici aziendali. Permette
di effettuare qualunque telefonata, inte¬
rurbana o internazionale, al costo di una
conversazione urbana. Come? Due uten¬
ti, una volta installato RO-Web-Phone nei
rispettivi PC, possono utilizzare la rete
Internet per una comunicazione vocale A
seguito della chiamata telefonica da parte
dell'uno o dell'altro utente, un semplice
messaggio pre-registrato avvisa della
richiesta di una connessione Internet
suggerendo le istruzioni da seguire: con¬
temporaneamente i rispettivi RO-
WebPhone procedono allo scambio del¬
l'indirizzo IP I due utenti riagganciano
quindi II telefono chiudendo la
comunicazione interurbana o
internazionale e permet¬
tendo ai RO-WebPhone di
| connettersi ciascuno al
1 proprio Internet provider
locale Nell'arco di pochi
secondi i telefoni squillano
nuovamente e ha inizio la conver¬
sazione via Internet attraverso l’uso del
normale apparecchio telefonico
In Italia i prodotti Roper saranno distri¬
buiti dal Gruppo Comprel di Cesano
Maderno (MI), da DIT Distributed
Integrated Technologies di Milano e da
Sendel Computer di Torino.
Per informazioni:
Roper International Italia,
Tel. (06)551171
39
• PERIFERICHE
di F. Fulvio Castellano
Sistemi digitali in bianco e nero
per l'ufficio del 2000
La serie GP di Canon, con velocità
di stampa da 16 a 60 pagine al minu¬
to, è fortemente orientata per utilizzi
in ambienti ad alto contenuto
informatico. Prodotti dotati di con¬
troller vengono sviluppati in collabo-
razione con la statunitense EFI
Corporation.
Nella nuova, elegante sede
della Canon Italia SpA di
Milanofiori-Assago. Milano, la
società nipponica ha annuncia¬
to in un'anteprima per la stam¬
pa nazionale, una nuova e
completa gamma di sistemi di
stampa digitali in bianco e nero
per la gestione di ogni fase
della vita di un documento,
Fondamentale la partnership
con la statunitense EFI-
Electronics for Imaging, all'a¬
vanguardia nel settore delle
tecnologie che permettono la
stampa digitale in rete di qua¬
lità elevata.
Si tratta, comunque, di una
gamma completa verso l'uffi¬
cio del 2000
La sempre più veloce transi¬
zione della tecnologia da analo¬
gico a digitale, come pure la
moltiplicazione delle possibilità
di comunicare attraverso i col-
legamenti in rete, sia Internet
sia intranet, ha portato II mer¬
cato a richiedere soluzioni
molto piu rapide, economiche
ed efficaci per quanto riguarda
la gestione totale del docu¬
menti scritti e delle immagini.
A questa domanda ora Canon
risponde con una tecnologia
d'avanguardia.
Con la nuova serie GP 160,
210, 215, 335. 405 e 605 arriva una
gamma di sistemi digitali multifunzione
per il bianco e nero in grado di gestire
ogni fase della vita dei documenti, dalla
scansione alla stampa, dalla copiatura
all'invio fax e all'archiviazione elettroni¬
ca. La varietà dei modelli proposti M
(velocita da 16 a 60 pagine/minu- fl
to), la possibilità di lavorare in rete ■
grazie ai controller sviluppati in col- I
laborazione con EFI, l'eccellenza I
delle prestazioni e la capacità di |
realizzare documenti finiti in ogni
aspetto, sono valori offerti da questi
nuovi sistemi.
Come abbiamo detto sopra. 6 stata
fondamentale la partnership Canon-
EFI.
La società di San Mateo. nella
NetSpot: tutto dal desktop
Confi guraxion*
californiana Silicon Valley, è un'azienda
al top nel mondo nella realizzazione di
server per la stampa PostScript ed 6
uno dei più importanti partner strategici
di Canon, per la quale sviluppa da sem¬
pre hardware e software specifici per
sistemi di
stampa digi¬
tale a colo¬
ri, Il nuovo
controller realizza-
I to ad hoc per il
[ bianco e nero per¬
mette di collegare i
I sistemi GP in una
rete locale che può
essere costituita da
computer e da diffe¬
renti sistemi dì
stampa digitale, con¬
sentendo la gestione
totale e contemporanea dei do¬
cumenti nelle varie fasi di elabora¬
zione e stampa: ne derivano una
ottimizzazione della tecnologia
offerta dai sistemi GP di Canon
Con il Controller Canon X2e, il
sistema GP 215 mantiene la sua
velocità di stampa di 21 pmm (for¬
mato A4), anche in rete
E' dotato di memoria standard dì
32 MB espandibile a 64 MB, e di
un disco fisso interno da 2 1 GB,
La tecnologia Rip-While-Print ela¬
bora le pagine nuove durante la
stampa delle precedenti La fun¬
zione di stampa continua consente
di stampare le pagine senza
pause, garantendo ottime presta¬
zioni di stampa con tutte le appli¬
cazioni anche ad alta risoluzione
Infine, l'iniziativa Digital Solution
Business è il progetto strategico
con cui Canon intende raggiunge¬
re gli obiettivi fissati per i prossimi
anni cogliendo il numero maggiore
di opportunità offerte dalla tecno¬
logia digitale
L'avvento dì questa tecnologia
dà infatti la possibilità di sviluppare
quegli elementi che offrono un
effettivo surplus di valore aggiun¬
to. come ad esempio la possibilità
di networking, cioè i collegamenti
in rete aziendale.
Per informazioni:
Canon Italia.
Tel (02) 82481.
IiVwia». canni luim
40
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
• PERIFERICHE
di Leo Sorge
HP Color LaserJet 8500, A3 per
Mf-Uirr
professionisti
Il leader delle stampanti aggiorna
la sua gamma di fascia alta con un
modello potente e versatile in tre
configurazioni.
Hewlett-Packard annuncia l'introduzio¬
ne sul mercato della stampante laser a
colori HP Color LaserJet 8500 che. con
la massima rapidità e qualità, produce
tracciati a colori su fogli in formato A3
secondo le necessità dei professionisti
CAD
La nuova stampante usa i più recenti
driver Autocad, ed offre colori eccezio¬
nali. precisione delle linee e la velocita
necessaria per produrre bozze di traccia¬
ti in formato A3, nonché spettacolari
rese tridimensionali
Per i professionisti CAD, la stampante
HP Color LaserJet 8500 rappresenta
uno strumento pratico e potente, dotato
di nuove funzioni colore che conferisco¬
no migliore leggibilità ai progetti CAD e
maggiore dinamicità alle visualizzazioni
3D
Il formato A3 elimina la necessita di
ridurre le dimensioni della stampa, e al
contempo assicura precisione ed alta
definizione anche per le immagini grafi¬
che più complesse Inoltre, la nuova
stampante svolge tutte le funzioni
richieste all'interno dei reparti, grazie alla
capacità di stampare rapporti, presenta¬
zioni e proposte a colori su una vasta
gamma di supporti di diverse dimensio¬
ni. Nella stampa su formati A4, la 8500
raggiunge la velocita di 6 ppm per docu¬
menti a colori e 24 ppm in monocroma¬
tico E' in grado di stampare su supporti
di dimensioni fino a 305x470 mm su
lucidi, carta lucida e supporti di spessore
superiore fino alle copertine da 216
gsm.
La Color LaserJet 8500 è disponibile in
tre diverse configurazioni: base, a lire
14 822.775 (con 32 MB di RAM, due
cassetti da 500 fogli e un cassetto multi-
funzione da 100 fogli); rete, a lire
17.200 000 (HD da 2GB e server di
stampa JetDirect 600N 10/100Base-T),
duplex, a lire 20.250.000 (64 MB RAM.
casstto aggiuntivo da 2000 fogli, HD da
2GB e server di stampa JetDirect 600N
10/100Base-T e un duplex),
Tutti i prezzi sono IVA esclusa.
Per informazioni:
Hewlett-Packard.
Tel (02) 92121
PANATRONICS
Sistemi Video Profemonali e TVCC
MIXER VIDEO DIGITALE
A IO BIT.
pi|thon
SCHEDA ESTERNA
PER CATTURARE
IMMAGINI VIDEO IN MPEG-1
E SPEDIRE VIDEO CLIP
ATTRAVERSO INTERNET.
* Interfacce opzionale I/O FireWire
(IEE 1394 Disponibile da Gennaio)
• SOFTWARE
dì F. Fulvio Castellano
Informix: tre nuove soluzioni strategiche
aprono il nuovo anno
Si tratta di l-Spy, soluzione per il
monitoraggio e ottimizzazione dei
data warehouse Informix, una
serie di soluzioni integrate per
Microsoft COM e MTS, e Visionary, la
nuova soluzione dedicata
alla 'visual business intelligence'.
Il leader tecnologico nel campo delle
soluzioni database-centriche per le azien¬
de, Informix Corporation, ha annunciato
la disponibilità di Informix l-Spy: tool per
il monitoraggio e l'ottimizzazione dei data
warehouse basati su database Informix,
che si caratterizza per innovazione e alto
livello delle performance, l-Spy permette
agli amministratori e agli architetti di
sistema di valorizzare i data warehouse
aziendali, migliorandone l’efficienza e il
design e riducendone i costi di manuten¬
zione, Informix l-Spy versione 1.0 è
disponibile dalla fine di gennaio '99
In occasione dell'annuale Informix
Partner Forum, Informix e Microsoft
hanno presentato l’integrazione di
Informix Dynamic Server con le tecnolo¬
gie Microsoft Component Architecture
(COM) e Microsoft Transaction Server
(MTS) Questa integrazione offre agli svi¬
luppatori un approccio più rapido, flessi¬
bile e intuitivo alla creazione di applica¬
zioni database su componenti
Sfruttando le capacita di Informix
Dynamic Server e delle tecnologie MTS
e COM di Microsoft, gli utenti potranno
implementare applicazioni multi-tier di
fascia alta in grado dì situare la business
logie dove può operare con maggior effi¬
cienza nel Client, nel middle tier o persi¬
no all'interno di Informix Dynamic Server
sotto forma di modulo DataBlade.
Supportata da milioni di sviluppatori in
ogni parte del mondo, l'architettura
COM rappresenta lo standard di fatto
per lo sviluppo di applicazioni a compo¬
nenti MTS, invece, rende più facile per
gli sviluppatori realizzare e implementare
applicazioni server Internet e intranet
multi-tier basate su architettura COM
realmente scalabili e affidabili. Grazie a
Informix Dynamic Server con Universal
Data Option, gli utenti possono utilizzare
i componenti COM a qualunque livello
dell'architettura: nel Client, nel middle-
tier MTS oppure all'interno di Informix
Dynamic Server.
Last but not least, ecco la terza soluzio¬
ne '99 Sempre all'annuale Forum
Partner di Informix la società ha presen¬
tato Informix Visionary, soluzione di faci¬
le utilizzo con interfaccia grafica che
completa le performance di Informix
Dynamic Server con Universal Data
Option con potenti ed innovative funzio¬
nalità di consultazione dei dati aziendali
Visionary è un tool di visualizzazione in
grado di offrire un facile accesso alle
informazioni aziendali e rappresenta lo
strumento ideale per accedere a un
ambiente Smart Data Federation. In
grado di fornire capacità di accesso diret¬
to al database anche agli utenti aziendali
privi di background tecnico, Informix
Visionary consente di ridurre drastica¬
mente i costi connessi all'analisi dei dati
strategici, fornendo alle aziende un con¬
creto vantaggio competitivo
Per informazioni:
Informix,
1,-vwvy minrmix corri
• SOFTWARE
Visio Enterprise 5.0: per progettare e modellare
E' stato annunciato a Milano durante un
incontro stampa Visio Enterprise 5.0, il
nuovo software di progettazione e modella¬
zione destinato ai professionisti dell'IT che
sviluppano, gestiscono e si occupano della
manutenzione dei sistemi informativi azien¬
dali. Visio Enterprise nasce dall'esperienza
di Visio nella realizzazione di strumenti per
la creazione di disegni e diagrammi e rap¬
presenta una suite di grande spessore ed
efficacia per gli IT manager Compatibile
con Microsoft Office. Visio Enterprise si
affianca a Visio Professional 5,0. l’ altro'
software per la creazione di diagrammi che
documentano le reti offrendo funzioni
aggiuntive per il networking e la modella¬
zione di dati e di software. Attualmente il
mercato degli strumenti di fascia alta per il
reporting nel settore IT è dominato da pro¬
dotti di nicchia costosi, complessi e non
sempre compatibili che creano output diffi-
VìSiO
cili da condividere, oltre a richiedere trai¬
ning specifici per il loro utilizzo Visio
Enterprise, al contrario, offre un'interfaccia
intuitiva e Microsoft-compatibile con un
buon livello prezzo-prestazioni. Si tratta
dunque di uno strumento top-ware’ inte¬
grato e offre un unico prodotto per la pro¬
gettazione, modellazione e documentazio¬
ne di sistemi informativi, deir infrastruttura
della rete esistente ai database e alle appli¬
cazioni. E da qui nascono vantaggi pratici di
funzioni come quelle derivanti dall'avanza¬
tissima tecnologia AutoDiscovery. Tra le
aziende che stanno attualmente valutando
Enterprise 5.0 vi sono Bay Networks, Price
Waterhouse Coopers, IBM Global Service
(o di quello che sarà dopo l'acquisizione da
parte di AT&T) Visio Enterprise è già dispo¬
nibile in Italia (versione in inglese) attraver¬
so la rete di vendita di Visio e il prezzo è di
lire 2.553.000 (IVA esclusa).
Per informazioni:
Visio.
livmy WS"? 'ì
42
MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999
• SOFTWARE
Sybase annuncia PowerBuilder 6.5 e PowerJ 2.5
Sono stati annunciati i propri tool
per lo sviluppo di applicazioni Web
distribuite e i tool di sviluppo per
applicazioni Java aziendali, due pro¬
dotti fondamentali di Enterprise
Application Studio.
Presentata Enterprise Data Studio,
suite di prodotti integrati (database,
accesso, replicazione dati).
E in futuro arriverà
EnterpriseConnect e SQL Anywhere
Studio nel mobile computing.
SPowersoll
Parole chiare e decise quel¬
le di Gino Capecchi. Country
Manager di Sybase Italia:
"Inizia ora il nuovo modo di
presentare Sybase: nuova
missione, nuove strategie,
nuovo modo di porsi e
imporsi. Non solo prodotti di
database come per il passa¬
to, ma progetti globali e solu¬
zioni con nostra competenza
nelle applicazioni ed evolu¬
zione nei mondi Internet,
data warehouse. data
mining, nel mondo enterpri- _
se e nelle performance
RDBMS, dove siamo leader." Sybase, in
altre parole, vuole diventare 'un esperto'
di integrazione di sistemi con progetti,
prodotti e servizi: non più database, ma
tool e soluzioni integrate, aperte, che si
incrociano (e si adattano ad altre soluzio¬
ni); è la strategia vincente dopo la débà¬
cle dell’ultimo anno in Europa - e in Italia
-, anche e non solo per i ritardi di alcuni
annunci e aggiornamenti di prodotti e
Tughe' di manager. Dunque, un ritorno al
futuro con un nuovo approccio al merca¬
to Per quanto riguarda i prodotti, Sybase
annuncia l'immediata disponibilità dei
nuovi tool di sviluppo di applicazioni Web
distribuite: PowerBuilder 6.5, strumento
PowerJ permettono di ridurre i costi di
sviluppo e implementazione, grazie alla
integrazione tra le applicazioni e i dati esi¬
stenti con le emergenti tecnologie Web.
Enterprise Application Studio comprende
dunque PowerBuilder, PowewJ e
Sybase Enterprise Application Server:
offre, quindi, un set integrato di prodotti
per la realizzazione e la distribuzione di
applicazioni Web e client/server distribui¬
te,
PowerBuilder 6.5 permette di creare
rapidamente utilizzando un unico
ambiente applicazioni Web distribuite e
include ora nuove caratteristiche quali:
editing HTML, gestione di siti Web, crea¬
zione di pagine
Web, data modeling
fisico, generazione
di Proxy Java Bean
e di componenti
COM.
PowerJ 2.5, dedi¬
cato agli sviluppatori
Java, è un tool di
sviluppo per la crea¬
zione di applicazioni
Web distribuite e le
nuove funzionalità
includono: editing
HTML WYSIWYG,
gestione di siti
Web, editing e
debugging di
JavaSript su Client e
su server, creazione di applicazioni Web.
data modeling fisico, supporto per Java
development kit 1.1.6, supporto integra¬
to per Java Foundation Classes (JFC),
compresi componenti Swing. Sybase
Enterprise Application Server (per
deployment) incorpora Jaguar CTS, un
transaction server basato su componen¬
ti, e PowerDynamo, un server per la
generazione dinamica di pagine Web.
Jaguar CTS 2.0, che diventerà parte della
prossima versione dell'application server,
garantirà agli utenti conformità alla
Common Object Request Broker
Architecture (CORBA) 2.2 e funzionalità
di sicurezza avanzate, Mentre Power-
- &
PowerJ
per la creazione di applicazioni aziendali,
e PowerJ 2.5, il tool per lo sviluppo di
applicazioni Java aziendali. I due nuovi
prodotti sono componenti fondamentali
di Enterprise Application Studio, una
suite di prodotti integrati recentemente
presentata da Sybase. PowerBuilder e
Builder 6.5 e PowerJ 2.5 sono disponibili
da subito, Enterprise Application Studio,
Enterprise Application Server, Jaguar
CTS 2.0 e Web Deployment Kit per
PowerBuilder saranno disponibili per la
fine del '98.
L'altro prodotto è Enterprise Data
Studio, una suite di prodotti integrati che
include tecnologie database, di accesso
e replicazione dei dati. E' la prima piat¬
taforma di gestione dati in grado di inte¬
grarsi con dati provenienti da database e
soluzioni applicative diverse su piattafor¬
me e siti multipli. Le principali caratteristi¬
che sono: scalabilità del database con il
nuovo Adaptive Server Enterprise 11.9.2;
replicazione: integrazione dei dati in
quanto consente accesso alle informa¬
zioni ovunque esse risiedano. Sybase ha
anche annunciato la prossima disponibi¬
lità di EnterpriseConnect, una soluzione
che combina tecnologie di integrazione e
di replicazione dei dati che permettono
alle aziende di integrare sistemi informa¬
tivi distribuiti in modo sicuro ed economi¬
co E' possibile accedere e distribuire le
informazioni in modo veloce e flessibile,
in ambienti geograficamente dispersi.
Con EnterpriseConnect, Sybase esten¬
de la tradizionale tecnologia database
offrendo la possibilità di effettuare il link
in tempo reale di fonti dati eterogenee,
tra cui Oracle, Sybase, Informix, MVS e
VSAM per posizionare le informazioni
ove necessario in modo automatico, tra¬
sparente e continuo. C'è, infine,
Warehouse Studio, un insieme integrato
di prodotti studiato per fornire migliori
soluzioni di data warehouse 'business
driven' aziendali e dipartimentali.
Warehouse Studio sarà disponibile a
breve su piattaforme Sun Solaris, IBM,
AIX, HP/UX, Compaq/Digital UNIX e
Windows NT. In coda alla lunga presen¬
tazione, Sybase ha annunciato SQL
Anywhere Studio, tecnologia ottimizzata
per il mobile computing, per un efficiente
utilizzo delle risorse e scalabile dal palma¬
re ai sistemi enterprise. Consente la defi¬
nizione e il rilascio di informazioni corpo¬
rate verso sistemi workgroup, mobile ed
embedded.
Wired devices: possibilità di update su
qualsiasi device; le modifiche vengono
replicate tramite sincronizzazione wire¬
less, sincronizzazione a richiesta con
modifiche inviate al desktop immediata¬
mente e possibilità di accedere a infor¬
mazioni aggiuntive.
Questa è l'evoluzione di Sybase verso il
mondo IT 'più piccolo'.
Per informazioni:
Sybase Italia Srl,
Tel (02) 483241
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
43
• SOFTWARE
di F. Fulvio Castellano
NCR offre quattro nuove soluzioni
ai clienti "invisible" delle banche
noscimento dell'iride è una soluzione
rivoluzionaria per II mercato del banking
self-service che permette ai clienti di
ottenere denaro liquido letteralmente in
un batter d'occhio’ Eliminando la
necessita del codice PIN, il nuovo ATM
riconosce gli utenti mediante il disegno
della loro iride, la porzione colorata del¬
l'occhio Poiché un’iride è assolutamen¬
te unica (persino l’iride destra e sinistra
sono diverse) e non cambia durante la
vita, la tecnologia offre ora un livello
estremamente elevato e sofisticato di
sicurezza. Utilizzare l’ATM e estrema-
mente semplice. Un cliente deve
prima registrare’ un'immagine digi¬
tale di una sua iride nel database
della banca, un processo che richie¬
de pochi minuti Per ritirare denaro
da un ATM dotato di riconoscimen¬
to dell'iride, il cliente deve sempli¬
cemente inserire una normale
carta bancaria e guardare una
telecamera inserita nel terminale
Se l'iride corrisponde a quella
memorizzata. l'ATM permette
l'accesso immediato al conto
bancario Tutto il processo
avviene in pochi secondi e non
e pericoloso per l’occhio del cliente.
Indubbiamente l'ATM NCR con ricono¬
scimento dell’iride apre nuovi orizzonti
al banking self-service. Con questi livelli
di sicurezza, le banche possono offrire
una gamma completa di servizi a valore
aggiunto, dai biglietti aerei alle azioni, e
chissà a quante altre operazioni, attra¬
verso gli ATM. Il rivoluzionario terminale
utilizza un sistema di identificazione del¬
l'iride fornito dalla Sensar Ine (in Italia
c’è una filiale a Milano) di Princeton e
sviluppato dal Dr John Daugman della
Cambridge University. Cosa succederà
nei prossimi dieci anni? Oltre alla pre¬
sentazione di personaS Scalable
Solution, NCR sta collaborando con ban¬
che e clienti di tutto il mondo per defini¬
re la strada che seguiranno gli ATM e
per creare i terminali che i clienti visibili’
vorranno nel 2008 e oltre.
Con lo slogan “Serving thè INVISI-
BLE Customer - Solutions 98",
NCR, uno dei principali tornitori di
soluzioni nel retail banking al
mondo, ha portato il roadshow
europeo a Milano dove ha mostrato
nuovi orizzonti che si aprono per le
istituzioni bancarie. Una su tutte, il
rivoluzionario riconosci¬
mento dell’iride per il mer¬
cato ATM.
Le soluzioni per il cliente invisi¬
bile’ sono arrivate. La tappa di
Milano dello strepitoso roadshow
europeo di NCR (dove la parola
INVISIBLE’ la faceva da padrone)
si è sviluppata seguendo, in un
ideale percorso, il contatto tra clien¬
te e banca e, per gestire al meglio
ognuna di queste fasi, NCR ha pro¬
posto soluzioni che permettono alle
istituzioni finanziarie di comprendere
ciò che i clienti chiedono e quello di
cui hanno bisogno e, quindi, di offrire
loro i servizi più indicati. Le quattro
strade, forse meglio fasi, che sono
state chiamate: Interact, Connect,
Know e Relate, coprono lo spettro delle
soluzioni NCR per le istituzioni finanzia¬
rie. "Tutti gli elementi - ha dichiarato
Per-Olof Loof, Senior Vice President di
NCR Financial Solutions Group - si foca¬
lizzano sui clienti che stanno diventando
sempre meno visibili per le filiali. Messi
insieme, essi mostrano come le banche
possono raccogliere informazioni dai
clienti, elaborarle, capire quello che I
clienti vogliono e agire di conseguenza.
Tutto ruota attorno all'ATM (Automated
Teller Machine), attraverso personaS
Scalable Solution, una linea di ATM pro¬
gettata per offrire una completa flessibi¬
lità nel mercato odierno del banking
self-service, in vertiginosa trasformazio¬
ne. L'approccio caratterizzato da solu-
seconda delle circostanze.
La nuova gamma NCR si incentra su
tre soluzioni di base: Lite, Classic e
Max La versione Lite offre una soluzio¬
ne a basso costo di gestione, per utenti
come piccoli negozianti che vogliono
offrire transazioni semplici.
Il pacchetto base di soft¬
ware, hardware
e servizi
può essere esteso
secondo la crescita della domanda.
La versione Classic è indicata per gli
ambienti self-service tradizionali, per l’u¬
tente che prevede un uso intenso da
parte dei clienti e vuole offrire servizi
come la pubblicità su schermo o l’e¬
stratto conto. La soluzione Max, infine,
e per gli utenti che vogliono esplorare il
potenziale in crescita del canale self-ser¬
vice, oggi e domani, offrendo ai consu¬
matori una gamma di prodotti e servizi
che spazia dalle schede telefoniche
all'incasso degli assegni, dai buoni scon¬
to al denaro liquido e ad altri servizi di
banking diretto. Come tutti gli ATM
personaS, i terminali o chioschi a solu¬
zioni scalabili possono essere persona-
lizzati in centinaia di colori e schemi di
zioni scalabili offre a chi installa ATM -
dal piu piccolo negoziante alla più gran¬
de rete di banche - soluzioni uniche che
garantiscono una completa flessibilità
nelfaggiornamento dei terminali a
branding per distinguersi dalla concor¬
renza. Ma l'annuncio straordinario
riguarda il terminale che riconosce l’iride
del cliente in un. . battito di ciglia.
L'Automated Teller Machine con rico-
Per informazioni:
NCR Italia Spa,
Tel. (02) 4790 4616
44
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
SOFTWARE
di F. Fulvio Castellano
HP rende disponibili le soluzioni Firehunter
Si tratta di un software, Firehunter
1.5, sviluppato appositamente per i
fornitori di servizi Internet e intranet
che consente di migliorare la qualità
del servizio e l'efficienza operativa.
HP Firehunter/Pro permette di eroga¬
re con profitto un servizio di qualità
verificabile di tipo enterprise.
monitorare le prestazioni di diversi servizi
di commercio elettronico. Grazie al repor-
ting a livello di servizio, gli ISP (fornitori di
servizi Internet) e gli iSP (fornitori di servi¬
zi intranet) possono tenere sotto osserva¬
zione le risorse del cliente, come i server
per Web connessi all’host, e possono
mostrare ai clienti in qualsiasi momento
e in qualsiasi luogo la qualità del servizio
fornito. Queste possibilità danno agli
utenti di HP Firehunter 1.5 la garanzia di
poter stare un passo più avanti rispetto
alla concorrenza. Firehunter 1.5 contiene
HP Divisione Soluzioni di Misura e
Collaudo ha annunciato, in una ante¬
prima europea, la disponibilità di tutto
il mondo Firehunter 1.5, la nuova ver¬
sione della sua soluzione software
per la gestione completa dei servizi
Internet e intranet. HP Firehunter,
che può essere installato in meno di
mezz'ora, è una famiglia di soluzioni
intelligenti e distribuite per la gestio¬
ne completa del servizio in tempo
reale. Soluzioni sviluppate per il moni¬
toraggio proattivo e la gestione dei
servizi Internet, dalla posta elettronica
alla distribuzione di notizie, dal Web
all'accesso. Il software migliora l'efficien¬
za operativa consentendo al personale di
visualizzare e correlare informazioni di
importanza cruciale nell'ambiente dei for¬
nitori di servizi per Internet e intranet. E'
stato usato, tra l'altro, durante la Coppa
del Mondo, dal sito di e-commerce per
■ Mea9uremei
nt Wamlng
Basellne
Maior
■ Criticai
CPU-Utll on Mali-FEP-l-Host
90
.80
?70
°60
50
12:30AM 2:30AM 415AM 6:00AM 7:45AM 9:30AM 11:30 AM
un gran numero di nuove funzioni e di
miglioramenti. Tra questi: reporting a
livello di servizio, nuove caratteristiche
dell'interfaccia grafica per l’utente (GUI),
supporto per gli altri sistemi operativi (in
HP Firehunter 1.5 sono presenti agenti
software remoti per i sistemi Solaris-
Intel), miglioramenti delle prestazioni e
della memoria (i tempi di start-up e di
run-time di Firehunter 1.5 sono stati ridot¬
ti del 300% e la richiesta di memoria 6
diminuita del 30/40%). Firehunter/Pro,
invece, è una soluzione software per la
gestione dei servizi Internet perfettamen¬
te personalizzabile e scalabile, sviluppata
per gli ISP e gli iSP che operano su scala
mondiale.
E' l'Ideale per organizzazioni che fanno
girare oltre 60 server Internet ed erogano
un servizio tempestivo ad abbonati del
settore affari con esigenze mission-
critical, o per grandi aziende dotate di
intranet. Nelle soluzioni Hewlett-
Packard Firehunter/Pro di serie sono
incorporati Service model per la
gestione dei servizi chiave per
Internet, come la posta elettronica, la
distribuzione di notizie e le funziona¬
lità di base dei server Web, che sono
erogati dalla maggior parte degli ISP e
iSP. Questo software può essere
esteso facilmente alla gestione dei
nuovi servizi emergenti per Internet,
come le Reti Private Virtuali (VPN), il
commercio elettronico, il Web
hosting e la telefonia conforme al pro¬
tocollo IP (VOIP). PuO essere inoltre inte¬
grato con strumenti esistenti, come HP
OpenView Network Node Manager
Per informazioni:
Hewlett Packard Italiana,
Tel. (02) 92121
• TOOL
HAL con Radar 2000 punterà al nuovo secolo e all'Euro
Radar 2000 e un nuovo tool di HAL per
AS/400 che permette controlli specifici
sulle transazioni 'a rischio', quelle cioè in
cui entrano per la prima volta date del
2000. HAL, con Radar 2000, offre una
soluzione ad uno dei problemi più Insidiosi
del 'virus Y2K', il fatto cioè che le possibili
anomalie residue, che in applicazioni
comuni si verificano nell'arco di poche set¬
timane, si disperdano nelle applicazioni
affette dal millennium bug, in un arco di
tempo insolitamente esteso, con conse¬
guenze che si manifesteranno ben oltre il
2000 .
Radar 2000 per AS/400 e uno strumento
a doppia valenza: la prima, indirizzata al
risk assessment, consente di evidenziare
in anticipo il momento in cui le informazio¬
ni anno 2000' entreranno nel database: la
seconda, destinata alla quality assurance,
indica a posteriori quali record si trovano
esposti a rischio perché contengono date
del 2000. e devono essere quindi verifica¬
ti. Sul fronte dell’Euro, HAL già dall'inizio'
del '98 ha rilasciato BypassEURO, sia per
ambiente AS/400. che MVS, oggi ampia¬
mente utilizzato presso molte aziende in
Italia e all'estero. Sul fronte Anno 2000,
invece, il '98 ha visto la nascita di Search
2000, uno strumento di "impact analysis"
adottato e distribuito da IBM Corp. in tutto
il mondo come complemento della sua
offerta software Anno 2000 sull'AS/400.
La linea di prodotti Bypass per AS/400
ha avuto uno straordinario mercato di
riscontro e, avendo superato le 1000 licen¬
ze vendute, e oggi il prodotto di conversio¬
ne più diffuso nel mondo (USA, Francia.
Germania, ecc.),
Nell'area gestionale HAL ha reso dispo¬
nibile la versione EMUready di HAL Busi¬
ness Suite, la soluzione ERP che com¬
prende una componente di Business
Intelligence in modalità nativa.
Per informazioni:
HAL Spa,
Tel. (02) 280116
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
45
IIL'VVA
AZIENDE
• MERCATO
KIWI I: una investment company per iniziative
"venture capitai" nelle tic, Internet e e-commerce
Debutta nel mercato finanziarlo ita¬
liano una ‘investment company’
(non fondo) per iniziative di 'venture
capitai' (o capitali di rischio) nelle
telecomunicazioni, Internet, com¬
mercio elettronico, informatica e
newmedia, aperta a tutto il mercato
europeo. E' la risposta alla totale
assenza in Italia di iniziative di que¬
sto genere nel settore dell'alta tec¬
nologia.
E' stata presentata alla stampa a
Milano, nell'ambito del programma di
lancio europeo. KIWI I Ventura -
Servipos S A , una società europea di
investimento con sede a Madeira
(Portogallo), nata per realizzare iniziative
di venture capitai prevalentemente in
Europa e con specifico focus in Italia nei
mercati delle tic, Internet, e-commerce,
IT e new media, "perché sono quelli
che oggi danno il maggior rendimento
all'investimento e all'Idea", come ha
dichiarato in apertura Elserino Piol. La
strategia di investimento di KIWI I (I sta
per primo, perché poi ci sarà II e poi III
ecc.) Ventura-Servigos S A, è ben circo-
scritta: sviluppare attraverso iniziative di
venture capitai’ nuove imprese o soste¬
nere lo sviluppo di aziende che già ope¬
rano nel settore delle comunicazioni
europee, con particolare attenzione al
mercato italiano, Target degli investi¬
menti di KIWI I (che si aggireranno da
300.000 ECU a 5 milioni di ECU), sono
le nuove iniziative o aziende che neces¬
sitano di capitali e supporti manageriali e
operativi per estendere il proprio busi¬
ness in aree particolarmente innovative,
L'85% degli investimenti saranno con¬
centrati in Europa (particolarmente Italia)
e fino al 15% in Nord America, KIWI I è
gestita da KIWI Management Company
Ltd (Jersey) e ha siglato accordi di advi-
sor con Pino Venture Partners Srl,
società fondata da Elserino Piol e Oliver
Novick (due manager di consolidata
fama ed esperienza internazionale nella
gestione di aziende di telecomunicazioni
e nell 1 IT, oltre che in iniziative di venture
capitai nell'alta tecnologia), e con Gallo
& C, SpA, una società di consulenza del
Gruppo Bancario Meliorbanca.
KIWI I Ventura-Servigos SA ha chiuso II
2 ottobre '98 il 'first closing' con un capi¬
tale iniziale di 22.890.000 ECU sostenuti
da banche, finanziarie, enti e investitori
privati di primaria importanza europei,
italiani e statunitensi. KIWI I ha fissato
per il 2 aprile 1999 il 'final closing tar¬
get', che aggregherà un capitale di
almeno 50 milioni di ECU, La società di
investimento, che ha valutato dall'inizio
della propria attività oltre una cinquanti¬
na di progetti di nuovi business, sta fina¬
lizzando accordi per investimenti in oltre
una decina di aziende, tra le quali: Tiscali
SpA, azienda sarda operante nel merca¬
to delle telecomunicazioni con i servizi
di telefonia fissa e con Tiscali Net: IT
Interface Telemarket SpA di Roma,
azienda con un'offerta per il mercato
televisivo relativa all'acquisizione di
video e informazioni 'on demand' attra¬
verso Internet e comunicazioni via satel¬
lite: Inno srl, specializzata in servizi di
consulenza e di marketing on line:
TeleLegend Communications Ine ,
società canadese per lo sviluppo di tec¬
nologie di interfaccia fra reti tradizionali
e Internet: Matrice srl, società di servizi
e di consulenza per package software e
voice-mail via telefono attraverso
Internet,
Per informazioni:
Pino Venture Partners.
Tel (02) 77121811
• STRATEGIE
SAP Italia si rivolge ai distretti industriali italiani
SAP ha annunciato nel corso di un incon¬
tro stampa a Milano il programma L'arte di
fare Impresa', delineando cosi il proprio
avvicinamento verso i distretti industrali ita¬
liani. In tal modo, SAP Italia consolida ulte¬
riormente il già stretto rapporto con la pic¬
cola/media impresa Italiana: il 53% dei
clienti SAP appartiene appunto a questa
fascia di mercato e ha scelto SAP R/3 per
risolvere le proprie esigenze di business.
L'iniziativa nasce dalla consapevolezza
che i distretti industriali sentono una spinta
continua all'innovazione tecnologica e que¬
sto comporta costanti cambiamenti nei pro¬
cessi produttivi e nei modelli organizzativi
In questo panorama, il ruolo di SAP è sia di
offrire uno strumento flessibile e affidabile
come R/3 sia di mettere a disposizione
delle aziende utenti le Best Business
Practice' basate sull'esperienza di oltre
18.000 installazioni nel mondo,
SAP Italia ha al suo attivo già quattro pro¬
getti: ROI nella PMI, che analizza il vantag¬
gio derivante dall'adozione di R/3 in aziende
di medie dimensioni: Progetto Triveneto,
Progetto Emilia e Progetto Brescia, invece,
definiscono i modelli gestionali sintesi della
cultura imprenditoriale locale e delle com¬
petenze SAP, favorendo il trasferimento
tecnologico e l’innovazione dei processi
gestionali nelle imprese dei distretti
Questo tipo di iniziative consolida l’attenzio¬
ne di SAP verso il mercato PMI e, nel
breve periodo, saranno coinvolti altri impor¬
tanti bacini produttivi italiani, nei quali l'esi¬
genza di innovazione diventa sempre più
pressante al di là delle immediate neces¬
sità legate alle tematiche Anno 2000 e
Euro.
Per informazioni:
SAP Italia.
Tel (02) 693181
46
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
• MERCATO
di F. Fulvio Castellano
Infostrada supera nel '98 il milione di clienti
per un fatturato di 271 miliardi
Continua la crescita dell’o¬
peratore di telefonia fissa
del Gruppo Olivetti (+125%
sul ’97) e inizia il ’99 con
prezzi ancora più conve¬
nienti e nuovi servizi ‘voce’
e Internet.
La società posseduta da
Olivetti-Mannesmann. Info-
strada, che opera nel nostro
Paese nel settore della telefo¬
nia fissa, ha superato il 14 gen¬
naio ’99 il milione di clienti nei
servizi di telefonia vocale, rag¬
giungendo 1,010,617, come annun¬
ciato nel corso di una conferenza stam¬
pa a Milano nello stesso giorno. Il fattu¬
rato '98 è stato di 271 miliardi di lire, un
incremento del 125% sul '97.
Al 31 dicembre 98
erano 904.600 i clienti
acquisiti per i servizi
voce, suddivisi tra
756.200 famiglie e
148.400 imprese, di
cui 19.000 grandi
imprese. Infostrada
apre il '99 con una
serie di programmi e
iniziative: in particolare
i nuovi servizi voce e
Internet.
Dunque, grande no¬
vità per Internet, con il
nuovo prodotto Inter¬
net 1055, il primo ab¬
bonamento in assolu¬
to in Italia che consente di navigare in
Internet senza costi di attivazione, senza
canone, senza alcun anticipo e di pagare
solo quanto effettivamente consumato.
Disponibile dal 15 febbraio, Internet
1055 dà anche diritto ad una casella di
posta elettronica personalizzata. I clienti
attuali e nuovi di Pronto 1055 e Linea
1055 potranno richiedere l'accesso al
servizio Internet attraverso un unico
numero disponibile in esclusiva in tutta
Italia. I prezzi di "navigazione" sono
oltremodo vantaggiosi e vanno da lire
120 per ogni minuto di collegamento
nella fascia 'peak' (8.00-18.30) a lire
80/mìn nella fascia 'off-peak' (19.30-
24.00). Prezzo speciale per i navigatori
notturni': lire 50/min dopo mezzanotte.
Internet 1055 affianca le offerte Internet
di Infostrada già presenti sul mercato
come Internet&Telefono e la linea di
prodotti Infostrada-ltaliaOnLine.
Per informazioni:
Infostrada.
ài F. Fulvio Castellano
Le PMI oltre l'anno 2000 con i programmi firmati 3Com
Inizia il 1999 e 3Com, azienda al vertice nel
global networking, lancia un programma
destinato a supportare le piccole e medie
imprese (PMI) nella neutralizzazione di una
delle più grandi minacce che si presentano
allawicinarsi del nuovo millennio: il proble¬
ma dell’Anno 2000. conosciuto ormai anche
come 'millennium bug' o Y2K bug' Il pro¬
gramma, firmato da 3Com e articolato lungo
quattro direttrici distinte, si pone l'obiettivo
di sensibilizzare le Imprese sull'importanza
del passaggio all'anno 2000 e di fornire con¬
sigli pratici per evitare che una vera e pro¬
pria catastrofe si abbatta sui dati aziendali
3Com è in grado di svolgere il ruolo del
responsabile dei servizi informativi come
consulente per le piccole e medie imprese
sue clienti con programmi specifici per
affrontare e risolvere problemi aziendali.
Il programma Anno 2000 di 3Com si svi¬
luppa, come dicevamo più sopra, lungo
quattro direttrici principali e si compone dei
seguenti elementi. 1) 3Com Y2K Resource
Centres Questi cali center offrono alle
aziende consulenza gratuita a livello mondia¬
le. Su richiesta degli utenti, 3Com fornisce
indirizzi di siti informativi su Internet, white
paper e altro materiale per preparare le
aziende al passaggio dell'anno 2000 II
numero di contatto è: 1678.79489 2) Small
Business Reseller Y2K Support Program.
Offre la disponibilità sul sito Internet di
3Com di una serie di informazioni complete
sull'anno 2000, tra cui FAQ (frequently asked
questlons). 3) Y2K-OK Product Program
Sarà possibile per gli utenti riconoscere age¬
volmente la conformità dell'Anno 2000 dei
prodotti 3Com grazie alla garanzia Anno
2000 e a specifici adesivi applicati sui pro¬
dotti dell'azienda di Santa Clara, tra i quali
tutti gli hub e switch SuperStack, gli hub per
piccole aziende, i router, i LAN modem, gli
switch e i prlnt server della famiglia 3Com
OfficeConnect, le schede di rete 3Com
EtherLink. le 3Com Megahertz PC Card e i
modem 3Com US Robotics. 4) Online
Hotline. Il sito Web di 3Com, all'indirizzo
Iwww ■jlom.com/proaucts/yrzuuuTiTm1 for¬
nisce informazioni sullo stato Anno 2000 dei
prodotti 3Com nonché risposte alle FAQ
Intanto è ufficiale la notizia che conferma
che 3Com e Siemens saranno unite per la
convergenza di voce e dati e per l'enterprise
networking: i leader del mercato Ethernet
(3Com) e Telco (Siemens) si sono unite per
offrire la più ampia gamma di soluzioni per
la telefonia LAN in un settore che si preve¬
de supererà i 4 miliardi di dollari nel 2002. In
seguito all'accordo le due aziende saranno
In grado di offrire nel corso del 1999 soluzio¬
ni per la trasmissione di voce, dati e imma¬
gini su reti locali LAN, abbattendo I costi
generali legati alle tic e ponendo le basi per
nuove applicazioni multimediali convergenti
per il mercato enterprise. Per finanziare l'ac¬
cordo. le due parti contribuiranno paritetica¬
mente con un investimento iniziale superio¬
re ai 100 milioni di dollari
Altra notizia di anno nuovo riguarda l'im¬
portante accordo raggiunto con AT&T per
realizzare con 3Com una rete convergente
di voce, dati e immagini. AT&T fornirà all’a¬
zienda di Santa Clara servizi per un valore di
80 milioni di dollari per la trasmissione di
voci, dati e immagini su rete ATM: in prati¬
ca, la rete di prossima generazione di 3Com
sarà dunque basata sulla dorsale ATM
(Asynchronous Transfer Mode) di AT&T.
Per informazioni:
3Com.
Tel (02)253011
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
47
• PREMI
dì F. Fulvio Castellano
L'indirizzo Internet per il futuro dell'azienda?
www.e-businessaward.cdm
Con una cerimonia di consegna
dei premi ‘e-business award' al
Piccolo Teatri di Milano, sono
stati proclamati i vincitori dei 10
migliori progetti che hanno con¬
corso ai Premio indetto da IBM
Italia per promuovere la nascita di
nuove imprenditorialità attraverso
l’utilizzo di Internet.
E‘ giunta al traguardo la prima edizio¬
ne dell' e-business award', un premio
nato per stimolare e sostenere progetti
imprenditoriali basati su un uso innovati¬
vo di Internet Se è vero che Internet sta
davvero cambiando il nostro modo di
comunicare e lavorare, la dimostrazione
viene anche dal concorso e-business
award’ che si rivolge al mondo dell’im¬
prenditoria e, soprattutto, ai giovani.
Ovvero, il commercio elettronico come
leva per il rilancio economico e l'inseri¬
mento nel mondo del lavoro. Questa la
filosofia che ha ispirato la prima edizione
del concorso e-business award' indetto
da IBM Italia con il patrocinio del
Ministero della Pubblica Istruzione,
Ministero dell'Industria, del Commercio e
dell'Artigianato e del Comune di Milano e
in collaborazione con: Agence Com-
munication Européenne, Fondazione
IBM. Gruppo Giovani Imprenditori
Assolombarda. Lotus, OneWeb. Tivoli.
Business Partner IBM. AIESEC, ASNM,
« 1 u - i
. • 3
•• 4W -- -
HI
i
!
33=^
n
IG Presenti alla cerimonia ufficiale di pre¬
miazione c erano Emma Marcegaglia.
Presidente Nazionale Associazione
Giovani Imprenditori Confindustria (e
Presidente del Concorso stesso),
Tomaso Quattrin, Presidente e
Amministratore Delegato IBM Italia,
Gianni Degli Antoni. Università Studi
Milano (e presidente giuria del concorso)
e, inoltre, Sara Verona, Presidente
Gruppo Giovani Assolombarda, Adriano
De Majo, Rettore Politecnico di Milano,
Francesco De Sanctis, Provveditore agli
Studi di Milano e Ferruccio De Bortoli,
Direttore Corsera'
Con I "e-business award' IBM ha deciso
di premiare quei progetti ’e-ccezionali' e-
ntusiasmanti ed e conomicamente gema¬
li tanto da generare business e dare un
nuovo sviluppo al commercio elettronico
Questa, in fondo, e la natura dei progetti
selezionati II miglior auspicio per cia¬
scun vincitore 6 che abbia lo stesso
successo che ha avuto l'edizione 1998
dell"e-business award infatti, alla sua
prima' online, ha raccolto un'adesione
di oltre 130 progetti inviati da tutte le
regioni d'Italia con una presenza del
21 % di idee imprenditoriali al femmini¬
le. Straordinario Una sfida che ha visto
competere fra le maglie della Rete
imprese costituite da non piu di un
anno alla data della pubblicazione del
bando, aventi sede legale in Italia e
potenziali imprenditori/imprenditrici con
cittadinanza italiana di età compresa tra
1 18 e i 35 anni alla data di pubblicazione
del bando. Beh, si può ben dire e-busi¬
ness award, il mondo del lavoro final¬
mente ha un futuro E vediamo ora i vin¬
citori Per la categoria 1 per la migliore
realizzazione Profit da parte di nuove
imprese 1° classificato Rossella Rossi,
2° Marco Antonello, 3 C Massimo Carta-
Wolfango Horn. Categoria 2 per aziende
non profit di nuove imprese, nessun
premiato Categoria 3 per la migliore idea
Profit giovani-business pian' V classifi¬
cato Federico Ziberna, 2° Michele
Cremaschi. 3 ; Monica Muraro e Roberta
Ridolfi. Categoria 4 per la migliore idea
non-profit categoria giovani-business
pian 1° classificato Antonio Capoduro, 2°
Ivan Gardini. 3° Francesco Tarantini.
Per informazioni:
IBM Italia,
Tel (02) 59621
IWV'/IV ;ùn]
• PREMI
Assegnati i premi del concorso Microsoft "The Road Ahead Prize"
Nella sede di Microsoft Italia sono state
premiate le scuole vincitrici della seconda
edizione del concorso The Road Ahead
Prize" che ha coinvolto quest anno
13.000 istituti scolastici delle medie infe¬
riori e medie superiori di tutta Italia, reso
possibile grazie ai proventi dell'ultimo
libro di Bill Gates "The Road Ahead ",
Le quattro scuole vincitrici si sono
aggiudicate un montepremi complessivo
superiore ai 130 milioni di lire, offerto da
Microsoft per l'allestimento di aule didat¬
tiche multimediali.
The Road Ahead Prize. lanciato nel feb¬
braio scorso da Microsoft in collaborazio¬
ne con il Ministero della Pubblica
Istruzione, ha l'obiettivo di promuovere
l'utilizzo di Internet e delle tecnologie
informatiche in ambito della didattica tra¬
mite la creazione di siti Web. Il tema pro¬
posto quest'anno, I grandi cambiamenti
del XX secolo' ha stimolato gli studenti a
riflettere su un periodo ricco di trasforma¬
zioni in ogni campo, dalla cultura, all'arte,
alla scienza.
Per consentire l'esplorazione attraverso
la rete dei progetti presentati Microsoft
ha messo a disposizione di tutte le scuole
un apposito sito, presso il quale è ora
possibile visionare i progetti.
Per informazioni:
l'.v .icuoieyuv oicj
48
MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999
• STRATEGIE
di F Fulvio Castellano
Grande impegno di Informix
nel data warehouse di fascia alta
Definitiva l'acquisizione di Red Brick
Systems Ine. che potenzierà con il
suo pacchetto di prodotti Decision
Frontier Solution Suite. La società di
Menlo Park si sta sempre più focaliz¬
zando nelle due aree strategiche del
momento: data warehousing e Web le-
commerce. Continua positivamente il
trend di crescita del fatturato.
In seguito all'acquisizione di Red Brick,
Informix ha iniziato a delineare II futuro
della sua offerta nel data warehousing di
fascia alta Grazie a nuovi accordi con
Seagate Software, infatti, la società gui¬
data da Bob Finocchio integrerà nella
suite Decision Frontier Solution l'ambien¬
te di sviluppo di applicazioni analitiche
Holos 7 II motore MetaCube ROLAP si
apre poi ai database non Informix: la
società ha annunciato il supporto dei pro¬
dotti Oracle e, nel corso del '99. saranno
rese disponibili le opzioni per i database
di altri sviluppatori In parallelo Informix
potenzierà i servizi per II warehousing sui
dati generati dai sistemi ERP Questa in
sintesi l'operazione data warehousing' di
fascia alta in atto dopo l'acquisizione di
Red Brick. come annunciato a Milano nel
corso di una conferenza stampa. Informix
intende cosi dare un nuovo impulso ai
propri servizi di consulenza con il nuovo
Decision FastStart Program dedicato alle
analisi avanzate delle risorse aziendali.
Queste nuove proposte, che intendono
prolungare il momento particolarmente
positivo per Informix iniziato in ottobre
con l'annuncio dell'intenzione di acquisire
Red Brick Systems Ine (oggi definitiva¬
mente conclusa), rappresentano tappe
fondamentali per l'azienda intenzionata a
proporsi come il fornitore della gamma di
soluzioni di supporto alle decisioni più
completa del settore. Decision Frontier
Solution Suite, che rappresenta la con¬
cretizzazione della strategia Informix di
proporsi come il' fornitore di soluzioni,
comprende il motore database più poten¬
te del settore (Informix Dynamic Server),
un sofisticato strumento per l'estrazione,
la trasformazione e il caricamento dei dati
(InfoMover). l'ambiente ROLAP per l'ana¬
lisi multidimensionale e l'ammimstrazio-
ne dei dati più completo oggi disponibile
(MetaCube ROLAP Option) e un tool
aziendale per il reporting e la distribuzio¬
ne delle informazioni (Seagate Crystal
Info), il tutto combinato con i servizi di
consulenza Decision FastStart. volti a
favorire un'implementazione rapida e
priva di rischi, Grazie al nuovo Decision
FastStart Program, Informix intende
espandere in modo significativo il proprio
team di consulenza per il data warehou¬
sing nell'intento di posizionarlo come vei¬
colo di diffusione delle soluzioni di analisi
Tutti i dati provenienti dai sistemi ERP
(Enterprise Resource Planning), dalle
applicazioni legacy e da numerose altre
fonti vengono supportati dalla soluzione
ERA (Enterprise Resource Analysis) di
Informix. Decision FastStart Program
comprende la gamma di prodotti
Decision Frontier Solution Suite e tem-
plate' per data mart'. oltre a programmi
per l'estrazione e il caricamento dei dati,
una architettura per la movimentazione
dei dati stessi e servizi complementari di
consulenza. Entro cinque settimane gli
utenti saranno in grado di sottoporre ad
analisi da tre a cinque aree differenti
Entro fine 98, Decision FastStart for ERA
sarà disponibile per gli utenti della suite di
applicazioni ERP Baan. La disponibilità dei
programmi Decision FastStart per altri
produttori ERP e altre applicazioni, come
la gestione delle relazioni con la clientela,
verrà comunicata nel corso del 1999
Per informazioni:
Informix _
I/VWW intormix corri
• RICORRENZE
Computer Associates festeggia i primi vent’anni in Italia
La filale italiana di Computer Associates
ha festeggiato i 20 anni di presenza nel
nostro paese, una tappa che solo poche
realtà possono vantare di aver raggiunto
con i medesimi livelli di affermazione.
Aperta alla fine del 78. ad appena due
anni dalla costituzione della società negli
USA. la filiale italiana da allora è stata pro¬
tagonista della crescita del mercato nazio¬
nale dell'informatica e. in particolare, del
successo di molte aziende italiane. In que¬
sti anni il suo fatturato ha visto momenti
tumultuosi' fino a raggiungere, alla fine
dell'anno fiscale chiuso il 31 marzo scorso,
quota 260 miliardi di lire e il personale pas¬
sare dai tre dipendenti di allora ai 360 di
oggi tra gli uffici di Milano e Roma Oggi
CA annovera oltre 16.000 installazioni
presso oltre 2.500 aziende di tutte le
dimensioni Nel 1978 si ricorda che... sulla
scorta di eccezionali successi ottenuti. CA
iniziava a diversificare le sue attività anche
a livello geografico. La prima sede italiana
di CA era a Monza in via Italia Tanta voglia
di crescere e, da subito, un prodotto for¬
tissimo CA-Sort. Venti anni dopo, nel 98.
viene annunciata la costruzione di un head-
quarter europeo in Inghilterra.
L'introduzione di Workgroup Edition, ed
Enterprise Edition rappresenta un ulteriore
tassello della strategia CA rivolta sempre
più all'offerta di soluzioni per aziende di
ogni dimensione. La costituzione di una
divisione dedicata ai servizi. GPS (Global
Professional Services), fa seguito alla man¬
cata acquisizione di CSC e costituisce un
altro importante segnale che va nella dire¬
zione della fornitura di servizi professionali
a completamento dell'offerta tecnologica
di CA. Sono entrate in orbita CA aziende
del calibro di Realogic. di XQCom e di
Aventura E' storia di questi giorni l'introdu¬
zione dei primi Neugents. agenti neurali in
grado di tenere sotto controllo le prestazio¬
ni e la disponibilità, anche future dei siste¬
mi in ambienti distribuiti II fatturato '98 è
stato di 260 miliardi di lire.
E Silvia Petrella, che di Computer
Associates è PR Manager, dice: " e que¬
sto e solo l'inizio* ".
Auguri a tutti.
50
MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999
Il lofn Intel (nude e Pentium sono muchi registrati di Intel Corporation Qui* A Genova
AsusNotr Engineering
i mairi l/orzi sono siali premiali
PC Dlreel
Bea Bus
Giugno MB ■ Inthllierm
PC Motorino
BuiaHwulalo
Aprile 1998-llullti )\Tm.v7
PC Motorino
t ellur i Clune
Mono • Inghtllerro
Ottobre 1998 - Belgio
PC Portane
Ben Bus
Giugno 1998 ■ USA
T
T
▼
T
PCPIm
Editori Cimice
Aprile 1998 • Spaglio
PC World
Reammtnded
Mono WS ■ Spagna
l'ai classifica
AprilerNinembre 1998 ■ Italia
Top IO
Giugno1998 • Balta
Top
ClugHofOupbn I99S
Ctcotlmvcchiu
PC Profnuonalt
VIP
Dicembre IW7/I9W
Italia
PC Attuai
Recommended
Ottobre /Wf t - Spagna
CHIP
Test Wìnner
Settembre IWB • Italia
PC C omputing
Beit Performance
Novembre 1998 - Taiwan
MikroDatom
Editor ’j Choice
Im glm I WS • Svezia
Computer Magatine
Top Scorer
Aprile I99S ■ Belgio
PC WORLD
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specializzate, lo dicono gli addetti ai lavori, lo testimoniano più di 9 milioni di schede madri
vendute lo scorso anno: il che significa che un PC su dieci in tutto il mondo è equipaggiato con mainboard Asus.
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EXECUTIVE - Va Elettrochimica. 40 - 23900 Lecco - Tel. 03 412 211 - Fax 0341 221 501 ■ h wuv e w ulive.il
FRAEL - Vìa del Roseto. 50 - 50010 Bagno a Ripoli (FI) - Tel. 055 696 476 - Fax 055 696 289 - hvww.lrael.il
MICROTEK ITALIA - Via Campo nell'Elba. 27 - 00138 Roma - Tel. 0688 643 303 - Fax 0688 643 359 -huv.vumcralf.lu]
MACINTOSH
• HARDWARE
Un altro anno, un'altra rivoluzione
La Apple Computer si presenta
all'ultimo anno del millennio con
una lunga serie di nuovi prodotti
che, sicuramente a livello di design
ma anche tecnicamente, rivoluziona¬
no il personal computer.
Tre le nuove linee presentate:
PowerMacintosh G3, ÌMac e Studio
Display.
Tenuti nascosti fino all'ultimo momen¬
to, la segretezza dei progetti sta diven¬
tando ormai impenetrabile in quel di
Cupertino, al MacWorld di San Francisco
sono finalmente apparsi i nuovi
Macintosh che ci accompagneranno
verso il 2000.
Due linee di computer, Macintosh G3 e
iMac, che vanno a sostituire
quelle attuali e ad affiancare
i PowerBook per costitui¬
re un listino semplice e
versatile, e tre monitor
di cui uno a cristalli liqui¬
di.
I nuovi prodotti danno
il definitivo addio al colo¬
re beige, al floppy,
all'ADB, alla SCSI inte¬
grata e alla seriale: lan¬
ciando gli standard per il
futuro: case comodi e
colorati, USB e FireWire.
PowerMacintosh G3
Iniziamo un'analisi delle novità dall'alto
e cioè dai nuovi PowerMacintosh G3: il
nome non è cambiato ma tutto il resto si,
a cominciare da quel case che tanto ha
fatto dannare I siti americani che non
sono riusciti ad anticiparne le linee.
I Macintosh G3 si presentano con un
case abbastanza rivoluzionario, realizzato
con plastica traslucida in due colori:
azzurro(ciano) e ghiaccio.
La vista laterale, con una spiccata
forma ad X, è dominata dalla grande
mela del logo e dalla
scritta "G3" in traspa¬
renza: le quattro "brac¬
cia" della X formano in basso i
piedi e sul lato superiore due comode
maniglie.
Sul frontale azzurro troneggia l'altopar¬
lante e, più in basso, il tasto di accensio¬
ne e i due tastini "Programmatore" e
"Reset".
Un piccolo tasto, posto sullo sportellino
del primo alloggiamento per le periferi¬
che interne, fa intuire la presenza
del CD o DVD, premendolo,
lo sportellino si ribalta
facendo aprire il cas-
settino: una so¬
luzione senza
dubbio ele¬
gante.
La mancan¬
za di feritoie
(nella versione
senza Zip) de¬
nuncia imme¬
diatamente, ma
come già annun¬
ciato da tempo, il
definitivo
abbandono del
drive.
La sorpresa
maggiore
riguardante il
case, linea a parte,
è l’intelligente sistema
di apertura: l'intero lato
des ro si ribalta mostrando la pia¬
stra maore e tutti gli slot di espansione,
mentre l'alimentatore e gli alloggiamenti
periferiche rimangono nel blocco princi¬
pale: finalmente si potranno aggiungere
e togliere componenti, come schede e
RAM, senza dover fare a pezzi il compu¬
ter e cosa più importante senza dover
scollegare tutti i cavi.
Veniamo alle specifiche che caratteriz¬
zano l'hardware.
Il cuore dei nuovi G3 è costituito dal più
recente PowerPC 750 costruito con tec¬
nologia al rame: tre le configurazioni
disponibili, 300, 350 e 400 MHz, con
cache di secondo livello da 512 KB o 1
MB a velocità dimezzata rispetto al pro¬
cessore (ratio 2:1),
La nuova scheda madre, al contrario
delle indiscrezioni, ha un Bus a 100 MHz
e supporta fino a 1 GB di SDRAM con
moduli PC 100 (3,3 volt, senza buffer, a
64 bit, con 168 pin, a una velocità di 100
MHz) su 4 slot.
L’espandibilità del computer è assicura¬
ta da tre slot PCI da 64 bit a 33 MHz,
mentre un quarto slot da 32 bit a 66 MHz
è dedicato alla scheda grafica ATI RAG E
128, una delle più potenti disponibili oggi
sul mercato, con 16 MB di memoria gra¬
fica SDRAM.
La scheda grafica ATI RAGE 128 ha un
motore interno a 128 bit: offre l’accelera¬
zione hardware di grafica e video: sup¬
porta milioni di colori alla risoluzione mas¬
sima di 1.920 per 1.200 pixel: il connetto¬
re è un VGA 15-pin mini D-Sub standard:
addio finalmente agli scomodi adattatori
per monitor VGA.
Le sue prestazioni 3D includono: moto-
52
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
re di impostazione triangolare avanzato
integrato, struttura di texture multiple a
passaggio singolo, Z-Buffer a 32 bit per
pixel (bpp) e stencil-buffer a 8 bpp, pieno
supporto di QuickDraw 3D RAVE e. final¬
mente standard su Mac, di OpenGL.
La connettività esterna è assicurata da
due porte USB a 12 Mbit e da due
FireWire (IEEE 1394) a 400 Mbit.
Come sull'iMac, quindi, addio alla seria¬
le e alla SCSI integrata che pud pero
essere reintegrata mediante interfacce
PCI già disponibili sul mercato (vedere
notizie di seguito) o con la scheda Ultra2
LVD SCSI a breve disponibile che equi¬
paggia le configurazioni di punta.
Un'interfaccia Ethernet lOBase-T, uno
slot per modem interno da 56K e due
Via satellite il futuro di Apple Computer
In collegamento con il mondo via satellite dal MacWorld Expo 99 di San
Francisco, uno scoppiettante Steve Jobs ha presentato, di fronte ad una platea in
'delirio', un rivoluzionario 'poker d’assi': la nuova linea di PowerMac G3, tre nuovi
modelli del monitor Studio Display, il nuovo software Mac OS X Server, la scheda
grafica RAGE 128 di ATI, e l'iMac in cinque colori innovativi. Nuove soluzioni e
nuove architetture (con Silicon Graphics e Microsoft) e, soprattutto, nuovi prezzi al
ribasso per una guerra alla concorrenza. In quattro mesi e mezzo venduti 800.000
iMac, uno ogni 15 secondi.
Quello che probabilmente passera alla storia del mondo II come II piu Innovatore ma
anche lo showman per antonomasia, l'uomo spettacolo, ("apprendista stregone', è
senza dubbio Steve Jobs, CEO di Apple Computer In collegamento per una videoconfe-
renza mondiale via satellite da San Francisco, dalla sede della filiale italiana di Apple lo
abbiamo seguito per due ore nel corso di uno scintillante e scoppiettante one-man-show,
durante il quale ha presentato prodotti, soluzioni, colori che segneranno insieme il futuro
di Apple nel debutto 1999 e oltre. Dal suo cappello a cilindro virtuale ha letteralmente
fatto saltar fuori 4 Innovazioni straordinarie mandando In visibilio l'affollatissima platea del
Moscone Convention Center di San Francisco con scroscianti applausi Vestito in modo
eccentrico/informale - si fa per dire - (bluejeans grigio-azzurri stropicciati e cadenti, una
specie di gllet nero sopra una camicia semi-bianca con collo alla coreana') Steve Jobs ha
ipnotizzato le migliaia di persone In platea con un keynote speech' di grande spessore
tecnologico-emotivo durante il quale ha mostrato la sua straordinaria propensione di
intrattenitore - e venditore dei suoi prodotti - Inizia cosi, il 5 gennaio 1999, la nuova, scin¬
tillante era di Apple Computer.
Il grande show si era aperto con alcuni dati preliminari sul risultati finanziari per l'anno
fiscale 1999 e, in particolare, del primo trimestre (ott./dic., '98) che sono a dir poco stre¬
pitosi Il fatturato del primo trimestre '99 e stato di 1.7 miliardi di dollari, con un Incremen¬
to dell'8% rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso. Gli utili netti sono stati di 152
milioni di dollari, rispetto ai 47 dell'anno precedente. Nel trimestre considerato sono stati
venduti 519.000 iMac, un più 49% anno-su-anno, mentre le vendita di iMac nel mondo
dall'agosto '98 all’inizio del '99 (139 giorni) ha raggiunto la sbalorditiva cifra di 800 000
unita vendute, cioè "uno ogni 15 secondi di ogni minuto di ogni ora di ogni giorno di ogni
settimana” - come ha voluto sottolineare compiaciuto Steve Jobs. La crescita delle ven¬
dite in Europa è stata, se possibile, ancora superiore: siamo attorno al -*-55% e l'Italia si è
praticamente allineata a questi strepitosi risultati.
E' stata poi la volta dei mega-annunci.
La nuova linea di Power Macintosh G3 rappresenta la gamma di computer piU potenti
mai realizzati dalla società di Cupertino, per i professionisti della grafica e per gli operatori
education e per gli utenti in cerca di una macchina' in grado di offrire il meglio della ela¬
borazione tridimensionale.
Per il mercato consumer, ecco una nuova linea di iMac (piu veloce) proposta ora in cin¬
que nuovi colori: blueberry, lime, tangerine, strawberry e grape Sono tutti basati su un
piu veloce processore PowerPC G3 a 266 MHz, un hard drive di 6 GB
Jobs ha inoltre annunciato Mac OS X Server, il primo moderno sistema operativo per
server firmato Apple che offre soluzioni valide ed economiche per utenti attivi nei settori
dell'Internet publishing, dello sviluppo di applicazioni Web, dell'editoria e dell'education.
Al MacWorld è stato infine reso noto che oltre 1300 nuovi titoli software sono stati svi¬
luppati da terze parti per la piattaforma Mac dall'annuncio di iMac del giugno scorso, tra i
quali un numero senza precedenti di nuovi giochi
Contemporaneamente aziende produttrici di FireWire e USB hanno presentato un con¬
siderevole numero di add-on hardware per Power Macintosh G3 e iMac.
Francesco Fulvio Castellano
MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999
Mini jack per ingresso e uscita audio ste¬
reo a 16 bit frequenza di campionamento
a 44,1 kHz, completano l'elenco delle
porte a disposizione
Per la compatibilita dei dongle che pro¬
teggono molte applicazioni professionali,
e per i monitor AppleVision, almeno per il
momento e stata mantenuta una porta
ADB.
Come memorie di massa, i Macintosh
G3 sono dotati di dischi UltraATA da 6 o
12 GB o, come detto per la versione top,
di un disco Ultra2 LVD SCSI da 9 GB.
unita CD-ROM 24x o DVD-ROM; in alcu¬
ne configurazioni e disponibile il drive
Zip.
Tastiera e mouse sono gli stessi USB
dell'iMac. scelta questa non molto felice
per un uso professionale.
Infine una lieta sorpresa viene dai prez¬
zi: si va da lire 3,018.000+IVA per il G3
300 512 KB di cache. 64 MB SDRAM.
disco da 6 GB e CD, a lire 5.632 600+IVA
per il 400 1 MB cache. 128 MB SDRAM.
disco SCSI da 9 GB e CD. nulla a che
vedere con i "vecchi” 9600 da lire
10.000.000
Nuovi iMac:
un "fiore" di computer
Una volta i venditori di computer si
rivolgevano al loro cliente con un freddo
"come lo vuole configurato?” ora dovre¬
mo abituarci ad un più simpatico 'di che
colore lo preferisce?"
Questa infatti e la domanda che un
neo-acquirente di iMac si sentirà rivolge¬
re al momento dell'ordine.
"Per molti consumatori il colore è più
importante dei megahertz, dei gigabyte e
degli altri tecnicismi associati all'acquisto
di un computer" ha dichiarato Steve
Jobs, CEO ad interim di Apple
Computer
E cosi iMac si presenta al 1999 in cin¬
que vesti diverse: Strawberry (rosso).
Lime (verde), Blueberry (simile al vecchio
Bondi - Blue), Tangerine (arancione) e
Grape (viola).
Oltre alle nuove colorazioni, il
nuovo iMac offre una configurazio¬
ne profondamente rivista, micro¬
processore PowerPC G3 a 266
MHz con 512k di backside cache di
secondo livello; monitor integrato
da 15' ad alta qualità, in grado di
offrire una risoluzione di 1024x768
e 13,8" di campo di visualizzazione
effettiva in diagonale; 32 MB di
SDRAM (espandibili a 256 MB): con¬
troller grafico RAGE Pro Turbo e 6
MB di SGRAM: Hard Disk IDE da 6
GB. CD-ROM 24x. Ethernet 10/100
Base-T; Modem interno a 56Kbps
(supporta V.90 e K56flex); due
porte Universal Serial Bus (USB)
da 12 Mbps
La revisione ha decretato l'elimi¬
nazione dell'interfaccia IrDA e dello
slot Mezzanine. la cui morte era probabil¬
mente stata decisa già prima della pre¬
sentazione di agosto, visto che la Apple
ha da sempre sconsigliato l'utilizzo di tale
interfaccia (e finalmente ne capiamo il
motivo)
Da questo possiamo dedurre che la
scheda madre del primo iMac era soltan¬
to il risultato di progetti precedenti che
Jobs aveva voluto velocemente adattare
alle sue nuove idee (ricordiamo che la
scheda era dotata anche della maggior
parte dell'elettronica per la seriale. l'ADB
e il floppy drive)
Piccola sorpresa anche per il prezzo dei
nuovi iMac, che è di Lire 2 166.700+IVA,
circa 330.000 lire meno del vecchio. La
versione di iMac nell'originale colore
bondi-blue con PPC G3 a 233 MHz. sara
in vendita, fino ad esaurimento scorte, al
prezzo di lire 1 895.600 IVA esclusa.
Si parte dal professionale
Apple Studio Display con ColorSync da
21' . creato appositamente per i profes¬
sionisti del publishing. che utilizza un
sistema di misurazione interno brevetta¬
to per regolare nel tempo il suo raggio di
elettroni per mantenere costanti le preci¬
se calibrazioni originali
Un tasto sullo schermo permette di
accedere al controllo software Suono &
Monitor del computer dove 6 possibile
regolare ogni parametro dello schermo in
modo semplice e intuitivo
Il monitor è basato su un tubo CRT
Trinitron con un dot-pich di 0,25 mm, le
risoluzioni supportate sono: 640 x 480
pixel sino a 85 Hz; 800
x 600 pixel sino a 85 Hz:
832 x 624 pixel sino a 75
Hz; 1.024 x 768 pixel sino a
85 Hz; 1.152 x 870 pixel sino
a 75 Hz: 1.280 x 1 024 pixel sino
a 85 Hz: 1.600 x 1.200 pixel sino a
Monitor... a colori
anche da spenti
A completare il listino ecco i nuovi
Apple Studio Display: tre monitor per l'in¬
tera fascia di mercato che con un design
accattivante si allineano esteticamente
con gli altri nuovi prodotti
85 Hz
La connessione avviene tramite un
connettore VGA 15-pin mini D-Sub, colle¬
gabile direttamente ai nuovi G3; un adat¬
tatore fornito permette di collegarlo alle
vecchie macchine compatibili VGA; il
monitor dispone inoltre di 4 porte USB
utilizzabili direttamente per le periferiche
Più in basso nel listino, troviamo l'Apple
Studio Display 17” studiato apposita¬
mente per accompagnare i nuovi
PowerMac G3 sulle scrivanie della mag¬
gior parte degli utenti.
In questo caso il tubo utilizzato è un
CRT Mitsubishi DiamondTron con
punto da 0,25 mm con risoluzioni sup¬
portate da 640 x 480 pixel a 85 Hz
fino a 1 600 x 1 200 pixel a 60 Hz
L'innovativo supporto tilt-and-swivel,
di cui è dotato anche il 21 ', permette
un migliore sfruttamento dello spazio
sulla scrivania, potendo ospitare comoda¬
mente la tastiera.
Per chiudere ecco il 15' Fiat Panel, un
cristalli liquidi a matrice attiva che già
molti successi ha raccolto sul mercato, si
presenta rinnovato nel colore, ora in linea
con gli altri monitor e con la linea G3
I tre monitor verranno venduti rispetti¬
vamente a lire 2 592.700, 869 400 e
1 895.700 tutti IVA esclusa.
Non solo hardware
Ma la grande presentazione al
MacWorld di San Francisco non ha
riguardato soltanto l'hardware, Jobs ha
infatti calato il velo anche da Mac OS X
Server, il sistema operativo derivato da
Open Step, che all’inizio doveva essere II
nuovo sistema Macintosh
Mac OS X Server 6 un sistema operati¬
vo appositamente studiato per funziona¬
re da server per reti locali e Internet: e un
connubio tra la riconosciuta solidità dello
Unix e la facilità d'uso di MacOS
Si basa sul kernel Mach e su BSD 4 4;
comprenderà il Webserver Apache HTTP
e l'application server WebObjects che
tanto successo sta riscuotendo anche tra
l'utenza Windows
l apertura di molti
AppleStore nazionali
e, con nostro sommo piacere, anche
dell'AppleStore Italia raggiungibile all indi-
rizzowww.applestore.com/italystore
Attraverso l'AppleStore, oltre all'even¬
tualità di acquistare qualsiasi prodotto
Apple, c'è la non indifferente opportunità
del bullt-to-order cioè la possibilità di
assemblare il nostro computer come
meglio crediamo, scegliendo RAM, hard
disk, scheda video. CD o DVD. ecc..
come già da tempo sono abituati gli
utenti del mondo Wintel
Per informazioni:
Apple Computer.
Tel (02) 273261 l'.ywv ,ipp!ìH]
54
MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999
• MANIFESTAZIONI
di Paolo Cognettì
MacWorld
Expo 1999
Da tempo non si vedeva un MacWorld
Expo cosi affollato sia di espositori sia di
visitatori.
Invogliate dall'avvento su Macintosh
delle nuove tecnologie USB e FireWire,
e dall'interesse risvegliato da macchine e
sistema operativo finalmente potenti e
affidabili e da indicazioni di mercato da
parte di Jobs precise e convincenti, mol¬
tissime società hanno presentato o
annunciato prodotti hardware e software
pronti a supportare la Apple del futuro.
Alcuni dei prodotti presentati saranno
disponibili soltanto a primavera, altri pro¬
babilmente non saranno distribuiti in
Italia vale comunque la pena di esamina¬
re almeno i più interessanti.
Da Adaptec le prime SCSI
per Mac G3
Arrivano da Adaptec (www.adaptec.
com) le prime schede PCI per i nuovi
PowerMacintosh G3, due le ver¬
sioni annunciate SCSI 2930U e
SCSI 2906
La prima offre le migliori presta¬
zioni date dallo standard Ultra
SCSI; con un trasfer rate di 20
Mbyte/sec verrà posta in vendita a lire
280.000
La seconda, per gli utenti meno esigen¬
ti, è conforme allo standard Fast SCSI
con un transfer rate di 10 Mbyet/sec, e
consigliata per l’utilizzo con periferiche
come Zip, scanner e masterizzatori; oltre
al connettore esterno, permette di colle¬
gare periferiche da posizionare all'interno
del computer Verrà venduta a lire
135 000.
Anche Jaz su USB
Al MWE'99. Iomega (www iomega.
com) ha largamente dimostrato, posizio¬
nandolo in vari stand, un dongle per col¬
legare Jaz all'interfaccia USB dei nuovi
Macintosh.
Il dongle non pone nessuna limitazione
nell'uso di quella che si è affermata
ormai come una periferica standard nel
mondo della grafica e dell'editoria
Per far riconoscere il Jaz via USB, l'a¬
dattatore è munito di un apposito
software da installare sul computer.
Uno Scanner traslucente
Nella fiera del colore, anche Agfa
|( www.agtahome.com1 ha voluto fare la
sua parte portando la versione blu traslu¬
cente del suo SnapScan 1212U.
Lo SnapScan 1212U
è uno scan-
n e
con Inter¬
faccia USB appo¬
sitamente studiato per un uso SOHO
(Small Office Home Office), offre una
risoluzione ottica di 600x1200 dpi che
puù arrivare, per interpolazione software
a 9600 dpi, con una profondità colore di
36 bit.
Si tratta del convertitore iSCSI, con il
quale collegare periferiche SCSI alla
porta USB, e iView per la digitalizzazione
di una sorgente video.
iView supporta ogni tipo di apparecchia¬
tura con output video analogico, ed è in
grado di digitalizzare immagini fisse a
640x480 punti e sequenze video fino a
30 frame/sec a una risoluzione di
160x120 pixel.
Come tutte le periferiche USB, iView è
collegabile a caldo e non ha bisogno di
alimentazione esterna.
Il software in dotazione supporta i for¬
mati più diffusi come QuickTime e AVI
per il video e PCX, TIF, JPEG e TAG per
le immagini.
Castlewood ORB 2.2 GB
FireWire
ORB è un sistema rimovibile da 2,2 GB
che attraverso la tecnologia magneto-
resistiva delle sue testine ha un transfer
rate molto più alto rispetto ai prodotti
concorrenti.
Ora ORB, per essere ancora più com¬
petitivo e aggredire il mercato del video
digit ale, viene presentato d a Castle¬
wood [^^xast^woodxom] con inter¬
faccia FireWire che gli permette di arriva¬
re a velocita di 100, 200 e 400 Mbps.
Oltre le prestazioni, ORB si offre al
mercato anche con un prezzo veramente
competitivo, costerà infatti negli USA
circa 200$ mentre ogni cartuccia da 2,2
GB avrà un costo di appena 30$.
ORB FireWire sarà disponibile intorno
alla metà del 1999.
VST: ed è subito FireWire
Durante il keynote, Jobs a dimostrato il
primo disco rigido con interfaccia
FireWire realizzato da VST (www vstte-
ch.com).
L'effetto è stato veramente sorpren¬
dente: il disco 6 collegabile a caldo, non
ha bisogno di alimentazione esterna ed è
di dimensioni veramente contenute.
VST ha confermato che le unità saran¬
no disponibili tra il primo e il secondo
quadrimestre e avranno capacità tra i 4 e
i 14 GB con transfer rate scalabile da 100
a 400 Mbps.
VST ha inoltre annunciato un drive
Magneto Ottico in grado di leggere car¬
tucce da 640 MB e 1,3 GB.
Per gli utenti meno esperti, il potente
software incorporato è in grado, non
appena fatto il preview dell'immagine, di
selezionare automaticamente i parametri
per ottenere il miglior risultato.
Il software in bundle comprende l'OCR
OmniPage LE, il gestore di documenti
Visioneer PaperPort, e Colorlt per il
ritocco fotografico.
Ariston e l'USB
Ariston Technologies [(www.aristonl
com) ha annunciato due nuovi prodotti
che vanno ad ampliare la già vasta
gamma di accessori USB composta da
hub a 4 e 7 porte, camere digitali, mouse
a due tasti, joystick, gamepad. adattatori
PCI-USB e parallelo-USB.
GoLive alla grande
E 1 stato nominato il migliore software di
authoring Web per il 1999 da MacWorld
Magazine e non poteva rimanere nelle
mani di una piccola se pur molto dinami¬
ca azienda.
Stiamo parlando d i GoLive CyberStudio
Il www.qolive.coml che, poco prima del
MWE, ha cambiato proprietà passando
nelle file nientedimeno che di Adobe
Iwww adobe.comll
A seguito dell'annuncio, sono stati
elencati i punti dei futuri sviluppi.
Il prodotto si chiamerà Adobe
CyberStudio, pian piano assumerà il look-
and-feel dei prodotti Adobe e sarà modi¬
ficato per integrarsi perfettamente con
gli altri prodotti della famiglia come
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
55
Illustrator, ImageReady e Photoshop.
La prossima versione, come ogni pro¬
dotto Adobe, verrà presentata nelle due
piattaforme, Mac e Win, cosi come tutti
gli aggiornamenti futuri
CyberStudio Lite verrà abbandonato
per non competere con PageMill. che
continuerà ad essere sviluppato per l'u¬
tenza non professionale
Foto digitali via USB
Microtech llwww micfgfèj uni com) ha
presentato il nuovo CameraMate USB,
un dispositivo capace di leggere ogni for¬
mato di "rullino" elettronico oggi utilizza¬
to su macchine digitali
Si va dalle SmartMedia™ a 3.3v e 5v
fino a 128 MB (quando disponibili), e
CompactFlash di qualsiasi capacità inclu¬
se le nuove sottili (5 mm) CF il.
CameraMate ha due slot separati per i
due formati, led colorati informano l'uten¬
te sulla operatività dell'apparecchio; i dati"
vengono trasferiti a velocità fino a
10 volte superiori rispetto al
collegamento seriale.
VGS, la Playstation su Mac
Non poteva arrivare che da Connectics
iwww connoctix comi il primo emulatore
Sony Playstation per Macintosh
Si chiama Virtual Game Station, è stato
presentato al MWE '99 dove ha vera¬
mente furoreggiato facendo impazzire
migliaia di utenti
VGS e compatibile con i Macintosh G3,
anche se già in molti sono riusciti a usar¬
lo su altre macchine (a tal proposito vi
in italiano su
www.macity.il
lwww.macprof.com]
dei giochi, riconosce perfettamente
mouse, tastiera e, attraverso gli input
sprocket, quasi tutti i dispositivi da gioco.
A seguito della presentazione, Sony ha
immediatamente istituito una causa lega¬
le per la tutela dei diritti, chiedendo il
blocco cautelare delle vendite, ma il tri¬
bunale americano preposto ha respinto
la richiesta dando via libera alla vendita
del prodotto. Il processo si terrà quindi
per vie e tempi normali e cioè tra un paio
di anni, quando ormai sia la Playstation
che VGS saranno talmente obsoleti che
non interesseranno più nessuno.
Una rotellina
anche per il Mac-mouse
Come me, molti di voi avranno provato
invidia per quei mouse, ormai diffusissi¬
mi nel mondo Wintel, dotati di rotellina
per scorrere verticalmente le pagine a
video
Ma l'attesa, almeno per chi possiede
una macchina con interfaccia USB, e
ormai terminata; Logitech (www logite-
ch.com) a marzo renderà disponibile il
driver per utilizzare MouseMan® Wheel
e Logitech® USB Wheel Mouse su qual¬
siasi Macintosh provvisto della nuova
interfaccia.
Il driver permetterà di configurare ogni
funzionalità del mouse, compreso l'utiliz¬
zo del \
tasto destro, \
molto comodo
per i Menu Contestuali ’ ■—
recentementi introdotti nel Mac OS
Newer Technology
tutto USB e FW
Carrellata di novità da parte di Newer
Technology |: www newj irfecT com] al
MWE '99. Iniziamo da FireStorm AV,
un dispositivo di digitalizzazione da
fonte analogica per G3 che sfrutta l’in¬
terfaccia FireWire e visualizza la fonte
composita o S-VHS a 640x480 a 30
fps. La velocita di digitalizzazione
dipende esclusivamente dal disco rigi¬
do utilizzato
FireStorm DV, a differenza del prece¬
dente, trasforma il segnale analogico in
un segnale digitale e lo passa diretta-
MacWorld Magazine Editore' Choice Awards
Come ogni anno, in occasione del MacWorld Expo, MacWorld Magazine ha asse¬
gnato i premi per i migliori prodotti, ecco i vincitori:
• Prodotto con maggiore impatto: iMac (Apple Computer)
• Hardware dell'anno: PowerBook G3/300 (Apple Computer)
• Scanner PowerLook 3000 (UMAX Technologies)
• Camera digitale: D-620L (Olympus America)
• Stampante professionale Stylus Pro 5000 (Epson America)
• Hardware consumer: Stylus Color 740 (Epson America)
• Monitor Diamond Pro 900u (Mitsubishi Electronics America)
• Storage: CD-RW Pro 4x2x6 (APS Technologies)
• Tecnologia dell'anno: AppleScript (Apple Computer)
• Input Device: Intous (Wacom)
• Software dell'anno: Microsoft Office 98 (Microsoft)
• Software di produttività: Word 98 (Microsoft)
• Drawing Software: Adobe Illustrator 8.0 (Adobe Systems)
• Painting/lmage Editing Software: Adobe Photoshop 5 0 (Adobe Systems)
• Utility grafica: Extensis PhotoTooIs 3.0 (Extensis) - Test Strip 2.02 (Vivid Details)
• Client Internet: Outlook Express 4 01 (Microsoft)
• Web Authoring Software CyberStudio 3 Professional Edition (GoLive Systems)
• Web Graphics Software Flash 3.0 (Macromedia)
• Server Software: WebTen 2.1 (Tenon Intersystems)
• Data-Management Consultant 2.53 (Chronos L.C )
• Utility per il Publishing: Genuine Fractals Print Pro (Altamira Group)
• Software multipiattaforma: Dave 2.1 (Thursby Software Systems)
• Software scentifico: StatView 5.0 (SAS Institute)
■ 3-D Graphics Software: Cinema 4D XL 5.25 (3D Gear)
• Utility Conflict Catcher 8 (Casady & Greene)
• Digital Video Software: Commotion 1 5.5 (Puffin Designs)
• Audio Software Digital Performer 2.4 (Mark of thè Unicom)
• Gioco: Unreal (MacSoft)
• Reference Software: Encyclopaedia Britannica CD 1998 Standard Edition
(Encyclopaedia Britannica)
• Education/Children's Software' Kid Pix Studio Deluxe (Broderbund)
L' elenco c ompleto dei finalisti e dei vincitori può essere comunque trovato
all’indirizzo Iwww.macworld corri
56
MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999
mente alla
FireWire, cosi
ogni sistema video
tradizionale può essere
visto dai più diffusi pro¬
grammi di editing video e
audio come una fonte DV.
Passiamo ora all'interfaccia USB:
uDrive è un floppy drive standard
compatibile MacOS, DOS e ProDOS, a
differenza di molte altre peri¬
feriche USB dotato di un ali¬
mentatore esterno;
uFIash-CF e un lettore da usare in
congiunzione con la maggior parte
delle camere digitali, e dei PDA che uti¬
lizzano Compact Flash Card, compatibi¬
le con sistemi Mac OS e Windows;
e infine uSCSI e un adattatore USB-
SCSI per chiunque abbia voglia di
Brevi dall'Italia
Il BeOS è in Italia
Il BeOS di Be Ine, arriva ufficialmente in italia attraverso DAIV Productions (tei,/fax 0331
500787 daiv@betanet.lt) una ditta di Apricena (FG) specializzata nella realizzazione e com¬
mercializzazione di prodotti (della famiglia DataProtect) indirizzati alla protezione dei dati
ed alla loro riservatezza mediante futilizzo delle smarteard e delle carte magnetiche
DAIV distribuirà BeOS sia in bundle con alcune sue configurazioni Wìntel compatibili,
sia come prodotto a sé stante.
Ricordiamo che BeOS e un sistema operativo all'avanguardia compatibile Intel e
PowerPC, sviluppato da Be Inch. società fondata da JL Gasee. ex manager In Apple
Computer
Dall'Italia un modem USB
Telefono e viva voce, segreteria telefonica e messaggeria vocale,
alimentazione via porta USB Queste alcune delle caratteristiche
del nuovo modem USB Leonardo che dovrebbe arrivare sul merca¬
to entro questo mese. Il prodotto di Digicom (www.digicom.it)
offre anche altre interessanti soluzioni, come ad esempio uscite
jack per la connessione a speaker/microfono o scheda audio ester¬
ne, e verrà fornito con un cavo USB. il manuale, software
dati/fax/voice (nella versione Mac si tratta di MacComCenter Voice
3 Odi SmithMicro)
Le caratteristiche tecniche, Invece, sono le seguenti: modem 56K
(V 90 o K56Flex), modem V.34 + fino a 33 6Kbps, Fax (Classe 1
Gruppo 3 fino a 14400 bps), Segreteria Telefonica, Mailbox vocale,
Telefono Viva Voce
Novità da Alias
Alias llwww.aiiasltl ha acquisito la distribuzione di due importanti pro¬
dotti che vanno a integrare il già nutrito listino per gli operatori del
networking.
Si tratta degli hub e switch di Network Peripherals Ine e di WebDoubler di Maxum
La famiglia di NPI e composta dagli NuHub, hub dual speed 10/100 di classe II impilabi-
II, dagli NuSwitch, switch 10/100 con management e connessione opzionale FDDI o Fast
Ethernet in fibra ottica, e NuWave switch 10/100/1000 impilabill con management e inte¬
grazione verso FDDI e ATM.
WebDoubler e un nuovo prodotto che offre agli amministratori di rete la possibilità di
gestire l'accesso a Internet accelerando la navigazione Web per un gruppo di lavoro o per
una classe di studenti, WebDoubler agisce come un proxy server e può offrire una serie
di servizi addizionali sia per gli amministratori che per gli utenti della rete
Arriva REALbasic
REAL Software ed Active Software |http //www.active-sottware. corri] hanno firmato un
contratto per la distribuzione della famiglia di prodotti RAD basati sui REALbasic v.2 di
REAL Software per Apple Macintosh.
REALbasic ha già una nutrita schiera di sostenitori in tutto il mondo, che lo ritengono
uno dei migliori strumenti per lo sviluppo rapido di applicazioni su Apple Macintosh. E
molto simile a Visual Basic della Microsoft, al punto che e possibile importare i moduli
delle applicazioni scritti in VB su Windows, e ricompilare per Mac OS.
REAL Software rilascera REALbasic 2 nel primo quadrimestre del 1999. REALbasic 2
introdurrà una versione professionale, che includerà la connettività a database, un motore
runtime SQL per un utente singolo, l'opzione di poter compilare per i sistemi operativi
Microsoft Windows 95/98/NT, oltre che per Macintosh.
acquistare un IMac (per I G3 ricordiamo
che è consigliabile munirsi di una SCSI
PCI) ma non voglia rinunciare alle peri¬
feriche già acquistate.
Newer Techn ology é distribuita in ita-
lia da Turnover )www.turnover.coni]
Alla seriale ci pensa Griffin
I nuovi G3 come detto sono nati
senza porta seriale, un'interfaccia che a
detta di molti 6 arrivata alla pensione,
ma per chi già possiede svariate appa¬
recchiature non e molto semplice di
colpo abbandonare questa tecnologia
E cosi per favorire un passaggio gra¬
duale, Griffin Technology (www.griffm-
technology.com) ha realizzato gPort,
una piccola scheda da installare all'In¬
terno del G3 che offre un'interfaccia
seriale standard compatibile con tutte
le periferiche oggi in commercio.
gPort e perfettamente compatibile
con tutte le specifiche delle seriali
Apple, comprese Geoport e LocalTalk,
può essere quindi utilizzata per inserire
i G3 in una vecchia rete che sfrutta
questo protocollo.
Que Drive, e iMac riscrive i CD
QPS twww.qps-inc.com] ha presenta¬
to Que Drive, un CD R/W con interfac¬
cia USB
Que Drive, esteticamente allineato
con l'innovativa estetica dei nuovi
Macintosh, scrive e riscrive a velocita
2x e legge fino a 24x
Viene venduto con il software per la
masterizzazione QPS CD Producer o.
opzionale, con Adaptec Toast
MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999
57
Pentium III
Settanta nuove istruzioni e registri a 128 bit sono alcune delle novità
del nuovo microprocessore Intel
di Franco Paiamaro
Finalmente svelati molti dei dettagli
operativi della nuova architettura Intel,
battezzata (con molta fantasia,.,) Pen¬
tium III. Come con il Pentium II, saran¬
no disponibili due versioni della CPU; il
processore “base" e la versione “pro¬
fessionale", e cioè il Pentium Xeon, do¬
tato di cache funzionante alla stessa
frequenza interna del nucleo.
Il 19 gennaio scorso , a Milanofiorl
(Assago), presso la sede della Intel Ita¬
lia, è stata presentata alla stampa di
settore una macchina dotata della nuo¬
va CPU Durante la conferenza sono
stati confermati alcuni punti fondamen¬
tali, quali la frequenza di lavoro, la com¬
patibilita delle varie piattaforme operati¬
ve e dei chipset rispetto al nuovo pro¬
cessore, e le funzionalità delle 70 nuove
istruzioni (le KNI - Katmai New Instruc-
tions). Alcune novità di rilievo sono
emerse, e altre (come la presentazione
di nuovi chipset per il Pentium III) inve¬
ce non si sono concretizzate.
La prima notizia è che non dovremo
cambiare pressoché nulla dell'hardware
di base delle nostre macchine, in quan¬
to il processore è progettato per essere
perfettamente compatibile con le sche¬
de madri implementanti il chipset Intel
440BX: sarà necessario solamente ag¬
giornare il BIOS della M/B. Questo fatto
dice molto più di quello che sembra: in
pratica, non ci sarà alcuna differenza
meccanica tra il Pentium II e il Pentium
III; il Front Side Bus della nuova CPU ri¬
marra di 100 MHz, cosi come la quan¬
tità di cache di secondo livello e la fre¬
quenza operativa della stessa (meta di
quella del core del processore), oltre al¬
la cache di primo livello, che rimane di
32 KByte. La nuova CPU verrà Inizial¬
mente offerta a due frequenze operati¬
ve: 450 e 500 MHz.
I grossi cambiamenti sono nella strut¬
tura interna del nucleo: il core è dotato
di otto registri a 128 bit (anziché 8 regi¬
stri da 64 bit), una unita in virgola mobi¬
le SIMD (Single Instruction, Multiple
Data) con 50 nuove istruzioni, in grado
di eseguire fino a quattro operazioni in
virgola mobile a singola precisione per
ciclo di clock (in soldoni. un picco mas¬
simo teorico di ben quattro GigaFLO-
PS), una nuova unita MMX concurrent
che, oltre ad integrare 12 nuove istru¬
zioni multimediali, permette l'uso simul¬
taneo della unita In virgola mobile, e 8
nuove istruzioni di caching della memo¬
ria (é da questa tecnologia che le KNI
prendono il nome di Streaming SIMD
Instructions: le nuove istruzioni di ca¬
ching migliorano molto le prestazioni
della cache, aumentando il flusso
(stream. in Inglese) dei dati, rispetto al
bus P6 con la I/O WC), Le applicazioni
che beneficeranno di questa nuova tec¬
nologia saranno in primo luogo i softwa¬
re multimediali e di visualizzazione; ma
anche il riconoscimento vocale e il cal¬
colo matematico puro miglioreranno In
particolare, le funzioni 3D come le
NURBS (Non Uniform Rational B-Spli-
nes, un metodo matematico per descri¬
vere forme tridimensionali complesse
con un dataset molto ridotto) saranno
accelerate grazie alle estensioni Strea¬
ming SIMD
Una novità e rappresentata dalla pre¬
senza di un numero di serie, impossibi¬
le da modificare (ma disabilitabile
dall'utente) scritto In una apposita
58
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
PROM (Programmatile Read Only Me¬
mory) di 64 bit all'Interno della CPU e
leggibile tramite una delle nuove istru¬
zioni; servirà per migliorare la gestione
delle workstation nelle reti, come chia¬
ve hardware e per semplificare la ge¬
stione delle informazioni (per esempio
per certificare la provenienza di dati
sensibili).
Questo numero di serie, assoluta-
mente univoco, permette di identificare
la CPU e la sua piattaforma; esso sarà
presente anche in tutti i nuovi proces¬
sori di Intel.
I sistemi operativi in grado di suppor¬
tare la nuova CPU sono parecchi: Win¬
dows 98, Windows NT 4 (con Service
pack 4 e una patch di Intel), il prossimo
Windows 2000, Novell e la maggior
parte dei vari UNIX. Oltretutto, Intel ha
avviato una massiccia campagna di
compatibilità tra gli IHV (Independent
Hardware Vendors), ISV (Independent
Software Vendors) e OEM, al fine di
rendere immediatamente disponibile
software e hardware compatibile con
l'architettura Katmai, al momento
dell'introduzione sul mercato.
Perchè il nuovo processore abbia
successo, infatti, è necessario che sia¬
no presenti una grande scelta di
software applicativi sviluppati apposita¬
mente per avvantaggiarsi delle nuove
istruzioni.a parte l'incremento di fre¬
quenza, la differenza di prestazioni tra
un Pentium II e un Pentium III non sarà
praticamente avvertibile, utilizzando i
software attuali.
Contemporaneamente al lancio del
Pentium III, verrà anche presentato il
Pentium III Xeon, integrante il nucleo
Katmai e implementante la cache Full
speed di secondo livello di 512 KByte,
1 e 2 MByte; le caratteristiche di massi¬
ma per la piattaforma restano sostan¬
zialmente invariate, sarà probabilmente
disponibile all'inizio unicamente una
versione del processore clockata a 500
MHz, Anche qui vi sarà una completa
compatibilita meccanica ed elettrica tra
le due generazioni dello Xeon; il Pen¬
tium III dovrebbe essere implementabi¬
le in macchine integranti il chipset GX;
sarà anche possibile l'aggiornamento
delle workstation esistenti, sostituendo
il BIOS e applicando le Patch Intel al
S.O. Le differenze saranno invece so¬
stanziali con l'arrivo del chipset Profu-
sion, in grado di supportare fino a 8 pro¬
cessori bilanciati su due bus indipen¬
denti, fino a 32 GByte di RAM e quattro
bus PCI a 64 bit e 66 MHz; interessan¬
te la presenza di due filtri di coerenza
dati per le cache, uno per CPU Bus.
Questo chipset è evidentemente dedi¬
cato al mercato dei server, vista anche
la mancanza di un bus AGP.
Torneremo prossimamente, su que¬
ste stesse pagine, con una anteprima
ed i prezzi della nuova linea di CPU
Intel.
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The Pentium’III Processor
Product Info
The Pentium
proce»»o* c*n
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emezing 3D. *tte*m*»g eudto end «ideo, end
«peech tecognition ippketian* The Pentiti*» HI
proemo* ode** thè pe*fotm*nce lo* Ih* ue«t
g»i*er*t«m ol thè Interttol. il <«111 •» (Ito quiMy,
ftoi»6>My end comp*t»*bty ,oj eipecl *o*n Ihe
toOfld'e teadmg mi<*op*ote*lor compeny
Chengtng Ih* woy you lupotlencn Ih* Web.
So»*cj.-at- a -gWne©
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T :a*~«
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
59
L'esplosione
dello Storage
La conversione del video in formato digitale accelera la spinta verso l’alto di nastri e dischi su
sistemi aperti e come unità plug’n’play. Emergono anche nuovi paradigmi concettuali che
contrappongono applicazioni su Lan e dati su San. E il software esplode
di Leo Sorg e
Monitori
~}Oisk (
FDrivsal
Buy now
Tape and Optical Storage
Disk Storage Systems
Software produci*
OEM MR heads
fatendar
Avoid out-of-space probléms
Spot disk usage trends
Effectively pian for growth
Archive
feedback
Srarch IBM
Contact IBM
IBM e uno dei leader
anche nello Storage,
principalmente per si¬
stemi di fascia alta
Ha anche un bel sito
Webl
diitonuted. centi.«lizctl disk Storage
inventory and reportincj software
Products express
nastro, Per la maggior parte dei casi, co¬
munque, si parla di Storage su nastro poi
copiato su una batteria di hard disk che
per intenderci svolgono la funzione di ca¬
che. Secondo la Strategie Research, il si¬
stema informativo si affiderà sempre piu
alle memorie di massa,
Ma a chi serve tutto questo Storage?
Normalmente si ri¬
tiene che l'informa¬
tica svolga il suo
ruolo principale nel¬
la conversione e
nel trasferimento di
contenuti, quali es¬
si siano, Ma e un
convincimento er¬
rato: tutte le riviste,
i libri, l’audio e il vi¬
deo insieme fanno
L annuale Forum Stora
getek ha visto la parte¬
cipazione di oltre mille
persone provenienti da
tutto il mondo ed inte¬
ressate alle innovazioni
sia per il settore main¬
frame che per quello
del sistemi aperti .
meno del 5%
dell'economia degli
Stati Uniti, la nazio¬
ne dove forse
l'informazione è
maggiormente dif¬
fusa, Per contro, il
lavoro d’ufficio è il
60% del lavoro to¬
tale: è questo il
settore trainante
del mondo
dell'informazione, ed è qui che si gioche¬
ranno le sfide maggiori, Neanche l'e-
commerce è poi cosi importante, alme¬
no per ora. Facendo le opportune valuta¬
zioni non solo sugli Stati Uniti, ma sulle
prime 15 nazioni del mondo, il lavoro in¬
dustriale che svolgono complessivamen¬
te raggiunge i 18 trilioni di dollari (30 mi¬
lioni di miliardi di lire), del quali la metà è
lavoro a stretto contatto con l'informazio¬
ne. E quanto di questo va su Internet?
Quest'anno al massimo 30 miliardi di
dollari (meno di 50 mila miliardi di lire),
ovvero poco più dell'1 per mille,
Largo allo Storage Area
Network
Oggi lo Storage è essenzialmente un
sistema non gestito, quasi senza softwa¬
re. Ma I nuovi criteri di acquisto stanno
indirizzando il cambiamento. Facendo un
riferimento nel mondo dei sistemi azien¬
dali, se ad esempio si usasse il gestiona¬
le Sap, questa scelta porterebbe come
conseguenza ad un database pesante¬
mente centralizzato, Far convivere una
soluzione centralizzata con l'odierna
In uno scorcio di millennio nel quale il
passaggio di audio e video al formato di¬
gitale sta pilotando l'ascesa delle periferi¬
che NAS (Network Attached Storage) e
delle Storage Appliances, box a connes¬
sione diretta, il leader dei nastri guarda
avanti e propone un paradigma architet¬
turale che metta intelligenza su unità tra¬
dizionalmente stupidine come i dischi e I
nastri.
Storage, che passione! Gli hard disk
sono l'emblema del successo di un set¬
tore che sta crescendo a ritmi vertiginosi
sia tecnicamente che commercialmente.
Se sul mercato consumer l'avvento del
CD ha risolto buona parte del problema
della distribuzione dei dati, ancora manca
un vero meccanismo di scrittura perso¬
nale di grandi capacita, dato che le pro¬
poste in giro (CD-RW, Zip/Jaz, Super-
Floppy) non sono vincenti ne da sole ne
tutte insieme
Ad alto livello, parlando di data center.
e ancora il nastro che la fa da padrone,
Oggi il costo e la versatilità di questo
supporto non teme rivali, anzi stanno
lentamente crescendo le applicazioni
bloccate dal disco ma rese possibili dal
60
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
Nas, San e Dtreci Aita¬
rti nella visione integra¬
ta proposta dalla Stora-
getek
StoragcTek
Information-Centric Vision
realtà distribuita 6
difficile, ma non im¬
possibile. Lo Stora¬
ge centralizzato o in
rete si può mappa-
re su qualunque
azienda o su qua¬
lunque mix, magari
con alcune applica¬
zioni centralizzate
ed altre distribuite;
sono possibili an¬
che passaggi dal
modello centralizza¬
to a quello distribui¬
to, con tempi di
downtime molto minori di quelli soliti. Bi¬
sogna fare un'implementazione aperta,
che si contraddistingue in almeno due
punti, l'apertura anche per I server e non
solo per le periferiche, e l'intelligenza
embedded nel sistema San
Grazie al connubio tra enormi memo¬
rie di massa e conversione al formato di¬
gitale, quindi, il sistema informativo
aziendale sta vivendo un nuovo momen¬
to di mutazione. Il paradigma che sta ra¬
pidamente prendendo piede è lo Storage
Area Network, in breve San Per dirla in
estrema sintesi, si tratta di sistemi ad al¬
ta capacità che su disco arrivano fino ad
1 terabyte e su nastro si muovono molto
più in alto. L'emergente mercato della
conversione di archivi e processi audio e
video al formato digitale con disponibilità
in tempo reale sta aprendo nuovi mercati
a prezzi particolarmente convenienti.
Come lo stesso nome lascia trasparire,
San si contrappone a Lan, la rete locale
che oggi e il centro di tutto, con le sue
connessioni poco riflessive ed un gran
peso poggiato sui server. Il nuovo para¬
digma deilo Storage Attached Network,
invece, propone nuove unità di commu¬
tazione specializzate nel trasferimento
dei dati. A queste unità e dato anche il
compito di convivenza con i tipici applica¬
tion server, ritenuti troppo riflessivi per
una rete ad elevato passaggio di dati. In
effetti si tratta dello stesso passaggio fi¬
losofico già vissuto dai microprocessori
per II multiprocessing e dalle reti con il
passaggio alle nuove forme di commuta¬
zione Per dare un'idea di come l'innova¬
zione potrebbe cambiare la visione dello
Storage, oggi il nastro viene visto diretta¬
mente dai vari sistemi, mentre in San è
l'applicazione che dice al nastro come
muoversi da un server all'altro.
Fatto sta che a sentire i fornitori di
San, la vera concorrenza non sarà interna
al settore, ma verrà dai venditori di ser¬
ver Sun, Compaq. HP e Dell muovono il
60% del mercato Storage associato al lo¬
ro server. Sun sta mettendo in piedi una
divisione dedicata: HP dovrebbe avere
una visione datacentrica, e anche Dell si
Raidtec propone una soluzione modulare per le
unita di memoria a disco basate su Fibre Chan-
nei L approccio tecnico e riassunto nello sche-
mino qui Illustrato
sta muovendo. A buon intenditor, poche
parole.
Le Storage Appliances
di Raidtec
Oggi però il San in pratica ancora non
esiste. Il mercato odierno è per il 90% è
nel direct attach, il cosiddetto Nas (dalle
iniziali di network-attached Storage) So¬
no molte le aziende i cui prodotti si pro¬
pongono in questo settore
L'idea del momento è la Storage ap-
pliance. che racchiude in un solo box tut¬
te le periferiche per la gestione d'un si¬
stema di memoria. Tra le altre, la Stora-
geTek propone una soluzione per il vi¬
deo L'unità comprende già il software di
gestione (backup/restore automatico) e
I applicazione specifica, che in questo ca¬
so è il software d'indicizzazione video
Excalibur, che sta rapidamente emergen¬
do come uno standard nel settore.
Ma in questo settore vanno forti le
aziende già da tempo impegnate nei si¬
stemi aperti. Per fare un esempio c'e la
RaidTec, una corporation che ha portato
anche in Italia una nutrita gamma di pro¬
dotti di Storage. Le caratteristiche sono
di quelle importanti: il plug'n'play, l'am¬
ministrazione tramite web browser e la
versatilità dei livelli 1, 3 e 5 del Raid. La
gamma di sistemi operativi supportati è
ampia, comprendendo NT. Mac ed Unix
Tre le famiglie di prodotto, su Scsi pa¬
rallelo, Fibre Channel e Nas (Network At¬
tached Storage). In particolare i mobili
con connessione a fibre, di tipo host in-
dependent, propongono soluzioni da un
mìnimo teorico dì 4 GB ad un massimo
prossimo ad 1 terabyte al prezzo medio
che negli USA è al massimo di 50 cente¬
simi di dollaro al megabyte.
Prove tecniche
di standard
Il mercato sta quindi chiedendo di pre¬
cisare meglio le funzioni dello Storage, e
d'integrarlo nei paradigmi esistenti per le
reti locali. Con un encomiabile sforzo filo¬
sofico, Storagetek precisa le innovazioni
della memorizzazione all'interno del tradi¬
zionale quadro di rete. Per comprendere
anche San e Nas, al
generale livello del¬
lo Storage devono
ora corrispondere
tre livelli successivi:
accesso, ammini¬
strazione e gestio¬
ne
La proposta di standar-
delazione del settore
Storage prevede un'Im¬
postazione filosofica ar¬
ricchita di più livelli Ec¬
co la proposta Storage¬
tek, articolata su sei li¬
velli dei quali tre speci¬
fici per la memoria di
massa A scopo esem¬
plificativo. per ciascun
livello sono indicate al¬
cune soluzioni In com¬
mercio
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
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Seagate Software e leader nel software ai gestione delie unita sotto Win•
dows NT Ha appena messo a punto un accordo con Storageworks. il mar¬
chio Digital ora in carica a Compaq.
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II Fibre Channel
Visto dalla parte del disco rigido, l’evo¬
luzione dello Storage va di pari passo con
l'adozione delle fibre ottiche. Il bus Fibre
Channel, infatti, spinge dal basso con
l'evoluzione Fiber Channel, mentre la tra¬
dizionale soluzione client/server trova il
collo di bottiglia proprio del server Le fi¬
bre sono in realtà un'evoluzione rispetto
a standard quali Esdi ed Scsi, ma sono
pur sempre una forma di connessione
veloce Per questo, per quanto possa
sembrare strano, spesso l'approccio
contrasta proprio le lan, che in teoria
sembrerebbero fare un altro mestiere.
Nel sistema operativo Cisco, ad esem¬
pio, il software di gestione di rete è negli
switch e nei router. Nel San le unità so¬
no più semplici, ed hanno intelligenza an¬
che verso lo Storage che logicamente si
trova prima. Ma nel paradigma di Cisco
non ci si aspetta che venga gestita una
periferica precedente.
Nelle fibre ottiche la velocita di con¬
*
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Haiowaai
Mosaic 2000 e la proposta EMC per /‘integrano-
ne dei servizi di Storage Lo schema proposto ri¬
calca le lettere che compongono il nome
dell'azienda
Una schermata di CA-1 MVS un sistema di ge¬
stione integrata dei nastri L azienda ho piu
clienti della lista Fortune 5000 di tutti i suoi con¬
correnti messi insieme
nessione 6 nell'ordine del gigabit per se¬
condo Oggi si va verso II MultIGigabit:
HP e Seagate hanno annunciato lo svi¬
luppo di prodotti Fibre Channel con tran¬
sfer rate di 2 Gbps, doppia di quella at¬
tuale. La velocità e da intendersi in un
solo verso, mentre in full duplex è di cir¬
ca 800 Mbps Si tratta d'un incremento di
parecchie volte la velocità attuale, ed e la
risposta alle necessita odierne non solo
per la maggior banda passante ma anche
per la possibilità di mettere In cascata
degli switch ad alta velocità posti su link
da svariati gigabit. Infatti insieme al pro¬
dotto è stata annunciata anche una vera
e propria roadmap, che dovrebbe portare
fino ai 4 Gbps ed oltre, verso il multigiga-
bit Fibre Channel che emergerà agli inizi
del 2000. Le nuove tecnologie saranno
compatibili con le unità attuali, permet¬
tendo una transizione morbida. Le perife¬
riche in Fibre Channel non cambieranno
da sole la rete, ma il paradigma San pro¬
mette molte innovazioni
La parola al software
Il software sta diventando la chiave
dello Storage. Nel 1997 la piattaforma
leader è stata Unix, ma alla fine del 1998
si attendeva il sorpasso di Windows NT
almeno secondo Gartner Group I dati
definitivi non sono ancora disponibili, ma
è già certo che le due fazioni avranno ri¬
sultati comparabili, E' invece difficile pre¬
vedere cosa sarà dei nomi che avevano
fatto il mercato nel 1997, dopo II predo¬
minio di Cheyenne nel multipiattaforma,
di HP e Legato per Unix e di Seagate per
NT Oggi questo settore è sufficiente¬
mente grande da poter essere suddiviso
in sottoaree: di base, gerarchica e gestio¬
nale Il Core Storage management, in
breve CSM, occupa le tre principali com¬
ponenti, ovvero file systems, volume
management e replicazione fisica. Il seg¬
mento B/HSM invece, si occupa di
backup e Storage gerarchico; infine lo
Storage Resource Management agisce
al livello fisico e logico, occupandosi del¬
lo stato delle periferiche, della disponibi¬
lità dei dati e delle prestazioni
Il segmento principale 6 il B/HSM, do¬
ve guidano Cheyenne, Seagate ed HP
Tiene il CSM, nel quale e grande l'impor¬
tanza del mainframe, il che giustifica la
leadership di IBM, mentre è da segnala¬
re la seconda posizione di EMC (28% nel
'97). La centralità delle implementazioni
di backup spesso rende poco convenien¬
te per il cliente che si sappia del contrat¬
to specifico. Tra le soluzioni tipiche del
settore Storage troviamo quelle studiate
per il settore telefonico e per le emittenti
televisive. Ad esempio un progetto di di-
saster recovery e business continuance
recentemente implementato da Omnitel
vede le soluzioni di Enterprise Storage di
EMC, che ha fornito ad Omnitel dieci si¬
stemi Symmetrix ES 3700, per un totale
di 25 terabyte di Storage Inoltre l'azien¬
da ha sponsorizzato la XII Assemblea e
Conferenza di FIAT/IFTA, la Federazione
Internazionale Archivi Televisivi, svoltasi
a Firenze dal 26 settembre al 1° ottobre
1998 _
MS
62
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
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Oggi si parla di computer che si indossano, che si portano al polso o dentro gli occhiali, che
funzionano con i comandi vocali (si abituano alla "nostra” voce) e interagiscono con chi li porta.
Insomma di computer che potrebbero stare attenti a noi e all’ambiente circostante, che potrebbero
in qualche modo prevenire i problemi ed aiutarci in caso di bisogno.
Leggendo queste informazioni nessuno si meraviglia. Tutto questo rappresenta solo il flusso
continuo dello sviluppo delle cose. Il progredire della parte migliore o più utile della nostra vita.
Tanto meno c’è da meravigliarsi se una ballerina si muove interagendo con un’immagine guidata da
un computer, come fa
ARIELLA VIDACH
Ballerina interattiva
di Ida Cerosa
Tempo fa sono andata a vedere uno
spettacolo di danza attirata dal nome di
Massimo Contrasto, artista elettronico
fiorentino, di cui avevo già sentito parla¬
re, e II suo nome mi era sembrato una
garanzia per uno spettacolo innovativo,
Curiosa, preparata a vedere uno spet¬
tacolo nuovo, mi sono trovata davanti
ad una "messa in scena" suggestiva,
affascinante e suggerente.
Ariella Vidach. coreograta svizzera,
ballerina eccellente, aveva dato vita ad
un evento fuori dell'usuale, creato
dall'interazione dei movimenti del corpo
con il, seppure "antico ", programma
"Mandala System", guidato
da Massimo Contrasto
Il "Mandala System" è un
sistema abbastanza sempli¬
ce. nato nei primi anni '80
che, attraverso delle griglie
digitali, permette di creare in
diretta suoni e immagini
La scena e data da un
grande schermo posto sul
palcoscenico davanti al quale
si muove la ballerina. Sullo
schermo vengono proiettate
delle immagini con cui intera¬
gire. Sul palco sono posizio¬
nate due telecamere collega¬
te al computer, che riprendo¬
no lo spazio scenico sia oriz¬
zontalmente che vertical¬
mente. Ariella Vidach -1998.
Il corpo in movimento viene ripreso
dalle telecamere e si sovrappone all'im¬
magine già esistente sullo schermo, in¬
tegrandola, e nello stesso tempo divie¬
ne una sorta di "mouse" puntatore che
"toccando" virtualmente alcune parti
dell'immagine è in grado di modificare
in parte la stessa, ma anche e soprat¬
tutto la colonna sonora e di crearne una
nuova. _______________
Come dicevo, Il risultato è quantome¬
no singolare perché si crea un doppio
spettacolo che definirei l'uno il riflesso
dell'altro, l'uno parte dell'altro. Da una
parte la ballerina che si muove secondo
Ariella Vidach- 1998.
coreografie "tradizionali", dati altra il
suo doppio, la sua parte virtuale, la sua
illusione, la sua irrealtà
Mi e sembrato uno spetta¬
colo armonico ed equilibrato
con una fusione tra reale e il¬
lusione assolutamente perfet¬
ta Guardando si è spinti ad
assaporare tutto, sia la parte
di ballo di Ariella Vidach stac¬
cato dalla parte tecnologica,
che il contrario, senza predile¬
zioni per l'uno o l'altro aspetto
dello spettacolo.
Uno spettacolo che potreb¬
be essere allargato in mille ri¬
voli diversi, coinvolgendo più
persone sul palcoscenico,
coinvolgendo, al limite, parte
del pubblico.
Ma questo sarebbe solo un
ampliamento di quello che og¬
gi è già proposto. Credo piut-
64
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
IJ I U=d
itta Mmahi
Gina Pane - 1989.
tosto che bisognerebbe arrivare a realiz¬
zare un'opera che coinvolgesse danza,
arti visive, musica (come del resto 6 già
oggi), un'opera d'arte pura, astratta e
reale allo stesso tempo Un'opera/spet¬
tacolo che facesse completamente di¬
menticare le origini tecniche, la propo¬
sta sperimentale, la sorpresa di base.
Un'opera/spettacolo che andasse ol¬
tre la realtà raggiunta
Proposta
Vorrei fare pubblicamente una propo¬
sta ad Ariella Vidach e a Massimo Con¬
trasto.
Da più di dieci anni ho in mente di da¬
re la voce alle mie immagini, e proprio
in quell'epoca ho scritto la traccia di
uno spettacolo da sviluppare.
Comincerei con il costruire le immagi¬
ni in modo che rappresentassero il
mondo di oggi. Mondo in crescita, mon¬
do difficile, complicato, stanco, avvilito,
problematico, ma in crescita, anche se
con una sensazione generale di instabi¬
lità. di precarietà, di fragilità; con II pul¬
sare della vita ritmata come fossero i
movimenti di un pendolo, come fossero
i battiti del cuore. Perciò le Immagini
dovrebbero essere entusiaste, profon¬
de. difficili, sconcertate e sconcertanti,
dure, rudi, forti, ma piene di dolcezza
soffusa e nascosta.
E la musica, le parole o le sillabe
dovrebbero correre parallelamente per
EVENTI
A Reggio Emilia, la mostra "Gina Pane - Opere 1968-1990", a cura di Valerio Dehò.
Le opere dell'artista sono state esposte in contemporanea al Museo Guggenheim di
New York.
E' raro vedere una mostra cosi equilibrata e ben fatta.
Si e conclusa II 17 gennaio scorso ed ho avuto la fortuna di vederla in un momento in cui
ero sola.
Ogni spazio, ogni percorso era essenziale, perfetto.
Non erano esposte le note opere video, che la pongono a diritto tra i Videoartisti contem¬
poranei. ma la poetica, l'essenza di Gina Pane si respirava ad ogni passo. L'artista france¬
se, scomparsa a Parigi nel 1990, era assolutamente presente.
Molto significativa, l'installazione "Preghiera dei poveri e il Corpo dei Santi ", realizzata at¬
traverso metalli differenti che simboleggiavano gli attributi del martirio, era dichiarativa di
uno dei temi ricorrenti a lei cari, Altrettanto lo era la simbologia delle casacche dei santi re¬
sa attraverso I colori, ed ognuno dei nove vetri che custodivano I corpi e che recavano inci¬
so un verso della "Preghiera del poveri "
In pratica le nove vetrine della grande installazione custodivano i corpi simbolici, quelli che
nessuna morte potrà mai aggredire.
Vi invito a comprare o a leggere in biblioteca II catalogo "Gina Pane” edito da Charta
Artista nota a livello mondiale, merita di essere conosciuta ed apprezzata
Roma, Palazzo del Vittoriano, Via dei Fori Imperiali, la mostra "Mirò, la Trasgressione".
Chiude il 21 febbraio 1999.
Vorrei parlare di questa bella mostra, quindi di Miro, solo attraverso alcune frasi dell'artista
Frasi che sottendono un mondo creativo sempre in fermento, qualche volta ripiegato su se
stesso, qualche volta in esplosione verso l'esterno.
Frasi eterne che potrebbero appartenere oggi ad un artista elettronico.
fim Per me, l'arte del futuro (dopo il grandioso movimento impressionista francese e dopo
movimenti liberatori post-impressionisti), il cubismo, il futurismo, il fauvismo, tutti tendono
gfl^Mjcipare l'emozione dell'artista e a dare a questo un'assoluta liberta,
I Le mie pitture dettagliate erano opere molto pensate e meditate, e mai lasciavano
^alla spontaneità, ne all'abbandono.
bisogno dell'autodisciplina e stato sempre un fattore essenziale nel mio lavoro. Un
quadro doveva essere fatto fino al millimetro, doveva mantenere l'equilibrio fino al mlllime-
I Ero solito rimanere seduto a lungo di fronte alle nude pareti del mio studio cercando di
jgre quelle forme fantastiche per poi riprodurle sulla carta o sulla tela.
Ad ogni modo ho bisogno di un punto di partenza, fosse soltanto un granello di polvere
o un campo di luce Questa forma procrea una serie di cose, perche una cosa ne fa nascere
uretra.
fT/fl II punto di partenza è completamente Irrazionale, brutale, Incosciente: parto come una
bestia. Ma domani - o tanti anni piu tardi, È lo stesso - con una testa riposata, guardo fredda¬
mente E' il momento dell'autocritica.
!TT7ì II teatro si fa e non ne resta nulla, e ciò è affascinante. L'opera d'arte può anche scom¬
parire, ciò non importa, ma deve aver lasciato II proprio seme in terra. Lo spettacolo deve
causare la meraviglia di un sogno. I.G.
Mirò-1974.
dire le stesse cose.
I movimenti del corpo dovrebbero es¬
sere tali da riuscire a creare la musica in
questo senso, ma riuscire anche a rap¬
presentare il silenzio, quel silenzio/pie¬
no che si avverte ogni giorno quando si
cammina in mezzo alla gente e si prova
un profondo senso di vuoto assoluto; i
rumori sono tantissimi, le immagini, i
colori, le situazioni sono talmente tante
che sovrapponendosi si annullano, co¬
me la sovrapposizione di un'enorme
quantità di colori che fa apparire tutto
nero.
Ebbene, Ariella Vidach e Massimo
Contrasto, che ne pensate? Vogliamo
provare a costruire questo spettacolo e
a proporlo?
Kg
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
65
a cura di Andrea de Prisco
Sei per sei
di Raffaello De Masi
Febbraio del'89, una stagione fred¬
dissima. Neve in abbondanza in Pie¬
monte e in Calabria, meglio starsene
tappati in casa al calduccio, sognando
una spiaggia dlspaniola con ragazze
color del caffè obbedienti a ogni nostro
desiderio.
La rivista si apre con un bell'articolo
di Elvezio Petrozzi riguardante i rimedi
contro la pirateria: a quei tempi esiste¬
va il curioso fenomeno della pirateria a
360°, vale a dire che diventava segno
di distinzione presentarsi con il numero
delle copie illegali possedute. Si copia¬
va di tutto, programmi corposi e piccoli
accessori utility utili e inutili, l'importan¬
te era poter mostrare l'esercito di
floppy allineato in esaplice schiera rap¬
presentante la nostra biblioteca. Tutto
il contrario di oggi, quando il vero pirata
possiede solo una diecina di titoli, sem¬
pre utili o "commerciabili", d'ampio re¬
spiro e di costo sovente stratosferico.
Marco svolazza al MacWorld Expo, portando notizie sulla
nuova versione (la 4) di MSWord, sul Next rigorosamente
nero, sul floppy da 1400 kbyte per Mac, ancora per Mac il
favoloso SE30, una bomba in scatola mignon, Passando al¬
le prove, ecco quelle di due macchine della stessa famiglia,
gli Unidata PX-647 e AX-80B7 (per la
serie "La chiarezza delle sigle è tutto"),
due buoni computer basati sul 286 e
386, con prezzo oscillante tra i 5 e I 9
millonclni (immaginate che 3 MB di
RAM aggiuntiva costavano 2 milioni) e
Winchester tra i 40 e i 100 MB. Niente
di speciale, invece, per la Seikosha SP-
1600A, una stampante ad aghi (9) dal
prezzo molto competitivo che riscuo¬
terà una certa fortuna grazie alle sue
doti di robustezza e praticità. Una no¬
vità è II test del Transimage 1000, uno
scanner-OCR basato su una telecamera
che, a mo' dei fucili del tenente Ripley.
legge una riga alla volta dello scritto e la
trasforma in testo editabile. La lettura
avviene solo per righe, e per poter fare
questo al meglio la periferica è guidata
da due grossi rulli dì gomma paralleli,
mentre la riga dello scritto è traguarda¬
ta da un mirino coassiale con la teleca¬
mera (quasi come sparare agli alieni
della Nostromo). Il tutto per la somma
di 5.500.000 (avete letto bene, cinque
milioni e mezzo, perù IVA inclusaI).
Un altro turbamento
Visto che II carro dei linguaggi "tira"
ancora bene, ecco che Borland pensa
bene dì sfornare un Turbo Debugger,
debugger simbolico dedicato al Turbo C
e Turbo Pascal, Effettivamente se ne
sentiva tanto la mancanza, la gente non
ci dormiva la notte, mentre adesso pare
che anche i rapporti in Medio Oriente
siano migliorati, anche perché attraver¬
so di esso si può "zoomare su strutture
di dati complesse e impostare break-
point attivi (meno male, N.d.R.). per non
parlare del debugging remoto e di quel¬
lo virtuale si sistemi con 80386". Cosa
volete farci, ci si divertiva cosi.
Eccolo, un bel pezzo da novanta, il
WordPerfect 4,2 (ho ricevuto proprio ie¬
ri da Rino la copia confidenziale di
WordPerfect 2000, ancora in beta relea-
se), gran programma (ancora su floppy,
sette in tutto) destinato a correre, da
sempre, nella corsia parallela a MSWord, anche se, almeno
da noi, non con la stessa fortuna. Un po' costoso (oltre un
milione) è pero dotato di prestazioni eccellenti e, pur non es¬
sendo ancora integrato in Windows (ci vorrà ancora del tem¬
po) offre tutto quello che gli avversari, MSWord e Sprint,
Nel 1989 circolavano ancora llberaramente 1 286, seppur in via d'estinzione. L'Unidata PX-6047, provato
assieme al fratello maggiore AX-80B7, era uno di questi. Processore a 18 MHz, mezzo megabyte di RAM,
un hard disk da 40 MB per appena... 4.400.000 lire, ovviamente IVA eslusa. Il maggiore, basato sul più
performante 386, costava addirittura il doppio. Che templi
66
MCmicrocomputern. 192-febbraio 1999
Ben cinque milioni e
mezzo per una salubre
lettura ottica dei carat¬
teri... assolutamente
manuale. Il Translma-
ge 1000, era uno
scanner-OCR basato
su una mlcro teleca¬
mera in grado di leg¬
gere una riga alla volta
per trasformarla In te¬
sto editabile.
no come quasi tutto il software di que¬
sta sfortunata macchina) e Amiga svo¬
lazza tra grafica interlacciata, Hi-Fi e la
solita puntata sulla programmazione in
C. Atari si presenta alla grande con un
buon pacchetto, il SuperBase Profes¬
sional, e una buona trattazione del GFA
Basic.
Ed eccolo che arriva!
Già, il nuovo System per Mac, la ver¬
sione 6. Apple ce ne ha fornito uno
all'annofda cui il titolo dell' articolo), da
quando Mac ha dato il vagito, e questa
versione offre molte innovazioni. Cosa
ci saremmo dovuti aspettare, amici ma-
cintoshiani, con queste premesse? Fat¬
to un conto della cameriera, dovremmo
essere, oggi, alla versione 16. Traete voi
le conclusioni
La nuova versione sta ancora su un
dischetto, anche se per godere delle uti¬
lity è necessario disporre di un HD Ma
la vera perla di questa versione e Ma-
croMaker, un programma di utilità che
permette di registrare selezioni e co¬
mandi come macro, che possono esse¬
re richiamate poi alla bisogna. L'ambien¬
te, forse non sofisticatissimo, era pero
efficiente e ben facile da utilizzare; ed
ebbe immediatamente successo, tanto
mettono a disposizione, e molto di più
Un bell'articolo sulle memorie ottiche ci svela come funzio¬
na il CD File System, con tanto di bei disegni e foto di un
controller formato A4. L'ottimo Gandini ci parla di Immagini
in DTP, con tanto di cartoon dedicato alle "Adventures of
MCmicrocomputer" e tanto di bellona che entra nella reda¬
zione di MC (ricordo che fu necessario mettere la camicia di
forza a qualcunol); la parte seria dell'articolo c'illustra la nuo¬
va versione di Adobe lllustra-
tor 88, e ancora Aldus
FreeHand e Studio 8. dotato
di incredibili prestazioni. Giu¬
stozzi c'introduce alla cono¬
scenza dei labirinti e alle tec¬
niche per entrarne e uscirne,
ed Elvezio Petrozzi racconta
gli esiti della seconda edizio¬
ne della Program Cup. Reti fi¬
siche e reti logiche sono gli
argomenti di interesse di Pe-
tronl e La Volpe, mentre an¬
cora di grafica ci parla lo stes¬
so Petroni e Aldo Azzari
Potenza della necessita,
ecco un articolo per interfac¬
ciare PC e Macintosh attra¬
verso un piccolo Z88 (il canto
del cigno di sir Clive). Archi-
che diversi utenti lo trasportarono con se anche quando, nel¬
le versioni successive del sistema, scomparve misteriosa¬
mente. E pensare che oggi cerchiamo di combattere, senza
gran successo, con AppleScript
E passiamo alle rubriche; in quella del C troviamo una dis¬
sertazione sullo standard ANSI, mentre in quella del Turbo-
Pascal scopriamo che il Nodo Zero puO essere insidioso (at¬
tenti, quindi, quando lo trovate per le scalei). L’MS-DOS c'in¬
trattiene con i device driver, e
ci presenta una bell'adventu-
re artigianale dal titolo "La
spada di Krall" Altra roba in¬
teressante non c'è.
medes ci parla di grafica di
presentazione attraverso il
pacchetto GammaPlot (buo-
Se la fame aguzza l'ingegno, cosa dire di un portatile (molto portatile) utilizzato
come trait d’union tra due sistemi operativi tanto diversi quanto, reciproca¬
mente, diffidenti? Et voilà (si fa per dire) la tanto sospirata integrazione tra i
due mondi è servita...
Conclusioni
Beh, poco da dire per con¬
cludere; il mercato è fiacco e
ci vorrà qualche bella entrata
per svegliarlo Una curiosità?
Giusto una; da un annuncio
solo noi siamo cosi pazzi
in tutta Italia! Provate a te¬
lefonare alla A.D.I.". Chissà
cosa voleva dire la sigla: la
prima cosa che mi viene in
mente e Anonima Dementi
Italiani. Scusate ragazzi, ma
l’avete detto voi!
/se
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
67
di Francesco Cariò
Note da PW
E' un periodo
che mi piaccio¬
no molto i game
on line su
Internet, cosi mi
sono messo a
progettarne
qualcuno per
mio divagamen¬
to e sfizio II piu
noto è stato
FANTANE WS,
sulla home page
del sito di
Omnitel per molti mesi Adesso sto lavorando ad una mia
nuova idea che si chiama BA R SPORT e ch e trovate sul
sito di Banca Sella spa e cioè a t/vww sciiTÌTl
Ne approfitto per raccontarvi di che si tratta cosi vedia¬
mo se anche a voi pud interessare.
Il mio approccio alla faccenda è stato il seguente; qual è
il gioco che mi piace di più? Mmmmmh, la risposta mi è
venuta subito: il calcio. Un’altra parte di me diceva (più
piano però...) le corse di Formula 1 e il Poker. Il calcio ha
vinto insomma.. D'accordo, allora il tema sarebbe stato il
calcio...
Poi ho rimuginato, si ma il calcio da che punto di vista?
Pensare ad un game di calcio tipo sala giochi su Internet
è troppo presto un giorno si farà e sarà bellissimo, ma le
linee adesso sono ancora troooooppoooo lente per fare
un multiplayer arcade come si deve..
Un fantasy game? Mmmmmmh no, ce ne sono già di
belli anzi di bellissimi come per esempio il Fantacalcio dei
miei cari amici dello Studio vit. E allora come?
Ho pensato; qual e la trasmissione che parla di calcio
che mi piace di più? Una vocina repressa, ma autentica,
interiore ha esclamato II Processo di Biscardi Lo so
forse dovrei vergognarmene, trattasi di programma politi¬
camente scorretto, ma detto tra noi: chi se ne frega: io
mi diverto da matti a sentire tutte quelle chiacchiere sul
calcio. Mi diverto quasi di più che a vedere una partita. E
allora ecco la soluzione, un game on line che sia la simu¬
lazione di un BAR SPORT dove tutti hanno qualcosa da
dire sul calcio, sulle squadre, sugli arbitri, sui calciatori e
su un sacco di altre cose che il calcio fa diventare famose
e poi dimentica il giorno dopo. UnTrivial Pursuit sul gioco
più bello del mondo,, andateci e fatemi sapere che ne
pensate... magari vincete pure.,, smile.,.
Index
Nelle prossime pagine vi aspettano due game in primo piano
e cioè Ultima Online Second Age della Origin e Gangsters II
divertentissimo strategy di Eidos la casa di Lara
A seguire le news di Panorama. Saluti...
Ultima on line
second age
Autore■ Origin (Usa) / Format WEB / Giuri **+
Devo dire che
parlare di un gioco
come questo non e
possibile senza un
mucchio di premes¬
se e distinguo vari.
Cominciamo con
ordine
Prima di tutto
identifichiamolo si tratta
della seconda release del
primo vero rpg online reai
time che ci sia su Internet.
Lo sforzo ciclopico (e un po'
prematuro...) è stato com¬
piuto da Origin, una divisione
di Electronic Arts, ed ormai
data circa un anno. Ma ha
anche ricevuto una marea di
critiche ed ha perfino avuto
qualche problema legale per
via dei molti bug e dei soliti
problemi legati alla velocita
delle linee, etc. etc.
Cosa e cambiato adesso
che dovrebbe spingerci a
mutare idea su
Ultima Online?
Vediamo un po’
direi che la Origin
aveva due strade
davanti, entrambe
di complicata
gestione strategica
e piene di incertez¬
ze... La prima era quella
scelta realizzando Second
Age: una versione che fosse
solo il tentativo di mettere a
posto tutto quello che non
funzionava nei primo game e
di non fare alcun cambia¬
mento strutturale pesante,
cioè il motore grafico 6 sem
pre lo stesso e la grafica
pure Oppure imboccare la
pericolosa strada di un rifaci¬
mento totale con tutte le
incognite del caso
Credo che Origin abbia
fatto benissimo ad imbocca¬
re la prima corsia e devo
anche dire che
il risultato é
convincente
perche Second
Age non è
affatto una
patch e riesce
bene nel tenta¬
tivo, uno dei
suoi obiettivi, di
far tornare la
gente on line
con Ultima
I due cambia¬
menti fonda
mentali all'in¬
terfaccia sono
l'aggiunta di un
comando di
chat (basato su
Ichat una tec¬
nologia che
gestisce fino a
300 giocatori
per canale che
possono rac¬
contarsi quello
che gli pare sul
game e su
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
68
come vanno le cose con i
loro personaggi. .) e la fac¬
cenda delle taglie che ades¬
so sono disponibili sui ricer¬
cati: cosi che se ne becchia¬
mo uno e gli tagliamo la
testa, poi possiamo venderla
alle autorità giu in città...
smile
In piu mi piace molto l'uso
che possiamo fare dei cristal¬
li di comunicazione che
attualmente permettono di
trasmettere messaggi anche
a grandi distanze nel game e
istantaneamente... utilissi¬
mo! A seguire altri migliora¬
menti importanti riguardano
il redisgn del menu di confi¬
gurazione (adesso e davvero
perfetto) e il pop up che per¬
mette ai non esperti di
Ultima Online di sapere sem¬
pre a cosa serve e che cose
lo strumento che hanno a
tiro Da ultimo direi il tradut¬
tore automatico, di stampo
altavistiano nel senso che tra¬
duce in modo buffissimo ma
comunque comprensibile,
utili visto che Ultima è usato
da persone di dodici lingue
diverse
E poi ci sono anche nuovi
territori (come se Britannia
fosse piccolina...), in partico¬
lare The Land of thè Lost:
un'isola piena di vegetazione
assai intricata, foreste, mon¬
tagne e terreni desertici: The
Lost Lands Atmosfera
drammatica: fiumi di lava bol¬
lente, montagne di roccia
vulcanica. Bellissime le città
con un look assai caraibico,
piene di edifici disegnati alla
perfezione e che non dimen¬
ticherete.
Gangsters
Casa. Eidos (Uk) / Formai PC CD ROM / Giud ++++
e devo dire che proprio la
fantasia negoziale di Don
Vito Corleone rappresenta la
differenza nel successo
della sua gang . .) e le attitu¬
dini a corrompere con suc¬
cesso politici e poliziotti
nonché magistrati Pos¬
siamo perfino essere eletti
sindaco Ovviamente anche
la voce delle armi ha la sua
determinante valenza armi
da fuoco e bombe di ogni
livello daranno una spintarel¬
la alla nostra carriera
Chi, come capita spesso a
rio del gangster (purtroppo
assai noto in Italia ) dall'in¬
timidazione della stampa, al
controllo o assassinio di un
giudice, all'attacco ad un
boss rivale: quasi tutto pub
essere simulato in
Gangsters.
L'interfaccia si divide in
due sezioni la parte di stra¬
tegia e decisione dove
diamo gli ordini ai nostri luo¬
gotenenti (che poi li faranno
scorrere in basso verso i
Picciotti esecutori...) e la
parte dove l'azione viene
me. si lamenta da mesi sulla
monotonia e la poca simula¬
zione presente nei game
degli ultimi tempi, qui tro¬
verà assoluta soddisfazione
Pensate che tutti e 5000 gli
abitanti della cittadina (tutti!)
hanno un'identità, un'attività
ed un'agenda. E possono
individualmente diventare
bersaglio dei gangster Una
cosa direi senza precedenti.
Come senza precedenti e di
grandissima simulazione è
la quantità di azioni che pos¬
siamo fare con la nostra
interfaccia di Padrino: prati¬
camente tutto l'armamenta-
effettivamente compiuta e
noi possiamo vederla in reai
time isometrico. Tutto fun¬
ziona a meraviglia e l'im¬
pressione di essere sul
serio una specie di Al
Capone è eccellente.
Unici rilievi direi che pos¬
sono essere fatti alla grafica
(buona ma non al livello di
Railroad Tycoon 2 per esem¬
pio...) e alla colonna sonora
(pessima e assolutamente
fuori luogo...). Per il resto se
siete davvero uno stratego
interattivo non potete man¬
care Gangsters. Parola di
Padrino.
Prima cosa un
plauso uniforme
e veloce alla
Eidos per il
coraggio che sta
dimostrando e
per il giusto suc¬
cesso che a que¬
sto coraggio arri¬
de. Diciamoci la verità, nes¬
suna delle altre case leader
avrebbe mai avuto la forza di
rischiare su un'idea come
quella di Lara Croft: un'eroi¬
na indipendente e cyber-
femminista... Dopo l’im¬
menso successo di Ms.
Croft adesso Eidos prova a
stravolgere il classico ed
obbligatorio trinomio: guer¬
ra, fantascienza e fantasy
che ammorba i giochi stra-
tegy, per tirare fuori un tema
che praticamente non ha
quasi precedenti nella storia
dei videogame a parte il vec¬
chissimo The King of
Chicago della mai dimenti¬
cata Cinemaware: i gangster
degli anni Venti che hanno
riempito il cinema dei loro
spari. Vediamo.
Il gioco è ambientato nella
cittadina di New
Temperance. 5000 anime
giusto fuori Chicago,
nel 1920
Il Proibizionismo è
appena stato abolito
(cioè si possono di
nuovo legalmente
consumare alcoli¬
ci...) e noi abbiamo
il ruolo di un boss
emergente che sta cercan¬
do di portare il business
della sua famiglia mafiosa in
questa piccola città
Naturalmente le faccende
vanno per gradi intanto si
tratta di gestire piccoli affari
di copertura e modeste atti¬
vità criminali, nel frattempo
dobbiamo anche farci largo
contro famiglie mafiose riva¬
li e cercare di fare strada nel
nostro difficile mestiere. Un
ruolo decisivo lo giocheran¬
no le nostre capacità diplo¬
matiche (curiosamente ho
appena finito di rileggere
dopo tanti anni "Il Padrino”
•Hclisastroi ++ (non simulare)
++ (mieiagni' i <m , .micia)
-M-H- Ida simulali
(Interagisci o munii)
MCmicrocomputern. 192-febbraio 1999
69
IPluvwot-l. '
Pw Panorama
fico, ambientale, sonoro e interattivo, Ma e
soprattutto perfetta nella capacita di simu¬
lare le sensazioni che il grande classico di
tutti i role playing sa dare ai suoi appassio¬
nati. I fan di A D, & D ci ritroveranno anche
molte situazioni consuete e perfino perso¬
naggi ed ambientazioni déja vu
Baldur's Gate è destinato ad un grande
successo e a diventare un classico,
Nascar 1999
Quelli della Papyrus hanno davvero un
sacco di meriti eccezionali nel loro non
breve curriculum di grande casa di produ¬
zione; primo fra tutti gli encomi di certo
quello di avere avuto il coraggio di cimen¬
tarsi su solo due temi nell'ampio genere
dei game di guida: Indianapolis e Nascar
Più di recente ci hanno dato uno dei miglio¬
ri simulatori di ogni tempo con Gran Prix
Legends di cui vi ho ampiamente parlato
qualche numero fa, ma è sembrata quasi
una prova d'autore (perche per esempio
non hanno voluto affrontare la Formula 1 di
oggi.,,) che un vero cambio di orizzonte,
E adesso arriva Nascar 3 (dedicato all'al¬
tra popolare competizione in circuito a stel¬
le e strisce..,) che perù deve essere preso
con le molle. In che senso? Nel senso che
quelli di voi che abbiano già Nascar 2 devo
tener presente che questa nuova versione
non e dotata di cambiamenti significativi
sul fronte della simulazione e quindi della
fisica (Nascar con dentro le grandi novità di
GP Legends da questo punto di vista, lo
vedremo solo alla fine del 99...) automobi¬
listica.
Chi invece non ha Nascar 2 oppure trova
sufficiente come motivazione all'acquisto
sapere che qui abbiamo tre separate classi
di competizioni Nascar (NASCAR Cup,
NASCAR Grand National, e NASCAR
Craftsman) e 35 piste reali di cui 32 ovali
per non parlare dei 3 circuiti fuori strada,
non possiamo di certo biasimarlo.
Ci leggiamo il mese prossimo.
Vs. Francesco Carla
Come ogni mese vi presenterò ì tìtoli più attesi in uscita, raggruppati per generi,
per vostra estrema comodità
molti button da premere a volte anche con¬
temporaneamente, che replica molto bene
i particolari movimenti e trucchi del bravo
Quest for qlory V: snowboarder. Sebbene gli sport della neve
n.-nnn Firo J non fabiano ma ' avuto un grandissimo
Liragon rire successo, la faccenda forse potrebbe cam-
A Silmaria (Quest for Glory è una delle 6queSt0 6 daWer0 uno s P ort
saghe più "antiche" dell'intera storia del p 1 dC a
videogame...) le cose si mettono male: il
Re e stato assassinato e noi (eroe vetera¬
no con amici sia nelle terre alte che in quel¬
le basse...) abbiamo avuto l’incarico di sco¬
prire perche e magari anche da chi
Il tutto In una saga fantasy che ha una
marea di fan in tutto il mondo e che in que¬
sta nuova uscita usa una serie di diversi
stili e tecniche (perfino la colonna sonora di
un premio Oscar) per confezionare un ad-
venture di ottimo livello Uno dei capisaldi
della storia della Siena
Speed Busters
Quelli della Ubi Soft hanno fatto passi da
gigante da quando, fine anni Ottanta, mi
invitarono al loro party di apertura in
Francia, in un bellissimo castello da cui tor¬
nai due chili piu pesante a forza di tartine e
champagne Devo dire che in quella occa¬
sione proprio cibo e bevande (e un vecchio
tavolo da biliardo. ) praticamente furono
l'unica cosa Interessante da vedere. Ma la
caparbietà e la bravura dei miei amici fratel¬
li Guillemot li ha portati alla quotazione in
borsa e ad essere anche una delle case
europee con la migliore reputazione nel
mondo.
Reputazione dovuta al successo di
game come Ray Man e soprattutto ai loro
bellissimi simulatori di guida. Nella stessa
scia si situa Speed Busters, velocissimo e
divertentissimo driving game che fa il
verso ai vari Need for Speed e Test Drive
con ottimo livello grafico ed animazione e
X GAMES Pro boarder
Lo snowboard è ormai diventato quasi
uno sport popolare, benché solo pochi anni
fa fosse ancora considerato più o meno
una stranezza come lo skateboard o qual¬
cun altro dei cosiddetti sport estremi.
Allora, visto che con la neve e il ghiaccio
hanno dimostrato di averci una certa dime¬
stichezza (sono gli autori di NHL Powerplay
98), i canadesi di Radicai Entertainment
hanno pensato di simulare a dovere lo
snowboarding, E ci sono riusciti molto
bene, soprattutto grazie ad un approccio
assai arcade (che trovo giustificatìssimo) e
ad un Ingegnoso sistema di controllo con
molto più humour e competizione. Forse il
miglior gioco di guida fuori pista dell'ultima
generazione.
Baldur's gate
Questo e davvero uno dei migliori game
del genere degli ultimi cinque anni. Anzi
forse è addirittura il migliore In assoluto,
considerando che é l'unica perfetta versio¬
ne di Advanced Dungeons & Dragons che
esista per il PC Quando dico perfetta
Intendo perfetta in ogni suo particolare gra-
70
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
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Sussulti crittografici
Mentre la comunità crittografica mondiale si prepara a scegliere lo standard
di cifratura del nuovo secolo, nuovi sussulti agitano il mondo della ricerca
pura ed applicata. E mentre una geniale sedicenne irlandese occupa (a
sproposito...)’ le prime pagine dei giornali, nuovi supercomputer abbattono
a forza bruta barriere sempre più incredibili.
di Corrado Giustozzi
Un Inizio d anno piuttosto movimen- prima pagina dal Times di Londra,
tato, se valutiamo questo 1999 dai viene subito rimbalzata dalle agenzie
risultati crittografici che sembra star per finire anche su molti giornali italia-
producendo, In poche settimane si ni e perfino su una pagina di Televideo,
sono infatti accavallate varie notizie. Secondo la notizia data dal Times una
una delle quali in particolare ha subito sedicenne irlandese, definita "genio
catturato l'attenzione dei media piu della matematica',’ avrebbe inventato
sensazionalisti, relative a progressi di un codice crittografico robusto quanto
varia natura compiuti dalla ricerca crit- l'RSA ma dieci volte piu veloce, e
tologica In varie parti del mondo In sarebbe stata subito inondata di offer-
realta nulla di realmente
nuovo, ma si sa che la crino- ijipn i wiunirin ' i iii .i i » ^
grafia e ormai balzata al ruolo » «■“ *■ «• r—
di scienza-spettacolo grazie ^ 1 & -*■ ài ■* rf A _
alla popolarità di Internet ed * - w> "
alla glasnost che anche in BÉ3B 1 >« n i
occidente ha reso trasparenti ^^99 Jj H
i muri, precedentemente Challerr-'e
impenetrabili, di molti servizi Ep^H
più O meno segreti. RS»'. DES CMIuigt III 11 mM In moni
E dunque il caso che, arma-
Il cicli.i Ionio (Il Slierlook
Holmes e del bilancino del !5!55i!2t£l2£"*“‘ , '* c “
farmacista, andiamo a scopri
ro se 0 davvero tutt oro quello
che riluco in questo rutilante
mondo al confine fra scienza .
e magia nera, dove i protago- —...."
insti sono qemaii sedicenni e ""
micidiali supercomputer “ ;; « - “ ;; ;; « » ;; »
II •! «* Il « .1 M I* U .« - «» II I) «. Il II .1
Il caso di Sarah
Flannery
Il 13 gennaio scorso il
mondo viene scosso da una
notizia che, pubblicata in
LùaUI
a
3 .
■A W ^ a. t
La pagina Web dei Laboratori RSA con l'annuncio della soluzione, trovata in
tempo record, alla terza sfida per la forzatura del DES II risultalo è stato trova¬
to con la cooperazione fra il DES Cracker della EFF e I organizzazione
Olstributed.Net
te di lavoro da parte di multinazionali
dell'informatica. Il lavoro della ragazza,
presentato per I' ammissione ad una
mostra tecnologica per giovani scien¬
ziati, avrebbe inoltre lasciato interdetta
la commissione esaminatrice che non
sarebbe stata in grado di comprender¬
la.
Larticolo, di poche decine di righe,
conteneva non poche imprecisioni a
partire dal titolo stesso, il
quale era stato palesemente
imposto da un redattore che
non aveva affatto letto II
testo esso recitava infatti
"Teenager cracks e mail''
ovvero "Adolescente forza la
posta elettronica',' mentre
l'articolo dice esattamente il
contrario! Riguardo ad RSA
si dice inoltre che esso 6 "Il
codice di protezione corren¬
temente In uso” e che fu
inventato nel 1977 da "tre
studenti del MIT"
Tutte le versioni apparse
sulla stampa nostrana non
erano altro che banali tradu
zloni dell'agenzia originale,
spesso malamente riassunte
e comunque mai integrate
con ulteriori dati o commenti
sul significato della notizia
Anche gli errori e le impreci¬
sioni tecniche sono rimasti
tranquillamente al loro posto
cosi come nella versione ori¬
ginale, segno che nessuno si
6 neppure sognato di andare
72
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
almeno a verificare l'attendi¬
bilità della notìzia.
Purtroppo anche questa
volta la stampa generalista
internazionale non ha perso
l'occasione per comportarsi
in modo sciocco e riprovevo¬
le, enfatizzando gli aspetti piu
sensazionalistici della vicen¬
da a costo di snaturarli, e
godendo a far fare la figura
da imbecilli agli scienziati
"tradizionali" messi nel sacco
da un'astuta ragazzina. Il soli¬
to vecchio schema con cui i
mass-media continuano a
ridicolizzazione la cultura
scientifica costituita, per tran¬
quillizzare le masse di fronte
a ciò che neppure essi stessi
capiscono.
Naturalmente e subito ini¬
ziato il tam-tam su Internet
per capire meglio la reale
portata dell'annùncio del
Times ed avere maggiori
notizie sull'algoritmo inventa¬
to da Sarah Flannery, che nel¬
l'articolo del Times era descritto solo
per sommi capi Di esso si sa infatti
solo che si basa su matrici del secon¬
do ordine e che e stato denominato
codice di Cayley-Purser in onore del
famoso matematico di Cambridge
Arthur Cayley e del crittologo moderno
Michael Purser che le avrebbe dato l'i¬
spirazione per la sua scoperta.
E anche questa volta la Rete ha fatto
il suo lavoro, contribuendo a chiarire
una notizia confusa e riportata dalla
stampa in modo impreciso se non
fazioso. Una prima, decisiva testimo¬
nianza si deve a William Whyte, un
esperto crittologo in servizio presso la
Baltimore Technologies irlandese In
un messaggio inviato al newsgroup
sci.crypt lo stesso 13 gennaio e
ripreso successivamente da Zdnet
che lo ha surrettiziamente trasformato
in una finta intervista, Whyte ha spie¬
gato che Sarah Flannery aveva in
effetti seguito uno stage di due setti¬
mane presso la Baltimore, che e una
delle piu importanti aziende di critto¬
grafia al mondo In questo periodo,
nel marzo dell'anno scorso, la
Flannery aveva lavorato con Michael
Purser il quale le aveva suggerito di
approfondire la possibilità di utilizzare
un approccio basato su matrici 2x2
nel calcolo delle "funzioni trabocchet¬
to" dell'algoritmo RSA,
Da notare a questo punto che il
1 4 • a 4 ■*- £ -* * *
J • • ■ 4 ‘““•■F"* ' — — «■——
- X.
^1
distributed.net
proprio tutt'altra cosa rispet¬
to a quanto strombazzato
dalla stupida ed incompeten¬
te stampa nazionale ed inter¬
nazionale ..
What K Distributed.Nel?
How can you parbopnle?
«f.
Distributed (Ver chiuix/ue può associami donando tempo macctnna muMiuato!
padre di Sarah è professore di mate¬
matica al locale Politecnico, e che egli
si e sempre occupato di integrare'
gli studi della figlia con materiale
extra, consentendole cosi di finire la
scuola l'anno precedente col massi¬
mo del voti.
Ad un esame successivo il lavoro di
Sarah sembra effettivamente brillan¬
te, ma 6 troppo presto per decidere
se si rivelerà utile oppure no II princi¬
pio dal quale è partita consente di
accelerare notevolmente i calcoli tipi¬
ci dell'algoritmo RSA. ma ha come
contropartita un enorme aumento
nella dimensione di alcune costanti
caratteristiche (lunghezza della chiave
e del blocco sottoposto a cifratura)
che aumentano di ben otto volte
Solo un'estesa serie di verifiche crit-
tanalitiche potrà infine dimostrare la
reale robustezza del metodo sotteso
dal nuovo algoritmo.
Insomma, non si tratta di un impre¬
vedibile genio sedicenne che rompe
tutti gli schemi tradizionali con un'e¬
splosione di pensiero innovativo, ma
di una studentessa intelligente e pre¬
parata che ha studiato metodicamen¬
te per sei mesi la fattibilità di un'ipote¬
si suggerita da un accreditato studio¬
so, riuscendo infine con fatica e dedi¬
zione a trovare il modo di metterla in
pratica. Ciò nulla toglie alla bravura di
Sarah, ma la notizia in questo modo è
Il DES
è proprio morto
Nella seconda meta di gen¬
naio si 6 tenuta in California
la tradizionale RSA Data
Security Conference & Expo,
ossia la conferenza organizza¬
ta annualmente dalla RSA che
6 spesso l'occasione per fare
il punto sullo stato dell'arte
nella crittografia e le sue
applicazioni Ben cinquemila
persone hanno partecipato
all'edizione di quest anno: un
successo senza precedenti
che testimonia in modo assai
evidente dell'interesse che
questa disciplina ha ormai
raggiunto ad ogni livello, gra¬
zie soprattutto alle nuove problemati¬
che di sicurezza e riservatezza insite
nella moderna società dell'informazio¬
ne
Un appuntamento ormai immancabi¬
le della RSA Conference sono le pub¬
bliche sfide alla decrittazione, con le
quali RSA intende sondare lo stato del-
I arte nelle tecniche e negli strumenti
hardware disponibili per la forzatura dei
codici crittografici di comune utilizzo. Il
meccanismo di tali sfide e assoluta-
mente elementare: durante la confe¬
renza viene pubblicato sul Web un
breve messaggio cifrato con un algorit¬
mo standard: il primo che riesce a
decrittarlo, con qualsiasi mezzo, vince
un consistente premio in denaro.
Nelle scorse edizioni le sfide RSA
hanno visto soccombere algoritmi illu¬
stri, proposti man mano con lunghezze
di chiave crescenti: 40 bit. 48 bit. 52
bit Lattesa spasmodica era per i 56 bit
utilizzati dal venerabile DES. lo stan¬
dard crittografico mondiale in esercizio
sin dal 1977 e notoriamente criticato
per la sua chiave ritenuta troppo corta.
La prima sfida relativa al DES. detta
DES Challenge I, venne lanciata duran¬
te la conferenza del gennaio 1997 e.
come discutemmo all'epoca su queste
pagine (vedi MC177), fu vinta grazie ad
una colossale ricerca "a forza bruta"
risultante dallo sforzo cooperativo di
alcune migliaia di computer collegati
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
73
via Internet, i quali lavorarono per ben
96 giorni di tempo reale prima di trova¬
re la chiave utilizzata per la cifratura
Da allora RSA ha ripetuto periodica¬
mente le sfide sul DES, al fine di verifi¬
care costantemente i progressi nei
metodi di ricerca esaustiva delle chiavi;
ed ogni volta la sorpresa non e manca¬
ta La cosiddetta DES Challenge 11 1,
lanciata a febbraio del 1998, fu vinta In
41 giorni grazie ad un'altra ricerca coo¬
perativa coordinata da Distnbuted.Net.
un'organizzazione di volontari che rac¬
coglie diverse decine di migliaia di com¬
puter nel mondo e si dedica ad affron¬
tare problemi di ricerca che richiedono
risorse e tempi altrimenti impossibili da
ottenersi con i tradizionali supercompu-
ter La riedizione 1998 della sfida, deno¬
minata DES Challenge 11-2. fece sobbal¬
zare tutti: essa fu infatti vinta a sorpresa
in sole 56 ore grazie ad una macchina
superparallela basata su chip specializ¬
zati, realizzata per l'occasione dalla
Electronic Frontier Foundation allo
scopo di dimostrare platealmente la
vulnerabilità del DES (ne parlammo dif¬
fusamente su MCI89).
C'era dunque una spasmodica atte¬
sa alla conferenza RSA di quest'anno,
per vedere chi ed in che modo avreb¬
be vinto la DES Challenge III Ci si
aspettava un sostanziale miglioramen¬
to rispetto alle 56 ore della sfida pre¬
cedente, e cosi è stato: sono infatti
bastate solo 22 ore per forzare il mes¬
saggio di quest'anno, il che ha per¬
messo al team vincitore di annunciare
il risultato nel corso stesso della con
ferenzal A riuscire nell'impresa è
stato un team congiunto EFF-Distribu-
ted.Net che ha combinato le forze
brute, e proprio il caso di dirlo, della
rete mondiale di oltre centomila PC di
Distnbuted.Net e dei quasi duemila
chip specializzati di DES Cracker, Il
risultato ha sviluppato una potenza di
calcolo tale da sbriciolare il record pre¬
cedente. sondando lo spazio delle
chiavi del DES al ritmo di oltre 245
miliardi di chiavi al secondo
Per la cronaca il testo da scoprire era
"See you in Rome (second AES
Conference, March 22-23, 19991",
ovvero "Ci vediamo a Roma alla secon¬
da conferenza dell AES il 22 e 23
marzo" In questa data, infatti, proprio
qui a Roma si terra la grande conferen¬
za mondiale che prenderà le prime
decisioni operative riguardo la scelta
dei candidati al titolo di Advanced
Encryption Standard, il nuovo algoritmo
di cifratura che dovrà diventare lo stan¬
dard per i primi decenni del nuovo
secolo.
Fattorizzazioni
vertiginose
E chiudiamo con un altro risultato
importante, anche se largamente teori¬
co, ottenuto sempre in questi primi
giorni dell'anno. Un'altra sfida lanciata
dalla RSA è stata vinta, anche se il
tema assai più tecnico ha fatto si che la
notizia praticamente non trapelasse al
di fuori del circolo degli addetti ai lavori
Oltre alle sfide alla decrittazione.
RSA ha lanciato negli anni scorsi tutta
una serie di altre sfide dedicate a son¬
dare i progressi in un campo molto cri¬
tico della matematica applicata: la fat-
torizzazione di grandi numeri.
Sappiamo infatti che il meccanismo
fondamentale del cifrario a chiave pub¬
blica RSA, il vero e proprio "trucco"
che fa funzionare tutto il meccanismo,
consiste nello sfruttare il fatto che la
scomposizione in fattori primi e un'o¬
perazione computazionalmente impos¬
sibile se i numeri in gioco sono molto
grandi, dell'ordine di alcune centinaia
di cifre Questa proprietà è proprio
quella che consenti a Rivest, Shamir e
Adleman di mettere a punto una per¬
fetta "trapdoor function", ossia una
funzione computazionalmente non
invertibile: è infatti facilissimo, dati due
numeri molto grandi, moltiplicarli assie¬
me per trovarne il prodotto; ma e prati¬
camente impossibile, noto il solo pro¬
dotto, risalire ai due fattori che lo com¬
pongono.
Non si sa ancora se questa difficoltà
nella fattorizzazlone dei grandi numeri
sia una proprietà intrinseca ineluttabile,
o se esista invece un algoritmo di fatto-
rizzazione efficiente che aspetta solo di
essere scoperto Fatto sta che ogni
progresso nelle tecniche di fattorizza-
zione va tenuto accuratamente sotto
controllo, dato che la scoperta di un
metodo efficiente di fattorizzazione
potrebbe teoricamente portare alla
messa a punto di un metodo pratico
per forzare il cifrario RSA Da qui,
appunto, il motivo per cui la stessa
RSA invita periodicamente la comunità
mondiale a cimentarsi nella fattorizza¬
zione di numeri sempre più grandi
Cosi, il 2 febbraio di quest'anno,
Herman te Rieie del CWI (Centrum
voor Wiskunde en Informatica, ossia
l'Istituto Nazionale Olandese per la
Ricerca in Matematica ed Informatica)
ha potuto annunciare di aver fattorizza¬
to con successo II numero di 140 cifre
proposto come sfida dalla RSA. batten¬
do il precedente primato che resisteva
dal 10 aprile del 1996 ed era costituito
da un numero di 130 cifre La potenza
di calcolo normalizzata che è stato
necessario impiegare complessiva¬
mente per la fattorizzazlone è stimata
sui 2000 anni-MIPS ossia e equivalen¬
te alla potenza sviluppata da un com¬
puter da 1 MIPS (quale era il mitico
VAX) che funzionasse ininterrottamen¬
te per duemila anni! La ricerca reale ha
ovviamente impiegato meno di duemi¬
la anni: essa infatti si 6 svolta su una
rete impropria di computer molto
potenti, utilizzati in modo alterno nelle
varie fasi del calcolo per un totale di
oltre tre mesi di lavoro.
La selezione iniziale dei polinomi ha
richiesto circa 2000 ore di CPU sulla
potente Silicon Graphics Origin 2000
del CWI dotata di quattro processori a
250 MHz. per un tempo reale comples¬
sivo di oltre quattro settimane. Il calcolo
massivo vero e proprio ha utilizzato due
algoritmi differenti che procedevano in
parallelo sui computer di cinque diversi
istituti di ricerca situati in Olanda.
Inghilterra, Stati Uniti, Francia ed
Australia II risultato, ottenuto dopo
circa un mese di tempo reale, consiste¬
va in un insieme grezzo di dati che
occupava circa 3.7 GByte di memoria
La fase di normalizzazione di questi dati
ha impegnato nuovamente la Origin
2000 del CWI per circa una settimana,
producendo come risultato una spaven¬
tosa matrice di 4.671 181 righe e
4.704 451 colonne, con 151.141.999
elementi non nulli Questa matrice e
stata successivamente elaborata da un
Cray C916 che, in 100 ore di CPU ed
utilizzando 810 MByte di memoria cen¬
trale, nell'arco di cinque giorni ha trova¬
to 64 relazioni di dipendenza tra le sue
righe. L’ultimo passo e stato svolto
ancora sulla Origin 2000 la quale, lavo¬
rando sui risultati del Cray, dopo oltre
14 ore di CPU ha trovato i due fattori di
70 cifre del numero proposto come
sfida. Niente male quanto a difficolta,
vero? Inutile dire che ogni fase utilizza¬
va gli algoritmi più avanzati conosciuti
dalla ricerca, in implementazioni specifi¬
camente ottimizzate per l'hardware a
disposizione.
Il risultato non deve comunque far
dubitare della robustezza dell algoritmo
RSA; le 140 cifre del numero fattorizza¬
to corrispondono a circa 465 bit, che
sono largamente al di sotto delle
dimensioni minime della chiave utilizza¬
ta in qualsiasi applicazione reale (da 512
bit in su). Comunque si conferma che
per stare davvero tranquilli conviene
usare chiavi di 1024 bit. come peraltro
raccomandato in ogni direttiva inter¬
nazionale. KS
74
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Anomalie
Pentium, "Selleroni"
e schede madri... tolleranti
Questo mese non parleremo di prodotti nuovi, non presenteremo processori o schede madri di nuova
generazione. Abbiamo deciso di proporre un articolo anomalo dove parliamo di cose che parecchi sanno
ma pochi confessano. Il Celeron 300A è veramente il Pentium II dei poveri? Bisogna sempre spendere una
"cifra”, come dicono a Roma, per avere il massimo?
di Luca Anaelelli
Intel
Mendocino
o Celeron A
Dopo II salto verso
lo Slot 1 il problema
di Intel era tempo fa
quello di risultare
competitiva nelle fa¬
sce piu basse del
mercato: i concorrenti
AMD. Cyrix. IBM
proponevano soluzio¬
ni molto vantaggiose
in termini di rapporto
prezzo prestazioni ba¬
sate sullo Socket 7,
architettura diffusissi¬
ma e dunque econo¬
mica quanto a schede
madri. Per contro se
pur II Pentium II man¬
teneva un discreto
vantaggio quanto a
prestazioni sui con¬
correnti non poteva competere con i
prezzi della concorrenza ne come pro¬
cessore in se. ne come chipset ovvero
come schede madri consistentemente
piu costose La scelta di Intel fu allora
quella di proporre un processore sem¬
plificato, il Celeron.
Il Pentium II è un processore assem¬
blato su di una scheda che contiene la
CPU vera e propria e la memoria tam¬
pone di secondo livello. Questa scheda
va connessa alla scheda madre tramite
un pettine che si chiama appunto Slot
1 Privata dei 512 kB di chache di se¬
condo livello ecco che abbiamo il Cele¬
ron. processore proposto ad un prezzo
assai competitivo Inizialmente le fre¬
quenze di lavoro erano di 233 e 266
MHz La semplificazione portava co¬
munque ad una perdita consistente
quanto a prestazioni tanto che confron¬
tando un Celeron 233 # con un Pentium
MMX 233 su scheda’madre dotata di
512 kB di L2 cache quest'ultimo risulta¬
va vincente in moltissime situazioni.
Sicuramente la scelta di Intel era ba¬
sata su scelte di carattere commerciale
più che su considerazioni tecniche in
pratica il prezzo al pubblico del Celeron
privato dei due chip di cache era molto
inferiore a quello del
Pentium II equiva¬
lente quanto a fre¬
quenza di lavoro e la
CPU era esattamen¬
te la stessa Dunque
correttamente, da
un punto di vista in¬
dustriale, la Intel pro¬
duceva un sol tipo di
processore Succes¬
sivamente, dopo una
selezione per verifi¬
care la stabilita alle
diverse frequenze di
lavorofe una proce¬
dura corrente), il chip
viene assemblato
sulla scheda "di sup¬
porto",
L'utente finale non
ha apprezzato non
l'operazione in se
stessa quanto piut¬
tosto le scarse pre¬
stazioni dei Celeron
che potevano essere
soppiantati da processori di costo egua¬
le o inferiore della concorrenza.
Quest'aura in un certo qual modo per¬
mane ancora sul nome Celeron anche
se nel frattempo le cose sono cambia¬
te. Passando al nuovo nucleo realizzato
in tecnologia 0.25 mm Intel è tornata
sui suoi passi ed ha proposto una nuova
generazione di Celeron, i Mendocino.
Caratteristica fondamentale del nuovo
chip 6 la presenza di 128 kB di cache di¬
rettamente integrati nella CPU Ora se
consideriamo solo la quantità di memo¬
ria di secondo livello questa è esatta¬
mente un quarto di quella disponibile
76
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
I Celeron A. in versta■
ne adalla allo slot 1
(SEC) sono reperibili In
due versioni chiamale
OEM, la sola scheda,
e Retai! processore
assemblato con il dis¬
sipatore. direttamente
progettato dalla Intel
nei Pentium II (512 kB). Ma la differen¬
za sostanziale è che nel Pentium II la
frequenza di lavoro è la meta di quella
del processore: dunque se consideria¬
mo un Pentium II a 400 MHz la memo¬
ria tampone funziona a 200 MHz, Nel
Mendocino la cache funziona esatta¬
mente alla stessa frequenza del proces¬
sore, dunque un Mendocino 300 ha i
suoi 128 kB di cache funzionanti a 300
MHz! La presenza della cache di secon¬
do livello ha aumentato considerevol¬
mente le prestazioni del Mendocino,
chiamato anche Celeron A, anche per¬
che l'elevata frequenza di lavoro della
cache compensa in parte la dimensione
della memoria tampone Va osservato
poi che l'aggiunta di cache porta il nu¬
mero di transistori costituenti II chip dai
7.5 milioni del Pentium II al 14 milioni
circa del Mendocino. Ovvero II chip più
economico (al pubblico) 6 anche quello
piu complesso I
I Mendocino o Celeron A sono stati
inizialmente lanciati con frequenze di la¬
voro pari a 300 e 333 MHz Facciamo
ora un salto indietro complice la man¬
canza della cache di primo livello gli
utenti piu smaliziati scoprirono che era
molto facile far funzionare i Celeron a
frequenze di lavoro molto piu alte di
quelle nominali. Il risultato era possibile
modificando sulla scheda madre due
parametri: la frequenza di lavoro e il fat¬
tore di moltiplicazione. Nominalmente
un Celeron 233 lavora moltiplicando la
frequenza di lavoro della scheda madre,
66 MHz, per un fattore 3.5. ottenendo
appunto (66x3.5 = ) 233 MHz. Variando
l'uno o l'altro parametro era possibile
raggiungere frequenze di lavoro supe¬
riori (e di molto) a 300 MHz, pur rima¬
nendo il sistema stabile. Le stesse va¬
riazioni potevano esser fatte sul Pen¬
tium Il ma con probabilità di successo
inferiore visto che non solo la CPU ma
anche la memoria cache deve essere in
grado di sopportare regimi di lavoro su¬
periori a quelli nominali.
Si tratta di un'operazione, definita
overclocking, che comporta i suoi rischi
sia fisici per il processore che di stabi¬
lita del sistema. Rischi che l'utente de¬
ve assumersi in prima persona.
Per evitare questo tipo di operazione
la Intel 6 corsa ai ripari bloccando il fat¬
tore di moltiplicazione dei processori
classe Pentium II. in questo modo un
processore a 300 MHz ha un solo fatto¬
re di moltiplicazione possibile, ovvero
un Mendocino 300 ha il solo moltiplica¬
tore 4.5 x. Due considerazioni vanno
fatte in proposito: la prima 6 quella che
una simile scelta si è resa necessaria a
tutela dell’utente visto che sul mercato
erano presenti partite di processori "al¬
terati '' ovvero processori prodotti come
ad esempio 233 che contraffatti da per¬
sone da pochi scrupoli venivano riven¬
duti come (ed al prezzo) dei PII 300.
Non è certo un problema da poco con¬
to visto che e una vera e propria truffa
nei confronti dei consumatori che pos¬
sono ritrovarsi ad inveire contro la Intel
per malfunzionamenti dei loro sistemi
quando la casa madre, avendo certifica¬
to quei processori per il funzionamento
a 233 MHz. non ha alcuna colpa. Pur¬
troppo questa scelta toglie un grado di
liberta all’utente finale smanettone che
deve accontentarsi di far funzionare il
sistema alla frequenza nominale, il che
di per se potrebbe avere una importan¬
za relativa prossima al nulla. Ma va an¬
che detto che cosi la casa madre ha
modo di differenziare con sicurezza un
prodotto che all'origine è lo stesso: un
Pentium il a 350 MHz potrebbe essere
esattamente lo stesso di un Pentium II
450 tolto il fatto che II primo e obbliga¬
to a funzionare con moltiplicatore 3.5x
(100 MHz x 3.5 = 300) mentre il secon¬
do con moltiplicatore 4,5x (100 MHz x
4 5 = 450). Per il produttore le differen¬
ze potrebbero essere piccolissime, dal
costo (industriale) prossimo a zero. Per
l'utente finale il costo di acquisto di un
Pentium 450 e più del doppio rispetto a
quello di un PII 350.
Attualmente sono presenti sul mer¬
cato 4 diversi processori Intel Mendo¬
cino o Celeron A con quattro diverse
frequenze di lavoro: 300, 333, 366, 400
in due diversi formati, uno adatto
all’utilizzo con schede madri con Slot
1, l’altro con un nuovo tipo di zoccolo
denominato Socket 370. Il Socket 370
Ovviamente la versio¬
ne del Celeron A OEM
ha necessita di un dis¬
sipatore da acquistare
separatamente Es¬
senziale e la presenza
di pasta termo-condut¬
trice tra cpu e dissipa
tore per abbassare la
resistenza termica E
una accortezza co¬
munque necessaria
vieppiù indispensabile
nel caso di over¬
clocking a 450 MHz
Ovviamente la verste
ne Retati utilizza una
pasta conduttrice di
ottima quanta
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
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La differenza fra un Mendoano 300 e un Pentium II ‘ISO e dimensionalmente evidente Viceversa le presta
liom del piccolo portato a 450 MHz sono estremamente vicine a quelle del Pentium II 450
6 un tipo di connessione che riporta su
uno zoccolo, simile a quello del Socket
7, tutte le connessioni presenti sullo
Slot 1 Sulla gamma dei processori Ce¬
leron A e sul Socket 370 torneremo in
un prossimo articolo.
Tutti I processori Celeron raggiungo¬
no le frequenze di lavoro nominali par¬
tendo da un clock per la scheda madre
di 66 MHz Dunque i fattori di moltipli¬
cazione fìssati sono 4.5x, 5x, 5.5x. 6x ri¬
spettivamente per il 300, 333 366, 400.
Altra caratteristica fondamentale dei
processori Pentium II è quella di impo¬
stare la frequenza di lavoro della scheda
madre e la tensione di alimentazione a
seconda dei livelli logici presenti su al¬
cuni contatti del connettore Se ad
esempio il livello sul contatto B21 è alto
la scheda madre imposta una frequenza
di funzionamento di 66 MHz, altrimenti
la frequenza scelta e di 100 MHz La
combinazione per l'impostazione della
tensione di alimentazione 6 più com¬
plessa. Per ora ci limitiamo a dire che la
tensione di alimentazione della genera¬
zione attuale di Celeron A e Pentium II
è di 2 V
Intel fa le cose
per bene!
I processori sono realizzati con un
processo molto complesso su di un
wafer di silicio. Il prodotto finale e un
disco sul quale sono presenti centinaia
di processori che vengono poi ritagliati
uno ad uno, vengono saldati i contatti
alle terminazioni microscopiche presen¬
ti sul chip ed eseguiti i controlli sulla in¬
tegrità ed efficienza dell'Integrato La
complessità del processo è tale che 6
possibile che la qualità del prodotto fini¬
to possa variare da un singolo processo
all'altro, come pure che la qualità dei
chip vari a seconda della disposizione
sul wafer. Inoltre non tutti i chip risulta¬
no funzionanti per difetti piu o meno
casuali legati comunque al controllo di
tutti i paràmetri del processo prodotti
vo. Ovviamente il produttore ha tutto
l'interesse ad avere non solo il minor
numero di scarti possibile ma anche la
massima qualità di tutti i chip costante
per tutti i cicli produttivi In questo i ri¬
sultati raggiunti da Intel sono decisa¬
mente buoni ed ottenuti grazie alla
esperienza accumulata in anni di atti¬
vità.
II colosso americano ha diversi stabi¬
limenti di produzione strategicamente
disposti in tutto il globo soprattutto in
quei paesi che offrono le migliori condi¬
zioni per l'installazione e la gestioni di
questo tipo di attività, come per esem¬
pio Costa Rica, Filippine, Malesia e Ir¬
landa
Torniamo al nostro Mendocino. Ov¬
viamente il processore e realizzato ne¬
gli stabilimenti Intel seguendo gli stessi
standard produttivi del Pentium II con il
quale condivide lo stesso nucleo con
l'aggiunta, importante, della cache di
secondo livello Ora praticamente tutti i
Pentium II in commercio funzionano a
partire da una frequenza di lavoro della
scheda madre di 100 MHz moltiplicata
per un determinato fattore, Lo stesso
vale per gli Xeon, e probabilmente per
la prossima generazione di Pentium
Perche questo non dovrebbe valere per
i Celeron A?
Questa è la domanda che si son po¬
sti tanti "smanettoni" in tutto il mondo.
Detto fatto, ingannando la scheda ma-
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
A lei caso che la scheda madre basata su Intel BX non permetta la possibilità di impostare arbitrariamente i
100 MHz per il F5B e necessario ricorrere ad un piccolo stratagemma evitare che il contatto B2I faccia
contatto II modo piu pratico 6 coprirlo con un piccolo pezzo di nastro adesivo. Va fatta attenzione a co¬
prire solo il contatto B21 e non altri; prolungare di pochissimo la striscerta di nastro in modo che giunga
seppur di poco sull altra faccia (sempre senza coprire altri contatti> In questo modo al momento dell'inser¬
zione non si corre il rischio che II nastro sia trascinato via All'accensione, visto che II livello su 827 non v e
tensione la scheda madre imposterà una frequenza di lavoro di 100 MHz
78
MB Cvbor
Da sempre abbiamo raccomandato schede madri di qualità e so¬
prattutto supportate dal produttore su di un sito Internet. La ragione
di quest'ultimo consiglio è semplice continuamente escono sem¬
pre nuovi processori dotati di prestazioni crescenti Spesso le nuo¬
ve CPU sono facilmente utilizzabili sulle mother board esistenti, o
un poco datate, semplicemente aggiornando il bios della scheda
madre Operazione semplice se si dispone del bios aggiornato e
dell'utility di scrittura, reperibili nelle pagine di supporto al prodotto
del costruttore della scheda.
E un servizio che ha il suo costo il quale si ripercuote sul prodotto
finito. Parimenti sul mercato si possono trovare componenti il cui
produttore risponde ai nomi piu strani e ovviamente non è dotato di
alcun supporto. La caratteristica fondamentale di questi oggetti, sia¬
no esse schede madri, schede video o quant'altro, è un prezzo as¬
sai Invitante, tanto da tentare e vincere più di un consumatore, so¬
prattutto se costretto da stringenti necessita economiche.
board slot 1 La prima viene chiamata Cyborg MVP3 dal chipset VIA
MVP3 utilizzato. In realta il componente coincide con una scheda
della Chaintech la CT-5AGM2, regolarmente supportata sul sito
www.chaintech.com.tw . SI tratta di una scheda dotata di 512 kB di
cache dalle prestazioni più che soddisfacenti II prezzo di acquisto è
decisamente contenuto tanto da presentarla a questo punto con un
rapporto prestazioni prezzo assai elevato
La seconda basata su chipset Intel BX 6 praticamente una Shuttle
HOT-661. Ora già molti lettori conosceranno la qualità dei prodotti
Shuttle (www spacewalker comi anche se in passato ci è risultato
assai difficile provare componenti di questo ottimo costruttore, dif¬
ficolta da imputarsi essenzialmente alla scarsa disponibilità del di¬
stributore Italiano. Ora la Cyborg BX e un'ottima scheda dotata di
quasi tutto quello che un utilizzatore evoluto può volere: moltiplica¬
tori (quando possibile) e clock del sistema sono regolabili da bios a
passi assai fini da 66 a ben 150 MHz, e presente unjumper che im-
Ecco le foto delle due schede madri Cyborg corrispondenti rispettivamente, da sinistra a destra, alla Chaltech CT-SAGM2 e alla Shuttle HOT 661 Purtroppo
tale corrispondenza e solo temporanea e può cambiare sema preavviso
In realta i produttori di componenti hardware per personal compu¬
ter sono pochi ed II più delle volte sotto un marchio sconosciuto si
cela una attività puramente commerciale: si tratta ad esempio di
operatori che acquistano il componente delle fabbriche in Taiwan e
poi lo rivendono con il proprio marchio in Europa Talvolta capita
che il prodotto sia esattamente equivalente a quello di un noto co
struttore dotato di sito e supporto La difficolta, quasi insuperabile,
sta nel poter riconoscere il componente prima dell'acquisto in mo¬
do da poter esser sicuri di risparmiar soldi senza incorrete nelle limi¬
tazioni intrinseche del prodotto non supportato
Il caso ha voluto che venissimo in contatto con due schede madri
prodotte in Taiwan e distribuite in Italia con il marchio Cyborg La
prima e una scheda madre Socket 7, la seconda è una mother
Spoetai Tip for Usor's Referonco Only
44IIBX mmnSoaid prmuk. j * pv-u.il Juinpcr JP46 la
otvnpccd )OUf M» MHz botai Pentium II and L «.'tenni
pnKC"or lo 100 MI 1/ when lunipct group JP17 set u»
MANI «Al.
Normali).0*1' MmiUock II» 112 MI 1/aie m*
atailiihk li*» MHz ha%cd paxe-uar no mailer Soft-
l i*n ligure «* I Inrd-l unliguic
Bui, "Ih: n pulì otd mini lumpci lumi JP45 (lei il opvni
llir uwt can I lunM «miIìkuic » ihm Mi MHz based
pnitx-wv In 100 MI 1/ ha*cd Fot exampte. menpeed
tour 266 MI 1/ (M> MI 1/ \ 4)Celeron io .100 MI 1/
11001 li or more
Ecco la descrizione dei! uso del Jumper 45 sulla MB Cyborg 440BX Ilo stesso
6 per la Shuttle HOT 6611 Aprendo il contatto s impongono i 100 MHz di FSB
e si fa lavorare il Mendocino 300 (Celeron 300A) a 450 MHz
pone al sistema di funzionare comunque a 100 MHz. E' la regola¬
zione che permette di "overclockare" I processori Celeron 300A
permettendone II funzionamento a 450 MHz Le prestazioni com¬
plessive della scheda sono poi di ottimo livello tanto che l'abbiamo
scelta come riferimento in questa prova. Una scelta evidentemente
provocatoria ma motivata dall’economicità dell'accoppiata scheda
Cyborg - Intel Celeron "450 "A L'insieme dovrebbe esser disponi¬
bile al pubblico per circa 400 (e spicce) migliala di lire con un rap¬
porto finale prestazioni prezzo inenarrabile.
Troppo bello per essere vero? Ahimè si II problema sta nel fatto
che i ' distributori'' si approvvigionano dal miglior offerente dunque
è possibile che nella confezione troviate all'alto dell'acquisto un
prodotto diverso da quello descritto. Nulla di sicuro dunque Ora ri¬
leggete il titolo di questo articolo e capirete il senso di queste righe
Non vogliamo lasciarci andare al facile sensazionalismo ma comun¬
que sentiamo il dovere di comunicare quelle scoperte fatte grazie
alla nostra curiosità e al supporto degli operatori del settore, spesso
veri e propri appassionati.
Qui accanto pubblichiamo la foto della scheda nella speranza che
qualcuno possa giovarsene Rimane sempre valido comunque II
consiglio di acquistare componenti sicuramente e seriamente sup¬
portati dal produttore È una regola ferrea Ma, ricordiamo, che non
v'è legge senza eccezione, L.A.
Per informazioni:
Bit Shop Computer
Via Nino Bixio 1 - 35131 Padova
Tel.: 049/8753048
Fax: 049/8755177
Internet: http:Wwww.quaad.com
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Norton System Information
2®
200
•40
•00
®
0
Berteli sintetico delle Norton Utilities ISystem Information) La maggiore quantità di cache del Pentium II
450 ha la meglio sul Mendocino a 450 MHi E una vittoria scontata per questo tipo di test pur consideran¬
do che il Mendocino o Celeron A comunque riporta risultati soddisfacenti
Norton Multimedia Benchmark
Se da un test sintetico passiamo ad un test piu esteso che sfrutta tutte le componenti della macchimi le
cose cambiano e non di poco I risultati sono molto interessanti tanto da poter dite elle II Mendoctno ■150
ha prestazioni quasi sovrapponibili al PII 450 f un risultato eccellente che conferma la bontà del prodotto
in se e le sue capacita
InW Mcndocmo 300 Irttl Mendoono 450 Intel Pentium II 450
dre, hanno imposto una frequenza di la¬
voro di 100 MHz è sono stati a guarda¬
re cosa succedeva Orbene il Mendoci-
no 300 si trasforma in un 450
(100x4 5=450 MHz) funzionante e sta¬
bile nella maggior parte dei casi.
Cosa significa nella maggior parte dei
casi? Noi abbiamo effettuato la prova
su sei diversi esemplari reperiti su Ro¬
ma (tutti prodotti in Costa Rica) con esi¬
ti sempre positivi. Su Internet sono ri¬
portati percentuali di successo pari o
superiori all'80%, in aumento sui pro¬
cessori di recente produzione. La per¬
centuale di successo si riferisce ai
Mendocino 300 fatti lavorare a 450
MHz senza variazione della tensione di
alimentazione Tale percentuale au¬
menta quando e possibile variare, sep¬
pur di poco, questo parametro, portan¬
dolo a 2 .05 o 2.1 V
Ora come si fa ad obbligare un sche¬
da madre a lavorare a 100 MHz anziché
a 66 ? Ricordate il discorso sul livello lo¬
gico sul contatto B21? Il tutto si riduce
a portare la tensione su B21 a zero ov¬
vero isolare il contatto. Il trucchetto
oramai é noto da tempo tanto che alcu¬
ni produttori di schede madri hanno
istituzionalizzato l'operazione.
su talune schede madri basate su
chipset Intel 440 BX (Chaintech. Abit,
Shuttle solo per citarne alcuni) è possi¬
bile disabilitare la lettura del valore sul
contatto B21 tramite unjumper posto
sulla scheda oppure tramite una opzio¬
ne nel bios
Per chi non avesse questa possibilità
l'alternativa e quella di isolare manual¬
mente il contatto. Le soluzioni sono di¬
verse, la piu pratica per semplicità e re¬
versibilità e quella di coprire con nastro
isolante, scotch o nastro al teflon il
contatto in questione. L'operazione è
semplice ma va eseguita con attenzio¬
ne per evitare di coprire i contatti adia¬
centi e per evitare che il nastro venga
trascinato via durante l'inserimento del
processore nello Slot 1 Quest'ultima
eventualità può essere evitata prolun¬
gando leggermente la strisciolina di iso¬
lante in modo da farle superare il bordo
inferiore e farla risalire sul lato opposto
della scheda senza ovviamente farle
coprire i contatti posti su questa faccia.
Altra precauzione e quella di utilizzare
un dissipatore di calore adeguato, quelli
in vendita lo sono quasi tutti, interpo¬
nendo fra processore e aletta di dissi¬
pazione un sottile strato di pasta ter¬
mo-conduttrice. Il che è necessario con
i Celeron A acquistati in versione OEM
(ovvero il solo processore) mentre la
versione Retail e già dotata di un dissi¬
patore. Per comodità raccomandiamo
l'Impiego di quest'ultimo tipo di Cele¬
ron A vista l'esigua differenza di prezzo
e la qualità del dissipatore realizzato da
Intel
I risultati
Al dunque quello che Interessa e se II
gioco valga o meno la candela. Abbiamo
provato il nostro Mendocino 300 prima
alla frequenza di lavoro nominale, poi
l'abbiamo portato a 450 MHz ed infine
abbiamo eseguito gli stessi test con un
Pentium II 450 MHz.
Le prove sono state diverse ed abbia¬
mo deciso di riportare le quattro che ri¬
teniamo piU significative. Di queste tre
possono esser replicate direttamente
dagli utenti avendo utilizzato i bench di
Norton, presenti nelle Norton Utilities
(versione inclusa nel pacchetto System
Works 1 1) e Wmtune 98, un bench re¬
peribile sul sito http://www.winmag
com/wintune della Windows Magazine
(CMP Media Ine ). L'ultima prova e rea¬
lizzata con i 3DMark 99 Pro della Future-
La macchina usata
I test sono stati svolti su di un PC basato su MB Cyborg 440BX, 64 MB di RAM PC 100,
HD Samsung 8 4 G. scheda video Creative Labs RIVA TNT 16 MB SDRAM. scheda audio
Creative Labs Live 1 , controller SCSI Adapiec 2940UW. CD ROM SCSI Plextor
LA.
80
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Wlntune 98 Questo bench messo a punto dotta rivista americana Windows Magaline misura vari aspetti
dette prestazioni del sistema l'efficienza del processore atte prese con operazioni fra interi l'efficienza
dell'unita In virgola mobile, la velocita della scheda video (20. 3DI della memoria e dell'HO principale In
questo caso i risultati ottenuti (media di diverse rilevazioni) sono stati elaborati Le prestazioni del Mendo-
cino 300 sono state prese come riferimento unitario In questo modo i risultati sono rapidamente interpre¬
tabili ad esemplo le prestazioni in termini di FPU dei due processori a 450 MHz sono equivalenti e pari a
15 volte quelle del Mendocmo 300 ovvero esattamente proporzionali all 'incremento della frequenza di la¬
voro del processore.
Intel è tale da rendere possibile, nella
grande maggioranza dei casi, un over-
clocking a 450 MHz ottenendo un insie¬
me in grado di rivaleggiare con l'enor-
memente più costoso Pentium II 450
(circa un milione di lire più IVA) L'opera¬
zione è possibile su tutte le schede ma¬
dri Slot 1 in grado di funzionare a 100
MHz ovvero praticamente tutte quelle
basate sul chipset Intel BX (per ora), il
fatto inoltre è noto oramai da tempo tan¬
to che più di un costruttore di schede
madri l'ha resa possibile sui propri pro¬
dotti. Ricordiamo che questa “modifica"
ha i suoi rischi, dei quali deve farsi carico
l'utente finale il quale deve personal¬
mente valutare i prò e i contro.
Lo scopo di queste pagine non è certo
quello di promuovere un overclocking di
massa quanto mettere In rilievo l'eccel¬
lente standard qualitativo raggiunto dalla
produzione Intel ed invitare la casa ame¬
ricana a proporre ufficialmente processo¬
3DMark Rosutt (3DMarks)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110
Alle prese con la grafica a 3 dimensioni la potenza della CPU ha una rilevanza fondamentale assieme alte
capacita dell'acceleratore grafico utilizzato (in questo caso una Creative Labs Riva TNT Anche qui le diffe¬
renze fra Mendocino a 450 MHz e Pentium II 450 sono mollo contenute, con una perdita da parte del pri¬
mo pari a03% ovvero praticamente inesistente '
mark Corporation.
I diversi test sono commentati nelle
didascalie. Puntiamo l'attenzione sulla fi¬
gura 3, ovvero sui risultati ottenuti con
Wintune 98. Quando consideriamo le
capacita di calcolo della CPU (Integer e
floating point) vediamo come le presta¬
zioni a 450 MHz siano praticamente
coincidenti, risultato inevitabile visto che
la CPU e pressoché la stessa. L'unica
differenza apprezzabile si riscontra nella
velocita di accesso alla memoria dove la
cache del Mendocino 450 da un certo
vantaggio dovuto al fatto che il bench
esegue il test su blocchi di memoria via
via crescenti (con un fattore 2) da 4 kB
fino a 2048 kB 11 28 kB del Mendocino
funzionanti a 450 MHz “coprono" 6 dei
10 test, mentre i 512 kB del PII a 225
MHz sono efficaci per i primi 8. Sulla
media complessiva risulta favorito il
Mendocino.
3Dmark 99 sottopone il sistema a di¬
verse prove fra cui l’esecuzione di demo
di giochi dalla grafica mozzafiato, e diver¬
se operazioni su file grafici 3D. Processo¬
re, scheda grafica e memoria sono mes¬
se duramente alla prova considerando
che alcuni test utilizzano file fino a 32
MB. Rimanendo, come in tutti gli altri ca¬
si, esattamente lo stesso il sistema di ri¬
ferimento e le Impostazioni generali, le
differenze sono imputabili al solo proces¬
sore. L'esame dei test ribadisce la so¬
stanziale coincidenza pratica fra Pentium
11 e Mendocino a 450 MHz Risultato per
diversi versi strabiliante ma aspettato
Ora potrebbe venire in mente l'idea di
applicare una simile "modifica" anche ai
Celeron A di clock piu elevato Ricordia¬
mo a questo proposito che i fattori di
moltiplicazione sono bloccati e dunque
si chiederebbe ai processori di funziona¬
re a frequenze, a seconda del modello,
eguali o superiori a 500 MHz, il che è
decisamente troppo e l'operazione e de¬
stinata al fallimento nella quasi totalità
dei casi.
Conclusioni
Il Celeron A o Mendocino è un ottimo
processore dotato di un rapporto presta¬
zione prezzo molto elevato. Il prezzo di
un Celeron 300A è poco più di centomi¬
la lire più IVA. Lo standard qualitativo di
ri Celeron A che raggiungano la frequen¬
za di funzionamento nominale (fino a 450
MHz) a partire dai 100 MHz di lavoro per
la scheda madre, come già accade per
l'attuale produzione di Pentium II.
Il prodotto già c’e. la scelta e di politi¬
ca commerciale.
Quanto agli utenti finali siamo sicuri
che accetterebbero un lieve (ma molto
lieve) aumento di prezzo (anche se pro¬
babilmente ingiustificato dal punto di vi¬
sta industriale) per poter ottenere uffi¬
cialmente lo strepitoso aumento delle
prestazioni riscontrato durante le prove.
Kg
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
81
di Andrea de Prisco
Comunicazione
globale... portatile
E difficile rendersene conio, cosi,
spontaneamente, ma da alcuni decenni
viviamo letteralmente immersi in campi
elettromagnetici generati da migliaia e
migliaia (potremmo tranquillamente dire
milioni) di trasmettitori posizionati vicini
o lontani da noi Basta un piccolo appa-
recchietto di ridotte dimensioni (spesso
dal costo più che abbordabile) et voila le
onde radio che "ci attraversano " si tra¬
sformano come per incanto in musica,
immagini, conversazioni telefoniche,
documenti cartacei trasmessi via fax.
informazioni di vario genere, dalle quo¬
tazioni borsistiche ai flussi digitali prove-
nenti dai satelliti per centinaia e centi¬
naia di applicazioni variamente dispara
te Trasformiamo qualcosa di apparen¬
temente non significativo per la nostra
esistenza (almeno si spera!) in informa¬
zione effettivamente fruibile dal nostro
cervello attraverso i nostri recettori na¬
turali In alcuni casi diventando poi noi
stessi generatori di informazione da
inoltrare nuovamente via etere verso il
nostro interlocutore (telefonico ma non
solo!).
E se Emo a qualche anno fa l 'accesso
" mobile " all informazione nella quale
siamo continuamente inzuppati era limi¬
tata quasi esclusivamente alle trasmis¬
sioni radiofoniche e televisive, all utiliz¬
zo dei cellulari per le sole conversazioni
telefoniche a due (punto a punto), oggi
lo scenario appare notevolmente rinno¬
vato e arricchito Non si può ancora par¬
lare di normalità (personalmente posso
confermarlo andare in giro "digitalmen¬
te addobbati “ come ho fatto io negli ul¬
timi mesi per la preparazione di
quest articolo si finisce ancora per fare
la penosa figura di aspirante marziano!)
82
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
(iHipo)
Comunicazioni globale... portatile
Distributore:
Video Computer SpA
Via Antonelll, 36
10093 Collegno (TO)
tei Oli.4034828
Prezzi al pubblico (IVA inclusa)
Navisys - modulo GPS per Pslon 5 -
compreso Rome Planner L 1 499 000
Navisys - modulo GPS per Wm98 -
compreso Maros 99 Italia L 1 599.000
Street Planner 99 per Pslon 5 con mappe
citta europee L. 179.000
Rome Planner per Pslon 5- con mappe
stati europei L 179.000
Ericsson Mobile Office 01-27 ■ Fax/Modom
GSM IR » Phone Manager L. 498 000
Ericsson Mobile Onice GC-25 Data Card
PCMCIA GSM L 1.185 000
Ericsson SH-888 • GSM dual band rnodeni
IR integrato • Phone Manager L 980 000
ma oggi con un compuierìno palmare e
poc altro è possibile inviare e ricevere
fax, consultare la posta elettronica rice¬
vendo e inviando messaggi e-mail, par¬
tecipare ai forum e ai Chat (anche quelli
più scabrosi) come se nulla fosse, e/o
navigare in Internet alla ricerca
dell'informazione perduta (foss'anche
l'ultima foto di Sharon Stone nuda!),
Naturalmente il tutto comodamente
seduti... in un tram affollato, in mezzo
alla gente che ti guarda e pensa: "Ma
questo che fa???" E se invece del
tram, stabilmente ancorato sui suoi affi¬
dabilissimi binari, fossimo in auto all'af¬
fannosa ricerca della nostra meta - da
bravi polentoni d 'assalto - nell‘entroter¬
ra siculo o dispersa nella nebbia della
bassa padana - da irriducibili terroni "ca-
patosta " (come, sicuramente, il sotto¬
scritto) - niente paura I Lasciamo che il
nostro palmtop si concentri sul cinguet¬
tio spaziale della rete satellitale GPS
(Global Position System) ed ecco che
ancor più magicamente di prima sul di¬
splay del nostro, inseparabile, cucciolo
digitale compare la posizione esatta del
punto in cui ci troviamo e, chiaramente,
tutte le informazioni che servono per
raggiungere la nostra agognata meta.
Black box
Nonostante le funzioni svolte abbiano
ben poco a che fare con l'omonimo di¬
spositivo aeronautico, non possiamo
non etichettarla nello stesso modo. Non
foss'altro perche, proprio come una
"scatola nera", può tranquillamente es¬
sere installata nel posto più nascosto
della nostra vettura e, effettuati i pochi
collegamenti, dimenticata II per sem¬
pre Stiamo parlando del Navisys, il mo¬
dulo GPS per computer portatili (note¬
book, palmtop WinCE, Psion Series 3 e
Il Navisys e uri modulo GPS per lo Pston Serres 5 e per i notebook W/n98 Presto verrà rilasciata anche la versione per Windows CE
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
83
(&> oc Lo
Series 5) in grado di guidarci alla meta
attraverso la rete satellitale Global Posi-
tion System Nata per applicazioni stret¬
tamente militari, da alcuni anni 6 utiliz¬
zata anche (soprattutto?) in ambito civi¬
le per la localizzazione "self Service"
dei mezzi di locomozione terrestri e ma¬
rittimi Attraverso una piccola antenna
satellitale installata sul veicolo e un ap¬
posito ricevitore sintonizzato sulle fre¬
quenze dei satelliti (abbinato a un'op¬
portuna logica di decodifica) è possibile
"fare il punto" per localizzare con suffi¬
ciente precisione la nostra posizione sul
globo terrestre Trattandosi di segnali
"segretamente" codificati (non dimenti¬
chiamoci che il sistema satellitale GPS
è N A T O, per applicazioni spiccata-
Nokia 8810
Il bell'anatroccolo
di Andrea de Prisco
Nokia 8810Owero: segni particola¬
ri, BELLISSIMO! Non Ce dubbio,
l'apparato radiomobile cellulare GSM
(per quanto mi faccia schifo il termi¬
ne. mi sa che questa volta dovro prò
prio chiamarlo "telefonino T) Nokia
8810 e probabilmente il più bello, an¬
corché il piu piccolo, telefono mai
realizzato. E se la qualità ultratascabi-
le del nuovo nato, come sempre ac¬
cade in ambito tecnologico/esaspera¬
to, sara presto battuta dal prossimi
arrivi (i concorrenti non stanno certo
a guardare) non e detto che lo stesso
avvenga riguardo II design mozzafiato
che caratterizza le mirabolanti doti
estetiche di questo piccolo gioiello.
Le capacita, pero, ultra-super-stra
dell'8810 non si limitano affatto alle
sole caratteristiche estetiche Per
quanto piccolo, il baby Nokia, rappre¬
senta un vero e proprio primato an¬
che dal punto di vista strettamente
(si fa per dire!) tecnologico E 1 , intan¬
to. uno dei pochissimi apparati (l'al¬
tro, che mi risulti, 0 Ericsson SH888,
tre volte piu grande!) ad integrare tut¬
ta la circuileria per la ricetrasmissione
digitale di fax e dati Si interfaccia col
mondo esterno, oltre che (banalmen¬
te) via antenna riguardo le comunica¬
zioni cellulari, attraverso una porta a
raggi infrarossi. Grazie a questa e
sufficiente accostare l'anatroccolo al nostro inseparabile portatile
(purché dotato anch esso di porta a raggi infrarossi compatibile IrDA,
nonché dell’adeguato software di gestione/trattamento) e, senza col-
legamento fisico alcuno, mandare e ricevere fax. utilizzare la posta
elettronica "parlando" direttamente col nostro mail server e, last but
not least. instaurare una salubre e tonificante navigazione Internet,
La porta IR dell '8810 e situala lateralmente e va attivata prima di ogni utilizzo
tutte le volte che ne abbiamo neces¬
sita o, semplicemente, la voglia. Cer¬
to, navigare a soli 9600 bps, l'attuale
baud-rale offerto dalla comunicazioni
cellulari GSM non e proprio il massi¬
mo. si sa, ma quando proprio non se
ne può piu fare a meno (capita anche
questo!) ci si accontenta e come* Se
poi. come ci hanno promesso da tem¬
po, con le nuove tecnologie aumen
tera la banda passante, il divario con II
nostro infaticabile fax modem dome¬
stico dovrebbe di colpo ridursi drasti¬
camente se non addirittura annullarsi
Ma torniamo a "Lui" Che sia "bel-
lissshhimo" l'abbiamo detto, dell'alta
tecnologia che integra ne abbiamo
parlato Possibile non abbia difetti?
Como in tutte le cose, la risposta e
scontata assolutamente no! In pri
mis. e per quanto possa sembrare
strano, il difetto maggiore dell'8810
sono proprio le sue dimensioni esa¬
speratamente ridotte. Non tanto per i
tastini ai quali, con un po' di fisiotera¬
pia ci si fa l'abitudine, quanto per il fat¬
to che si impugna con difficolta pro¬
prio durante l'utilizzo, telefonico O.
meglio, non si Impugna affatto essen¬
do necessario trattenerlo in punta di
dita premuto sul nostro orecchio quasi
fosse un impacco tonificante di camo¬
milla e malva, vera mano santa per i
nostri recettori auditivi Scherzi a parte, non e un telefono comodo da
utilizzare, ma probabilmente non era questo che volevano In Nokia
quando l'hanno progettato. Sappiamo, inoltre, che. a dispetto del suo
prezzo di vendita molto elevato (circa un milioneottocentomila lire o
novecento euro che dir si vogliano!) in molti negozi non e sempre di¬
sponibile in "pronta consegna" a causa, dicono, dell’elevata richiesta
di tali apparecchi, specialmente nel recente periodo natalizio.
Ben piu preoccupante, almeno per quanto e emerso testando a lun¬
go l'esemplare in prova, la ridotta sensibilità al campo radio. La colpa,
probabilmente, è dell'antenna integrata "dentro" l'apparecchio e non
estraibile in alcun modo E, beffa delle beffe, in Nokia hanno fatto un
vero e proprio passo falso non prevedendo nemmeno un attacco per
antenna esterna, che avrebbe risolto non pochi problemi di ricetra
smissione quantomeno in auto. Chiariamoci non e che L8810 funzioni
male, ci mancherebbe altro!, ma nei posti dove II segnale radio scar¬
seggia risulta molto difficile effettuare qualsiasi tipo di comunicazione
Al punto da segnalare "Copertura assente" dove qualsiasi altro appa-
recchietto antennuto (per davvero) dal costo anche dieci volte minore,
magari con difficolta, ma parla e come! Un vero peccato.,
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MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
mente militari) in ambito civile si riesce
ad ottenere una precisione dell'ordine
delle decine di metri. Tolleranza più che
adeguata per localizzare una station wa¬
gon impazzita piena di gent'allegra (il
ciel l'aiuta, per l'appunto!), del tutto in¬
sufficiente per guidare con precisione
"chirurgica" (ogni riferimento ai danni
sanguinari eventualmente provocati e
puramente casuale) i missili di un altret¬
tanto impazzito generale nemico.
A differenza, perù, dei sistemi GPS
per autoveicoli, in vendita già da qual¬
che anno (e dal costo, installazione
esclusa, di quattro o cinque milioni co¬
me minimo!), il Navisys si basa solo ed
esclusivamente sulla ricezione dei se¬
gnali satellitali, senza bussole giroscopi¬
che o sensori sulle ruote che ne au¬
menterebbero significativamente la
precisione di localizzazione. Succede,
ad esempio, che procedendo lungo una
strada venga segnalata dal software di
navigazione - come lo Street Planner
per Psion 5 - un'altra via nelle strettissi¬
me vicinanze (ad esempio una parallela
o, più sovente, una traversa... in avvici¬
namento) e a poco serve ricalibrare più
di tanto il sistema, funzione peraltro
prevista dal software, visto che la colpa
non e assolutamente da imputare alla
cattiva ricezione satellitale ma alla codi¬
fica dei segnali volutamente "sporcati"
da un errore continuamente variabile
Comunque funziona più che bene A
volte e sufficiente pazientare un attimo
(lasciare scorrere un po' di letture suc¬
cessive) per vedere visualizzata sullo
schermo il nome esatto della strada,
della piazza o del posto in cui effettiva¬
mente ci siamo fermati Anche la rice¬
zione satellitale in città, esclusi i soli vi¬
coletti più stretti, non pone grossi pro¬
blemi. Alla meta ci si arriva e come, al
massimo “toppando" di poche decine
di metri Di sicuro molto, molto meno,
del parcheggio libero più vicino
Street & Route
Street Planner e Route Planner sono i
due programmi di cartografia realizzati
dall’olandese Palmtop per i computer
Ericsson DI-27
Un modem pìccolo piccolo
di Andrea de Prisco
Peserà si e no dieci grammi, misura 45x22x1 3 mm (praticamente
un gianduiotto) ed e, di certo, il fax/modem più piccolo del mondo.
Si aggancia a tutti I telefoni cellulari GSM Ericsson della serie
6xx/7xx - ivi compreso il minuscolo, ancorché economicissimo, GF
768 • e dispone di una porta seriale a raggi infrarossi compatibile
con le specifiche IrDA Tramite questa si "collega" otticamente al
nostro computer portatile, sia esso un notebook, uno Psion Series
5 o un palmare Windows CE. A corredo è fornito un CD-ROM e un
manualetto di Istruzioni per l utllizzo in ambiente Microsoft (voi non
cl crederete, ma per procedere correttamente all’Installazione "sot¬
to Windows 95 6 fornito ADDIRITTURA un diagramma di flusso
per non commettere passi falsi III). Nulla e dovuto, per il suo utiliz¬
zo, disponendo di uno Psion Series 5 e dell’ultima versione di Mes
sageSuite (la 1.52. scaricarle gratuitamente dal sito della casa lon¬
dinese |www.psion|
com) che integra un
ottimo programma di
posla elettronica/ge-
stione fax piu un
browser minimale per
la navigazione Web
Sempre in ambito
Psion e poi disponibi¬
le Pilone Manager,
venduto dalla Video
Computer in versione
localizzata in italiano o
disponibile shareware
- scade dopo un mese
di utilizzo • In versione
inglese presso II sito
della SG Software.
|w w w s q s o 11 w a i e |
co.uk. Con questo e
possibile, sempre tra¬
mite il suddetto mo¬
dem per quel che
concerne gli Ericsson,
interfacciarsi diretta-
mente col proprio te¬
lefonino per una completa gestione della rubrica telefonica nonché
per inviare e ricevere brevi messaggi testo (SMS, short message
System).
Abilitato il proprio computer portatile all utilizzo via raggi infraros¬
si dell’Ericsson DI-27, per II suo utilizzo dobbiamo fare veramente
ben poco E’ sufficiente agganciare al telefonino II piccolo modem,
posizionare il tutto piti o meno di fronte alla porta IR del computer
(anche ad un metro ed oltre di distanza funziona egregiamente) e
lanciare II nostro consueto programma di gestione della posta elei
ironica o il nostro browser preferito, Le impostazioni Internet riman¬
gono, ovviamente, invariate, quantomeno nell’Ipotesi (del tutto au¬
spicabile) di utilizzare via GSM lo stesso provider chiamato abitual¬
mente tramite telefonia fissa Se siamo all’estero sarà sufficiente
aggiungere il prefisso internazionale "*39’’ al numero chiamato e
dormire sonni tranquil¬
li, quantomeno fino
all’arrivo della succes¬
siva bolletta telefoni¬
ca Per quanto concer¬
ne la tariffazione in Ita
lia, a tal proposito e
senza dubbio da elo¬
giare lo sforzo di Om-
nitel che offre, a tutti
gli innamorati della
Rete, la navigazione
Internet attraverso il
numero breve 2800,
al prezzo politico di 95
lire/minuto (-«IVA e
scatto alla risposta)
Esattamente pari alla
tariffazione Omnitel
You & Me, bollente a
tutte le ore del giorno
e della notte tra I cel-
lulan fidanzati disseminati in tutt’ltalia II tutto senza necessita di sti¬
pulare un abbonamento specifico presso un provider, dal momento
che il costo della connessione Internet e inglobata nella tariffazione
ultraeconomica proposta da Omnitel Miliiiiiiìiil I!
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
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tascabili Psion. Si integrano, co¬
me detto, con il modulo Navi-
sys, ma la maggior parte delle
funzioni svolte esulano dall'im¬
piego spiccatamente GPS. En¬
trambi contemplano la cartografia di
mezz'Europa fornita su CD-ROM, Italia
compresa, ma non pensiate di riuscire
ad installare tutto, proprio tutto, sullo
Psionl Street Planner, per quel che ri¬
guarda la viabilità urbana, Route Plan-
Comumcazione globa¬
le via raggi infrarossi
Sema cavetto tra com¬
puter e telefono
ner, fuori dai centri abitati (autostrade,
statali, provinciali, tangenziali, raccordi,
arterie, strade secondarie, vie di colle¬
gamento, ecc. ecc.). Entrambi basati
sulle mappe cartografiche digitali svi¬
luppate da Tele Atlas - le stesse utiliz¬
zate dai navigatori satellitali specifici
per autovetture - permettono di gene¬
rare un completo percorso con tutte le
indicazioni necessarie per raggiungere
una determinata meta da un generico
Un "Casseotto" Viola
di Andrea de Prisco
Iniziamo dalla fine
(che. forse 1 , e meglio)
Viola, con la V maiusco¬
la, non e ovviamente un
colore Ma col colore ha
talmente tarilo a che fa¬
re che l'ha scelto, l'argo¬
mento, per la sua inte¬
ressantissima tesi di lau¬
rea in architettura pres¬
so l'Ateneo Veneziano -
chi ga sciugal canal?
E cosi la bellissima
Viola, alta... bionda
con gli occhi azzurrili!,
un bel giorno (14 luglio,
presa della Bastiglia,
tanto per chiarire subito
i ruoli!) ha avuto l'ardire di scomodare Sua
Eccellenza Illustrissima e Reverendissima
(me medesimo di persona, come da LEI
stessa successivamente dichiarato, per
Iscritto!) addirittura in redazione - ma roba
da matti! - alla ricerca di materiale di altissi¬
ma qualità per la sua tesi
Per farla breve, non solo la Viola ha cosi
potuto completare l'indimenticabile trilogia
"ADPoperaomnia" sull'argomento colore
pubblicata due anni fa su MC (con la quale,
modestamente, si laureerà di sicuro a pieni
votil) ma ha anche ottenuto, in bundle. la
mia benedizione aposto¬
lica per II lavoro di laurea
fin qui svolto
Viola ha un solo difet¬
to (ma mi faccia il piace¬
re! Il) Odia, come molte
bellissshhime, i compu¬
ter. Li chiama "casseot-
ti", parola intraducibile
della lingua veneta, che
foneticamente - e senza
sottotitoli - rende bene
l'idea. Ma dare del "cas¬
seotto d'un casseotto'
al mio Inseparabile Psion
Serles 5 mi sembra un
"animino“ esagerato:
roba da scomunica!
Chiamare in questo modo la mia appendice
digitale, la mia infallibile espansione di me¬
moria (mi ricorda tutto quello che non ricor¬
do!), la mia protesi cibernetica, inseparabile
compagno di viaggio e di sventura grazie al
suo modulo satellitale. e assolutamente
Imperdonabile!
Viola se ci riprovi ti tolgo tutta la luminan¬
za! (Pagina 777 di Televideo “ti faccio ne¬
ra ") Già mi sembra di sentirla: "Ma.
moeghealll". che tradotto - si fa per dire! -
dall'intraducibile veneto significa, semplice-
mente, "Ma sta' zitto!II". Almeno spero...
punto di partenza. Se i due punti sono
situati nella stessa citta utilizzeremo
Street Planner e le indicazioni ottenute
riguarderanno un percorso urbano (che
tiene conto, a meno di non dichiarare
di voler procedere a piedi, anche dei
sensi unici) se appartengono a distinte
zone extraurbane utilizzeremo Route
Planner, con le medesime modalità
operative del primo
Nella preparazione di un itinerario
possiamo scegliere quello più breve,
quello piti veloce, la modalità preferita
(indichiamo le nostre preferenze riguar¬
do la scelta delle diverse strade/auto¬
strade contemplate), evitare determi¬
nate zone geografiche da noi definite
come off-limits, forzare determinate
tappe intermedie. Ad esempio da Mar¬
sala a Napoli via Teano (obbedisco!)
con camicia rossa, Route Planner e
999 valorosi compagni di viaggio Op¬
pure. tenetevi forte!, utilizzare Street
Planner per correre da Parco della Vit¬
toria a S Vittore, a seguito di un "im¬
previsto”, direttamente e senza passa¬
re dal "Via", (.., il bello è che Monopoli
per Psion 5 esiste davvero! ! !).
Intrappolati nella Rete
Diciamolo francamente in ambito
personal-informatico la navigazione con
la N maiuscola non è quella satellitale
GPS ma riguarda principalmente Inter-
86
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
(Sli^'oia)
Phone Manager 6I applicazione Psion 5 por gestire la rubrica telefonica e i messaggi SMS /short message System) sia in entrata che in uscita Funziona con diver¬
si telefoni cellulari, per i quali e necessario distrarre dell opportuno cavetto Con t GSM dell'ultima generazione funziona attraverso la porta infrarossi
net. E se siamo navigatori abituali, o
comunque utilizzatori incalliti della po¬
sta elettronica, a casa o in ufficio, che
male cè nel volere altrettanto quando
siamo in trasferta? Il cellulare, magari
digitale (GSM), già l'abbiamo da tem¬
po. Probabilmente abbiamo a corredo
anche un piccolo organizer... pronto a
diventare computerino tascabile appe¬
na se ne presenti l'occasione. E quale
occasione migliore se non la possibilità
di utilizzare (finalmente) i due "cosi" in¬
sieme, come abbiamo sempre fatto col
computer e il telefono di casa? Non
tanto per la navigazione Web da pas-
3Com Palm III
L'essenziale, davvero, a portata di mano
di Andrea de Prisco
Se finanche uno Psion 5 o un palmare Windows CE vi sembra¬
no troppo ingombranti per le vostre tasche, se non siete interessa¬
ti al grafici, agli spreadsheet, alla digitazione prèta-porter del testi,
se vi serve maggiormente un archivio portatile e un'agenda elet¬
tronica sincronizzata con il vostro PC, una calcolatrice e uno snello
gestore di posta elettronica in formato taschino. . c'è quello che fa
pei voi (credevate di farla francai). Prodotto da 3Com e denomina¬
to Palm III, offre praticamente tutto I essenziale per non rimanere
lontani piu di tanto dal nostro inseparabile mondo informatico/tele-
matico. Si impugna come un taccuino appunti e si utilizza... come
un taccuino appunti. Con tanto di penna, touch screen e riconosci¬
mento grafico dei caratteri e dei simboli tracciati Bastano pochi
minuti di (nostro) apprendistato e il nostro Palm III è già in grado di
comprendere perfettamente tutti I comandi impartiti via stilo. In
particolar modo II riconoscimento della nostra scrittura Ovviamen¬
te non parola per parola (come era in grado di fare, buonanima,
l'indimenticabile Newton di Applel) ma carattere per carattere,
semplicemente tracciandoli all'interno dell'area preposta nella par¬
te bassa del display secondo uno schema preimpostato - immodi-
ficabile - del tutto compatibile con le nostre abitudini naturali. Scu¬
sate se è pocol
Se poi preferiamo una comoda (I) tastiera QWERTY, In partico¬
lar modo se andiamo in crisi pennimca con caratteri grafici poco
utilizzati, basta ' tappare'' (il click con lo stilo è detto "tap") in un
altro punto dello schermo per vederla visualizzata in tutta la sua -
familiare - maestosità. Ed è sempre con la pennina, unico stru¬
mento di input dei palmari mezzo formato”, che inseriremo i ca¬
ratteri mancanti, i numeri e tutta la punteggiatura eventualmente
necessaria. Una volta a casa o in ufficio, un semplice "clack’’
nell'apposita base fornita a corredo permette la sincronizzazione
automatica dei dati tra i due sistemi, posta elettronica compresa!
Cosa desiderare di più?
MCmicrocomputer n, 192-febbraio 1999
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Street Planner 99 olire su CD ROM le mappe stradali di tantissime citta europee Per iItalia sono presenti tutti i maggiori centri urbani del cenno-nord Ida Roma
In sul Ovviamente non e possibile installare sullo Psion tutte le mappe ma dì volta m volta quelle di maggior interesse
Per connettere uno Psion 5 ad Internet sono necessari pochissimi passi di Setup Ovviamente e necessario disporre di MessageSuire I 52 fgestore e-mail (nx e
browser Wn | |
seggio (matti si. ma non oltre la decen¬
za!) non foss’altro per i 9600 bps, mas¬
simo baud-rate offerto oggi dallo stan¬
dard GSM, davvero pochi per evitare
una pericolosa crisi isterica da waiting-
syndrome
Di soluzioni, forse un po' brutali, per
connettere "computermo" e telefoni¬
no" ne esistono da tempo piu d una.
La maggior parte di queste erano (so¬
no) basate sull'utilizzo di una costosa
card in standard PCMCIA, direttamen¬
te inseribile (batterie permettendo) nel
nostro palmare Windows CE oppure,
attraverso un adattatore esterno autoa¬
limentato, allo Psion Series 5. Da II par¬
te poi un cavo specifico che, tutto pim¬
pante. va collegato all'immancabile cel¬
lulare GSM o ETACS che sia Di sicuro
piu raffinata (ma qui la verifica del con¬
sumo energetico assume un importan¬
za ancora maggiore) la soluzione pro¬
posta tanto da Nokia quanto da Erics¬
son, basata su una scheda PCMCIA
con finterà circuiteria telefonica GSM
incorporata, che non utilizza il nostro
abituale "telefonino" essendo essa
stessa sufficiente allo scopo
Ma la libidine massima si raggiunge
senza collegamento hardware alcuno,
utilizzando un cellulare GSM dell'ulti¬
missima generazione (ad esempio -
tanto per cambiare! - il Nokia 8810 op¬
pure l'Ericsson SH888) che integrano
tutta la circuiteria digitale per trasmis¬
sione dati/fax oltre ad una porta a raggi
infrarossi per l'Interfacciamento al por¬
tatile (notebook Win98. palmare Win-
CE, tascabile Psion 5 e compatibili).
E chi non intende cambiare telefo¬
no? Se già gioca in casa Ericsson e di¬
spone di un modello della serie
6xx/7xx - tra i più diffusi nel mondo •
può ancora salvarsi in calcio d'angolo
acquistando il modulo DI-27 che ag¬
giunge al proprio cellulare tutto il ne¬
cessario per il collegamento - in tutto e
per tutto! - wireless con la Rete delle
reti Senza escludere, ci mancherebbe
altro, la possibilità di mandare e riceve¬
re tradizionali fax col nostro "compute-
rino ’, con tanto di firma autografa -
ove necessario - direttamente tracciata
con lo stilo a corredo sullo schermo,
grazie aH'ulilissimo (una volta tanto!)
touch screen Libidine! ! !
Waiting for Symbian
Tutto questo scenario, già abbastan¬
za frizzante di per se, potrebbe "cap
pottarsi ulteriormente" tra qualche me¬
se con l'arrivo dei primi prodotti figli di
Symbian |(www symbian corrili E' il
consorzio fondato da Nokia. Ericsson e
Psion (al quale si e poi unita Motorola)
per la definizione - era ora! - di una piat¬
taforma comune e a prova di standard
per la comunicazione digitale portatile
(Wireless Information Devices)
Di sicuro ne vedremo delle bolle,
nuovi prodotti basati su Symbian arrive¬
ranno presto sul mercato, tutti basati
su Epoc 32, il sistema operativo mobi¬
le" proposto da Psion, già utilizzato dal
Series 5 e dal compatibile GeoFox
E in tutto questo Microsoft che farà 7
Di sicuro, come sempre, non rimarra a
guardare. Lo faremo noi, utenti pa¬
zienti!
88
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
(s L ^a® ;
Compaq C Series 2000c
di Leo Sorge
Si continua a parlare di Windows CE.
la piattaforma Microsoft per applicazio¬
ni più o meno embedded. cioè non fa¬
cilmente modificabili nell'hardware e
nel software Si tratta di sistemi ultra¬
portatili e dal software compatibile con
la famiglia Microsoft, non solo i sistemi
operativi ma anche e soprattutto le ap¬
plicazioni e i server aziendali Seguono
il principio del PC Compamon. quindi si
affiancano ad un desktop esistente e a
dei database centralizzati, il tutto gesti¬
to da personale specializzato Non son
quindi sostituiti dei desktop, nè dei
portatili, come vedremo meglio piu
avanti II loro ambiente ideale è artico¬
lato su due punti nevralgici, il cliente e
I intranet (seriale o lan).
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Al banco di prova è la volta di due
modelli Compaq che sul mercato si
chiamano 800 e 2000c ma che come
Compaq C Series 2000c
Produttore e distributore:
Compaq Computer SpA
Miianofioti Strada i Patauo F9,
20090 Assago (MI)
Prezzi ;il pubblico (IVA esclusa):
Compaq 800 (B/NI con atimentatore. cavo se
naie e software, 1.1.250 000
Compaq 2000c (colon) con Cimentatore, cavo
sentile software L 1 549 000
modello di produzione sono il 2930A.
in versione BAW e Color La famiglia di
prodotto è la Compaq C-Serìes
I modelli in prova
La Compaq ci ha messo a disposizio¬
ne due palmari della C-Series, uno at¬
tualmente in commercio, l'altro il tradi¬
zionale B/N in fase di uscita dal mer¬
cato Abbiamo ritenuto interessante
provarli entrambi onde poter valutare
non solo le prestazioni in sé ma anche
l'impatto del cambiamento.
La versione a colori era predisposta
per Windows CE versione 2, poi dive¬
nuta la 2 1 grazie al software su CD,
89
L'hardware si basa su un Mips R4000
con 20 MB di Ram, espandibile a 32
MB Edo. Lo schermo è un STN a colo¬
ri. retroilluminato, in formato 640x240.
Le dimensioni sono di 18,2x10x3 cm,
di peso circa 550 grammi comprese le
batterie (ricaricabili) ed escluso l'ali¬
mentatore e schede aggiuntive. Con la
slitta le dimensioni lineari massime di¬
ventano 25x12,7x5,6 cm Per una scel¬
ta discutibile, la confezione dichiara la
presenza del modem integrato in ben
cinque lingue, tranne segnalare con un
asterisco che tale opzione non è dispo¬
nibile in nessuna delle nazioni citate, ivi
compresa l'Italia II messaggio in fran¬
cese, invece, segnala che il modem è
"disponibile in svariati Paesi", ma non
in quali II modello 800, invece, ha lo
batteria di backup, parzialmente inca¬
strata: per rimuoverla si puO usare lo
stilo In dotazione prima per inclinare la
batteria, poi per rimuoverla. Tale solu¬
zione, che certamente rende piu sicura
la posizione delle batterie, puO creare
problemi ed è comunque scomoda.
La tastiera rende lenta la digitazione
di grosse moli di dati, siano testi e nu¬
meri, mentre va benissimo per inserire
poche, veloci informazioni. Le tre con¬
nessioni essenziali del modello sono
quella seriale con il PC, la porta ad in¬
frarossi ed il connettore PCMCIA Di¬
sponibili anche un altoparlante ed un
microfono: tutti questi HPC sono infatti
utilizzabili anche come registratori vo¬
cali. E' sempre meglio portare con sé
una batteria di backup. CR2032, in
quanto la non corretta erogazione di
questa fonte porta alla frequente pre¬
senza di insistenti messaggi d'allerta
Lo schermo a colori è tutt'altra cosa
rispetto a quello in bianco e nero Oltre
al feeling dell'utente, la codifica croma-
Due viste laterali del
Compaq 2000c Sul lato
destro troviamo la se¬
riale e l 'alimentazione,
sulla sinistra lo slot
PCMCIA
schermo B/N ma sempre da 640x240
punti, ed una Ram di 8 MB espandibile
a 20 MB. Per entrambi il video ha due
diverse luminosità, impostabili sìa tra¬
mite tastino che con orologio di auto¬
spegnimento.
L'alimentazione é sempre da 3 V con
elementi da 1,5 V. ma il consumo è
elevato, per cui si consiglia di allacciar¬
si alla rete elettrica quanto più possibi¬
le. Il consumo è elevatissimo nel mo¬
dello a colori, che infatti ha delle batte¬
rie ricaricabili, capaci di erogare corren¬
ti elevate. Il vano di accesso alle batte¬
rie non ha accesso semplice, in quanto
richiede una pressione sul punto cen¬
trale e il rispetto degli incastri sul mobi¬
le plastico. Si tratta d'un principio se¬
guito anche in altri casi, ad esempio la
La tastiera del Compaq 2000c, nonostante le dimensioni complessive di lutto rispetto, ha i tasti piccoli e dalla corsa troppo breve .
90
MCmicrocomputern. 192-febbraio 1999
tica permette di capire più velocemen¬
te le informazioni a disposizione. Si
tratta d'una intuizione che ha fatto la
fortuna dei computer d'oggi, nani di
elaborazione tranne che per la gestione
dell'interfaccia grafica a colori, che di
fatto ha avvicinato il computer alle
masse. Inoltre è fondamentale per an¬
dare nelle direzioni del futuro, tipica¬
mente l'interfaccia geografica che per
CE. orientato alle forze vendita, è dav¬
vero basilare.
Nel caso degli HPC in azienda, quin¬
di, lo schermo a colori ha una sua Im¬
portanza, piuttosto grande. Non ne
avrebbe nel caso si trattasse di prodot¬
ti per l'utente finale, come sono altri
palmari in commercio, utili per scrivere
testi e comunicare per posta elettroni¬
ca: in quel caso i requisiti fondamentali
sono la leggerezza e la durata delle bat¬
terie, oltre ovviamente al basso costo.
La prova
Non ci sono differenze fondamentali
rispetto ad altri palmari con lo stesso
sistema operativo, per cui l'accento del
test si sposta sulla convivenza con
l'ambiente Microsoft.
Il software a disposizione compren¬
de Word, Excel, Outlook ed Internet
Explorer nella versione ridotta, mentre
di PowerPoint è incluso un player, che
permette l’invio di file PPT su uscita
VGA normale, anche per pilotare
proiettori. Ovviamente sono inclusi tut¬
ti i servizi di comunicazione seriale, lan,
modem ed infrarossi. Su Internet è
semplice reperire dei software di email
e di invio e ricezione di fax,
E' stato d'obbligo partire dal modello
a colori. La confezione esterna è suffi¬
cientemente attraente, e l'imballo rive¬
la una disposizione interna piuttosto
curata. Come documentazione, a parte
un quantitativo minimo di dépliant pub¬
blicitari, ci sono quattro media: due
CD, un floppy e due manualetti. Parlan¬
do di questi ultimi, le ridotte dimensio¬
ni del Manuale dell'utente di Microsoft,
di appena 68 pagine, lasciano intuire
che serva a ben poco, tra l’altro dando
per scontata la familiarità con l’ambien¬
te di Windows (menu, finestre e tendi¬
ne). Molto piu completo risulta il se¬
condo libro, la Guida di Riferimento
Compaq, anch'essa in italiano.
Dei CD, il primo porta Windows CE
vero e proprio, mentre l'altro contiene
alcuni software messi a disposizione
da Compaq Per la precisione ci sono
sei programmi, quattro omaggio e due
shareware, Quelli omaggio sono Mail
on thè Runl, Insync, Pocket Carbon
Copy e IntelliMigrate, Mail on thè Runl
gestisce posta elettronica con filtri e
link, edito da River Run. Insync! per ac¬
cesso remoto ai loro calendari e pro¬
grammi; Compaq Pocket Carbon Copy
per accedere al PC d’ufficio o al server
NT e di controllarlo a distanza dall'HPC:
infine IntelliMigrate di Puma, che sem¬
plifica il trasporto di dati oltre 70 orga-
nizer e PC portatili esistenti di diverse
società, tra cui Sharp, Casio, Pilot e
Hewlett-Packard.
I due shareware sono Corporate
MCmicrocomputern, 192-febbraio 1999
91
Connection, sempre di River Run, che
è un corredo di strumenti avanzati per
sviluppatori di software su banche dati
remote per Windows CE e Newton, e
bFAX Express, una notissima applica¬
zione della bSQUARE. Sull'HPC in pro¬
va abbiamo preferito installare l'ultima
versione di valutazione, disponibile sul
sito dell'azienda II floppy serve ad ag¬
giornare in automatico aicune funzioni,
ma va installato esclusivamente con
l'HPC connesso, pena il blocco del ta¬
sk.Avevamo a disposizione tre sistemi
operativi di tipo host Windows 95,
Windows 98 ed NT Workstation II pri¬
mo lo abbiamo messo su un Pentium
MMX a 200 MHz con 32 MB di Ram;
l’ultimo su un Pentium II a 450 MHz,
128 MB Ram, HD 8,4 GB. Windows
98, invece, è stato provato su entram¬
be le macchine.
Le versioni NT e 95, piuttosto cari¬
che di software di connessione, hanno
presentato dei piccoli problemi. Win¬
dows 98, installato su un hard disk sca¬
rico, ha tranquillamente funzionato su
entrambe le macchine Una volta confi¬
gurati sia il lato server che quello Client
di una connessione su linea seriale,
tutto è andato liscio. Specificando che
la connessione con l'HPC doveva avve¬
nire ogni qual volta che il desktop fos¬
se stato acceso, anche dimenticandolo
l'HPC si connetteva La prova è stata
poi effettuata anche con il modello In
B/N, semplicemente attaccando a lui II
cavo e lasciando il resto intatto, e la
conneslsone funzionava tranquillamen¬
te,
Il software
Ma che successo sta avendo questa
piattaforma? In generale diremmo piut¬
tosto buono, almeno a giudicare dalla
quantità di programmi disponibili Onli¬
ne. I siti fondamentali sono quello Mi-
Un mercato in espansione
Oggi come oggi. Windows CE ò una piattaforma il cui mercato e
assolutamente ben determinato Si tratta infatti d'un lettore per
forze di vendita con un'interfaccia utente grafica di ottimo livello
Riassumiamo infatti le caratteristiche degli attuali handheld di
questo tipo Si tratta di portatili leggeri, con schermo B/N o a colori,
di grande potenza locale ma privi di memoria di massa, difficili da
installare senza una certa competenza tecnica, eccellenti nel tra¬
sportare e mostrare dati sviluppati con programmi complessi (la
suite Office), complicatissimi per modificare questi dati Presup¬
pongono quindi l'esistenza di un computer desktop centrale e di un
amministratore di sistema che svolga installazione e manutenzione
delle connessioni e dei dati
In cambio di queste complessità Iniziali si hanno i vantaggi che
seguono I tanti portatili veicolano le Informazioni aziendali e com
merciali (presentazioni o semplici dati) e raccolgono dati digitati in
appositi moduli, eventualmente con firma, con piccole possibilità di
vederli alterati L amministratore di sistema vede semplificate al
mimmo le fasi di distribuzione e raccolta dei dati, nelle quali il data
base centrale viene aggiornato in modo semplice ed automatico
come se ci fosse un solo HPC collegato, mentre tale funzione agi¬
sce su un numero elevato di unita
Ulteriori applicazioni sono la connessione alla rete locale o geo¬
grafica per applicazioni di workgroup, posta elettronica e web
browsirig, oppure la connessione con la rete telefonica per funzioni
di agenda elettronica evoluta e fax In futuro si avranno integrazioni
con il telefono cellulare.
Il piano generale ha quindi una sua sostanziale linearità gli HPC
con CE sono I terminali Ideali per un'azienda la cui forza vendita ha
un amministratore di sistema ed un elevato numero di PC Buona
parte di questa linearità finisce pero smarrita in un certo numero di
anomalie che aggiungono complessila Innanzitutto la piattaforma
e usata anche per sperimentare altre soluzioni, sempre nell'ambito
del terminali, che vanno dalla vendita al banco (tipo Bancomat) alla
raccolta di firme (com e per I corrieri e gli esercizi convenzionati
con carta di credito), fino ai ristoratori che raccolgono le ordinazioni
al tavolo e le inviano ad infrarossi all'host di raccolta. Inoltre II pen
siero di Microsoft e rivolto anche ad altri canali, quali l'Auto PC, Il
lettore DVD. I set-top box per la TV digitale, l'organizer e molto al¬
tro, tutte idee che influenzano non poco sia il software che
I hardware.
Inoltre una compatibilita formale con la filosofia delle altre piat¬
taforme Windows richiede che un certo numero di cose vengano
organizzate sul desktop in modo illogico per l'HPC Infine alcune
concessioni allo spettacolo, come la multimedialità o i giochi, sono
davvero fuori luogo: basti pensare che esistono dei player MPG3
per degli oggetti che partono con 8 MB di Ram. laddove un file au¬
dio, benché compresso, occupa comunque qualche centinaio di kB
La continua discesa dei prezzi dei portatili sta trascinando verso il
basso anche questi oggettim In questo modo se ne favorisce la dif
fusione anche sul mercato home e professionale, nel quale si pos¬
sono trovare appassionati disposti a provare soluzioni innovative
Un eventuale costo proporzionale al peso, quindi metà di quello
d’un portatile, sarebbe senz altro ben accolto dal vasto pubblico
Proprio in quest'ottica non va trascurata la presenza sul mercato
dpun certo numero di HPC in bianco e nero In caso si riesca a trat¬
tare un buon prezzo, infatti, si tratta senz altro duna occasione per
entrare nel nuovo mondo del diskless.
E gli altri portatili?
Ci si può chiedere perche mai si dovrebbe acquistare un HPC con
Windows CE anziché uno Psion o un portatile ultraleggero In effetti
il primo ha una tastiera vera ed una grande durata delle batterie,
mentre i secondi sono dei veri PC senza le limitazioni di CE e per di
piu a parità di peso/prezzo/durata batterie
In effetti le funzioni salienti degli HPC sono le maggiori risorse
hardware, che generano un consumo piu elevato ma che permetto¬
no di mostrare altrove I famigerati dati aziendali, che comprendono
immagini, grafici, mappe e presentazioni Se Windows CE e un pro¬
dotto aziendale, lo Psion e senz'altro piu adatto al libero professioni
sta,
Sembra pio difficile comprendere perche gli HPC abbiano merca¬
to anche contro i superportatili Dal Toshiba Libretto in poi, molti so¬
no stati i notebook da circa 1 kg con schermo a colori che ormai
raggiunge I 1024x768 punti ma software e periferiche normali
Adesso costano anche meno degli stessi HPC a colori Perche mai
si dovrebbe preferire uno scatolotto nero ad un Sony Vaio? In realta
esiste una risposta ben precisa. L'HPC e un walkabout, che legge
dati registrati altrove. Chi pensa che il Walkman o l'autoradio sosti
lulscano l'Impianto tufi di casa? In più tali dati non sono modificabili
e sono sincronizzabili con estrema facilita, e questo ò fondamentale
per le grandi aziende che necessitano di database centralizzati
Resta il fatto che la versione a colon ha delle capacita multime¬
diali non trascurabili, gestendo in qualche modo segnali audio sia in
riproduzione che in registrazione, Immagini in movimento: connes¬
sioni seriali, in rete, via modem e ad infrarossi Questo insieme di
funzioni in poco piu di mezzo kg risulta senz'altro attraente per qual¬
siasi tipo di utenza Può trovarlo un vantaggio non solo chi se lo ri¬
trovi in virtù di scelte aziendali, ma anche l'utente finale appena ap¬
pena smaliziato e comunque molto curioso di seguire le evoluzioni
di questi oggetti.
92
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
crosoft |imi) //www.miaosoti coni
/wmdowsce/default asp) che spesso
viene reindirizzato altrove, e quello di
WindowsCE proprio (http://www.win-
dowsce.com), ma ne esistono molti al¬
tri, in generale raggiungibili anche da
questi due. Ma attenzione, perché l'ag¬
giornamento non e certo frequente,
per cui spesso i siti non esistono piu
Inoltre proprio in questo periodo si sta
verificando la trasformazione della dif¬
fusione del software da shareware a
vendita, seppure per lo piU a basso co¬
sto, per cui le informazioni non fresche
comportano una gran perdita di tempo.
Per gl'interessati sono disponibili an¬
che riviste online (generalmente buo¬
ne), mailing lisi (interessanti) e siti con
commenti (in generale di scarsa qua¬
lità).
Rispetto alla versione 1 di CE, sulla
quale era sostanzialmente impossibile
scrivere applicazioni, la strada fatta è
davvero tanta. Le comunicazioni azien¬
dali e personali sono il settore più se¬
guito, ma non mancano altri tipi di ap¬
plicazione. Un tipico esempio è l'en-
cryption a 128 bit per Pocket Internet
Explorer 3, disponibile come sharewa¬
re all'indirizzo http://www mlcrosoft
com/windowsce/downloads/pccompa-
nions/128ssl.asp; in giro si trova anche
un software per la realizzazione di file
di tipo screencam. grazie ai quali si può
trasferire la competenza in modo sem¬
plice Immancabili i giochi: l'ultima
bomba riguarda nientemeno che Ha¬
sbro, il cui stand allo scorso Ces ripor¬
tava l'annuncio di Trivial Pursuit. Mono-
poli ed altri per la micropiattaforma in
questione. Dal rilascio del software de-
velopment kit da parte di Microsoft,
che negli States lo ha distribuito sia su
CD che su Internet (ma occupa circa
100 MB), le cose sono molto cambia¬
te. anche se si tratta d'un prodotto non
supportato. E a proposito di supporto,
in Italia esiste almeno una struttura
che si occupa di questo: e la DS Group
Chttp://www.dsqroup~it71 che su Win¬
dows CE ha un sito specifico
[hnp //www enterprisece it|
Conclusioni
Oggi gli HPC con Windows CE ser¬
vono principalmente alle forze vendita
di aziende dislocate sul territorio In
quest'ambito non hanno rivali, e sono
anzi avanti alle soluzioni proposte dalla
concorrenza. La necessita di usare la
piattaforma anche per verificare altri
mercati, insieme ad una certa eredita
del passato, rendono piU complesso e
contorto il sistema globale.
Non sono la soluzione per il profes¬
sionista e non competono direttamen¬
te con il PC portatile, se l'azienda e di
dimensioni tali da potersi permettere
una struttura a tre livelli: server (con
amministratore di sistema), rete di PC
ed HPC
Il colore è una conquista oggi poco
rilevante, ma che a brevissimo termine
sarà distintiva per una piattaforma
sempre più orientata a fungere da di¬
splay in giro per il territorio. L'interfac¬
cia geografica renderà possibile avere
in tempo quasi reale informazioni com¬
merciali per servizi e prodotti già forniti
o in divenire, garanzia di un vantaggio
competitivo nei confronti della concor¬
renza Ma se non si ha la struttura e il
denaro da investire, probabilmente si
va incontro a problemi
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
93
di Franco Paiamaro
DELL PRECISION 610
“ La macchina piu potente che abbiamo
provato finora". Parole trite e ritrite, ogni
anno, più o meno, si ripete questo ritor¬
nello almeno tre volte, che casualmente
coincidono con la presentazione di qual¬
che nuovo processore o tecnologia ela¬
borala. . In questo caso, la "macchina
più potente provata finora", è una super¬
ba macchina per applicazioni grafiche
avanzate biprocessore proposta da Dell,
la Precision 610. anche questa volta l'af¬
fermazione è ampiamente giustificata:
con due processori Pentium II Xeon a
450 MHz e con 512 Kbyte di cache cia¬
scuno...
Appena entrato in redazione sono stato
accolto da un silenzio... innaturale. In un
cantuccio, abbastanza nascosto, era stata
montata una macchina dall'aspetto in¬
confondibilmente professionale oltre che
dalle linee dell'unità elaborativa centrale,
lo si deduceva dalle mastodontiche di¬
mensioni del monitor collegato, un bellis¬
simo 21 pollici Trinitron Neanche fosse
un rettangolone nero lucidissimo sospe¬
so a mezz'aria, avvicinandosi non potevo
fare a meno di essere colto da timore re¬
verenziale. ..
Scherzi a parte, la workstation grafica
Dell Precision e una macchina a dir po¬
co superlativa: a prescindere dalle carat¬
teristiche tecniche, di assoluto rilievo,
colpisce l'ingegnerizzazione dello chas¬
sis. la qualità realizzativa e le spettacola¬
ri prestazioni offerte: con applicazioni
multithread, la capacità elaborativa è
sbalorditiva.
La configurazione in prova rappresenta
quasi lo stato dell'arte per le workstation
grafiche di fascia medio bassa. La gam¬
ma di workstation Precision di Dell com¬
prende parecchi modelli, con CPU a parti¬
re dal Pentium II (modelli 210 e 410) in
configurazione singola e dual processing,
e Pentium II Xeon (il modello 610), la pos¬
sibilità di personalizzazioni è incredibile: è
possibile, direttamente dal sito Web di
Dell "costruirsi" la propria workstation
grafica, semplicemente selezionando dal¬
la lista di opzioni i componenti necessari
alle proprie esigenze; la macchina arriverà
perfettamente configurata e con persino i
software richiesti già installati (come Soli-
dEdge 6 Full Version oppure Adobe
Graphics Studio), con relative licenze in¬
somma, estratta la macchina dagli imbal¬
li, si è immediatamente produttivi,
94
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Dell Precision 610
DELL PRECISION 610
Produttore e distributore:
Doli Computer Italia Spa
Viale Mdanofiorl, palazzo WTC
20090 Assago IMI)
Tel 02/57782 1
Fax 02/57503530
htlp //www dell il
Prezzi (IVA esclusa)
Precision 610 Llt 12.397 000
Monitor Ut. 1,936 000
Il metallo usato è di qualità eccellen¬
te, la rigidità strutturale è molto elevata.
La progettazione totalmente modula¬
re permette un rapidissimo accesso a
tutti i componenti della macchina, e
rende i tempi di fermo macchina per ri¬
parazioni o manutenzione brevissimi.
La qualità realizzativa 6 a livelli elevatis¬
simi; mi trovo di fronte ad una worksta¬
tion pensata per "rubare" il mercato a
macchine RISC dedicate, dal costo rap¬
portato alle prestazioni e quindi, ben
fuori della portata di gran parte dei let¬
tori di MC, me per primo.
Tutto ruota intorno alla coppia di pro¬
cessori Pentium II Xeon di Intel, in que¬
sta configurazione sono presenti due
processori con 512 Kbyte di memoria
cache dì secondo livello sincronizzati al¬
la stessa velocita di clock del core della
CPU. La dissipazione del calore prodot¬
to dalla CPU e demandata alla genero¬
sa aletta passiva fissata permanente-
mente alla cartuccia per Slot 2
Sul cabinet, una ventola di grandi di¬
mensioni provvede ad indirizzare il flus¬
so d'aria attraverso le CPU ed a mante¬
La macchina
Partiamo dallo chassis. Bellissimo, a
dir poco. Il cabinet che vorrei avere per¬
sonalmente a casa per le prove, è total¬
mente smontabile senza utensili: si
smonta premendo un pulsantino semi¬
nascosto in basso sul frontale, magi¬
stralmente stampato in materiale plasti¬
co di alta qualità; a
questo punto, si
solleva l'intero fian¬
co sinistro della
macchina, espo¬
nendo la scheda
madre e tutti i
componenti interni;
proseguendo, per
una maggiore ac¬
cessibilità (e anche
per aggiornare la
memoria di siste¬
ma), è possibile
sbloccare il modulo
di alimentazione,
da ben 300 watt, e
farlo basculare ver¬
so l'alto.
Facendo ruotare
una levetta resa ac¬
cessibile dall'aper¬
tura del "cofano",
6 poi possibile ri¬
muovere tutto il
frontale, permet¬
tendo di accedere
al vano dischi, an-
chesso totalmente
estraibile, come
estraibili senza at¬
trezzi sono il floppy
(di un formato as¬
solutamente inu¬
suale, trattandosi di
un modello normal¬
mente usato per i
portatili) e il CD¬
ROM.
Il mìnitower del Precision 610: design sobrio, molto lontano
dall‘austera e gelida bellezza delle macchine IBM o dall 'esoteri¬
smo delle Silicon Graphics, ma comunque comunicante profes¬
sionalità. .
nere la temperatura interna a livelli
adeguati.
I due processori sono saldamente
fissati al retro del cabinet da quattro
bulloni passanti, che attraversano la
scheda madre e s'impegnano in inserti
filettati fissati sul fianco destro (inamo¬
vibile) dello chàssis Questo perche il
peso, molto rilevante, della singola car¬
tuccia sarebbe eccessivo da sostenere
per il materiale (vetronite. dello spes¬
sore di circa un millimetro) con cui e
realizzata la scheda madre: questa po¬
trebbe flettersi e danneggiarsi. Imme¬
diatamente sopra ai due Slot 2 delle
CPU, troviamo la memoria centrale, co¬
stituita da due DIMM sincrone da 256
Mbyte ciascuna, con ECC e con scher¬
matura metallica. La scheda madre e
basata sul chipsel Intel GX con FSB di
100 MHz, e supporta due Gbyte di
RAM, utilizzando le (costosissime)
DIMM da 512 Mbyte.
Integrate sulla scheda madre trovia¬
mo un pregevole controller Adaptec
2940U2W con tecnologia LVD-SE. e
dotato d'interfaccia RAIDport III; si trat-
Sul retro della workstation si possono notare le differenti colora¬
zioni per riconoscere a colpo d'occhio I diversi connettori delle
periferiche: blu per il monitor, verde per la tastiera, giallo per il
mouse...
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
95
L interno delta macchina
Il blocco delle CPU. al cen
tro della scheda madre, e
veramente imponente
Cosi si presenta appena ri¬
mosso il coperchio
e cosi invece alzato I ali¬
mentatore e rimosso il fron¬
tale L accessibilità e totale
Da notare come l ordine e In
razionalità dominino l'mter
no
ta di un connettore aggiuntivo, posto a
destra di un connettore PCI, che per¬
mette l’utilizzo della scheda opzionale
ARO 1130 CAC. un controller RAID con
cache (16 Mbyte di serie): l'interfaccia
audio, basata sul single-chip 4237b di
Crystal. a 16 bit stereo, compatibile
Sound Blaster, e l'ottima interfaccia di
rete 3C905B di 3Com.
La macchina è anche dotata di un ac¬
celeratore tridimensionale dalle presta¬
zioni estremamente interessanti: un
Accelgraphics (ora divenuta di proprietà
della Evans & Sutherland) AccelGA-
LAXY, basato sul chipset Realimage
2100 e implementato su Bus AGP.
quest'interfaccia grafica, nella configu¬
razione proposta da Dell, permette la
visualizzazione su un solo monitor, a
differenza della versione retali che è
provvista di due uscite VGA: il motore
3D Realimage permette il setup di 4
milioni di triangoli il secondo, e la ren-
derizzazione di 90 milioni di textured
pixel il secondo, alla profondità di colo¬
re di 24 bpp
I dispositivi di memorizzazione, oltre
al solito floppy da 3.5. sono costituiti da
un velocissimo disco rigido da 9,1 Gby-
te. il Seagate Cheetah a mezza altezza,
un disco da 10.000 giri il minuto, ormai
giunto alla sua terza versione, con inter¬
faccia LVD (Low Voitage Differential, un
nuovo protocollo SCSI che permette
transfer rate da 80 Mbyte/s di picco e
una lunghezza del cavo di diversi metri)
96
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
Dell Precision 610
Come va
Acceso il computer, la prima cosa
che si nota è il sibilo del disco, che
seppure in tono sommesso, è abba¬
stanza penetrante, Ricorda un aereo a
reazione in decollo.., 10000 giri il mi¬
nuto non sono pochi, e anzi, rispetto al
DGVS di IBM, il rumore non è nemme¬
no esagerato Per partire Windows NT
ci mette un po', poi, sono di fronte alla
schermata classica della GUI..
Apro II portaCD e comincio ad instal¬
lare un po' di cose Prima i bench-
mark, in una stazione grafica, l'accele¬
ratore è fondamentale: sinceramente,
forse mi aspettavo di meglio ,, non
fraintendete, è spaventosamente velo¬
ce, solo, rispetto a quello che fa una
macchina di classe Silicon medio-alta,
Particolare superiore del cabinet
Si nota il minimo spessore del floppy derivato dallo
produzione por portatili, e il CD-rom montato su
guide con sblocco a pressione
U2SCSI wide e da un CD-ROM NEC
CDR1910 A, 32x e anchesso SCSI.
Un sogno, il cablaggio tutti i connet¬
tori di alimentazione inutilizzati sono do¬
tati di un piccolo cappuccio in silicone
che isola i conduttori, cosi anche i con¬
nettori SCSI. Le piattine SCSI, sia il 50
poli, sia il 68 poli, sono dotati di un ter-
minatore attivo alle estremità, che per¬
mette una facile gestione delle periferi¬
che, tutti i cavi sono razionalmente e
ordinatamente disposti in modo da di¬
minuire al massimo la distanza tra i sin¬
goli componenti da connettere e con¬
temporaneamente migliorare l'accessi¬
bilità ai vani interni. Le sole schede pre¬
senti all'interno sono l'acceleratore gra¬
fico AccelGALAXY e II controller ARO
1130, essendo tutto il resto integrato
sulla scheda madre
Particolare della maniglia ante¬
riore: permette di estrarre facil¬
mente li cestello con gli alloggia¬
menti dei dischi fissi Si intrave¬
de Il Seagate Cheetah sulla de¬
stra, nel cestello
Di eccellente qualità il cavo SC¬
SI con terminatore attivo inte¬
grato
Questa e la scheda acceleratrice
tridimensionale AccelGALAXY
nella versione Cuslom per Dell
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
97
Dell Precision 610
siamo ancora un poco indietro, Se
prendiamo in considerazione, perù, il
costo di una stazione SGI medio-alta
(50/80 milioni), ci rendiamo conto che
le prestazioni di questa scheda sono
assolutamente competitive, con un
rapporto qualita/prezzo decisamente in¬
teressante Fantastico il disco: con Th-
readMark 2.0 ho raggiunto il mas¬
simo punteggio finora per un
disco singolo: c'è da dire
che il disco era ben
gestito dall'ac¬
coppiata
controller
Questa e una DIMM SDRAM
PC 100 da 256 Mbyte, con Error
Checklng and Cocrecting
(ECC) per la dissipa¬
zione del calore e
una migliore
scherma¬
tura.
Adaptec
U2W / Adaptec
ARO 1130 con 16
Mbyte di cache Con più dischi a dispo¬
sizione (è possibile montarne interna¬
mente fino a quattro), sono disponìbili
ben quattro livelli RAID, 0, 1, 1+0, e 5
Proviamo qualche applicazione mul-
tithread: Photoshop 5.
Mamma mia, con immagini da 80
Megabyte 6 praticamente tutto In tem¬
po reale!
Oltretutto, non necessariamente gli
acceleratori grafici 3D eccellono anche
nel 2D, ma In questo caso le prestazio¬
ni sono ottime.
È necessario rendersi conto che
macchine multiprocessore, per poter
I chip
sono co¬
perti da una la¬
mina di metallo
Non e compatibile con
DIMM di diverse dimensio¬
ni. a parte quelle da 512 Mbyte
essere sfruttate al massimo delle loro
possibilità, necessitano, oltre che di un
S O. apposito (come NT 4 0). di appli¬
cazioni con codice nativo multithread.
Ora, qualche applicazione
CAD/CAM: sono riuscito a riprodurre
l'otturatore dell'M16 (si tratta di un ci¬
lindro con fresature abbastanza com¬
plesse, composto da 12 pezzi) in circa
due ore di un sabato pomeriggio. Per
me, un record: effettivamente, la vi¬
sualizzazione in questo modo rende
anche molto più produttivi, senza con¬
tare che quasi non ci sono più tempi
morti ad aspettare la elaborazione.
Proviamo pure Quake II: mah, insom¬
ma, forse un Pentium II 400 con una
bella Voodoo 2 va più o meno cosi..,
Anche Corrado ha fatto qualche pro¬
va su questa macchina: con una faccia
impassibile, ha affermato "si, in effetti
è la macchina più veloce che sia entra¬
ta finora qui in redazione".
Un discorso a parte merita lo sconfi¬
nato monitor UltraScan 1600 HT, da
1600x1200 a 85 Hz. costruito
per Dell da Sony: la diagonale
reale è di 19.8 pollici, con
una visualizzazione nitidis¬
sima ed una stabilita in¬
credibile dell'immagine:
a 100 Hz lo schermo
sembra scolpito nel granito
eterno! Rispetto all'Eizo T67S
servito alla prova degli acceleratori
3D, l'immagine sembra leggermente
più luminosa e forse la geometria è
superiore, devo dire che forse preferi¬
sco il Dell. Sara anche a causa del pol¬
lice in più, chissà...
Comunque, una macchina pensata
per un'utenza professionale, progetta¬
ta per essere inserita in una rete, e ov¬
viamente poco indicata per un uso per¬
sonale.
sistema operativo utilizzato è ov¬
viamente Windows NT 4.0 con Servi¬
ce Pack 3, nell'esemplare in prova in
inglese, per il mercato Italiano è di¬
sponibile la versione nazionalizzata:
tutti I programmi di gestione sono cor¬
rettamente installati, e la macchina
deve solamente personalizzata in ba¬
se alle proprie esigenze: per esempio,
sebbene sia correttamente installata
l'interfaccia di rete, bisogna configura¬
re i singoli protocolli di rete (il TCP/IP
non è installato di serie), oppure ag¬
giungere e configurare le seriali (an¬
che queste non collegate...). L'utente
medio di una macchina come questa,
raramente ne è II proprietario, e co¬
munque, non ne è l'amministratore: la
configurazione è demandata agli spe¬
cialisti IT dell'azienda, che troveranno
nelle workstation Dell Precision un'ot¬
tima gestibilita e facilità di configura¬
zione
I due processori Pentium II Xeon smontati le maggiori dimensioni rispetto al Pentium II liscio ' sono do¬
vute alla presenza dei chip CSRAM (custom Static RAM) per la cache di secondo livello
Conclusioni
La classica macchina "non per tutti”
Velocissima, affidabile, stabilissima e
bellissima,,, con tutti questi "issimi”,
sarà anche costosissima? Dipende per
una azienda che deve fare un investi¬
mento intelligente in campo informati¬
co, ed ha la necessita di macchine de¬
dicate per compiti "mission criticai”,
potrebbe trattarsi di un affare: si tratta
pur sempre di una piccola parte del ca¬
pitale necessario ad acquistare una
macchina RISC, con in più il vantaggio
che dal punto di visto della manuten¬
zione e della gestione si tratta di una
piattaforma Wintel.
98
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Quando è stata
l’ultima volta che
hai ricevuto
propri o
ciò che avevi
chiesto?
I nuovi Ufcbook Fujitsu ti danno sempre
esattamente ciò che chiedi. Qualunque cosa sia.
Qualcosa di estremamente piccolo? Biblo,
il più innovativo: la metà di un normale note¬
book. solo 1,1 kcj di peso, ma con un Processore
Intel* Pentium* con tecnologia MMX'” da 233
MHz c 3.2 GB di Hard Disk.
Qualcosa di molto economico? I modelli
della serie C costano praticamente come un
desktop, ma hanno uno schermo TFT da 12.1"
che ha un'area di visibilità più ampia di quella di
un monitor standard CRT da 14"
Se poi chiedi qualcosa di leggero, i modelli
della serie L pesano meno di 2 kg.
La serie E con processore Intel* Pentium* Il
c ideale per sostituire un PC desktop, mentre la
serie multimediale X con DVD ti permette di
sprigionare tutta la tua creatività.
In ogni caso, puoi essere certo che. qua¬
lunque modello tu scelga, lavorerà molto e ti
costerà poco perché tutti sono pensati, proget¬
tati e realizzati completamente da Fujitsu.
Fujfrsu
PCs • NOTEBOOKS • SERVERS
linei, Intel Inside e Pentium sono marchi registrati e MMX c un marchio di Intel Corporation.
Non tutti i prodotti sono equipaggiati con Processoti Intel Pentium II.
ITutti gli altri nomi di prodotto sono marchi registrati dai rispettivi proprictaril.
Iwww.lujitsu-computersxonl
di Pierfrancesco Fravolini
Pegaso DVD Ready
L inarrestabile evoluzione dei pro¬
cessori ha portato, nel giro di pochissi¬
mo tempo, ad avere macchine tre¬
mendamente veloci, con prestazioni
esorbitanti, con grafica che farebbe
impallidire una workstation Silicon
Graphics di solo qualche anno fa, La
crescita esponenziale della potenza
dei microprocessori è indubbiamente
legata all'affinamento della tecnologia
elettronica. Sembra strano ricordare
che in processori come il 68000 della
Motorola, o il suo acerrimo rivale l'In¬
tel 8086, fossero presenti decine di
migliaia di transistor Solo decine di
migliaia di transistor Ora l'affinamen¬
to della tecnologia produttiva consen¬
te di inserire in un chip non decine di
migliaia, ma milioni di transistor e que¬
sto ha permesso l'integrazione ad
esempio della FPU, una volta il copro-
cessore matematico e di parte della
memoria cache, oltre a rendere i siste¬
mi più complessi e molto più potenti,
Ormai con un chipset costituito da un
pugno di integrati si costruisce un in¬
tero computer completo di interfacce
PCI, ISA, IDE e chi piu ne ha più ne
metta I tecnici della Cyrix hanno por¬
tato all'eccesso questa strada ideando
e realizzando un chip che integra al
suo interno praticamente tutte le fun¬
zioni necessarie ad un computer: una
migliore ingegnerizzazione ed uno stu¬
dio accurato dei "colli di bottiglia" pre¬
senti all'interno di un sistema attuale
ha permesso di creare il MediaGX. un
processore di classe Pentium MMX
che ha integrati al suo interno la sche¬
da video, quella audio, l'interfaccia
verso il bus PCI e quella verso la me¬
moria Questo processore e presente
nel computer che mi accingo a prova¬
re questo mese, il Pegaso DVD
Ready, un computer di tipo Slim Line,
dalle caratteristiche interessanti e
prezzo contenuto
Costruzione
L'alta integrazione fornita dalla CPU
MediaGX consente di realizzare
motherboard e soprattutto computer,
100
MCmicrocomputern. 192-febbraio 1999
Pegaso DVD Ready
Pegaso DVD Ready
Produttore e distributore:
Pegaso Team s ri.c
Viti Sari Remo 3
20098 Sin Giuliano Milanese IMI)
lei/la* 0298241666
Prezzi: (IVA esclusa)
DVD Ready Lil 1 450 000 (escluso monitor)
versione base (senza DVD con CD-ROM 36x)
Ut. 1.150000
Monitor 15 Ut 286 000
Sul retro del computer i connettori sono disposti in maniera iazionale sulla sinistra, oltre alla vaschetta IEC
per il cordone di alimentazione troviamo le preso per le connessioni audio e video, quest ultima anche in
formato composito, per il collegamento di un televisore o un monitor PAL. piu una presa MINI PIN per la
connessione MIDI Al centro sono presenti le due prese seriali, la presa Joystick e I due MINI DIN per ta¬
stiera e mouse A destra, sotto le aperture per le due schede PCI che si possono inserire troviamo la presa
per la stampante All'estrema destra una fessura consente l'utilizzo di una scheda ISA, purché di quelle
basse
di ridotte dimensioni, senza schede
aggiuntive che sottraggono spazio e
connettori PCI e ISA In questo caso
ci troviamo infatti di fronte ad un case
SLIM, più piccolo quindi di un mobile
desktop, in particolare molto più bas¬
so e più stretto, adatto quindi ad es¬
sere collocato sulla scrivania affollata
di un ufficio. Questi case SLIM neces¬
sitano di motherboard opportunamen¬
te dimensionate ed ingegnerizzate. In
particolare, come si vede dalle foto,
sulla scheda principale c'ò un solo slot
ISA, posto all'estrema sinistra ed uno
slot EISA al quale 6 collegata, a no¬
vanta gradi, una schedina aggiuntiva
che supporta i due slot PCI Le sche¬
de PCI quindi vengono montate paral¬
lelamente alla motherboard, con il ri¬
sultato di contenere l'altezza del mo¬
bile. L'interno del computer, che ap¬
pare abbastanza compresso, ha I hard
disk collocato davanti alla mother¬
board, mentre l'alimentatore ò molto
piccolo. Purtroppo, anche nell'inge-
gnerizzazione di questi cabinet di di¬
mensioni ridotte, non si 6 riusciti a ra¬
zionalizzare le connessioni tra i vari
componenti del computer ed il cablag¬
gio interno e comunque molto caoti¬
co. Sul retro del computer troviamo
tutte le connessioni necessarie più al¬
cune specifiche dei sistemi basati su
processore MediaGX: oltre le connes¬
sioni audio e VGA troviamo infatti una
presa di uscita video in formato com¬
posito, per il collegamento di un tele¬
visore o un monitor PAL, più una pre¬
sa MINI DIN per la connessione MIDI.
All'estrema destra una fessura con¬
sente l'utilizzo di una scheda ISA, pur¬
ché di tipo basso.
La tastiera in dotazione ha diversi
tasti aggiuntivi che consentono di con¬
trollare le varie funzioni multimediali
del computer: la prima fila di tastini In
alto a destra facilita la navigazione in
Internet, con i tasti per aprire il brow-
ser, andare indietro o avanti con le pa¬
gine. fermare II caricamento di una de¬
terminata pagina, ecc. I tasti immedia¬
tamente sotto controllano le funzioni
La tastiera in dotazione ha diversi tasti aggiuntivi che consentono di controllare le varie funzioni multimediali del computer, come i tasti che facilitano la navigazio¬
ne in Internet e controllano le funzioni del CD player o del DVD presente nel computer
MCmicrocomputer n. 192-febbraio 1999
101
del CD player o del DVD presente nel
computer; troviamo infatti tasti per
muoversi tra le tracce, i tasti Play,
Stop e Record, per registrare da una
sorgente assegnata Sull'estrema de¬
stra troviamo uno (scomodo) tasto a
bilanciere che controlla lo scrolling del¬
la finestra attiva, sia che si tratti di una
pagina del browser che quella di un
documento. Al centro della tastiera, in
alto, troviamo i tasti che controllano
l’audio, con due tasti per la regolazio¬
ne del volume e uno per il muting. Gli
altri tasti servono a porre il computer
nel modo "suspend" o "sleeping" e
ad attivare la calcolatrice di Windows.
Il monitor
Il monitor fornito con la macchina è
un 15 pollici a schermo piatto, abba¬
stanza economico. Il software interno
consente di operare tutte le regolazio¬
ni necessarie per la taratura. Ho nota¬
to comunque che non 6 stato possibi¬
le mettere perfettamente a punto la
visione da un lato per la presenza di
una leggera inclinazione del quadro,
dovuta ad una non perfetto allinea¬
mento del gruppo posteriore del CRT.
che non consente tra l'altro di rendere
perfettamente dritti e verticali i bordi
laterali del monitor. In ogni caso, a
parte questi difetti, la qualità della vi¬
sione è apparsa buona, senza accen¬
no di affaticamento.
Il DVD Creative
La macchina giunta in redazione ha
dotazione il lettore DVD Creative
Labs, completo di scheda per la deco¬
difica hardware MPEG II. inserita in
uno degli slot PCI esistenti, e di un
set di altoparlanti completo di satelliti
più subwoofer. L'insieme, indipenden¬
temente dal computer sul quale e
montato, consente di fruire dei vari ti-
Cyrix MediaGX
Il processore MediaGX Cyrix, se non fosse per la vistosa scritta,
passerebbe del tutto inosservato In realta è il vero e proprio cuore
del computer Nel MediaGX sono infatti integrate la maggior parte
del dispositivi che nei chipset tradizionali si trovano sparsi per la
scheda madre.
Nel disegno troviamo le differenze tra un computer che utilizza un
chipset tradizionale ed un computer costruito attorno al MediaGX.
Come si vede nel MediaGX sono integrati il Bridge PCI, Il controllore
della memoria e la cache di secondo livello, il controller grafico e la
memoria video, oltre al chipset per l'audio II MediaGX si basa su tre
tecnologie denominate XpressRAM, XpressGRAPHICS e XpressAU-
DIO.
La tecnologi,! XpressRAM consiste nelllntegrare il controller del¬
la memoria direttamente nella CPU In questo modo vengono azze¬
rati i ritardi causati dal movimento di dati tra la cache esterna e la
memoria principale dell'elaboratore. Ponendo II controller diretta¬
mente nella CPU i dati vengono scambiati direttamente tra quest ul¬
tima e la RAM, eliminando la necessita di memoria cache esterna:
in questo modo vengono raggiunte le massime performance
XpressGRAPHICS consiste nell'integrazione all'Interno della CPU
della scheda video Un innovativo sistema di compressione grafica
consente di utilizzare la memoria principale del computer come me¬
moria video, senza la necessita di costosa memoria aggiuntiva. Se¬
condo la Cyrix mentre in un PC tradizionale la grafica viene elaborata
fuori dalla CPU ed I dati
scambiati con questa pas¬
sano necessariamente at
traverso il bus PCI o AGP.
più lenti rispetto alla velo¬
cita interna del processore,
con la tecnologia Xpres¬
sGRAPHICS. i dati grafici
vengono elaborati alla piena
velocita del processore. Un
altro vantaggio e dato dal
fatto che, non essendoci
memoria video aggiuntiva,
il processore può autoconfi-
gurare la memoria che gli
serve, dipendentemente
dalla risoluzione e dalla
profondità colore richiesta
In questo modo, anche con
il pieno supporto MMX, un
computer dotato di Me¬
diaGX risulta essere estre¬
mamente versatile e può essere facilmente utilizzato sia per I giochi
che per applicazioni piu serie, senza bisogno di cambiare la dotazio¬
ne di memoria video,
XpressAUDIO consente
di non dover utilizzare una
scheda audio esterna An¬
che in questo caso la mag¬
gior parte dell'hardware au¬
dio e integrato nel proces¬
sore che si occupa anche
della generazione dei suoni.
In realta, come si vede an¬
che nel disegno, mentre la
scheda video e compieta-
mente Integrata nella CPU,
l'audio è solo parzialmente
integrato. Un chip aggiunti¬
vo infatti, siglato Cyrix
5520. fornisce l'adeguata
interfaccia con il mondo
analogico, e integra I codec
(convertitori A/D e D/A) ne¬
cessari, oltre ad altri com¬
ponenti come le interfacce
ISA, IDE e USB
102
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Pegaso DVD Ready
Togliendo II coperchio
sì accede all'interno del
computer che appare
molto compresso
L hard disk e collocato
in una posizione inu¬
sitate. cioè davanti alla
motherboard. mentre
l'alimentatore 6 molto
piccolo
toli di film in DVD
esistenti (e che
stanno aumentan¬
do a vista d'oc¬
chio). A parte con¬
siderazioni del tipo
che è molto me¬
glio veder un film
in DVD sul televi¬
sore piuttosto che
sullo schermo di
un computer, ecc.
Il sistema funziona
molto bene e con¬
sente una fruizione
dei programmi di
buon livello Anche
gli altoparlanti In
dotazione, seppur
di aspetto dimes¬
so, hanno rivelato prestazioni di buon
livello, sempre rapportate, certamen¬
te, a quelle di altri sistemi multimedia
li che ci è capitato di provare.
Conclusioni
Il cabinet ó studiato con la possibilità di utilizzare due schede PCI I connettori per tali schede sono posti su
una schedina di circuito stampato aggiuntiva, posta a novanta gradi rispetto alla motherboard in questo
modo si riesce a contenere l'altezza del cabinet Si può inoltre utilizzare un'ulteriore scheda ISA. inseribile
in uno slot apposito tale scheda perù deve necessariamente del tipo basso
Le prestazioni velocistlche della
CPU Cyrix MediaGX sono allineate
con quelle dei processori Pentium
MMX di pari velocita di clock. Per
quanto riguarda la grafica ed il suono
c'è da dire che sicuramente il Me¬
diaGX non può competere con le più
perforrrianti schede acceleratrici 3D
che, e vero che operano attraverso il
bus PCI o AGP, notoriamente lenti ri¬
spetto al processore, ma che di solito
utilizzano chip dedicati ad altissime
prestazioni. La sintesi sonora,
anch'essa attribuita al processore, e
di buona qualità ma, soprattutto come
qualità dei suoni MIDI, non 6 compa¬
rabile con quella fornita da schede co¬
me le Yamaha, Sound Blaster o Ro¬
land.
In definitiva il Pegaso è un buon
computer generai purpose, adatto
quindi a svolgere i più svariati compiti,
economico, soprattutto nella versione
base, e robusto. La soluzione ideale
per chi vuole spendere poco.
KB
MCmicrocomputern, 192-febbraio 1999
103
Luca Angelell i
CentroHL AMD K6-2 400
Non è difficile oggi assemblare un PC
funzionante E' certamente piu difficile
realizzare una macchina curata in tutti i
particolari, ben fatta, veloce e caratteriz¬
zata da un buon rapporto prestazioni
prezzo
CentroHL e stata una delle prima azien¬
de a fare una scelta drastica Proporre un
modo diverso di vendere prodotti infor¬
matici L'utente finale può contattare in
due modi diversi CentroHL o tramite In¬
ternet oppure tramite uno dei tanti punti
vendita diffusi per l'Italia Ora parlare di
punto vendita 6 un poco improprio. In
orarira presso questi punti vendita e pos-
sihile parlare con un operatore specializ¬
zato e visionare i PC in dimostrazione.
Stabilita la configurazione "giusta" per il
cliente il PC questa viene inviata alla sede
centrale che provvedere all’assemblag¬
gio, al collaudo e alla spedizione o presso
il punto vendita oppure direttamente a
casa dell'utente. Parimenti via Internet 6
possibile scegliere la configurazione di in¬
teresse e compilare il modulo d'ordine.
Confermando l'acquisto il "nostro" PC
sara realizzato ed inviato o presso il punto
vendita piu vicino, oppure al nostro indi¬
rizzo
Questa scelta drastica produce sicura¬
mente dei benefici sia all'azienda che al
consumatore quanto a concorrenzialità
del prodotto finito solo a certe condizioni
la concentrazione della attività produttiva
in un sol luogo è certo un vantaggio logi¬
stico ma si rivela una scelta vincente solo
se il prodotto finito arriva in casa
dell'utente in tempi ristrettissimi e para¬
gonabili a quelli proposti da OEM "nor
mali" presenti sul territorio Secondaria
mente il prodotto deve essere assoluta
mente affidabile, pena un alto tasso di
rientro assolutamente improponibile in
questo tipo di commercializzazione Ora
quanto ai tempi. CentroHL è in grado di
rispondere alle richieste in termini rapidis¬
simi, dell'ordine dei due giorni lavorativi
circa. Inoltre tutte i componenti a catalo¬
go sono provati quanto affidabilità e com¬
patibilita dal laboratorio interno prima di
essere messi a catalogo
Da molto tempo proviamo PC realizzati
da CentroHL e sempre abbiamo riscon¬
trato un livello nella realizzazione decisa¬
mente elevato. Non fa eccezione il siste¬
ma in prova basato sull'ultimo processo¬
re (in termini di tempo di presentazione)
104
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Centro HL AMD K6-2 400
Centro HL AMD K6-2 400
Distributore
Contro HL
Via eli Novoll 9/17
50127 Firenze
Web: www centrotil II
Tel 055/3370 (60 lìnee R A )
Fax 05513370700
Prezzo: (iva esclusa)
monito, escluso Ui 1 850 000
di AMD il K6-2 400 CPU della quale ab¬
biamo dato ampia descrizione sullo scor¬
so numero della rivista.
Centro HL AMD
K6-2 400
Il sistema e assemblato in un mobile
midi tower decisamente ben fatto. L in¬
terno 0 facilmente ispezionabile svitando
due sole viti poste lateralmente sul pan¬
nello posteriore, viti che possono essere
tolte senza alcun tipo di utensile vista la
testa plastica cilindrica. E' una piccola ac¬
cortezza che sicuramente facilita l'opera
del redattore e un meno quella dell'uten¬
te che, si spera, non dovrebbe aver ne¬
cessita di accedere all 1 interno del mobile
se non per aggiungere nuovi componen¬
ti. L'alimentatore ATX 6 da 230 VA, cer¬
tamente dimensionato In modo più che
soddisfacente. Il cablaggio 6 ben fatto e
solidamente fissato Notazioni di secon¬
do piano? Ebbene, chi ha avuto a che fa¬
re con diversi PC. realizzati in vario modo
e impegnati In diversi usi, sa bene quan¬
to sia importante nel tempo un cablaggio
ben eseguito
Lo spazio all'Interno e abbondante con
ovvi vantaggi sia per quanto riguarda la
ventilazione, sia per quanto riguarda la fa¬
cilita di installazione di ulteriori compo¬
nenti Va notata la presenza di una vento¬
la posta in basso sulla parte anteriore del
mobile II suo scopo è quello di convo¬
gliare l'aria all interno del mobile, aria che
in parte sarà aspirata dalla ventola dell'ali¬
mentatore, e in parte espulsa dalle fes¬
sure sul retro. Questa semplice accortez¬
za, del costo di poche migliaia di lire aiuta
a contenere la temperatura all'interno del
cabinet a tutto vantaggio ancora dell'affi¬
dabilità
Il cuore del sistema è la scheda madre
AOpen AX59Pro basata sul chipset VIA
MVP3. La cache di secondo livello è di 1
MB, dunque come conseguenza la sche¬
da e in grado di gestire in modalità cache
256 MB di RAM Ovviamente questo
non è II limito massimo quanto a memo¬
ria installabile che e di un GB. La scheda
accetta sia moduli DIMM che SIMM, an¬
che in configurazioni miste (DIMM piu
SIMM) essendo disponibili tre banchi per
memorie del primo tipo e uno per il se¬
condo (due slot). Quanto a periferiche la
AX59PRO dispone di due slot ISA, 4 slot
PCI e ovviamente uno slot AGP. La sche¬
da e molto versatile con ampie possibilità
di regolazione sia della frequenza di fun¬
zionamento che va da 60 fino a 112 MHz
(posizioni documentate sul manuale in
dotazione), sia come tensione di alimen¬
tazione (da 1.3 V a 3.5 V a passi di 0.05
VI). Posto che l'assistenza presso il sito
di CentroHL (o direttamente presso quel¬
lo della AOpen) è possibile utilizzare tutte
le CPU socket 7 future, presenti e passa¬
te: al presentarsi di una nuova CPU sul
mercato sarò sufficiente scaricare il bios
aggiornato e impostare la giusta sequen¬
za dei dip switch e jumper sulla scheda
per avere il sistema perfettamente fun¬
zionante Sul pannello posteriore sono
presenti le uscite oramai classiche delle
I pannelli posteriori dei PC si assomigliano un pò
tutti abbiamo le prese PS/2 per mouse e tastiera,
le duo pone USB. le due porte COM e In porla pa
rallcla nella consueta configurazione delle schede
mudo tipo AIX A queste si aggiungono In connes¬
sione per II monitor affiancata all'uscita video della
STB Vulocity ‘>‘100. gli ingressi uscite audio o joy
stick sulla scheda video le connessioni per la linea
telefonica sul modem e infine le prese di alimenta
/ione con interruttore generale poste in alto sul re¬
tro dell'alimentatore
mother board tipo ATX: due seriali, una
parallela, porte USB, connessione per
mouse e tastiera PS2 L'unica notazione
che ci sentiamo fare ad AOpen riguarda
un numero di connessioni inferiore alla
media: solitamente la concorrenza mette
a disposizione 8 slot (1 AGP. 4 o 5 PCI, 2
o 3 ISA) mentre in questo caso abbiamo
solo 7 pettini. Vista l'utilizzo frequente di
schede PCI quali acceleratori 3D, editing
video, controller SCSI... non fi difficile
raggiungere la saturazione in configura¬
zioni avanzate
La memoria utilizzata e una ottima
DIMM 64 MB PCI00, affermazione che
ci sentiamo di fare avendo provato il
componente anche a frequenze superiori
quella nominale... (ma forse non biso-
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
105
Centro HL AMDK6-2 400
gnerebbe dirlo?). La scheda video è una
ottima STB Velocity 4400 basata sull'or-
mai celeberrimo chip RIVA TNT, celeber¬
rimo per le sue eccellenti prestazioni,
non tanto nel modo, limitato 2D, quanto
in 3D ovvero essenzialmente con i mo¬
derni giochi L’implementazione di STB
non delude le aspettative ed e fra le ra¬
gioni del buon risultato ottenuto nei
3DMark 99 Altra componente essenzia¬
le è il disco rigido un esemplare da 5 GB
della serie Diamod Plus della Maxtor, se¬
rie che si differenzia dalla "normale" Dia¬
mond per il fatto che la velocita di rota¬
zione è di 7200 rpm (giri al minuto), carat¬
teristica questa che permette al nostro di
ottenere prestazioni di ottimo livello, im¬
pensate in questa categoria di prezzo fi¬
no a pochi mesi or sono.
Completano la configurazione una
scheda audio Sound Blaster 16 Vibra, il
modem Sidin 56 KB interno per slot PCI,
il floppy da 3.5", il mouse Logitec 3 tasti
PS/2, la tastiera Mitsumi PS/2, ed il CD
ROM EIDE Pioneer 36 x
Quanto al software la macchina ci 6
giunta con Windows 98 pre installato e
con annesso software BitWare della
Computer Associates che contiene fra
l’altro l’antivirus Cheyenne. Ovviamente
la dotazione di manuali e driver è com¬
pleta’permettendo all’utente finale di far
fronte a qualsiasi evenienza Eventualità
mai troppo remota con sistemi operativi
"complessi" come Microsoft Windows
98.
L’ottimo panorama è completato da
una garanzia di tre anni, valida dal mo¬
mento dell’acquisto ed estesa in questo
periodo anche a proprietari successivi
all’acquirente originale, sempre che in
possesso della documentazione dell’ac-
Norton System Information
Intel Mendoclno 300 AMD K6-2 400
Bench sintetico delle Norton Utilities I 100 MHz. I MB di cache L2. e 64 kB di cache L1 propri della MB e
CPU usali nel CentroHL fanno sentire il suo peso rispetto al meno dotato Mendoclno 300
Bench Multimediali di Norton Grazie alle istruzioni 3DNowl sfruttate tramite le DirectX 6 od a una fre¬
quenza di lavoro superiore il sistema basalo sul processore AMD ha complessivamente la meglio sul siste¬
ma omologo basato sul Mendoclno 300
quisto stesso. Garanzia che prevede l’in¬
tervento di un tecnico autorizzato al do¬
micilio del proprietario su tutto il territori
nazionale. E certo non è pocol
Prestazioni
Abbiamo avuto modo di provare que¬
sto CentroHL AMD K6-2 400 per un pe¬
riodo decisamente superiore alla media
in modo da poter valutare non solo il PC
In sé, ma anche le prestazioni del proces¬
sore AMD K6-2 400 In tutto questo pe¬
riodo di test e prove incrociate il sistema
non ci ha mai dato problemi malgrado va¬
riazioni sulla configurazione hardware e
software attuate. Durante le prove e sta¬
to necessario reinstallare una sola volta
Windows 98 nel corso di una serie di ve-
Wintune 98 II test si commenta da solo II punteggio in ambito 3D fora II tetto del grafico raggiungendo un tifiche di compatibilita. Il che e un Ottimo
valori di 21.5. ovvero di 21 5 volte superiore a quello del Celeron 300A risultato già di per Se Stesso.
Wintune 98
Ploaong Cnsh <*sk
Po«rt
106
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
L Interno e piuttosto ordinato con ampio spatio a disposizione per futuri upgrade La ventilatone dell inter¬
no ù arridala ad uno ventola posta sul retro del pannello frontale oltre che a quella dell'alimentatore
Fra l’altro questa è una delle macchine
con cui abbiamo verificaio la compatibi¬
lità dei processori AMD con alcune sche¬
de madri. Verifica durante la quale abbia¬
mo scoperto che la scheda madre ASUS
P5A non supporta la Write Allocation per
i processori K6, portando ad una leggera,
ma percettibile perdita di prestazione, Il
che non avviene con la AOpen
AX59PRO (utilizzando l'ultimo bios dispo¬
nibile O sul sito | , /.' , '/v_V'-L.J f j| l ;:tL< ihhTÀ] o su
quello di centrohl), tanto per rassicurare
gli utenti finali.
Come in una macchina da corsa le pre¬
stazioni di un PC sono determinate
dall'insieme dei componenti: in questo
caso grazie alle scelte fatte per i vari
componenti il sistema ha prestazioni più
che soddisfacenti e allineate con quanto
di meglio si possa ottenere ad oggi su si¬
stemi basati su processori AMD Abbia¬
mo riportato nelle figure quattro diversi
test dove abbiamo confrontato il sistema
con un altro, simile, basato su di un Intel
3DMark 99 PRO Quan¬
to 6 veloce II sistema
alle prese con applica¬
zioni 3D (giochi esseri-
zialmenteft Questo te¬
st da una risposta diret¬
ta alla questione II rife¬
rimento (100 %) è il si¬
stema basato sul Men-
docino 300
Centro HL AMD K6-2 400
Celeron (o Mendocino) 300A, installato
su di una scheda madre con chipset Intel
BX II confronto nasce da una considera¬
zione eminentemente pratica: le due
combinazioni di scheda madre e CPU so¬
no confrontabili quanto a prezzo com¬
plessivo e rintracciabili conseguentemen¬
te su macchine dal costo al pubblico si¬
mile In figura 1 abbiamo il bench sinteti¬
co del System Information delle Norton
Utilities. Il risultato finale premia il Cen-
troHL in virtù essenzialmente della fre¬
quenza di lavoro della scheda madre di
100 MHz (66 nel caso del Mendocino). il
"mega’’ di L2 cache e soprattutto i 64 kB
di cache di primo livello (rispettivamente
128kB e 32 kB sul Mendocino).
Passando ai test multimediali sempre
di Norton (fig. 2) vediamo come com¬
plessivamente il CentroHL K6-2 400 rie¬
sce ad avere la meglio, soprattutto grazie
alle prestazioni 3D permesse dalle istru¬
zioni 3DNow! proprietarie dell'architettu¬
ra Intel e sfruttate grazie all'uso delle Di¬
rectX 6.0.
Alle prese con Wlntune 98 (fig. 3), test
di Windows Magazine della CMP Ine ve¬
diamo come le prestazioni della sola CPU
risultino superiori a quelle del processore
Intel. Ad andare fuori scala sono i risultati
nel test 3D dove le istruzioni 3DNow!
sotterrano letteralmente il Mendocino.
Notevolissime sono poi le prestazioni
dell'HD, del 37 % superiori nella misura
"diretta" rispetto a quello utilizzato come
riferimento ottimo componente, ma limi¬
tato a soli 5400 rpm. In questo caso non
sono riportati direttamente i valori rilevati,
ma 6 stata eseguita una normalizzazione
ponendo il processore di Intel come rife¬
rimento unitario.
In figura 4 riportiamo il risultato ottenu¬
to con i 3DMarks 99 della Futuremark
Corporation Suite di test che mette alla
sbarra il sistema impegnandolo in diver¬
se prove inerenti la capacita video 3D del
sistema. Migliori sono le prestazioni mi¬
gliore e la capacita del sistema di com¬
portarsi bene con i terribili giochi moder¬
ni Il sistema di CentroHL ne esce abba¬
stanza bene anche se un poco attardato
rispetto al concorrente.
Conclusioni
Il CentroHL AMD K6-400 è una mac¬
china ottimamente realizzata con compo¬
nenti di oculatamente scelti e di valore.
Le sue prestazioni sono di buon livello, al
top nella categoria di appartenenza. A
questo va aggiunta la garanzia triennale
per avere l'esatto controvalore ai soldi da
investire nell’acquisto Insomma vale tut¬
ti i suoi soldi e anche qualcosa in più. eas
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
107
Valter Di Dio
Notebook Asus
Il mondo dei portatili si arricchisce,
ogni giorno, di'nuovi interessanti pro¬
dotti. Per fortuna non tutti i costruttori
si allineano alla produzione standard,
sia come piastre madri che come ac¬
cessori, e c'e ancora qualcuno che
perde tempo" a progettare una mac¬
china differente dalla gran massa di
prodotti tutti uguali che hanno invaso,
con marchi diversi, il nostro mercato.
Seguendo una strada già da tempo bat¬
tuta dai grandi nomi, come ad esempio
IBM o Compaq, la Asus ha progettato
da zero una macchina il cui scopo fos¬
se affidabilità e qualità. Un binomio che
mal si associa al concetto di prestazioni
superlative o velocita estreme cui ci
hanno abituato i messaggi pubblicitari
basati solo su sigle di processori, fre¬
quenze di clock o acceleratori grafici,
ma che, in una macchina portatile, si¬
gnificano garanzia di funzionamento,
durata delle batterie e affidabilità nel
tempo. Questo non vuol dire che la
macchina sia lenta in assoluto (anzi!),
ma solo che, se confrontata con un
Pentium II "pari frequenza" desktop, si
rivela un po' più lenta. Indice questo
che i progettisti hanno preferito una
macchina "fredda" ed utilizzabile dav¬
vero, ad un missile che in venti minuti
consuma tutta la batteria scaldando fi¬
no all'inverosimile! E una macchina
"fredda" significa anche una macchina
piu affidabile, che non si pianta sul più
bello perché dopo qualche mese un
componente non regge più lo stress
cui è sottoposto.
L7300
L’esterno
Anche l'occhio vuole la sua parte, dice¬
va il vecchio adagio; e l'Asus L7300 si
presenta subito con un'estetica molto
accattivante E' piccolo, sottile e leggero
Anche il colore chiaro del notebook aiuta
a rendere l’oggetto meno ingombrante.
Il display è molto ampio e ben leggibile;
estremamente sottile é dotato di una
piccolissima cornice che rende l'area uti¬
le pari quasi a tutta la superficie del co¬
perchio. La tastiera, anch'essa chiara, è
posizionata proprio a ridosso del display.
Dispone di 89 tasti più i classici tasti nu¬
merici embedded di colore celestino e il
nuovo tasto dell'Euro (sotto la E in se¬
conda funzione grafica), ed è sistemata
in posizione molto arretrata rispetto alla
108
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Asus L7300
Produttore:
ASUS
htip;//www asus.cotruw
Distributori:
Athnna Informatica
td. 167378771
http:/A/vww.nllii‘iiait
Executive
tei, 03-112211
hUp://www.nxecutivo.it
I raol
UH 055696-176
hup //www hne\ it
Mlaatok Italia
I Tel 06886-13303
tiU|>://www.miootek,lt
Pretto IVA esclusa.
Pentium-» 266 MH/ 13 3" TFT XGA
6-1 MByle RAM • -1 1 GByte HD
Lettore CD 2-tx
Lit 3 990 000
Sui lato destro trovano agevole collocationc sia il lettore dei floppy disc die quello del CD ROM Accanto
ad essi lo sportello che nasconde/'hard disk e. nell'angolo , la finestrella dell'Interfaccia a raggi infrarossi
Il lato sinistro del computer con il grande pulsante di accensione colore argento, i due slot PCMCIA e II va¬
no batteria.
solita disposizione degli altri notebook.
Questo permette di avere un ampio
poggiapolsi e consente il posizionamen¬
to degli altoparlanti sul frontale della
macchina dietro una griglia ampia quasi
quanto tutto il notebook.
Tra il touchpad e II bordo anteriore so¬
no posti i led che indicano lo stato della
tutti facilmente raggiungibili senza dover
spostare la macchina o senza doversi
contorcere sulla poltrona. A sinistra, ar¬
retrati, gli slot PCMCIA ed a destra, pro¬
prio sotto al poggiapolsi, il lettore di
floppy disk e quello per i CD-ROM (sosti¬
tuibile con un lettore DVD). Sul retro del¬
la macchina sono disposte le uscite au¬
dio e la porta USB. Protette invece da un
grosso e lungo tappo di gomma (pur¬
troppo completamente rimovibile) trovia¬
mo le classiche porte di uscita seriale,
parallela e SVGA Un tappo di plastica
bianca rivela la possibilità di installare un
modem interno.
Sul fondo della macchina uno sportelli-
macchina Il led di ac¬
censione è riportato
otticamente anche sul
frontale del notebook
per essere visibile an¬
che con lo schermo
LCD chiuso; peccato
che non abbiano ripor¬
tato frontalmente an¬
che il led che Indica,
lampeggiando, la ricari¬
ca della batteria.
Divertenti i tastini di
apertura del coperchio
e di accensione della
macchina che sono di
colore argento e ricor¬
dano un po' le mostri¬
ne degli eroi di Star
Trek.
Ben posizionati pure
gli accessori che sono
La tastiera , completa e con
una buona disposinone del
tasti, è posta a ridosso dello
schermo LCD lasciano am¬
pio spatio olla tona poggio-
polsi
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
109
Il retro net computer diviso a meta dalla grossa ventola di raffreddamento A sinistra dietro un tappo di
gomma, ci sono le uscite tradizionali, a destra le porte ad accesso immediato come la USB la porta PS2 <r i
jack audio
E
4
Rimosso il grosso tappo
di gomma purtroppo
non vincolato alla mac
china, si scoprono le in
ter facce parallela, seriale
e SVGA
no a vite permette raccesso allo slot di
espansione della RAM Due piedini a ri¬
balta permettono di inclinare il notebook
per un uso piu agevole per l'utilizzo su
scrivania
Dentro
Il cuore di questa macchina e un po¬
tente Intel Pentium II montato, insieme
alla sua cache, su un "Mobile Module".
La velocita del clock del processore è di
266 MHz, La cache di secondo livello 6
da 512 KB II chip Pentium II. rivettato
ad una piastrina di metallo, è in diretto
contatto con un primo dissipatore, dota¬
to di una ventolina regolata dalla tempe¬
ratura e. tramite una heatpipe (un tubici¬
no di rame pieno di liquido conduttivo),
alla grande piastra dissipatrice, in allumi¬
nio, posta sotto la tastiera La piastra
madre utilizza un chipset Intel 440BX
con un BIOS Plug & Play Phoenix da
256KB montato ovviamente su flash
E PROM. Cosa abbastanza insolita per
un portatile, la presenza di 64 MByte di
RAM installata direttamente sulla piastra
madre, che con runico zoccolo SO
DIMM disponibile per l’estensione, por¬
ta a 160 i Mega Byte di RAM massimi
installabili su questo notebook. Altra co¬
sa insolita per un portatile è il fatto che
tutti i sottosistemi sono rimovibili e so¬
stituibili come in un comune desktop a
tutto vantaggio dell'assistenza tecnica
post vendita.
Le periferiche
Come ormai consuetudine anche
l'Asus L7300 dispone già internamente
di tutte le periferiche di massa necessa¬
rie. Incorporati sia il lettore di floppy (Citi¬
zen) che il lettore dei CD-ROM: un ATAPI
da 24X che può essere sostituito con un
lettore per DVD Impressionante quanto
a miniaturizzazione l'hard disk, rimovibile.
della IBM un IDE con supporto Ultra
DMA/33 da 2.5" delle capacita di 4,1
GByte. E" talmente sottile da occupare
circa meta dello spazio disponibile all’in¬
terno del cassettino estraibile. Eventuali
altre unita periferiche possono essere
collegate utilizzando i due slot PC Cards
(compatibili PCMCIA 2.1) con architettu¬
ra 32-bit PC CardBus e supporto ZV (Zoo-
med Video) indispensabile per l'uso del
DVD, oppure connettendole alla porta
USB presente sul retro della macchina
Il display dell’Asus L7300 e un bellissi¬
mo TFT a matrice attiva da 13 3 pollici in
grado di restituire 262,144 (18bit) colori
alla risoluzione XGA 1024x768. La VRAM
da 4 MB e il chip video SM910 Lynx del¬
la Silicon Motion Ine. permettono Invece
di raggiungere i 16.7 milioni di colori,
sempre a 1024x768 su un monitor ester¬
no. L’audio deH’L7300 è gestito dall’otti¬
mo chip Yamaha, compatibile Sound Bla-
ster Pro, che è forse quello meglio dota¬
to quanto a sintetizzatore interno e ad ef¬
fetti 3D Gli altoparlanti frontali permetto¬
no di riprodurre con estrema fedeltà gli
effetti stereo e surround di questa perife¬
rica. Chiaramente il massimo della qua¬
lità lo si può solo ascoltare attraverso del¬
le casse esterne, autoamplificate, colle¬
gate all’uscita mini jack stereo presente
sul retro della macchina
L’uscita principale di questa macchina
dovrebbe essere la USB che, non appe¬
na prenderanno piede le periferiche di
questa categoria, finirà per rendere inutili
le altre porte di connessione
Oltre alla USB sono comunque pre-
Assistenza diretta per l’Asus L7300
La decisione di Asustek di entrare sul mercato italiano con prodotti marchiati Asus si ac¬
compagna a precise scelte strategiche anche per la gestione del post vendita, tali da ga
rantire all acquirente un servizio costantemente all'altezza del posizionamento di qualità del
prodotto L'affidabihta del prodotto rappresenta da sempre uno dei punti di forza ed uno
dei plus competitivi di quest'azienda: filosofia questa che emerge inequivocabilmente so¬
prattutto nella gamma notebook Per I notebook Asus. in particolare, e stata creata una
struttura tecnica espressamente dedicata e denominata "PC Manufacturing ', che provve¬
dere a gestire l'Assistenza sull'intero territorio nazionale, mettendo a disposizione dell uti-
lizzatore un help desk telefonico e un equipe di tecnici qualificati, al fine di evadere tempe¬
stivamente gli interventi di riparazione. Ciò significa che l'utilizzatore che riscontrasse prò
blemi di funzionamento sul suo notebook Asus. potrà chiamare il numero di assistenza ri¬
portato sulla cartolina di garanzia e ricevere un primo supporto tecnico (spesso sufficiente
a risolvere il problema) Nel caso lo screening tecnico effettuato dall'operatore rilevasse un
effettivo problema hardware, il cliente potrà beneficiare di un servizio di ritiro e riconsegna
a domicilio (gratuito durante il periodo di garanzia) ovvero PC Manufacturing si fara cari¬
co di prelevare il prodotto guasto, ripararlo presso il proprio centro specializzato e riconse¬
gnarlo all utilizzatore Generalmente tale iter si completerà in un massimo di cinque giorni
lavorativi
Questa tipologia di servizio evita qualsiasi disagio "territoriale . evitando all utente l'one¬
re di raggiungere centri di assistenza magari ubicati in citta lontane dal proprio domicilio e.
nel contempo, garantisce la qualità dell'intervento, in virtù di uno staff di tecnici altamente
qualificati e di procedure di intervento sui "sottosistemi che. in luogo della riparazione del
singolo elemento, sostituiscono integralmente il sottosistema difettoso.
110
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
batteria in tre ore. se il computer è spen¬
to, o in cinque ore con il notebook in fun¬
zione. L'alimentatore e switching univer¬
sale (100-240V AC - 50/60HZ), basta do¬
tarsi degli appositi adattatori di spina per
poterlo usare in qualsiasi parte del mon¬
do.
Il software fornito con l’Asus L7300 6
Windows 98 preinstallato e con il classi¬
co CD di recovery II manuale, in inglese,
6 ben fatto anche se si dilunga principal¬
mente sulle opzioni di settaggio del
BIOS. La borsa morbida a corredo, picco¬
la ed originale, e di un colore in tinta con
il notebook ma e in grado di contenere
solo il computer. Alimentatore, dischetti,
cavi ed altri accessori dovranno trovare
posto altrove.
senti una seriale con UART 16550, una
parallela EPP/ECP. una porta mouse/ta¬
stiera PS2 e l'interfaccia ottica IrDA com¬
patibile sia FIR (4Mbps) che SIR (115.2
Kbps).
L’alimentazione
Tutta l'alimentazione del notebook
Asus L7300 proviene da un’unica batte¬
ria Li-lon a 9 celle da ben 4500mAh. L'ot-
II pannello di controllo "Sistema mostra le perife¬
riche presenti nel portatile
La CPU e una Intel
Pentium II 266 mon¬
tata In un modulo
IMM
Sotto la CPU trova
posto il Banco di
RAM da 64 MB sal¬
dalo direttamente
sulla piastra madre
3 '
kl “■»’
n ::: <>.
- v ; >
ti
tima gestione dell'energia attuata dal
modulo software del BIOS non meno
che lo specifico di progetto hardware
orientato al risparmio energetico, per¬
mettono al notebook un'autonomia di tre
ore e mezzo che possono arrivare anche
a sette ore in condizioni di uso particolar¬
mente "risparmioso'.
In quest'ultimo caso le funzionalità di
Stand-by. Suspend to Disk e Suspend to
RAM. insieme alle riduzioni energetiche
del processore, delle periferiche e della
retroilluminazione video, permettono di
sfruttare al massimo l'energia contenuta
nella batteria. Un avviso acustico, disatti-
vabile anche da Windows, avvisa quando
l'energia residua scende sotto al 10%;
superata la soglia del 3% il notebook en¬
tra automaticamente nel suspend mode
predefinito dal BIOS (RAM o disco)
Il piccolo e leggero alimentatore a cor¬
redo, sempre dello stesso colore chiaro
del notebook, permette di ricaricare la
Conclusioni
Il costo dell’Asus L7300 non lo pone
certo tra i modelli entry level; del resto
un Pentium II a 266 MHz e comunque in¬
dice di una macchina di prestazioni supe¬
riori. E' vero comunque che in questo co¬
sto si devono considerare le componenti
affidabilità e qualità della macchina non¬
ché la garanzia e l’assistenza diretta post¬
vendita (vedi riquadro). Come detto in
apertura le prestazioni della macchina
non sono quelle che la frequenza di clock
ed un Pentium II farebbero supporre, ma
questo, aldilà delle apparenze é un punto
a favore: una macchina tranquilla è una
macchina affidabile e sicura. Questo de¬
ve essere il tipo di approccio all'Asus
L7300: una macchina per chi col compu¬
ter ci lavora e che. al computer, chiede la
massima robustezza e la massima dispo¬
nibilità.
«e
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
111
di Bruno Rosali
ASJ MArre*-
Professi 003 * Audio Video Editi'"
SSas- /
'A.» ’
- •
- .
Fast AV Master Pilot
/- Al/ Master 98 è la nuova versione
del più diffuso sistema di montaggio vi¬
deo realizzato da Fast
Un sistema che. per costi e prestazio¬
ni, riscuote i consensi di una sempre
pili vasta fascia di utilizzatori (solo in Ita¬
lia. in base alle statistiche della filiale
italiana della Fast, sono oltre 3 000 gli
utilizzatori dell A V Master).
Il successo dell'AV Master, oltre che
sull'interessante prezzo d’acquisto, si
basa indubbiamente sulle ottime carat¬
teristiche tecniche intrinseche che ne
fanno senza ombra di dubbio il miglior
sistema in circolazione per quanto ri¬
guarda la fascia d’utenza più orizzonta¬
le Una fascia che si estende dal sem¬
plice videoamatore fino ai piccoli studi
fologranci ed alle agenzie di produzioni
multimediali che trovano, nella preroga¬
tiva del trattamento del segnale in S- Vi¬
deo, la garanzia della massima qualità
ad un costo contenuto
Nella versione in prova, l'AV Master
'98 Pilot, e possibile sfruttare un ulterio¬
re "plus " rappresentato dal sistema Vi-
deontcs MediaMotion AV/Net. median¬
te il quale diventa possibile controllare
camcorder e videoregistratori diretta-
mente dal sistema di editing adottato
(disponibili i plug-in per Ulead Media
Studio Pro e Adobe Premiere).
Se le presentazioni sono spesso trop¬
po enfatiche nei confronti dei prodotti
che si provano, lasciare subito il posto
ai freddi numeri può essere la soluzione
migliore per ristabilire immediatamente
il giusto peso da dare alle cose Provan¬
do proprio con l'AV Master 98. da que¬
sto punto di vista si noterà che la diffe¬
renza non apparirà cosi evidente, I nu¬
meri si sostituiscono alle parole, ma il ri¬
sultato è sempre lo stesso
Ma veniamo davvero ai crudi numeri,
introducendo con questi la prova sulla
rinnovata scheda della Fast, La cosa si
risolve elencando le specifiche tecniche
della stessa Specifiche che, a livello di
I/O video, parlano della possibilità di
trattare segnali sia compositi (VHS e Vi-
deo-8) che Y-C (S-VHS e Hi-8), con in¬
gresso comune ed uscite distinte, nel
pieno rispetto del segnale PAL (equiva¬
lente a 768x576 pixel per semiquadro)
e con risoluzione cromatica true color
(16,7 milioni di colori), pieno supporto al
full motion (25 fotogrammi al secondo
sia in acquisizione che in riproduzione) e
convertitore D/A in tempo reale a 1/50
di secondo per campo. L‘I/O audio a
sua volta avviene con un ingresso ed
un'uscita controllati da un apposito DSP
(CADI 843), capace tra l'altro di stabilire
112
MCmicrocomputern. 192-febbraio 1999
Fast AV Master Pilo!
AV Master 98 Pilot
Produttore:
Fasi Multimedia AG
PO Box 21 01 07
D-80671 Monaco (Germania)
Tel <-49 89 50 20 60
Web nitp./rwww tostmtmimeaia comi
Distributore:
FAST Multimedia Italia
Via Monte Sabotino 69
41100 Modena
Tel 0S9-415611
Web http:77vvww.rast multimedia,Il
Preai (IVA esclusa) Lit 1 890 000
(Pur le AV Master e DV Master e disponibile il
Pilot Kit - MediaMotlon al prozio di
Ut 600 000 IVA esclusa)
il locking video e sincronizzare i due se¬
gnali, La compressione, gestita attraver¬
so i chip-engine sviluppati congiunta-
mente dalla Zoran e dalla Fast, copre
esattamente il quadro video d'acquisi¬
zione e può operare con vari fattori di
compressione (1:1 per immagini fisse e
da 1 5 fino a 1 100 per singolo foto¬
gramma), Il trasferimento dei dati è
operato esclusivamente via busmaste-
ring e controllato nel flusso da un appo¬
sito DSP.
Condiviso tra sezione video e sezione
audio, IAV Master dispone infine di un
buffer di acquisizione/riproduzione della
dimensione di 512 kbyte (su memoria
DRAM)
Se la scheda dell’AV Master occupa
una lunghezza, mentre altre schede
d'acquisizione risultano sia meno dense
che meno profonde, probabilmente ci
sara un motivo. Motivo che non può cer¬
to essere quello di una scarsa capacità
alla miniaturizzazione ed ottimizzazione
dei circuiti di casa Fast. E' indubbiamen¬
te la consistenza, la capacità e l'affidabi¬
lità dei componenti dell’AV Master (e la
lunga lista delle specifiche tecniche non
può che confermarlo) a fare la differenza
tra una tecnologia che deriva diretta-
mente dal professionale e da un'altra
che vi tende. SI, quella che segue è la
prova della miglior scheda (ma anche
del miglior sistema per DTV, se vi unia¬
mo sia l'Ulead MediaStudio che il "kit
pilot") mai provato su queste pagine.
Confezione
Rimossa I AV Master dall'alloggia¬
mento ricavato nella confezione, notia¬
mo che la scheda PCI (che e da attesta¬
re obbligatoriamente ad uno slot abilita¬
to al busmastering) è la classica full size
Primo piano sull'A V/N et il box con¬
troller di Videonica e in grado di pilo¬
tare due apparati video , di connet¬
tersi con li PC ospite attraverso lo
sfruttamento di un unica porta seria¬
le ed interconnettersi con un secon¬
do box AV/Net per il controllo di
un 'altra coppia di apparati vìdeo
di produzione Fast, caratteriz¬
zata dalla forma a mezza al¬
tezza della parte posteriore.
Dal punto di vista dei compo¬
nenti elettronici, l'AV Master
è equipaggiata con l'accoppia¬
ta dei chip Zoran/Fast per
l'engine MJPEG (CoDec), i
controlli Philips per la conver¬
sione del segnale video (Ana-
logica-Digitale in entrata e Di¬
gitale-Analogica in uscita), un
Analog Device per le conversioni
AD/DA del canale audio, quindi il con¬
troller DSP, sempre di Analog Device,
per il sync audio/video, e infine il chip
FAST ''viola" per la gestione della me¬
moria.
Per quanto riguarda le connessioni
I/O, l'input video è disponibile solo per
connettori di tipo Y-C (S-VHS e Hi8) ma,
tramite un adattatore da Supervideo a
videocomposito, che è in dotazione, ta¬
le ingresso può essere utilizzato anche
per attestare apparecchi in standard
VHS e Video8 Al contrario, l'output e
neratore di effetti);
- il MAGIX MusicMaker 3.0 Light
Edition, per la creazione di brani musi¬
cali da utilizzare in sede di doppiaggio e
di mixering delle tracce audio;
- AIST MediaMania, per la realizza¬
zione di montaggi in Video Compusmg
e in Path Animation;
- VIDEONICS MediaMotion, un si¬
stema hardware e software per gestire
il controllo sincronizzato di apparecchia¬
ture video dotate di porte in standard
Control-L (o M). Il sistema MediaMo¬
tion, oltre al CD-ROM con i relativi dri-
fornito da due differenti connessioni,
una Y-C e l'altra composita. L'audio a
sua volta viaggia su normali connessioni
minijack.
Nella scatola superiore, da rimuovere
per estrarre I AV Master dal secondo
scomparto di cartone, troviamo a dispo¬
sizione il resto del "bundled" composto
da:
- i CD-ROM del sistema (AV Master
Installation e AV Master PowerPlay);
- l'ULEAD MediaStudio Pro 5.0
(completo dei moduli di cattura, editing
audio e video, titolatrice software e ge-
ver, si completa con il box esterno di
connessione AV/Net, che troviamo in
uno scomparto dedicato insieme al ca¬
vo di collegamento con la porta seriale
del PC ospite.
La denominazione aggiuntiva "Pilot"
data alla confezione, oltre a stabilire
una differenza di circa 400mila lire nel
prezzo d’acquisto (rispetto alla normale
confezione AV Master 98. che costa
circa un milione e mezzo di lire, la ver¬
sione "Pilot" e difatti attestata sul mi¬
lione e novecentomila lire), garantisce
l’utente sulla preziosissima presenza in
Primo piano sulla Fast AV Master 98
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
113
Fasi AV Master Piloi
FASTCAP II program¬
ma di cattura e riprodu¬
zione che Fast mette a
disposinone di tutti i
suoi sistemi di acquisi¬
zione
confezione proprio del sistema di con¬
trollo Videonics: il MediaMotion come
software di gestione e l'AV/Net come
periferica d'interconnessione tra la porta
seriale del PC e la porta di controllo (5-
pin) di VCR e camcorder. Per ulteriori
note sulle caratteristiche e l'uso del Me¬
diaMotion AV/Net vi rimandiamo al fon¬
do dedicato.
Completano infine il corredo alla con¬
fezione i manuali (quello veramente ben
fatto e in italiano dell'AV Master e quello
della MediaMotion), le card di garanzia e
registrazione, il sopracitato adattatore da
Y-C a composito (dai 4 pin S-Video al
classico RCA) ed infine un cavo d'adat¬
tamento audio per connessioni minijack
Credendo a questo punto di aver vi¬
sto ed elencato tutto il materiale pre
sente in confezione, non ci rimane che
procedere all installazione dell'hardware
(l'AV Master 98 e l'AV/Net) e quindi a
quella del software (di sistema,
dell'Ulead MediaStudio e del MediaMo-
tion Plugin) Poi potremo finalmente
procedere con qualche giro di prova
Installazione e
specifiche dell’hardware
e del software
A livello di requisiti di sistema, l’AV
Master necessita di un PC pilotato da
una CPU almeno all'altezza di un Pen¬
tium a 100 MHz, dotato di slot PCI che
supportino il busmastermg, 16 Mbyte
di RAM (32 raccomandati) e scheda
grafica dotata di framebuffer lineare, In
modo da permettere la funzione d'over-
laying con la scheda d'acquisizione. Se
la scheda grafica non supporta tale mo¬
dalità. per la visualizzazione del segnale
proveniente dall'AV Master ci si può
dotare di un secondo monitor esterno
(oppure di un TV-Color con ingressi
SCART/RCA in bassa frequenza)
Un altro requisito determinante e nel¬
le caratteristiche del disco rigido II ma¬
nuale consiglia l'adozione di periferiche
SCSI o comunque di tipo A/V (Audio/Vi-
deo), capaci di offrire un transfer rate
continuo e senza le pause di detect dei
normali EIDE.
Per quanto riguarda l'installazione
della scheda, l'unica accortezza è quel¬
la di verificare se e quali slot PCI del PC
ospite supportano la capacità di gestire
il busmastering (cosa questa che va ve¬
rificata leggendo le specifiche della
scheda madre) Per il resto non sussi¬
ste alcuna difficolta, neanche fisica, vi¬
sto che la particolare forma dell'AV Ma
ster permette il suo inserimento anche
del più denso degli interni-macchina
Tornando alla fase d installazione,
spostandoci dall hardware al software,
si è quindi proceduto con il lancio del
setup del CD-ROM d'installazione AV
Master Al termine dell'operazione, tra¬
mite la cartella Sistema presente nel
Pannello di Controllo di Windows ed
entrando nella tabella "Gestione Perife¬
riche" abbiamo verificato se l'inizializza-
zione della scheda fosse stata corretta-
mente effettuata nella sezione "Con
troller audio, video e gioco Cosa veri¬
ficata con l'evidenziazione della voce
“Fast AV Master" Facendo doppio
click sulla voce stessa ci siamo poi por¬
tati sulla finestra di dialogo "Proprietà
di ///FAST AV Master" dove, cliccando
sull'etichetta del pannello "Stato" ab¬
biamo verificato l'effettiva inizializzazio-
ne dei driver VxD, Decoder e Encoder
Video. DSP audio, engine M-JPEG, IRQ
Videonics MediaMotion e AV/Net
I box di controllo servono per sincronizzare VCR e camcorder al software di acquisizio-
ne/riproduzione presente sul PC garantendo, con appositi driver e collegamenti fisici, la
possibilità di controllare tutte le funzioni (Play. Stop. Pausa. Ree. Avvolgimento e Riawol-
gimento) di VCR e Camcorder
In tal modo si realizza un sistema per Desktop Video completo che, per le comodità of¬
ferte ma soprattutto per la precisione del montaggio finale su videotape che ci garanti¬
sce, vale la pena di prendere in considerazione al momento dell'acquisto di un sistema di
Video Editing offline.
Nello specifico, il Videonics AV/Net che troviamo in confezione con l'AV Master e un
box-controller in grado di pilotare due apparecchiature video (tipicamente un VCR e un
Camcorder) usando una sola porta seriale del PC ospite L'AV/Net e compatibile con ap
parecchialure video dotate di connessioni controt-L (Sony) oppure control-M (Panasonic)
standard, alle quali si attengono la totalità delle marche produttrici In confezione, con
l'AV/Net troviamo presente solo il cavo di collegamento tra la porta seriale del PC e l'in¬
gresso di controllo al box AV/Net. grazie alla seconda porta d interconnessione di cui di¬
spone, e In grado di sincronizzarsi ad un altro modulo AV/Net (e cosi via in cascata con al¬
tri AV/Net), in modo che al sistema sia possibile attestare un numero maggiore di periferi¬
che video-analogiche. Per l'inizializzazione dell'AV/Nei al sistema ospite e necessario
provvedere all'installazione del software di controllo MediaMotion il quale, tramite apposi¬
to plug-in, e in grado di attestare l'AV/Net alle porte di controllo di Premiere 4.2 e di Ulead
MediaStudlo Pro 5.0
Nel caso del sistema in prova, che dispone proprio del MediaStudio Pro 5.0. per abilita¬
re Il controllo dell AV/Net sara sufficiente lanciare il modulo VideoCapture del sistema
Ulead e settare sul pannello Device Control (menu Setup) il MediaMotion Plugin
Da questo momento in poi MedlaStudio "vedrà" l'AV/Net Chiaramente, per l'uso ef¬
fettivo del controllo sincronizzato delle apparecchiature lo stesso modulo VideoCapture
dovrà abilitare il Devlce Control Questo (in alternativa all'opzione "Manual ) va settato
nel pannello Capture Video attivabile dal menu Capture.
Più facile a farsi che a dirsi, con tale setting MediaStudio sara anche in grado di marca¬
re (markIN e markOUT) vari "anelli" di scene video e di redigere liste di acquisizione in
batch (Batch Capture List). Un'accortezza che andrà infine presa e quella di garantire al
MediaMotion Plugin circa 45 secondi di nastro (stabile, ma non da acquisire) per le opera¬
zioni di pre-roll. da cui il sistema di controllo poi localizza i punti esatti per lo "start" d'ac-
quisizione.
Per ulteriori informazioni al riguardo dei con trol-sync prodotti dalla Video nics, rivolgersi
al sito Web della stessa e rispondente all'URL tittp7/www videonics comi
114
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
MediaCache 2.5 FAST Multimedia AG
0 piloro
Cache Momoiy S®* kB: |40S6 □ □
Fast AV Master Pilot
Moni»
Ex»
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CachedFto.
MwiaLenglh
Audio Fornai
Video Fama!
C\dpAVt\Giio.avi
30 450 tee
PCM 44100 Hz. 16 b».Sleieo
768 x 576.24 fi»t. 635 Frames. 25.000
Framet/Sec. max. 2320 kB/sec
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Help
Plagiai I M A I Mle-I »l »B w| P5 «q|«ll
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More
Fasi MediaCache I parametri di configuratone dell utility di riproduzione che
buffer izza i dati provenienti da! file video prima dell'esecuzione
e porte audio. Nel caso in cui si possa
ravvisare una doppia installazione delle
proprietà dell’AV Master (presumibil¬
mente ciò potrebbe avvenire tra la lista
dei "PCI Multimedia Device"), sarà
sufficiente rimuovere tale voce e riav¬
viare il PC. Al nuovo avvio, Windows ri¬
conoscerà automaticamente la nuova
periferica AV Master e inlzializzera di
nuovo il file informativo Fsatvm.inf.
Il manuale dell'AV Master 98, oltre
che alla corretta installazione della
scheda (e quindi in principal modo del
bus video) si raccomanda di impostare
come " Periferica Preferenziale " anche
la componente audio. La scheda e di
fatto anche una seconda periferica so¬
nora che si installa nel PC ospite. La
sua selezione preferenziale 6 pratica-
mente indispensabile, affinché le ac¬
quisizioni e le riproduzioni finali avven¬
gano sempre attraverso II suo sync Se
difatti si utilizzasse una scheda audio
diversa, in registrazione come in ripro¬
duzione, il video potrebbe non essere
in sincrono con l'audio e si potrebbe in¬
generare perdita di frame,
Insieme al software di gestione, il
CD Installer provvederà ad installare
anche l'eccellente FASTCAP, con il
quale 0 possibile acquisire su disco ri¬
gido e infine riprodurre il materiale
montato sfruttando una serie di con¬
trolli ottimizzati appositamente per l'AV
Master.
FASTCAP dispone di caratteristiche
non riscontrabili in altri sistemi. Come
ad esempio la gestione dei dati video
indipendente dal S O. e la possibilità di
riproduzione multipla, con la quale è
possibile far eseguire una serie di file
video senza interruzione tra uno e l'al¬
tro (al riguardo 6 sufficiente creare un
file di testo con estensione vpl nel
quale elencare le path di tutti i file che
sono da riprodurre).
Essenziale è la sua capacita di supe¬
rare il limite, imposto da Video for Win¬
dows e dai player che alle sue specifi¬
che si rifanno, di non poter gestire flus¬
si video superiori ai 2 MB/sec (pena la
continua perdita di frame in riproduzio-
Ulead VideoEditor
Una fase di montaggio
con varie tracce hu-
dio/vldeo occupate e le
varie opzioni di control¬
lo su effetti , durata e li¬
velli audio.
Mi IMcum»
•
1
MI 0-M*o
Mi *'—«*••*
-1 :-
*
«»—I MtiX V y—w . | ili.--
marnai « menane moina o*~ moina
I ci Imo— n»» » l imala. » <*C «■
BlS
I A I »liI *l>W *IIB w|
i n sìa ££]•}
Ulead VideoPaint una
volta acquisito l'anello
video, MediaStudio e
in grado dì switcharne
il file verso gli altri mo¬
duli Nello specifico,
un file appena acquisi¬
to e stato immediata¬
mente girato nell'am¬
biente del VideoPaint
attraverso il quale sarà
possibile agire di supe-
rìmpose con la sovrap¬
posizione di riferimen¬
ti. abbellimenti o rifini¬
ture a carattere grafico
(interessante la possi¬
bilità di provvedere al
video composingl
uh na
£!-] «iiJV
ne). Al riguardo la FAST ha sviluppato
una tecnologia capace di supportare la
riproduzione di video con transfer rate
Tino a 5.5 MB/s (sempre in base ai limi¬
ti del disco fisso e del controller). Tale
tecnologia, denominata MediaCache, è
incorporata da FASTCAP, unico player
multimediale ad avere quindi capacità
di bufferizzare i dati Dal MediaPlayer
di Windows agli appositi moduli di Pre¬
miere e MediaStudio, nessun riprodut¬
tore multimediale è stato difatti realiz¬
zato con un benché minimo sistema di
bufferizzazione dei dati in riproduzione
e la conseguenza, specie per i flussi vi¬
deo più consistenti, è nel rischio di una
riproduzione a scatti e comunque mai
completamente fluida
Benché il FASTCAP sia veramente
cosi ottimo e specificamente realizzato
per il miglior sfruttamento possibile
delle risorse dell'AV Master, e probabi¬
le che l'utente sarà più incline ad effet¬
tuare tutte le sessioni di lavoro in un
unico ambiente capace di offrire massi¬
mo comfort e potenzialità applicative
estese, dalla fase di acquisizione a
quella importantissima dell'editing fino
alla riproduzione. Al riguardo, la presen¬
za dell'Ulead MediaStudio Pro 5.0 nel
"bundled” dell’AV Master è oltremodo
tentatrice, essendo probabilmente
questo il migliore sistema di editing di¬
gitale attualmente sul mercato.
Conscia di tutto ciò, la Fast ha prov¬
veduto a stabilizzare la tecnologia Me¬
diaCache anche in un programma a sé
stante che, lanciato in Windows prima
di caricare (tramite il player prescelto) il
file video da riprodurre, va a creare una
zona bufferizzata della RAM. Proceden¬
do in tal modo MediaCache allocherà i
dati che via via arriveranno dallo strea¬
ming in una zona di memoria dedicata
da cui, assai più velocemente che nel
caricamento diretto dall'hard disk, ver¬
ranno riprodotti. Il taglio minimo del
buffer allocato, per rendere pienamen-
MCmicrocomputer n. 192-febbraio 1999
115
Fasi AV Master Pilo!
te il suo effetto, dev'essere attestato
intorno ad almeno 3-4 Mbyte di RAM
Tale misura minima andrà settata
nell'apposito pannello di selezione Me-
diaCache. Per default il software alloca
circa 4096 kbyte (questo il formato ac¬
cettato dal preset) ed è in grado di
estenderne la disponibilità fino ad un
massimo di 16384 kbyte (purché il si
sterna ospite disponga di almeno 32
Mbyte di RAM),
Va infine sottolineato che MediaCa
che funziona solo per la riproduzione di
file precedentemente acquisiti con I AV
Master, mentre al contrario non sorti¬
sce effetto alcuno con file, AVI e non,
acquisiti con altri sistemi
Un’ultima utility che troviamo installa¬
ta a sistema dal CD d Installazione e
CAVI Warp un programma in grado di
provvedere alla riparazione di file AVI
(tipicamente l'header), la loro conver¬
sione (modifica del formato e/o del va¬
lore dell'interleave del componente au¬
dio) ed estrazione delle informazioni
(solo audio oppure solo video) verso un
altro file,
Impressioni d’uso
Per quanto riguarda le nostre prove di
laboratorio, abbiamo testato l AV Ma¬
ster innestandola in un PC dotato di
CPU Pentium II a 233 MHz, 64 Mbyte di
RAM, disco rigido EIDE Ultra-ATA (da
4,2 Gbyte deframmentato) e scheda
grafica ViewTop Per completare il siste¬
ma. abbiamo poi attestato l'output vi¬
deocomposito direttamente ad un VCR,
a sua volta collegato via SCART ad un
TV-Color e quindi gestito ingressi ed
uscite audio tramite un normale impian¬
to d'amplificazione stereofonico. In pra¬
tica abbiamo utilizzato un PC di media
potenza (superiore alle specifiche mini¬
me richieste dalla Fast) dotato di un po¬
tente, seppur "normale", disco rigido e
di un quantitativo doppio di RAM rispet¬
to a quella raccomandata dal produttore
della scheda.
Infine come periferiche analogiche, si
e pensato di sfruttare apparecchiature
normalmente disponibili nell'ambiente
casalingo. Tutto ha funzionato perfetta¬
mente,
Lo scopo di tale inciso è quello di
mettere in risalto il fatto che si e tentato
di ricreare una configurazione il più pos¬
sibile prossima a quella che l'utente me¬
dio può utilizzare nell’ambiente domesti¬
co, ovvero nell ambiente dove verrà pre¬
sumibilmente collocato un sistema De¬
sktop Video dotato dell'AV Master
In seconda istanza abbiamo procedu¬
to all installazione del MediaMotion
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Ulead Charactet Cene
rator l'ambiente in cui
si creano titolazioni sta
nelle oppure in path ani
macion
«■-I
AV/Nei e verificato la qualità e praticità
dei controlli offerti, via MediaStudio Vi
deoCapture. utilizzando indifferente¬
mente entrate/uscite di un VCR da tavo¬
lo Panasonic (con Control-M) e un Cam-
corder Sony Video-8 (con Control-L). An¬
che in questo caso abbiamo potuto ap¬
prezzare l'ottimo rendimento del siste¬
ma che ci ha consentito di acquisire i
nostri "anelli video" con buona appros¬
simazione (lo scarto, non quantificabile
più di tanto, sarà mediamente stato tra i
2 e i 4 frame saltati in acquisizione).
In sintesi e dal puro punto di vista tec¬
nico (facilita d'installazione, prestazioni
ed incidenza del sistema sulle Risorse
dei PC. nonché quaiita e resa dei colle¬
gamenti) il risultato s'e dimostrato di li¬
vello assoluto Mai ci è stato dato mo¬
do, nelle prove fin qui svolte o nei "la¬
boratori" di Computer & Video, di prova¬
re ed apprezzare un sistema di acquisi-
zione/editing/riproduzione cosi capace a
livello home-office.
Passando dal punto di vista tecnico a
quello prettamente creativo, non si puù
non evidenziare l'ottima resa in digitale
del materiale acquisito Quest'ultimo
l'abbiamo scelto utilizzando solo riprese
video effettuate su nastri al metallo per
sistemi Video-8, in modo da attestare
all'ingresso dell'encoder AD il massimo
della qualità possibile in fatto di segnali
videocompositi La pulizia resa dall'engi-
ne MPJEG 6 stata esemplare Cosi co¬
me consigliato dal manuale (le pagine
della guida dedicate all'Ottimizzazione e
Risoluzione dei Problemi!, abbiamo ope¬
rato imponendo al sistema di compres¬
sione fattori compresi tra 10 1 e 8 1 (fat¬
tori che sono quelli consigliati/verificati
all uso con PC basati su dischi rigidi IDE
non A/V) A tale livello, cosi come lo
stesso manuale avvertiva, abbiamo do¬
vuto fare i conti con l'effetto drop (per¬
dita dei frame, in questo caso per via
della ricalibrazione termica operata dal
disco rigido) Per inciso il fattore impo¬
sto (101) è quello che in sede di misure
stabilisce il confine tra la qualità S-VHS
e quella subito su
periore dei sistem
Betacam Essendo
il materiale da ac
quisire già in for
mato inferiore (vi
deocomposito) ab
biamo allora prova
to ad aumentare il fattore di compres
sione passando ad un piu tranquillo (pei
il disco rigido) 15 1 e l'effetto drop non
si e piu verificato La qualità del segnale
video cosi compresso s'è mantenuta
praticamente uguale a quella analogica
originale Provvedendo a registrare infi¬
ne il segnale videocomposito in uscita
dall'AV/Master. abbiamo potuto consta¬
tare che il risultato e migliore (ovvero si
genera uno scadimento di qualità deci¬
samente più contenuto) di quello che
abbiamo poi ottenuto, proprio come
controprova, operando macchina-mac¬
china con un collegamento analogico di¬
retto tra Camcorder e VCR Nulla da ec¬
cepire infine per la qualità del segnale
audio che tra I altro, acquisendolo in
PCM e gestendolo come tale per tutta
la fase del trattamento in editing (via
Audio Editor di MediaStudio). è rimasto
sempre pulito e libero da effetti tipo
rumble. tipici nei riversamenti analogici
(specialmente tra VHS e VHS . .)
In definitiva siamo rimasti compieta-
mente soddisfatti. La qualità del segna¬
le audiovisivo ritrasmesso all'uscita co¬
dificata PAL è eccellente, copre tutto il
quadro video e non dà mai segni di ce¬
dimento Anche quando permane in di¬
gitale, per l'utilizzo come videoclip in si¬
stemi ipermediali e in riproduzione da
CD-ROM (purché sia disponibile un en-
gine M-JPEG). i filmati AVI derivati
dall'acquisito risultano di livello assolu
to E questo anche se la produzione
multimediale digitale non 6 la finalità
principale dell AV Master AV Master
che nasce certamente ' generai purpo-
se", ma che si esalta chiaramente nel
momento in cui operato l'editing (e
Ulead MediaStudio Pro 5,0 e superlati¬
vo in questo), restituisce di nuovo
all'analogico il segnale rielaborato. A
confronto, anche se solo mnemonico,
con gli altri sistemi fin qui provati per
l'ambito home-office, quello che Fast ci
rende con l AV Master 98 esce di gran
lunga vincitore.
«e
116
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
1
i
CounterSign ™
Sicurezza con
F-Secure
Anti-Virus
La rivoluzionaria Tecnologia
CounterSign(tni) è la prima
architettura antivirus multistrato
che esegue analisi simultanee
utilizzando molteplici motori
di scansione e metodi diversi.
Superiorità di F-Secure Anti-Virus:
Installazione e amministrazione centralizzata
Aggiornamenti giornalieri
F-Secure Macro Control permette l'utilizzo di
macro approvate e cancella o disinfetta le
macro sconosciute
F-Secure Anti-Virus per Firewalls controlla i file
prima che vengano trasferiti attraverso la rete
F-Secure Mail Gateway intercetta i virus contenuti
nei messaggi E-mail
F-PROT Professional con la
Tecnologia CounterSign(tm) ora
è F-Secure Anti-Virus.
I traguardi raggiunti da Data Fellows:
Primo motore antivirus euristico,
Primo antivirus con funzioni di
amministrazione di rete, Primo motore
di scansione in tempo reale, La rivoluzio¬
naria Tecnologia CounterSign(tm)
Distributore per l'Italia:
SYMBOLIC
-m 4- «a 11 4 « m
• —At >-
DATA
^ DATA FELLOWS http / WWW DatoFGllows.com
1 ^ rmm
Riconoscimenti oltrmuli dulia tecnologia di scansione contenuta In f-Secure Anli-Virus SVM
magatine, May 1997: Best Ami Vhus Virus Bullctin: Winnei ami-virus softwaic 1/96 P( Magatine
May 1996 Review ■ DOS: Winnei 8/96 SICURE Computing lite Ediloi's (hoice Compulei Bild Piice
Quality Winnei ■ Virus Research Unii lab Iesi Success ; VTC Viius Tesi Center Winnei 2/97.
CounterSign - " Technology, Ami Virus ftomoworl ore
di Franco Paiamaro
ACER ASPIRE
Mi sembra giusto, ogni tanto, parlare
di macchine "normali"... nel senso di
computer pensati per svolgere nel mi¬
glior modo possibile il lavoro che gli 6 ri¬
chiesto, senza dover per forza essere
"superiori", più veloci, più efficienti o
con più optional rispetto alla concorren¬
za; un computer deve, certo, poter ese¬
guire adeguatamente i programmi in¬
stallati senza incertezze, e deve anche
poter contare su una quantità di memo¬
ria (RAM e di massa) tale da poter lavo¬
rare con i propri file senza doversi
preoccupare troppo dello spazio rimasto
sul disco rigido. Allo stesso tempo, es¬
sere dotato di quegli "accessori" ai
quali non è più possibile rinunciare (un
po' come andare presso un concessio¬
nario automobilistico e sentirsi afferma¬
re che gli specchietti retrovisori sono a
parte...), come per esempio, una sche¬
da audio ed un modem decenti. Senza
parlare di adattatore video e monitor...
Una macchina senza pregi e difetti, o
"senza infamia e senza lode"?
lo non direi: l’Aspire della Acer, che
proviamo oggi, si è dimostrato un com¬
puter "normale" nelle specifiche, ma,
alla prova del fatti, nettamente superio¬
re alle aspettative. Questo computer,
infatti, pur essendo dotato di un "sem¬
plice" Pentium II 350. 6 risultato molto
veloce e soprattutto stabile, dote pur¬
troppo tutt'altro che comune, nel pano¬
rama informatico odierno.
La macchina
La proposta di Acer, per un Personal
Computer di base, è rappresentata dalla
linea Aspire. Non si tratta di un compu¬
ter "minimo", in quanto implementa un
chipset ed un processore di fascia me¬
dia; anche la dotazione di memoria
RAM non è esigua, e il tipo di software
in bundle la dice lunga sul segmento di
mercato al quale si rivolge: un'utenza
smaliziata, magari già con un computer
in casa, attenta al budget e alle presta¬
zioni. Inoltre, la presenza del modem
permette di identificare anche la desti¬
nazione d’uso della macchina: il compu¬
ter per la famiglia. In un ufficio, non
avrebbe ragione di essere, in quanto la
connettività sarebbe assicurata dal
proxy aziendale (e quindi, da una inter¬
faccia di rete): in casa, il modem diven¬
ta ormai quantomeno necessario
Le caratteristiche tecniche dell'Acer
Aspire, nella configurazione provata, po¬
trebbero essere all'insegna della tran¬
quillità: a parte il processore Intel da
118
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Acer Aspire 6110
Acer Aspire 6160
Produttore:
Acuì Itaky Srl
Centro direzionale Cotlooni
Palazzo Perseo
Via Paracelso. 12
20041 Sagralo Brinnza (MI)
Tel 039/68421
htt(j://www acer il
Prono (IVA esclusa) Lit 2.319,000
350 MHz con i canonici 512 Kbyte di
memoria cache di secondo livello, la
macchina e equipaggiata con una sche¬
da madre Acer con chipset Intel 440
BX. con bus AGP 2X, i consueti slot PCI
(nessuno occupato) e ISA; uno di questi
ultimi è occupato da un modem GVC da
56 Kbit omologato. A completare la
configurazione, una più che discreta
scheda video con accelerazione 3D, la
ATI Rage PRO AGP con otto Mbyte di
SGRAM, un disco fisso UltraATA Sea¬
gate ST34323A da 4 3 Gbyte, un CD¬
ROM Acer 32XMTRP (ovviamente da
32x), e ben 64 Mbyte di SDRAM, certi¬
ficate PC 100 e su banco singolo, per la
piu ampia possibilità di espansione
L'interfaccia audio a 16 bit, integrata
sulla scheda madre, è basata sul digni¬
toso chip ESS Solo, e il monitor SVGA,
un bel 15 pollici, 6 sempre di produzio¬
ne Acer; in realta, il risultato ottenuto è
superiore alla somma delle parti, questo
è dovuto ad un eccellente equilibrio del
sistema, con in più una ottima compati¬
bilita, rilevata durante la prova delle
schede video 3D dello scorso numero
di MC; nessuna delle schede video pro¬
vate ha mai procurato un conflitto di pe¬
riferiche o instabilita varie.
Acer propone, per il modello Aspire.
una variegata gamma di personalizzazio¬
ni, a partire dal lettore DVD e alle solite
espansioni della RAM di sistema e del
disco rigido, ai monitor e scanner.
La tastiera non è eccezionale, il mou¬
se nemmeno, ma funzionano decente¬
mente e risultano anche abbastanza er¬
gonomici.
La dotazione software è di tutto ri¬
spetto: oltre a Windows 98 e alcuni gio¬
chi in bundle è anche presente una ver¬
sione Full di Lotus SmartSuite, rinomata
serie di programmi rivale di Office della
Microsoft; le funzionalità delle due sui¬
te. al di là di tutti gli ammennicoli e sofi¬
sticazioni varie presenti in entrambe i
pacchetti, è praticamente sovrapponibi¬
le. SmartSuite integra un wordproces-
sor. un foglio elettronico, un database
II cabinet In tutta la sua
tondeggiante maesto¬
sità . .
Questo particolare mo¬
stra il meccanismo di
ritorno dello sportellino
che copre II cassetto di
caricamento del CD-
rom qualche volta si
inceppa e lo sportello
rimane apeno.
Il CD viene comunque
caricato correttamente ,
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
119
Acer Aspire 6110
Gli ottimi diffusori Altee
Lansing a corredo, oltre
a trovarsi in posizione
ideale lancorati ai lati del
monitori, dispongono di
una comoda uscita cuf¬
fia utilissima quando,
utiUnando il PC non vo¬
gliamo disturbare il pros¬
simo Ad esempio gio¬
cando a Quake II nel
cuore della notte
Il miro deir Atei Aspiro
Si riconoscono i vari
connettori, correttamen¬
te posizionali secondo
le noi me del ATX Form
FàClOt
ed un Organizer, lutti corredati da fun¬
zionalità avanzate per la pubblicazione
dei documenti sul Web.
Il cabinet di questa macchina si pre¬
senta discretamente bene, la qualità del¬
la plastica utilizzata sembrerebbe buona;
il cabinet è composto da un guscio me¬
tallico a C asportabile, con un frontale in
plastica dalle linee tondeggianti il dise¬
gno complessivo è piacevole, anche se
durante l'uso sono saltati fuori alcuni
piccoli difetti di progettazione, assoluta-
mente ininfluenti sul piano funzionale,
ma fastidiosi per l'utente. Il lettore di
CD-ROM, per esempio, e montato inter¬
namente allo chàssis, e per permettere
la fuoriuscita del cassetto, il frontale del
cabinet 6 fornito di uno sportellino a
molla, che nell'esemplare da noi prova¬
to, un paio di volte si è incastrato (bloc¬
cando anche II cassetto del CD), risul¬
tando in un errore di caricamento, oltre
a rimanere frequentemente aperto. An¬
che la scelta di dotare di sportellino an¬
teriore il vano aggiuntivo da 5" e il
floppy, rappresenta, a mio avviso, una
preziosità estetica che risulta scocciante
nell'uso...
Internamente la cablatura risulta abba¬
stanza ordinata, il modulo di alimentazio¬
ne 6 il solito switching da 200 watt, po¬
sto superiormente alla scheda madre;
tutto sommato, una macchina a prima
vista molto convenzionale , sono pre¬
senti anche alcune chicche; una specie
di ancoretta che blocca fermamente la
scheda dell'Interfaccia video nel connet¬
tore del Bus AGP, per esempio
La qualità dei componenti e buona,
ma non eccezionale: i risultati ottenuti,
lo ripeto a costo di diventare ridondante,
sono da ricercare nell'eccellente equili¬
brio della configurazione, sapientemente
progettata tenendo conto delle compati
bilita, prestazioni, durata ed affidabilità di
ogni singolo componente Quando si ac¬
quista un personal computer, anche II
know-how della società che realizza la
macchina deve essere messo in conto
la ricerca costa, e molte volte conviene
pagare quel minimo in piu rispetto ad un
assemblato, per possedere una macchi¬
na durevole e sicura..
Come va
£ accendendo la macchina che ci si
rende conto che, in un certo senso, l'ap¬
parenza inganna: Windows 98 si avvia
con decisione e senza intoppi, mai un
messaggio di errore interno, e neanche
mai un segno di instabilità o di malfun¬
zionamento.
Non mi arrischio a dire che si tratta di
una macchina affidabile nel vero senso
del termine (l'affidabilità vera non e pro¬
pria del mondo Windows, per me ve¬
ramente affidabile significa eseguire il
bootstrap una volta e non spegnere piu
la macchina per un anno, tipo Mainfra¬
me. per intenderci, e sapere che non si
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Acer Aspire 6110
L interno della macchina non e ordinatissimo a prima visto sembrerebbe un prodotto OEM, I accessibilità
potrebbe essere migliore, ma d altronde le dimensioni del mmitower non permettono gonidi cose
L espandibilita della macchino ù ottima, tutti gli slot PCI sono liberi, ed e anche disponibile un vano da 5 "
accessibile dall'esterno attraverso lo sportellino che copre anche il tloppy
bloccherà), ma siamo sulla strada giusta
per arrivarci; intanto, e non e poco, ci ho
lavorato per quasi due mesi senza mai
un errore di qualsiasi genere,
A questo riguardo, ci terrei a segnala¬
re che l'Acer Aspire 6 dotato di un CD¬
ROM di ripristino, contenente a tutti gli
effetti l'immagine del disco rigido di in¬
stallazione, con la configurazione com¬
pleta di tutte le periferiche presenti nel
sistema all’acquisto; in caso di "incasi-
namento” di Windows, si tratta di una
mano santa, a meno che non abbiate
aggiornato qualche periferica, e quindi
modificato la configurazione Nella mag¬
gior parte dei casi, il Plug & Play di Win¬
dows dovrebbe (il condizionale e d'ob¬
bligo) rimediare, rilevando tutte le nuove
periferiche e richiedendo i driver neces¬
sari. Questo CD sostituisce anche II CD
originale di installazione di Windows 98.
che non è presente (all'interno dell'im¬
ballo si trova la sola licenza).
Essendo questa macchina stata utiliz¬
zata come piattaforma di prova per il
confronto degli acceleratori 3D dello
scorso numero, l'ho potuta provare a
fondo con parecchi applicativi, alcuni
anche pesanti; e devo dire, a proposito
dell'interfaccia grafica, che la ATI Rage
PRO non e per niente male. Anzi, sin¬
ceramente devo dire che l'ho rivalutata
proprio grazie a questo confronto; la
ATI ha l'equilibrio (questa parola sta di¬
ventando molto frequente, in quest'arti¬
colo...) che altre, anche molto blasona¬
te non hanno, un buon 2D, un'ottima
riproduzione video di filmati, discrete
prestazioni 3D e una buona visualizza¬
zione, stabile e a risoluzioni fino a
1024x768, molto nitida. Il disco rigido,
da 4 Gigabyte, 6 molto silenzioso e di¬
scretamente veloce; il CD-ROM, a par¬
te il problema dello sportellino, è veloce
e legge veramente di tutto, masterizzati
di tutti i colori e CD normali peccato
non ci sia una presa per le cuffie sul
frontale. In ogni caso, la riproduzione di
CD musicali è sufficiente a garantire un
piacevole sottofondo durante il lavoro al
PC. La riproduzione dei suoni, da parte
dell'interfaccia audio integrata è decen¬
te, forse un po' troppo squillante e
mancante dei toni bassi; comunque
adeguata, anzi allineata, alle prestazioni
generali del sistema.
L'utilizzo che ne ho fatto è stato per
lo più ludico, in effetti, un po’ mi ver¬
gogno ad affermarlo, ma questa volta,
la configurazione della macchina mi ha
portato piu che a provare serissimi da¬
tabase o programmi di modellazione
meccanica, a giocare con non meno
esigenti programmi di simulazione in¬
terattiva, come Quake II, Incoming e
Turok...
Ammetto, dopo le prove di routine
(vediamo il frame rate, ah, Photoshop
esegue II filtro 'V in y secondi, quanti
Mbyte al secondo? ), ho lasciato in¬
stallati i giochi e ogni tanto, la sera, per
rilassarmi: "vado di sopra a provare la
macchina per l'articolo. ",
In questa veste, trovo che l’Acer
Aspire sia un ottimo compromesso, la
macchina per giocare, per gustarsi CD
interattivi, per esplorare, comunicare e
gestire; insomma un computer dome¬
stico...
L'Acer Aspire è un personal compu¬
ter onesto, non promette mirabilie ma
mantiene tutto quello che ci si aspette¬
rebbe da una macchina con queste
specifiche: e non è poco.
Conclusione
La macchina per la famiglia. Se in se¬
de di progetto era questo il target ri¬
chiesto come specifica, Acer ha cen¬
trato il bersaglio Senz'altro. l’Acer
Aspire è proprio cid che consiglierei a
chi deve decidere cosa prendere in
ambito informatico per farne II classico
uso casalingo un bel modem per spe¬
dire fax, corrispondere con e-mail e na¬
vigare speditamente su Internet, la sui
te di programmi giusta per finire la rela¬
zione iniziata in ufficio, per gestire le fi¬
nanze domestiche e recensire la pro¬
pria biblioteca, senza contare i giochi in
bundle e la flessibilità offerta dalla con¬
figurazione, aperta ed espandibile. La
potenza elaborativa e ottima, il disco
dovrebbe essere abbastanza capiente
e la quantità di memoria RAM e deci¬
samente sufficiente per la bisogna II
prezzo non è molto elevato, e mi sem¬
bra adeguato alle prestazioni riscontra¬
te e alla fascia d'utenza cui questa
macchina si rivolge
KB
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
121
di Raffaello De Masi
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La
semplicità e a
scelta migliore per
MAXTHC.
WinFax
Manuale dell'utente
lllliin 11
t'Vi.v.vmil
WinFax Pro 9.0
Anche stasera, di nuovo solo in casa
La signora moglie 6 uscita presto, stra¬
namente in concomitanza con un bonifi¬
co sul mio conto corrente, che il diretto¬
re della banca mi ha comunicato essere
arrivato proprio qualche ora fa (nemme¬
no il tempo di farli raffreddare, 'sii sol¬
dii), L'umore non è dei migliori; stamat¬
tina qualche gentiluomo è entrato, in
manovra, nello sportello della macchina
e ha pensato bene (forse anche lui sape¬
va del bonifico) non essere il caso d'im-
portunarmi nell'avvisarmi, Anja è lontana
tremila chilometri, a Chernobyl, dai suoi
parenti; e da soli che gusto c'è a riveder¬
si per la sessantesima volta " Pretty wo-
man” o "Una gita scolastica"? Stomaco
vuoto, che ulula come Cthulhu quando
gli si è incarnata qualche unghia, e i figli
di Nyarlathotep gli saltano sui piedi per
giocare con lo zione.
Neppure l'incanto della leggendaria
Atripalda riesce a prendermi, stasera, In
altra occasione sarei sceso per perder¬
mi nel profondo suburbio di vizio e di
peccato di questa immensa citta ancora
in parte inesplorata, ma stasera
"nunn'è 'ccosa" Sarei solo di cattiva
compagnia, e poi, l’ultima volta, il fiasco
di rosso della cantina mi pareva un tan¬
tino troppo annacquato. Tardi, per anda¬
re a cinema; io mi sveglio alle cinque di
mattina e l'ultima volta che sono andato
all'ultimo spettacolo mi sono addor¬
mentato, facendo il vuoto (meno male
che era un film di guerra!)
Proprio una serata da lupi Provo a te¬
lefonare a Naomi e ad Afef: il primo nu¬
mero è occupato, al secondo risponde il
fax. E a questo punto mi viene l'idea,
che contraddistingue il gemo dall'uomo
comune. Perché non provare a inviare
un infuocato madrigale alla bellissima
con il pacchetto che mi hanno mandato
dalla redazione proprio la settimana
scorsa? Se, come afferma la didascalia
sulla scatola, WFP è capace di fare co¬
se inaudite (laser quality faxes, affer¬
ma), saprà anche trasmettere il segreto
di un'anima romantica e il miele che
profonde dal suo cuore Staremo a ve¬
dere.
WinFax Pro, e siamo
alia nona versione
Giusto un anno fa mettevo mano alla
versione otto di questo pacchetto, giun¬
to a livelli di qualità invidiabili Se, come
pare, WFP, dopo Antivirus e Utility, è il
pacchetto più venduto dì Symantec, i
122
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
WinFax Pro 9.0
WinFax Pro 9.0
Produttore:
Symantec s,r,l.
Via AUUatliìssu. 10
201 ZI Milano
Tel 02 695521
Prezzo: (IVA esclusa)
Ut. 231 000
meriti non sono per nulla illusori. Facilita
d'uso, potenza e caratteristiche di utiliz¬
zo grandemente superiori a quelle ritrat¬
tabili nelle attrezzature tradizionali, buo¬
na disponibilità in termini di macchina
su cui è installato, manualistica di rapida
consultazione, adattabilità a pressoché
tutto il parco modem esistente, anche
abbastanza obsoleto, ne fanno la scelta
d elezione per chi ha esigenze di gestio¬
ne di facsimile sia saltuarie sia, soprat¬
tutto, professionali.
Questa prova, in ogni caso, è sui ge¬
neris. in quanto la prossimità temporale
di quella precedente ci permette di rin¬
viare il lettore ad essa per l'inquadra¬
mento generale del programma e le
sue linee generali d’uso. Ne approfitte¬
remo invece per affrontare il pacchetto
in maniera diversa, evidenziando le sue
più generali caratteristiche di applicazio¬
ne e le nuove funzioni, aggiunte in que¬
sta più recente versione.
Innanzi tutto due parole sulla macchi¬
na ospite. I requisiti minimi consigliati
sono un Pentium, un CD-ROM (il ma¬
nuale contiene una scheda per ordinare
la versione su floppy), 16 Mb di RAM
che divengono 32 se si decide di utiliz¬
zare il collegamento con due linee te¬
lefoniche. almeno una sessantina di Mb
liberi per l'installazione, uno o due mo¬
dem Classe 1 e 2/2.0 CAS compatibili
(o, in alternativa, qualsiasi scheda ISDN
che utilizza driver CAPI 2.0, supportanti
10 standard fax G3), e, infine una linea
telefonica collegata a ciascun modem
da usare (massimo 2/2) Se fatto girare
sotto NT4 le esigenze, in termini di me¬
moria, sono leggermente superiori; po¬
co di più, comunque
Riassumiamo quindi le informazioni
generali riguardo all'uso di WinFax Pro;
scopo del pacchetto è quello di creare
un ambiente confortevole per utilizzare
11 computer come facsimile in configura¬
zione send-receive. I fax vengono creati
come normali documenti cartacei, e co¬
me tali trattati, qualunque sia il pro¬
gramma che li genera e qualunque sia¬
no le funzioni che tramite esso si appli¬
cano (ad esempio si può visualizzare in
anteprima, stampare un provino, modifi¬
care al volo un documento prima di in¬
viarlo). L'invio avviene dall'interno del
programma stesso, senza inutili opera¬
zioni di trasferimento o traduzione in al¬
tri formati. E' possibile, al di fuori delle
funzioni del programma generatore,
comporre e aggiungere copertine, acce¬
dere a rubriche proprie del programma
o importate da altre applicazioni (es, da¬
tabase o agende in linea), avere a dispo¬
sizione aree di archiviazione personaliz¬
zate e automatiche. E' possibile inviare
lo stesso fax a più destinatari, e la tra¬
smissione è rapida e raramente difficol¬
tosa, grazie a una eccellente tecnologia
di compressione incorporata e a effi¬
cienti routine di verifica e correzione
della trasmissione. La qualità dei fax,
lnlom«/tofU tu WmFaK PRO
GtneMfc | Mtmum ui intona |
W«Fm PRO 9 0 (Jul 27 1 998)
Copyright lo) 1998 Symartac Corpordx*
Questo prodotto non é italo loprttoo
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IO prodotto 120002540!T
Infialalo «
C \PROGRAMMI\SYMANTEC\WINFAXN
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Anennone quatto profanano è piototo ditto toggì tu dii» «fautore
a dei Uditali rtemajiona* Laicroduoonaoleòtrtxmonenon
«iOrtCMU idtebbe comportate gtavr tendoni cwé e pandi a taf*
peite^jta » mettmi tvei consenta detto legge
OK
Lo splashscreen dì WinFax 9
compatibilmente con le periferiche di
stampa all’arrivo, è di qualità laser, e
WinFax Pro consente di risparmiare sui
costi delle telefonate interurbane e in¬
ternazionali programmando la trasmis¬
sione dei documenti nelle fasce orarie a
tariffa ridotta. E' anche possibile utiliz¬
zare carte telefoniche o carte di credito,
quando, ad esempio, si è in viaggio, ri¬
sparmiando cosi ulteriormente sui costi
telefonici.
Nella maggior parte dei casi WinFax
Pro viene utilizzato con un modem col¬
legato al computer; tuttavia esso fun¬
ziona anche con molti altri dispositivi di
comunicazione, alternativi a questo, co¬
me modem particolari interni, schede
PC Card (PCMCIA) e cellulari Non man¬
ca la possibilità di adottare una scheda
Alcune fasi della procedura guidata di invio di un fax
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
123
WinFax Pro 9.0
■
Benvenuti in WinFax PRO
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(MfDMTW# M tu» Mliff Oi
■ ixii|Hiv/ni«H' ih un inumi lai
Copmtin* pei Minjhy/iti»
coap*M4»r-*M nn «•»!■»» i*»"
ISDN, in una con i drive CAPI 2,0; Il pro¬
gramma e già predisposto per colloquia¬
re non solo con i normali apparecchi fax
Gruppo 3, su normali linee analogiche,
ma anche per collegarsi a dispositivi
ISDN a una velocita massima di 14 400
Oaiunprail |
>eto:<y>w* eco
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Ottono iti»»»i pn la
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bps, sotto lo stan¬
dard fax G3 Gran¬
de convenienza
può essere genera¬
ta dalla predisposi¬
zione di WFP a la¬
vorare in rete; il
_ programma e un
unico modem pos¬
sono essere condivisi utilizzando II
Client fax e il/i modem collegati alla sta¬
zione host della rete. Una frazione del
programma permette di usare un unico
fax dipendente dalla stazione remota,
cioè un computer dedicato su cui sia in
funzione il software per server fax Win¬
Fax Pro for networks
E »a***a to opwuw*
|lnotl4"«l ItTOO SÌ
. r-r-i
Ora».
17 -;«?>■ am>»let»Scorcilo
Composi;ione guidale coi
palline E3 F3
Atre opzioni
Opponi vane pei le copertine
HZ goni menno a blocchi del desrtnelano. del
mltenie e dei dati sul le»
R Baca di Svinone ‘Copertina la»"
r Inlonnaaoni la» sorto il Sesto del meiia«»o
P Inteslatione nefaiea del ojessaggo
| pedonale
P Utalima
Sloglia | Scandisci |
< Indieiio
F«
Anix*.
J
La finestra della conri
gurazione guidata e
una serie di opzioni di
Setup da essa raggiun¬
gibili Interessante la
configurazione dei col¬
legamenti, la composi¬
zione guidata delle co¬
pertine (e possibile, da
essa, eseguire scansio¬
ni dirette), le notlflche
d'inoltro l uso avanza¬
to delle carte di credilo
telefoniche
Grandi funzionalità
per una versione
davvero nuova
Elencare tutte le funzioni di WFP e
operazione che richiederebbe ben piu
tempo e spazio di quanto ce ne sia su
queste pagine. Ad esplorare bene tutto
l'ambiente si ha la sorpresa piacevole di
trovare ogni tanto qualche nuova funzio¬
ne. utile e non sempre intravista all'ini¬
zio, destinata a risolvere un nostro parti¬
colare problema. Ricorderemo di segui¬
to, comunque, le piu funzionali caratteri¬
stiche del programma, quelle che, im¬
mediatamente, ne fanno un ambiente
sofisticato, elegante, capace di presta¬
zioni e caratteristiche capaci di accon¬
tentare qualunque tipo di utenza
Eccole, quindi; invio di fax da qualun¬
que applicazione, praticamente come
stampare. Inclusione di diversi docu¬
menti, anche prodotti in ambienti diffe¬
renti, in un unico fax, spedizione diretta
QCtov Htomcto
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MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
WinFax Pro 9.0
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La nuova finestra di gestione doi messaggi, più tallonale e meglio organizzata
della precedente
Il visualizzatore fax in azione: facile la modifica e la manipolazione dei docu
menti, in entrata e uscita
da scanner, invio di fax a diversi desti¬
natari Inserimento di copertine diretto
e, volendo, automatico, possibilità di
vedere in anteprima, programmazione
di invio a orari diversi, inserimento sofi¬
sticato di firma e logo nel documento o
nella copertina. In ricezione, i fax pos¬
sono essere ottenuti automaticamente,
senza disturbo per il lavoro corrente, re¬
direzione di arrivi ad altra destinazione o
recupero degli stessi in modo remoto,
ricezione di segnale di arrivo di un facsi¬
mile su un cercapersone o su un cellu¬
lare, stampa automatica o filtrata degli
arrivi, rotazione delle pagine inserite ca¬
povolte od orizzontali, rimozione even¬
tuale delle macchie da trasmissione,
evidenziazione del testo su messaggi ri¬
cevuti o gestione dello scritto attraver¬
so OCR, organizzazione dei documenti
ricevuti in caselle WinFax Pro permet¬
te di usare due modem e due linee te¬
lefoniche, impostandone magari una
per la trasmissione e l'altra per la rice¬
zione, se si e in possesso di un pac¬
chetto di e-mail adatto, e possibile in¬
viare e ricevere messaggi direttamente
da WinFax
Sembrerebbe strano che, giunti alla
versione 9, ci sia ancora stato molto da
"scoprire", e invece i progettisti non
sono stati con le mani in mano ed ecco
le caratteristiche davvero nuove e origi¬
nali di questa versione Eccellente la
più efficiente procedura di configurazio¬
ne guidata che. lanciata quando si apre
il programma per la prima volta, con¬
centra in un solo passaggio tutte le
operazioni di setup, rendendo agevoli
anche quelle notoriamente un po' "osti¬
che", Grazie alla funzione Condivisione
fax, non è necessario avere un modem
collegato al computer usato, ma, in pre¬
senza di una rete, è sufficiente installa¬
re il Client di WinFax e utilizzare, attra¬
verso di questo, il o i modem collegati a
una stazione host della rete. Un nuovo
programma di utilità consente di salva¬
re e ripristinare dati del programma
(fax, rubriche, registri e configurazioni)
e di programmare backup automatici o
manuali dei documenti ricevuti e inviali
Migliorato anche l'ambiente d'invio,
che non passa più attraverso la proce¬
dura un po' macchinosa delle versioni
precedenti, ma si basa su una finestra
completamente nuova e molto simile a
quel che normalmente si fa con i modu¬
li fax.
Abbiamo già detto dell'opzione "due
modem", mentre nuova è la funzione
di invio fax via Internet Le rubriche del
programma sono ora più Integrate con
Actl (MCmicrocomputer n 189) e Ou¬
tlook 98. e sono anche supportati i file
di database ODBC di Microsoft Access
come rubrica telefonica. WFX oggi sup-
orta lutti i dispositivi fax
CS/GSM/PGN più comuni, come pure
le schede PCMCIA e i telefoni collega¬
bili via cavo a un PC e controllabili con
un normale modem. La notifica su cel
lulare o cercapersone supporta lo stan¬
dard SMS e, per il NordAmerica, Il PCS:
ancora la funzione OnNow permette di
ricevere fax e messaggi vocali subito
dopo l'avvio del sistema, e piu ampia
ancora è la gamma di modem supporta¬
ta (finalmente i setup sono tutti rag¬
gruppati in un'unica area), mentre sem¬
plice e rapida è la procedura di utilizzo
delle carte telefoniche
Quattro ambienti per
una gestione globale
Una volta installato. WinFax Pro crea
un gruppo di programmi piuttosto cor¬
poso e quattro voci nel menu Avvio,
voci che corrispondono a diversi am¬
bienti di utenza
Senz'altro II principale è Controller,
uno strumento avviato automaticamen¬
te all'avvio e visualizzato sotto foima di
icone nella barra delle applicazioni E' il
metodo più sicuro, efficace e rapido di
accedere alle funzioni di WinFax Pro e
permette di ricevere e inviare rapida¬
mente messaggistica fax quando l'am¬
biente di gestione dei messaggi non e
avviato, Usarlo è semplice, se si è avu¬
ta la pazienza di perdere qualche minu¬
to nella attenta configurazione iniziale
del programma
La soluzione piu consigliabile e quel¬
la di affidarsi alla procedura guidata che
si avvia al termine dell'installazione e
che. comunque, può essere richiamata
in qualunque momento (ad esempio
nel caso si cambi il modem) Essa
comprende una serie di videate. dotate
di esaurienti spiegazioni, che consento¬
no di tagliare l'ambiente in base alle
proprie esigenze e caratteristiche Inol¬
tre la procedura guidata ha il vantaggio
di fornire rapidi consigli circa la soluzio¬
ne di problemi, e offre in linea efficaci
descrizioni delle nuove funzioni dispo¬
nibili La cosa davvero interessante di
questa nuova versione e la finestra di
apertura-menu del pacchetto, comple¬
tamente originale, che finalmente mot¬
te immediatamente a portata di mano
tutti gli ambienti del programma, come
composizione di un nuovo fax. installa¬
zione di collegamenti a telefonmi e cer¬
capersone, configurazione di modem,
notifica e inoltro di messaggi, uso di
carta telefonica, costruzione di una co¬
pertina personalizzata Bello e originale
quest’ultimo ambiente, dove, accanto
a copertine predefinite (notevole la li¬
breria), ne esiste una vergine in cui, ra-
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
125
WinFax Pro 9.0
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pidamente, si possono includere og¬
getti e immagini personali. Dicevamo
oggetti, visto che, ancora più facilmen¬
te che in quelle precedenti. WinFax
Pro consente di creare una versione
elettronica della propria firma e del pro¬
prio logo, inserendoli in una libreria pri¬
vata e gestendoli come "timbri", assie¬
me ad altri già predisposti e che soven¬
te risultano molto utili (ad esempio i
blueprmt come "Riservato", "Urgen¬
te". "Da non divulgare", e magari un
Matahariano 'Distruggere dopo la let¬
tura"). Ancora meglio che nelle versio¬
ni precedenti, la copertina puO essere
usata direttamente per l'inserimento di
testi anche cospicui, divenendo, a tutti
gli effetti, simile a quella modulistica in
uso nella faxistica convenzionale 0 a
una vera e propria carta intestata Esi¬
ste anche una Copertina rapida, per
messaggi brevi e informali Piacevole e
comoda la funzione "importa un file"; il
testo, inserito nel relativo campo. puO
essere editato direttamente
La finestra della gestione messaggi
si presenta amichevole e di facile com¬
prensione e gestione. Buono l'ambien¬
te di record di gruppo nelle rubriche,
come quella della creazione di record
dei destinatari Se esistono rubriche di
altre applicazioni leggibili da WFP, esse
vengono acquisite in collegamento di
sola lettura (l'operazione 6 guidata dal
"Kit di supporto rubriche di Symantec
WinFax Pro PDX. la cui funzione è piut¬
tosto oscura fino a che non si recupe¬
rano informazioni in proposito dal s ito
*- a
gestione delle carte telefoniche è gui-
data da una curiosa e pratica finestra
di creazione di una macro, anche avan¬
zata e articolata (fino aio livelli di co¬
mandi; l'abbiamo usata con la carta
CalliIt di Telecom, notoriamente abbi-
sognevole di una non breve procedura
1 UH
e
II designer di copertina
in azione notevole la
libreria presente dota
ra di layout adatti a
qualunque argomento
e finalità
0 * «ar w
fc f a • m
» I A a a O a n=
_ il
V\fcLP... \
petto p yo*r...
d'uso, senza in¬
contrare alcun pro¬
blema). mentre _
certe facility, forse
banali, ma che ci
rendono la vita più facile, hanno reso
ancora più divertente il programma
parliamo, ad esempio, delle imposta¬
zioni predefinite da applicare global¬
mente a tutti i fax. della stampa auto¬
matica dei report di conferma, della
impostazione preferenziale di docu¬
menti che vengono inviati con maggio¬
re frequenza (es. solleciti ricorrenti per
pagamenti periodici) con conversione
in formato fax in anticipo, invio di fax
su carta intestata (con scelta d'intesta¬
zione globale o solo sulla prima pagi¬
na), creazione di regole di ricezione in
base a determinati requisiti. I fax rice¬
vuti possono essere inoltrati anch'essi
secondo certe specifiche (immediato,
a intervalli regolari, in base a un tipo
specifico di messaggio, messaggi rice¬
vuti in un particolare intervallo di tem¬
po, messaggi ricevuti da un determina¬
to mittente - in questo caso occorre
conoscere I identificativo fax del chia¬
mante)
Due parole, infine, sui servizi di se¬
greteria telefonica incorporati nella pre¬
cedente versione nella versione 9 non
ci sono più. e la cosa non ci e piaciuta
per niente Si può recuperare questa
funzione dal pacchetto precedente, ma
la compatibilita con il nuovo controller
è fortemente aleatoria Peccato, una
diminutio capitis senza senso e motivo
apparente, che limita nettamente le
qualità di questo pacchetto
Conclusioni
WinFax Pro 9 è davvero una major re
lease di questo pacchetto dalla fama e
dalle prestazioni di tutto rispetto. La pri¬
ma impressione che si ha, usandolo do¬
po una buona conoscenza del prece¬
dente, è che tutto e un poco più facile
e immediato. Continuando nell'uso si
scopre che il lavoro fatto dagli imple-
mentatori è stato profondo, con nume¬
rose aggiunte e modifiche dei comandi
rispetto alla versione 8 (Symantec affer¬
ma essere state più di cento) In ogni
caso una versione da possedere, sia in
prima istanza, sia come aggiornamento,
se si maneggiano solo fax. la mancanza
delle funzionalità di segreteria telefoni¬
ca. invece, potrebbe sconsigliare l'ag¬
giornamento a una fascia di utenza inte¬
ressata a questa funzione. Comunque,
per motivi personali, a questo pacchet¬
to mi ci sono subito affezionato, visto
che. mentre scrivevo, è arrivato un fax,
e sono portato a sperare che Afef non
sia rimasta indifferente al mio dolce stil
novo. Raffaello, hai colpito ancorai WS
126
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Iwww.mciink.itl
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Dealer o Leader?
V» 8 '" 8 4,
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farà fare molta strada. Basta diventare MC-link
» Point. Insieme al kit di installazione che leva ogni preoc-
5
Se avete il pallino per gli af- C.
fari ce un’pfferta di connettività ad V/L
Internet da proporre ai vostri clienti, che vi 'r *
farà fare molta strada. Basta diventare MC-link
Point. Insieme al kit di installazione che leva ogni preoc¬
cupazione di configurazione, potrete offrire ai vostri clien¬
ti la serenità di un'assistenza che li segue ovunque. E molte
certezze in più. A partire dal supporto di un provider nazio¬
nale come MC-link, da più di 12 anni al fianco di grandi azien¬
de e piccoli utenti con tecnologie e prodotti avanzati. Per conti¬
nuare con una rete capillare estesa in oltre 110 città in Italia e
1200 nel mondo. E finire con un'offerta completa e qualifican¬
te che presenta molti punti di (orza: Kit di abbonamento bi¬
mestrale o annuale; connessione RTC anche in X2 e ISDN;
spazi web e domini; connettività Internet e Intranet dedi¬
cata per le aziende. Diventate anche voi MC-link Point,
potrete usufruire di un'agile rapporto commercia- (
le e un completo supporto di merchandising.
Contattateci scoprirete che differenza
a v corre tra essere un Dealer e
g * un leader.
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MC-link Point, il punto che fa la differenza.
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di Raffaello De Masi
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Manuale
Utente
Pentazip 4.0 per
Windows 95/98 e NT
Un signore entra in un negozio di
ferramenta, e chiede una lima. Il com¬
messo risponde: "Come la vuole, si¬
gnore. da legno, da ferro, triangolare,
a coda di topo?". "Non so", risponde
Il signore, "mi serve per limare II bec¬
co del canarino". "Ma signore", ri¬
sponde Il commesso, "è impazzito:
cosi lei lo ammazza" "Si faccia gli af¬
fari suoi, e mi dia la lima".
Dopo qualche giorno i due si rincon¬
trano e il signore fa al commesso: ”A
proposito, lo sa che il canarino e mor¬
to?". "Beh, glielo avevo detto ! ", fa
l'altro “Si, ma il fatto sta", replica il
signore, "che 6 morto quando l'ho
stretto nella morsaI ",
Sinceramente i compressori sono
sempre stati per me una cosa affasci¬
nante e vagamente avvolti di senso
alchimistico e di mistero leggermente
fasciato di pericolo: e anche se i file
non muoiono, stretti nella morsa, ogni
volta che comprimo qualcosa II mago¬
ne in gola mi viene e mi pare sempre
si sentire qualche crack Sebbene cre¬
da di sapere abbastanza bene come
funzionano, l’arcano resta, e pensare
a questi byte che si sistemano me¬
glio, riducono le loro dimensioni, si si¬
stemano come acciughe nella scatola,
fa sempre un certo effetto. O, come
diceva Rosaria, una mia amica, che mi
128
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Pen,azi P 40 g 2 g®
Pentazip 4.0
Produttore e distributore:
Pontanip 4.0
C H, Ostfeld s.a.s.
Viale Zara 3
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Prezzo: (iva esclus.il
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La finestra ri apertura pi
Pentazip
chiedeva: "Ma che fanno i compres¬
sori, tolgono l'aria dal file, come nelle
spugnette della Stanhome?".
Oggi i compressori sono divenuti
pressoché indispensabili, vuoi per
aver raggiunto caratteristiche e pre¬
stazioni di tutto rispetto, vuoi perche
anche gli attuali faraonici HD straripa¬
no, nonostante tutto, di tutto e di più
E la compressione non 6 più appan¬
naggio di un programma ad hoc, ma
oggi comprimono i Client di e-mail, i
pacchetti di faxmodem, gli ambienti di
grafica, sovente con rapporti talvolta
sorprendenti. Ciononostante le pre¬
stazioni migliori restano appannaggio
dei pacchetti dedicati, e, a questo
punto, il discorso si fa più ristretto e
specialistico.
Moderne utility di compressione,
nel mondo PC, ce ne sono molte, for¬
se fin troppe E, come al solito in que¬
st'area, brillano di luce propria gioielli
di gran pregio, come AxMan. BKZip
98, CCZip, FreeSpace, JavaZip (la pri¬
ma utility ZIP realizzata in Java), Net-
Zip Deluxe (un classico giunto alla ver¬
sione 6), Planet (dotato di un ampio
ventaglio di opzioni per il supporto
della maggior parte dei formati, e
comprendente forse la più efficiente
utility di riparazione degli archivi cor¬
rotti), QuickZip (che comprende anche
un efficiente scanner antivirus), Tur-
boSFX (un vero e proprio ambiente di
compressione, più che un semplice
programma), ZipWiz (con due diffe¬
renti ambienti, dedicati ai novizi e ai
più esperti), e innumerevoli altri Ma
su tutti dominano alcuni Dei dell'Olim¬
po, che hanno segnato la storia della
compressione e definito la relativa
strada Dei che rispondono al nome di
PKZip, WinZip, Stuffit (in ambiente
Mac)
I primi due hanno da sempre rap¬
presentato il punto di riferimento e di
confronto per gli altri, e se il primo ap¬
pare oggi un tantino appannato, Win¬
Zip si presenta con una vitalità a tutta
prova, rinnovando e aggiornando con-
La fase PI Pelmilione
del filo e Pella creano
ne di un nuovo pac¬
chetto
tmuamente le sue
caratteristiche (e
di questi giorni -
inizi di ottobre - la
disponibilità della
nuova beta relea-
se che offrirà, una
volta passata In
forma definitiva,
un ambiente an¬
cora più facile e
intuitivo: cosa
questa desiderata
da molti, visto che
l'attuale si presen¬
ta talora criptica
nell'uso - pensate
solo a come gli
implementatori
hanno ben nasco¬
sto la tecnica per
lo spanning di grossi file nuovo gladiatore, dotato di antenati di
Ed ecco, in quest’arena affollala, un tutto rispetto, e che ha pregio e fasci-
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_«8 4 fin_PfB -JZD_PfB
Attenzione:
iPentazip crea, in defaull, file con suffisso ZIP Se sulla macchina è
montato anche WinZip la cosa può creare una certa confusione
Installando PZ, questo si "appropria” dell'estensione e i file figli di WZ cam
biano icona e si agganciano, all'apertura, all'altro pacchetto Niente di grave, ter
to, visto che PZ legge e manipola i file WZ come se fossero suoi, ma questa
" soperchierà ” può dare qualche fastidio
Nessun problema: basta "convincere" il manager delle estensioni che i file
ZIP appartengono a WinZip II modo più semplice è quello di creare un collega
mento passeggero di WZ sulla scrivania e di trascinarvi su I file mascherati. Il
manager ci avviserà che l'estensione e proprietà di un altro pacchetto e ci chie¬
derà se desideriamo cambiarne la paternità. Diremo di si e come d'incanto tutte
le icone riprenderanno il loro vecchio aspetto
Ma il cane si morderà la coda, perché i file prodotti da PZ. con suffisso ZIP al
momento del salvataggio avranno II timbio-icona di WZ. La cosa migliore e crea
re due shortcut dei due pacchetti sulla scrivania e trascinare i file dove servono,
sopportando l'eventuale fastidio del riconoscimento di paternità. Forse la cosa
migliore è cancellarne uno, tanto sarà Inutile: in fondo, non si possono servire
bene due padroni I
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
129
p entazip 4.0
Il salvataggio su disco di un file ZIP; si notino. sulla destra, le numerose opzio¬
ni, tra cui i ben nove livelli di compressione possibili
l.a fase di creazione di un file autoscompattante ISFX), esiste la possibilità di
renderlo EXE e di scegliere una cartella di scompattazione di default, a de
stra. la finestra di informazioni della runtime di aulocstrazione
no particolare, oltre che per le presta¬
zioni e le caratteristiche che promet¬
te, anche per il fatto che è stato rea¬
lizzato interamente in Italia, Pentazip,
questo il nome, con tanto di zeta mi¬
nuscola, potrebbe divenire, se la dea
bendata informatica gli arriderà, un al¬
tro punto fondamentale di riferimen¬
to, visto che ha tutti i numeri per pa¬
reggiare il conto con ben più blasona¬
ti concorrenti, e offre un ambiente di
lavoro su cui l'utente può intervenire
in maniera piuttosto personale, al
contrario di quanto visto in altri
package, dove si e un po' vittima su¬
pina di quello che II programma deci¬
de di fare,
Pentazip, il package
Se le dimensioni del codice voglio¬
no dire qualcosa, Pentazip si presenta
con credenziali di prim'ordine. Il
package è contenuto su un CD-ROM
che installa sull'HD una cartella di ben
dieci MB, oltre alla solita distribuzione
a pioggia di materiale, tra registri, car¬
telle dedicate, DLL ed altro II packa¬
ge conteneva anche un floppy che
permetteva di aggiornare il tutto all'ul¬
timo minor upgrade,
Pentazip va visto più come un am¬
biente che come un programma, in¬
fatti accanto alla funzione principale
(compressione-decompressione) ce
ne sono diverse altre, alcune decisa¬
mente interessanti. Descrivendole a
braccio, le prime e le seconde, posso¬
no essere cosi riassunte:
Lo scbecluler in azio¬
ne, capace di orgamz
zare alla perfezione
operazioni periodiche
di salvataggio e di
compressione in ba¬
se a un piano preordi¬
nato
• compressione: Pentazip supporta
numerose interessanti funzioni, tra
cui ben dieci livelli di compressione
diversi, compressione multivolume,
compressione con password, format¬
tazione automatica dei floppy di desti¬
nazione, conversione dei caratteri
CRLF->CR, salvataggio del path, sele¬
zione automatica della compressione
delle sottocartelle e funzioni minori,
come eliminazione opzionale dei file
di partenza dopo la compressione e
conversione in maiuscolo dei nomi;
• decompressione: ripristino degli ori¬
ginali da archivi generati, oltre che da
PZ, da WinZip, PKZip-PKZip Multipiat-
taforma, anche da una miriade di altri
formati, come ZOO, RAR, ARJ, ARC,
CAB. LHA, LXH, TAR, Gzip. Z. BH.
molti dei quali anche in subformato
SFX,
• visualizzazione degli archivi e dei fi¬
le in essi contenuti, oltre alle solite
informazioni (date varie, grandezza del
file di origine e del compresso) posso¬
no essere "lette" altre caratteristiche,
come nome e percorso del file (o di
più file, anche contenuti in più archivi,
contemporaneamente), presenza di
protezione con password, data dell'ul¬
tima modifica. Senza necessita di de¬
compressione manuale, il file puO es¬
sere letto attraverso l'applicazione as¬
sociata, può essere lanciato (se si
tratta di un file eseguibile), e può es¬
sere modificato e risalvato nella stes-
130
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Pentazip 4.0
sa forma;
• riparazione di archivi PZ può tenta¬
re di riparare archivi indice e archivi
dati, eventualmente corrotti;
• conversione dati compressi: oltre
che leggere e decomprimere, PZ con¬
verte archivi appartenenti ai formati
precedentemente descrìtti;
• funzioni minori l'ambiente offre nu¬
merose utility minori, come possibi¬
lità di ricerca in grossi archivi in base
a semi diversi, supporto di codifica
specifica di e-mail (UUEncode, Base-
64/MIME, XXEncode, BinHex), possi¬
bilità di lancio, daH'ambiente, di appli¬
cazioni antivirus, creazione di file au-
toscompattanti (SFX) che possono co¬
munque essere gestiti come un qual¬
siasi file ZIP; se si dispone dell'appli¬
cazione ZIP2EXE exe si possono ge¬
nerare file SFX anche di tipo DOS Si
possono creare ancora file SFX multi-
volume Ancora il sottoprogramma
Scheduler può attivare sessioni di
compressione e decompressione in
modo automatico ad intervalli o date
prestabilite, e, ancora automatica-
mente. eseguire utility e programmi
installati Infine l'ambiente compren¬
de un buon linguaggio di Script, e of¬
fre una preziosa utility, PZViewer, at¬
traverso cui e possibile visualizzare fi¬
le pur non avendo a disposizione i
programmi che li hanno generati Inu¬
tile descrivere I formati supportati,
basti sapere che sono oltre una cin¬
quantina, tra cui perfino database e
immagini MacPaint.
Usando Pentazip
Usare Pentazip significa principal¬
mente eseguire operazioni di com¬
pressione e decompressione, creazio¬
ne di archivi multipli, creare file auto-
scompattanti Pentazip esegue tutte
le operazioni da una sola Finestra, be¬
ne organizzata, che assolve a tutte le
necessita.
Al lancio del programma (l installer
provvede a distribuire collegamenti
un po' dappertutto, in modo da rende¬
re raggiungibile l'ambiente in qualsia¬
si occasione) si apre una Finestra puli¬
ta che rappresenta il banco di lavoro
di Pentazip Immaginiamo quindi di
dover creare un archivio nuovo di zec¬
ca Schiacceremo il pulsante omoni¬
mo sulla sinistra (i menu e le palette
sono ampiamente configurabili)
aprendo cosi la finestra di compres¬
sione che è formata da tre aree diver¬
se,
La prima e il classico file manager
di Windows limitato alle cartelle; ap¬
pena queste vengono aperte il conte¬
nuto è mostrato nella seconda fine¬
stra, evidenziando i file che si deside¬
ra sottoporre a trattamento Questi
possono essere trasferiti nella fine¬
stra sottostante, quella di compres¬
sione. utilizzando il tasto "muovi o
semplicemente trascinando le icone,
anche in forma multipla.
Una volta eseguita la scelta si può
passare alla compressione; premendo
il tasto Zip il File Manager entra di
nuovo in azione, consentendo di sce¬
gliere la locazione di salvataggio La
finestra è arricchita, a destra, da una
serie di opzioni alcune meritano una
certa attenzione.
Innanzi tutto si può sceglie're, come
abbiamo detto precedentemente, tra
ben dieci livelli di compressione, so¬
vente è inutile raggiungere alti livelli,
visto l'inutilità di applicazione a certi
tipi di file, tenendo anche presente
che piu alto è il livello, maggiori sono
i tempi in gioco Le altre sono tutte
utili e interessanti, visto che permet¬
tono di salvare il path d'origine, di in¬
cludere sottocartelle, di eliminare i fi¬
le scelti dopo la compressione, di
eseguire conversioni di lettere per la
compatibilità, di scegliere installazioni
su multivolumi (disk spanning); in
quest'ultimo caso si attiva anche l'op¬
zione "Formatta dischetti". E' ancora
possibile aggiungere commenti (co¬
me un breve riassunto) all'archivio.
Alcune delle opzioni avanzale a disposizione degli utenti piu smaliziati E possibile, attraverso di esse, ese¬
guire anche scansioni antivnus
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
131
Pentazip 4.0
II Viewer in azione, rispettivamente su un documento grafico e su un file binarlo Evidente la sua utilità, anche In questo secondo caso
Decomprimere è ancora più sempli¬
ce: basta cliccare il file compresso.
Ma su questo si possono eseguire
operazioni anche senza scompattarlo:
lettura, modifica, eliminazione di file
in esso contenuti test di qualità,
stampa dell'indice dei file, trasforma¬
zione dell'archivio in un SFX (file auto-
scompattante che non necessita del
programma di compressione).
Buoni i tool presenti, che permetto¬
no di cercare file in archivi piuttosto
complessi, controllare una serie di
informazioni, gestire uno scheduler
delle attività, lancio di un antivirus di
supporto, conversione di archivi ZIP
prodotti da altri pacchetti, o di altri ar¬
chivi. E ancora riparazione di archivi
codifica e decodifica di e-mail e anco¬
ra altro. Interessante è anche quel
che accade quando si tenta di decom¬
primere un archi¬
vio In basso alla
finestra di visualiz¬
zazione delle car¬
telle è presente
un elenco di for¬
mati, Unzip, attra¬
verso cui i file ver¬
ranno decompres¬
si nella cartella di
destinazione in ba¬
se alle opzioni pre-
cedentemente
settate. Freshen,
che eseguirà un
Il sito Ostfeld, produtto¬
re di Pentazip , si noti, in
alto, Il righello del prò - __._ ____________
dramma I6n«j»*o lue™™ |&a>»<oauo|« I 4104ottfWWtSrqWi
«nunzio «
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C.H.Ostfeld s.a.s.
a produci! In 1
a prodotti In I I
• produdi M ! I
Pentazip
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■ A
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“rinfresco" sostituendo solo i file
che, nella cartella di destinazione,
avranno lo stesso nome di quello in
arrivo, Update che esegue il contra¬
rio, vale a dire che trasferisce solo i
file non presenti a destinazione.
E infine ecco un'ultima chicca, il
Viewer. Si tratta di una bella utility
che permette di "vedere" file com¬
pressi o non, anche se l'applicazione
che li ha generati non è presente sul¬
la macchina. Ovvio II significato e la
destinazione, specie nell'ottica
dell'uso dei file compressi su e-mail,
La cosa però interessante è che que¬
sta utility supporta innumerevoli for¬
mati, da quelli grafici più complessi a
quelli più obsoleti, Ma c'è di più:
Viewer è un ottimo lettore di settori:
praticamente legge tutto, anche se
non c'è possibilità di intervenire.
Conclusioni
Un ennesimo ambiente di com¬
pressione, ce ne sono tanti! Nulla da
obiettare. Viene voglia di chiedere
perché uno dovrebbe abbandonare il
vecchio fidato e gratuito WinZip per
approdare a questa nuova spiaggia A
parte che WinZip non è gratuito, oc¬
corre dire che Pentazip e la sua aper¬
tura multipiattaforma lo rende certa¬
mente appetibile per chi lavora, ogni
giorno, con documenti compressi
provenienti da diverse origini. Rispet¬
to a WZ il nostro ha dalla sua una in¬
terfaccia certamente più amichevole
(il Wizard di WZ non è proprio un mo¬
stro di chiarezza, e certe sue caratte¬
ristiche vanno scovate con un po' di
pazienza) e II Viewer è un'ottima uti¬
lity on line.
Viene spontaneo chiedersi quale di
essi offra le migliori prestazioni in
termini di rapporto di compressione.
La risposta è che i risultati sono prati¬
camente sovrapponibili, abbiamo pro¬
vato a comprimere file grafici (tutti
superiori ai 4 MB) di diversa origine,
un file Word da circa mezzo MB, una
cartella Excel da 650 K, ottenendo
sempre differenze trascurabili,
dell'ordine massimo del 1.5-2%. Oc¬
corre invece precisare che quando si
crea un SFX Pentazip offre un certo
vantaggio, visto che il suo runtime è
un poco più ridotto: infine anche i
tempi di compressione sono presso¬
ché gli stessi (per PZ a fattore 9,
mentre si avvantaggiano quando il
rapporto di compressione diviene più
piccolo).
KG
132
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
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La prima catena europea dell'informatica
di Bruno Rosati
Ulead Photolmpact 4.2
Le proposte di Ulead sono da tempo
conosciute e soprattutto apprezzate da
chi opera nel campo del Desktop Video
(MediaStudio) e del fotoritocco (Pho¬
tolmpact) Ambiti questi dove la softwa-
re-house taiwanese vanta un solido
know-how.
A conferma di ciò arriva a noi la versio¬
ne di Photolmpact 4.2, foriera non solo
di significativi miglioramenti, sia qualitati¬
vi che prestazionali a livello di tool di ma¬
nipolazione. ma anche di nuove caratteri¬
stiche, come l'estensione verso il Web-
designer (inteso sia come componente
grafica che come codice HTML e in certi
casi dava) e il Webworking (via e-mail o
in collegamento FTP con un Website
preposto). In una parola sola, quello che
era un ottimo image-editor tende ormai a
diventare un vero e proprio "Authoring
WebGraphics Tool".
La lista delle caratteristiche di Pho¬
tolmpact è lunghissima e, come già ac¬
cennato nell'introduzione travalica
quelle che sono le tradizionali "featu-
res” di un normale programma per ima-
ge-processing
Sinteticamente il tool può essere
suddiviso in tre sezioni operative:
• Design: per la fase prettamente
creativa, con tool e facility per disegna¬
re ex novo, sfruttando le primitive grafi¬
che o la sensibilità dei driver per le ta¬
volette grafiche, e per acquisire via
scanner o camera digitale;
• Productive: rappresentata dall'insie¬
me dei tool dedicati al controllo e l'otti¬
mizzazione delle immagini e dei proget¬
ti realizzati, utilizzando al riguardo ma¬
crocomandi come appositi moduli, co¬
me lo SmartSaver, per immagini e ani¬
mazioni;
• Delivery: tutto ciò che riguarda le
soluzioni di editing rivolte verso il mon¬
do esterno, come i controlli per II colle¬
gamento telematico via FTP oppure e-
mail, l'HTML-Assistant, i link in OLE 2
verso gli applicativi Microsoft Office e
quindi le funzionalità del WebSmart Al¬
bum, per la catalogazione delle immagi¬
ni e la generazione di pagine HTML de¬
dicate a slideshow gestibili automatica-
mente via applet Javal,
Detto ciò dovrebbe apparire evidente
che non siamo di certo innanzi ad un
normale image-editor, bensì ad un si¬
stema ben più articolato, dove non solo
è possibile operare in fotoritocco, grafi¬
ca, animazione e rendering, ma anche
ad altri livelli ed ambiti applicativi Sep¬
pure sinteticamente, vediamo un po'
più nello specifico quelle che sono le
prerogative offerte dal tool
134
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
Ulead Photoimpact 4,2
Ulead Photoimpact 4,2
Produttore:
Ulead Systems, Ine. (Taiwan)
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III, 189.000
Il piano di lavoro di Pho¬
toimpact E' da notare II
menu a comparsa oriz¬
zontale dei Paint Tool
La stessa modalità e di¬
sponibile per gli altri
tool grafico-pittorici
L’Authoring
WebGraphics Tool
Photoimpact 4.2 viene accompagna¬
to da un secondo CD-ROM (denomina¬
to Bonus-CD e contenente un'infinita di
temi per pagine Web, clip animati, tex-
ture e clip), il manuale della versione
4,0 e la "Guida alle nuove caratteristi¬
che" della versione 4.2. Fatto partire
ed entrati nell’ambiente di lavoro, ci si
accorge subito che i menu, i tool ed i
pannelli di controllo sulle modalità ope¬
rative cambiano dinamicamente nei lo¬
ro contenuti a seconda dei tool stessi o
dei file grafici selezionati In modo par¬
ticolare ci colpiscono, per organizzazio¬
ne e contenuti, la serie degli effetti
(menu Effect) messi a disposizione,
quindi il Tool Panel, la finestra fluttuan¬
te Easy Palette e il menu Web In effet¬
ti, sono distribuite in queste quattro se¬
zioni le peculiarità da ’authoring" del
Photoimpact:
• Effect. La lista degli effetti è podero¬
sa. In linea, selezionabili nel loro insie¬
me o suddivisi per gruppi di apparte¬
nenza (Blue&Sharpen, Noise, Camera
Lens, 2D, 3D, Naturai Paint, Special, Vi¬
deo Adjust, Warping, Creative e Ma¬
gic), ce ne sono a disposizione circa 50.
In particolare, ci sembra il caso di se¬
gnalare gli interessanti plus portati pro¬
prio dalle ultime due serie, Creative e
Magic, che arrivano ad imporre ad im¬
magini e disegni effetti come Particle
(bolle di sapone con gestione della lu¬
ce), Kaleidoscope, Transform (una spe¬
cie di morphing), Light (ottimo per II
rendering di immagini bidimensionali) e
TurnPage.
• Tool Panel. Fornitissimo e anche il
Tool Panel, sul quale trovano posto,
con un ingegnoso menu a comparsa
orizzontale, 6 tool di selezione (compre¬
si gli eccellenti Lazo, Magic Wand, Be-
zier Curve, Mask), quindi ben 10 tool
per il retouching, 13 per il painting, 11
per il cloning e 5 di
riempimento diver¬
sificato. Gli stessi
singoli componenti
del Tool Panel, ad
avvenuta selezio¬
ne, vengono ripro¬
dotti con tutte le
loro rispettive op¬
zioni di selezione
nella barra degli At¬
tributi, che si visualizza orizzontalmen¬
te sotto quella dei comandi iconici
• Easy Palette. Oltre a tali tipologie di
visualizzazione e selezione, i vari Paint
Primo piano sull Easy
Palette Selezionando
sulle apposite linguette
e possibile far apparire
la lista in thumbnall del
vari moduli e modalità
di lavoro disponibili nel
Photoimpact
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■A iij
Modalità Testo Men¬
tre sulla barra degli at¬
tributi sono listate le
normali opzioni di resa
(tipo, grandezza e stile
del font) sull'Easy Pa¬
lette possiamo sce
gllere la visualizzazione
dei moduli del rende¬
ring i. E ‘ da notare che
ogni singola parola
trattata dal modulo per
la generazione del te¬
sto occupa un proprio
distinto layer di riferi¬
mento
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
135
Ulead Photolmpact 4,2
Tool, unitamente alle Gallery degli ef¬
fetti e alla notevole Library di Immagini
(clip grafici e fotografici, Webgadget,
forme geometriche primitive e oggetti
3D) possono essere tenuti tutti a porta¬
ta di mano per mezzo dell'eccellente si¬
stema a finestra fluttuante dell'Easy
Palette Procedendo a selezionare pen¬
nelli, effetti, sfondi, immagini, ecc., di¬
rettamente dall'Easy Palette, per l’uti-
lizzatore di Photolmpact diventa molto
piu agevole sia il controllo delle azioni
di lavoro che la più rapida "presa di co¬
scienza" di quante opzioni dispone l'ap¬
plicativo,
Da questa lista di componenti che si
dispone nell'Easy Palette è assente il
Text Tool, il quale agisce per proprio
conto visualizzando a selezione effet¬
tuata:
la lista delle opzioni, quali colore,
font, size, style e mode (sulla Barra de¬
gli Attributi):
il campo di testo, dove sarà possibi¬
le digitare il testo da comporre (finestra
Text Entry Box)
Una volta selezionati i parametri di vi¬
sualizzazione e scritto il testo, lo stesso
apparirà con un proprio layer sulla fine¬
stra In lavorazione In qualsiasi momen¬
to sara possibile intervenire sia per mo¬
dificare le singole parole che per effet¬
tuare un diverso rendering, I controlli
sul rendering sono presenti tra i Tool vi¬
sualizzati sull'Easy Palette e si combi¬
nano con gli attributi,
Il risultato che ne deriva è che Pho¬
tolmpact è in grado di trasformarsi in
una vera e propria titolatrice elettroni¬
ca, con la possibilità di rendere il testo
in varie tipologie sia 2D che 3D.
Ogni oggetto grafico che viene inseri¬
to sulla pagina in lavorazione assumerà
un proprio distinto layer di profondità
Più oggetti possono essere messi in
comune sullo stesso layer (opzione
Group) e in qualsiasi momento tornare
ad occupare più layer distinti a seconda
delle necessita dell utilizzatore (opzione
Ungroup).
Espansioni verso il
Desktop WebGraphics
In relazione alle caratteristiche da
"WebGraphics", Photolmpact si pre¬
senta assolutamente superlativo, Nel
menu Web dedicato troviamo funzioni
per la realizzazione di sfondi (texture
background), creazione di griglie e im¬
magini partizionate (eventualmente uti¬
lizzabili in seguito con l'Image Map),
wizard-tool per la realizzazione sia di
bottoni 3D (di forma regolare o irregola-
La lista del menu Ef-
fecr. 50 piug-m tutti di
seriel
re) che di ombreggiature, controlli per
l'allineamento degli oggetti (Align
Objects) e per la distribuzione di spazio
sia verticalmente che orizzontalmente
(Space Evenly),
Tali opzioni operano su tutti gli ogget¬
ti che vengono selezionati tra quelli
presenti nell'eventuale pagina in via di
realizzazione A seguire troviamo poi il
comando "HTML Image Assistant",
con il quale diventa possibile utilizzare
Photolmpact per la generazione "al vo¬
lo" di codice HTML per tag <BODY> e
<IMG SRC> Cosi facendo, una volta
selezionato l'attributo per l’eventuale
colore del background oppure la path
dell'Immagine da inserire, il tag che sin¬
tatticamente identifica uno o l’altro (la
difficoltà dello scrivere il numero del
colore in notazione esadecimale oppure
la lunghezza del tag "sre", ) viene
scritto e automaticamente posto nella
Clipboard. da dove potremo trasferirlo
sulla pagina del codice HTML in lavora¬
zione.
Un altro modulo HTML presente nel
menu Web di Pho¬
tolmpact è l'Image
Map, ovvero II ge¬
neratore di tag
<AREA SHA-
PE..,> per la map¬
patura degli hot-
spot su immagini
GIF. E' un altro
plus che ci piace
sottolineare que¬
sto dell'lmage
Map, giacché il
mapper che spes¬
so accompagna i
Web editor più dif¬
fusi manca ovvia¬
mente dei tool
"preliminari", ma
soprattutto delle
funzioni di zoom e
di riperimetrazione
che un image-edi-
tor è Invece in gra¬
do di dare. Al ri¬
guardo di questa
implementazione
per il Photolmpact,
l'Image Map si ri¬
trova a sfruttare le caratteristiche di
maggiore precisione che vengono of¬
ferte dal raffinatissimo selettore "a la¬
zo", con il quale la realizzazione delle
aree delimitate diventa eccezionalmen¬
te precisa II "lazo" di Photolmpact di-
fatti si muove a mano libera continuan¬
do perù a tenere un punto di riferimen¬
to parallelo intorno al quale viene fatto
ruotare il lazo stesso (l'effetto pratico è
simile a quello di un compasso). Se la
qualità si riconosce dai particolari, que¬
sto è senz'altro un altro punto a favore
di Photolmpact 4.2.
In fondo al menu Web troviamo infi¬
ne lo SmartSaver (rintracciabile anche
nel menu File), con il quale è possibile
procedere all'ottimizzazione dei livelli di
compressione o del numero dei colori
presenti in un’immagine appena lavora¬
ta, Il Web, si sa, è un posto dove II nu¬
mero di byte riveste un'importanza vi¬
tale ed è buona cosa procedere, su
ogni immagine che si realizza, a toglie¬
re colori oppure ad aumentare i livelli di
compressione in modo che diminuisca
136
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Ulead Photolmpact 4,2
SmartSaver mentre
opera su un’immagine
JPEG SI osservi a
Quanto ha ridotto il size
(In byte) utilizzando il
suo algoritmo di con¬
trollo
-Vt.-i 1ir— r J ■t’SiwJT 1 —*» — ■
Button Applet. Stiamo per realizzare i nostri bottoni ipermediali che il gene¬
ratore ci confezionerà passo-passo con l'aiuto di un wizard Fatte le compo¬
nenti granché e Quelle sonore, al resto, cioè al codice deli applet e a quello
del codice di richiamo dell HTML, ci penserà il Button Applet
il peso e si velociz¬
zi l’apparizione in
schermo. Smart
Saver, che opera
umilmente a tale
fine, dispone dei
bottoni di selezio¬
ne per i moduli
d'ottimizzazione
relativi ai formati
GIF, JPG e PNG
Sua caratteristica
saliente in fase di
ottimizzazione è la
visualizzazione
"WYSIWYG" del
file originale e di
quello che si ottie¬
ne (con tanto di
"byte-counter")
imponendo com¬
pressioni o riduzio¬
ne del numero di
colore. A disposi¬
zione dell’utilizza-
tore ci sono poi i
controlli di shape e
dlthering, per ten¬
tare di ovviare ad
eventuali decadi¬
menti visivi portati dalla diminuzione
del numero dei colori o dell'imposizio¬
ne di un più alto fattore di compressio¬
ne.
Tanto per rifinire ulteriormente l'of¬
ferta "interna", il programma dispone
anche di una Web Library, che contie¬
ne intere collezioni di bullet, sfondi,
frecce e bottoni raggruppati in diverse
categorie di stile. Attraverso la Web
Gallery, presente sulla finestra mobile
dell’Easy Palette, è possibile preparare
background e varie tipologie di shape
(selezionate tramite i selettori disponi¬
bili nella toolbar), che possono essere
trasformate in bottoni, sia in posizione
"unpressed" che "pressed”
Moduli esterni:
le Web Utility
L'estensione verso il Desktop Web-
Graphics di Photolmpact non si ferma
comunque qui, ma continua con altri
quattro moduli esterni. Uno, il PhotoAI-
bum, comunque interfacciato (via me¬
nu Switch) con il Photolmpact; gli altri
tre (GIF Animator, Animator SmartSa¬
ver e Button Applet) presenti in una
sub-directory denominata Web Utility.
Per quanto riguarda il PhotoAlbum,
oltre a svolgere la normale e preziosa
attività di catalogatore d'immagini (con
tanto di mini-database relazionale al se¬
guito) questo è in grado di generare sli-
deshow e thumbnail che, controllati da
una specifica class Java. possono es¬
sere riprodotti in pagine HTML auto¬
prodotte e di cui il codice Java control¬
la automaticamente la riproduzione
temporizzata. Ovviamente il tutto è vi¬
sionabile da browser e può essere
messo facilmente in linea scaricandolo
via FTP o spedito per e-mail.
Passando al terzetto delle Web Uti¬
lity, rintracciamo lo GIF Animator e
l'Animation SmartSaver, a loro volta di¬
sponibili per la creazione e l'ottimizza¬
zione delle GIF animate, e quindi il But¬
ton Applet, predisposto alla generazio¬
ne di bottoni ipermediali in Java Ap¬
plet Mentre i primi due sono delle
"vecchie conoscenze" (GIF Animator è
il miglior generatore in circolazione e
l'Animation SmartSaver altro non è che
la versione per ottimizzazioni dinami¬
che dello SmartSaver), in questa Over¬
View preferiamo esaltare la novità as¬
soluta del Button Applet Button Ap¬
plet che va considerato a tutti gli effetti
come un "wizard' di guida alla creazio¬
ne, rapida e facilitata di bottoni anima¬
ti, che oltre a contenere link ipertestua¬
li possono essere resi sensibili
all'evento "OnMouseOver" (per il
cambio del colore e per l'effetto "pres¬
sione") ed emettere infine un suono,
Device esterni e
connessioni
telematiche
Dal punto di vista dei device esterni,
Photolmpact, oltre all’ovvio mouse, è
in grado di rilevare scanner, fotocame¬
re digitali e tavolette grafiche Nello
specifico abbiamo provato ad utilizzare
Photolmpact con una Wacom PenPart-
ner, e il programma ha subito dimo¬
strato una perfetta compatibilità, ri¬
spondendo ottimamente alle sollecita¬
zioni della penna presso-sensitiva, alla
quale dedica appositi tool di painting e
cloning. Da considerarsi come connes¬
sione a device esterni è infine la fun¬
zionalità offerta dal pulldown Switch
che, se ne rileva la presenza, è in gra¬
do d'interfacciare Photolmpact con tut¬
ti gli altri applicativi Ulead presenti sul
PC ospite.
Per quanto concerne il collegamento
telematico, Photolmpact e organizzato
in modo da poter sia collegarsi FTP con
siti Web, che lavorare send/receive
con ì moduli di e-mail presenti sul PC
ospite. Nello specifico, tramite il co¬
mando "Send" (menu File) il program¬
ma è in grado di connettersi diretta-
mente con il nostro Client per posta
elettronica (ad esempio Outlook Ex¬
press) e di attaccare automaticamente
l'immagine in primo piano sul file di po¬
sta; a sua volta, con il comando Post
to Web" anch'esso disponibile nel me¬
nu File, Photolmpact è in grado di rilan¬
ciare, via FTP attraverso II modulo Web
Publishing Wizard, il download dell'im¬
magine in primo piano verso un preci¬
so Website.
Kg
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
137
di Valter Di Dio
OverView
^ - -À
Samsung
ML-85 plus
Dopo anni di leadership in molti dei
settori dell'informatica e dell'elettronica,
la Samsung si propone con un modello
di stampante laser dedicato a chi abbia
necessita di stampare, bene e veloce¬
mente, documenti di piccole dimensio¬
ni Una stampante sicuramente da uffi¬
cio o da piccolo studio professionale,
magari da affiancare con una piccola
stampante a colori per quei documenti
che proprio lo necessitino oppure da
una grande laser condivisa per i lavori
più impegnativi e le grandi tirature
Il bassissimo costo delle stampanti
ink-jet a colori, abbinato alla ormai alta
qualità di stampa, ha purtroppo escluso
le piccole laser dal circuito Home, forse
a torto, dato che non sempre il colore è
cosi indispensabile e dato che una stam¬
pante laser consente un risparmio note¬
vole sul costo della singola copia e una
qualità non paragonabile a quella di una
qualsiasi ink-Jet. Questo senza contare
la velocita di stampa, cavallo di battaglia,
tra l'altro di questa piccolissima Sam¬
sung.
I parametri per valutare le piccole
stampanti laser sono essenzialmente
tre: la velocita della copia (soprattutto
della prima copia), Il costo copia e la ri¬
soluzione di stampa La velocita di stam¬
pa dipende oltre che dal motore della
stampante anche dal processore e dalla
RAM installati Molto Importante è il co¬
sto copia, che si ottiene semplicemente
dividendo il costo del materiale di con¬
sumo per il numero di copie stampabili
prima della sostituzione. Si tratta di un
costo spesso molto sottovalutato
dall'utente nel momento della scelta di
una stampante. Soprattutto oggi che le
stampanti costano davvero pochissime
ML-85 plus
Produttore:
Samsung Electronics Italia SpA
Via Carlo Donai Calila 5
20063 CutnuscoSN (MI)
Proni: (IVA incluso)
Puntar ML-85G
Risolurionn 600 x 600, 8 pagina al minuto
51? KByto RAM Llt 999 000
Cartuccia di ricambio • Tonot/Tomburo
(5 000 copiti) Lit 240 000 |
centinaia di migliaia di lire, si arriva quasi
all'assurdo che una testina di stampa o
una cartuccia di toner costano circa un
terzo di tutta la stampante! Nelle piccole
stampanti laser, come questa Samsung,
il costo copia dipende, oltre che dal co¬
sto della carta che è uguale per qualsiasi
stampante, dal costo della cartuccia di
toner (in realtà toner piu tamburo), che
va sostituita dopo un certo periodo di
tempo. Il fatto di sostituire integralmen¬
te Il gruppo toner + tamburo garantisce
nel tempo la qualità della copia. Nel ri¬
quadro prezzi abbiamo quindi voluto ri¬
portare oltre al costo della stampante
anche quello della cartuccia Cosi come
dichiarato dal costruttore, ovvero con
pagine al 5% di nero, la vita di una car¬
tuccia di toner è di circa 5.000 copie.
La risoluzione di stampa dipende inve¬
ce largamente dalla componente mecca¬
nica di trascinamento della carta e di po¬
sizionamento del laser La Samsung ML-
85 plus possiede una risoluzione di
600x600 dpi effettiva, quindi senza alcun
algoritmo di Interpolazione o sistema
software di miglioramento della qualità.
L'estetica della ML-85 plus è molto
sobria e soprattutto compatta Non ci
sono cassetti sporgenti o piatti portacar¬
ta in plastica che si sganciano al primo
inevitabile urto Grazie alla sua forma a
parallelepipedo, grazie al cassetto carta
da 150 fogli incorporato, grazie al carica¬
mento frontale e grazie al fatto che le
copie stampate restano sul piano supe¬
riore della stampante, la Samsung ML-
85 plus può tranquillamente trovare po¬
sto sulla scrivania di lavoro o al massimo
su un qualsiasi mobiletto nelle vicinanze
del computer Una feritoia frontale per-
138
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Samsung ML-85 plus
mette il caricamento delle buste o dei
fogli singoli, che possono anche essere
fogli autoadesivi, etichette o fogli di ace¬
tato per lucidi - a patto che siano ovvia¬
mente compatibili con il processo di fis¬
saggio a caldo, simile a quello delle foto¬
copiatrici. Un piccolo pannello con quat¬
tro led ed un grosso tasto permette di
conoscere lo stato della macchina e di
intervenire manualmente per la risolu¬
zione degli errori (in genere la fine della
carta) o per l'espulsione di un foglio par¬
zialmente stampato.
Tutto il resto dei comandi viene dato
attraverso una finestra di setup accessi¬
bile direttamente da dentro le applicazio¬
ni Windows (3,1, 95, 98 ed NT) tramite
un programma denominato Windows
Printing System; dello stesso program¬
ma di settaggio esiste anche una versio¬
ne che gira solo sotto MS-DOS,
La maggior parte dei parametri di set-
II retro della stampante con II cas¬
setto dell'Interfaccia parallela e lo
slot per l'opzione seriale chiuso da
un coperchio II cassetto portafogli,
regolatale per vari formati. puO con¬
tenere 150 fogli
□ □□□
LM U*l
Lo Molo
non *
|Van. !
•IO
T*o*
Il pannello di settaggio della stampante
Pagina di «epaiaziona
P Pagina di inloilajionc
P Pagina di coda con tlaliiliche
taggio riguarda l'orientamento della car¬
ta, i margini dell'area di stampa, la scelta
dei font e la qualità di stampa; ma estre¬
mamente utile si rivela la possibilità di
settare, dallo stesso pannello, anche la
modalità "Economia", che permette di
risparmiare il toner durante le stampe di
prova Sempre dal Windows Printing Sy¬
stem si regolano i
parametri che ri¬
guardano la stampa
di immagini grafi¬
che con presenza di
grigi (o di colori). Si
può regolare la den¬
sità di stampa, la ri¬
soluzione e il. tipo di
retinatura (retino o
diffusione), la lumi¬
nosità ed il contra¬
sto. Anche il rispar¬
mio energetico del¬
la stampante Sam¬
sung ML-85 plus è
selezionabile dall'in¬
terfaccia del Win¬
dows Printing Sy¬
stem. che permette di scegliere l'inter- Conclusioni
vallo di tempo prima che la stampante si
disponga in modalità "stand-by" (18 W
di consumo e nessuna rumorosità) in
passi di 15 minuti da 0 a 60. In condizio-
. !...
P^I
Mena* 01 CS
: l>ino.a>M j
il A—
ni normali la stampante con¬
suma 150 W ed ha una ru¬
morosità di circa 47 dB
All'avvio di una qualsiasi
stampa la Samsung ML-85
plus si risveglia ed in circa 25
secondi 6 pronta a stampare
la pagina richiesta.
La velocita di stampa della Samsung
ML-85 plus raggiunge le 8 pagine al mi¬
nuto, ma il collo di bottiglia è rappresen¬
tato dalla porta parallela di comunicazio¬
ne Per poter lavorare a questa velocita,
la porta del computer deve essere di ti¬
po ECP (accesso diretto tramite DMA);
con porte parallele standard, la velocità
massima scende a 6 pagine al minuto
La stampante può essere dotata, a ri¬
chiesta, anche di interfaccia seriale. An¬
che la RAM presente nella stampante
contribuisce ad accelerare il processo di
stampa La Samsung ML-85 plus viene
venduta con 512 KByte di RAM; se si fa
largo utilizzo di immagini grafiche po¬
trebbe essere necessario aumentarla al¬
meno a 2 MB (Il massimo possibile è di
18 MByte). Niente di più facile visto che
uno sportello laterale permette un co¬
modo accesso ad uno slot SIMM stan¬
dard a 72 pin in grado di accettare I nor¬
mali moduli di espansione per PC (tran¬
ne quelli EDO e SD)
RitpaiiMO di enetgia
Attivale dopo:
□
Piopotzioni
EP
OK
Annulla
JS—J
Il pannello di controllo del tempo di inattività
che deve trascorrere prima che la stampante
entri in stand-by
La finestra di definizione della risoluzione grafi¬
ca e della retinatura
La Samsung ML-85 plus si presenta
come una pratica stampante laser com¬
patta da ufficio in grado di svolgere la
maggior parte dei normali lavori richiesti,
Qualche limite lo potrebbe dare la picco¬
la quantità di RAM installata, che è però
facilmente upgradabile grazie allo slot
SIMM accessibile all'utente Forse un
po' più limitante è la mancanza del Post¬
Script e l'impossibilita di averlo come op¬
zione acquistabile successivamente Ot¬
time invece la velocita e la qualità delle
stampe; buono anche il costo copia che,
carta esclusa, si aggira intorno alle 40 lire
a pagina II basso costo copia, unito alla
qualità ed alla stabilita nel tempo di una
stampa laser, dovrebbero ammortizzare
rapidamente la differenza di prezzo di
una stampante di questa categoria nei
confronti di una delle tante ink-jet a colori
oggi disponibili sul mercato MS
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
139
co ROM
Barbie
Il giocattolo piu antico del mondo, la
bambola, continua con la sua evoluzio¬
ne. Cosi Barbie si trasforma in sarta, in
creatrice di gioielli, in estetista, in affa-
bulatrice, con risultati che non hanno
mancato di divertire le nostre bambine.
La Barbie in forma elettronica, diretta
discendente della creazione dell'ameri¬
cana Mattel, era apparsa In Italia un
paio d anni or sono
La prima presentazione riguardò i pro¬
dotti in versione originale, ma il succes¬
so certo portò alla pronta localizzazione
dei titoli allora disponibili.
Per qualche tempo le sorti di Barbie
furono legate a quelle della SACIS, una
società della RAI che si occupava di di¬
stribuzioni internazionali di film, cartoni
e anche di prodotti multimediali, Cessa-
specializzati, in tempo per lo scorso Na¬
tale, Chi avesse diversamente disposto
per i regali alle proprie bambine, potrà
forse tenere presente Barbie per altre
occasioni, quali onomastici o complean¬
ni.
Il primo requisito per un prodotto di
questo genere, destinato alle "persone
piccole" - anche a quelle molto piccole,
a cominciare dai quattro anni - è la faci¬
lita d'uso. Bene, Mattel Media ha dav¬
vero centrato questo obiettivo, perché
ha reso il gioco di cosi facile uso che la
presenza del genitore è necessaria solo
in fase d'installazione.
Dopo la prima installazione, infatti, ba¬
sta inserire il CD nel lettore e il gioco
parte automaticamente. Dal primo mo¬
mento una voce femminile adeguata-
mente garrula, gioiosa (e professionale)
guida la bambina nel gioco, sia che si
tratti di truccare un volto o vestire da
capo a piedi, o meglio, da cappello a
scarpe, una delle amiche di Barbie, sia
Barbie
Produttore:
Mattel Modi»
Distributore:
Rt//nli New M 1 HI 1.1
VI» Mecenate, 91
20138 Milano
Tel 02/5516796
Telefax: 02/50952777
www.rcs.lt/newmotlin
Requisiti multimediali Marxiani
Ambiento Windows 95 per tutti anello Ma
cimosi! per Le f iabe Magiche
Pretii:
Salone di Bello//»
Cren Gioielli
Stilista Crea In Moda
Lo l : litho Mugiche
Ut 79000
Ut 119.000
I il 99,000 • 49 000
Ut 49.000
te le attività di questa società, la Mattel
ha raggiunto un accordo con Rizzoli per
la localizzazione e distribuzione dei suoi
prodotti multimediali Ecco che la polie¬
drica Barbie elettronica ha trovato di
nuovo posto sugli scaffali dei negozi
che si tratti di creare del gioielli da In¬
dossare. Le attività sono numerose in
tutti i giochi ed esiste sempre la possi¬
bilità, per la bambina, di salvare le sue
creazioni e di stampare i risultati della
sua creatività.
Come ho già detto, non c'è alcun bi¬
sogno di guida di un adulto e la bambi¬
na può giocare, da sola o In compagnia
di coetanee, per ore e ore.
I risultati del gioco possono essere
particolarmente attraenti quando, con la
creazione di nuovi
abiti, la bambina può
poi vedere sfilare le
modelle. Questa non
è una novità, perché
già nella prima ver¬
sione di Barbie Crea
la Moda esisteva la
funzione sfilata. Da
allora, tuttavia, le
tecnologie sia
hardware sia softwa¬
re si sono sviluppate
a tal punto da rende¬
re i movimenti d'im¬
pressionante fluidità
(anche su una mac¬
china relativamente
modesta come un
Pentium 100).
140
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
La scioltezza e buo¬
na naturalezza dei mo¬
vimenti della modella
virtuale è davvero im¬
pressionante. Nel mio
esperimento (fatto di
nascosto dai miei gio¬
vanissimi figli maschi,
non vorrei che ricavas¬
sero qualche impres¬
sione sbagliata sul loro
papà,.,) ho vestito la
modella - casualmen¬
te, ve lo assicuro - con
pantaloni e blusa fa-
scianti e l'ho dotata di
borsetta in tinta, facen¬
dola sfilare all'aperto.
Bene, la sfilata virtuale
sembra quasi la pas¬
seggiata di una provo¬
catrice...
Certamente gli effetti
possono essere molte¬
plici, e una bambina
troverà il modo di otte¬
nere risultati più conso¬
ni allo spirito del gioco
(sono anche certo che
potrà perderci più tem¬
po con assoluta tran¬
quillità, mentre io sono
costretto a lavorare
chiuso a chiave nel mio
studio, per evitare
d'essere... colto a gio¬
care con Barbie).
Credo non sia del
tutto necessario dare al
lettore troppi dettagli sui vari aspetti dei
giochi, ma posso elencare le varie atti¬
vità possibili,
Nel Salone di Bellezza la bambina può
tagliare e allungare i capelli, scegliere
acconciature ondulate o ricce, con o
senza frangetta; può spazzolare, accon¬
ciare o tingere i capelli, cambiare il colo¬
re degli occhi, applicare accessori, sce¬
gliere gli eventi per cui prepararsi (ma¬
trimoni, balli, eccetera) Naturalmente,
c’è l'applicazione di ros¬
setti, ombretti, fard, fon¬
dotinta, tatuaggi. I risulta¬
ti possono essere "foto¬
grafati" e stampati o visti
in movimento con la fun¬
zione "gran finale ", che
mostra la modella, come
acconciata dalla bambina,
in versione 3D, in movi¬
mento.
Come Stilista, la bam¬
bina può fare tutte quelle
operazioni che sono ne¬
cessarie per creare i mo¬
delli d'abito, compresa la
coloritura.
Il talento naturale è im¬
portante, ma anche un
po’ di scuola non guasta,
quando si tratta di creare gioielli: cosi la
bambina può vedere un video introdutti¬
vo, prima di lanciarsi nella creazione dei
suoi gioielli.
In tutti i prodotti si possono ascoltare,
in corso d’attività, delle piacevoli musi¬
che originali di sottofondo
Quale scegliere tra i tre come dono
ad una "persona piccola"? Difficile dav¬
vero. Se dovessi scegliere per una mia
figlia, credo che eviterei di abituarla a
pensare ai gioielli, non vorrei che poi co¬
minciasse a fare capricci per ottenere
una parure di brillanti vera.
Barbie non si propone solo come
compagna di giochi, potenzialmente
pericolosi, ma anche più tranquillamen¬
te. come narratrice di favole, quando si
veste da Raperonzola
La favola propone due diversi modi
d’ascolto, passivo e interattivo. Proba¬
bilmente i bambini più saggi (si. in que¬
sto caso mi sembra di poter affermare
che anche i maschietti potrebbero di¬
vertirsi) ascolteranno per intero la narra¬
zione della fatina e solo in un secondo
momento cominceranno a scoprire le
varie possibilità di interagire con la favo¬
la
Qualunque sia la loro scelta, si trove¬
ranno di fronte ad una favola molto ben
congegnata, con animazioni, sorprese,
musiche, che non potrà mai deluderli.
Il giudizio complessivo su queste
opere di Mattel Media è molto buono
Considero il prezzo di vendita un po'
elevato e mi piacerebbe vederlo presto
diminuito per far s) che un maggior nu¬
mero di persone grandi siano in grado
di fare felice il maggior numero possibi¬
le di "persone piccole"
Dino Joris MS
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
141
Tips&Tricks
un anno dopo
di Raffaello De Masi
Ho proposto ultimamente,
in redazione, di aprire una
nuova rubrica "La posta del
cuore" Vi risparmio i com¬
menti che ne sono seguiti,
ma se la combriccola, a co¬
minciare da Marco per finire
con Roberta, avesse un po'
più di spirito d’intraprendenza
e d'avventura, oggi starei qui
a scrivere di cuori, pardon,
chip infranti, e di pozioni per
far battere di nuovo all'uniso¬
no ALU e CPU,
Purtroppo, come dicevo, I
miei capi hanno pochissimo
sviluppato il senso del nuovo,
e sono sicuro che solo dopo
la mia morte (da buon meri¬
dionale, facendo le corna sot¬
to il tavolo) lo spirito altamen¬
te innovativo della mia propo¬
sta verrà compreso, Ma poi¬
ché non ho alcuna intenzione di dare a
quei Caini tale soddisfazione, almeno fi¬
no al Giubileo del 2100, ho fatto finta,
da quel gran signore che sono, di non
sentire i loro pesanti commenti, anche
perché mi rendo conto che non hanno
avuto la fortuna di nascere ad Atripalda,
ben nota per lo spirito creativo e l'eleva¬
ta cultura che ne fa la sede d elezione
per la filiale cisoceanica del MIT E 1 l'in¬
vidia che li fa parlare, lo so, ma io non
do loro neppure la soddisfazione di far
capire che io ho capito. Ancora una vol¬
ta, trovo che mi si adatta perfettamente
un detto dì Orazio, che recita "Il popolo
mi fischia, ma io mi applaudo da mel "
E allora eccomi costretto a ritornare
nei binari dell'ordinario; vi confesso che
mi sento come Dante costretto a scri¬
vere le filastrocche per gli abbecedari,
Metto da parte lo spirito creativo che mi
ruggisce dentro e ritorno nei binari della
normalità, anche ricordando il consiglio
che sempre, quando era viva, mammà
mi ripeteva ogni mattina: "Figlio mio, di¬
ci sempre si, 'che quello (Marinacci) ti
vuole tanto bene! Non lo scontenta¬
re!" Come si fa a dire di no alla propria
mamma, visto che pietosamente ignora
a quali angherie sottopongono il figlio?
Beh, di cosa parliamo oggi? Passata
la fase virale, è il caso di volare basso
Si potrebbe riprendere un ar¬
gomento con cui. magistral¬
mente, Il De Masi, da par
suo, inaugurò la sua entrata in
questa rubrica, ereditandola
dall'impareggiabile Rino Ve la
ricordate, quella enciclopedi¬
ca trattazione sui "trucchi",
sulle scorciatoie, sulle opzioni
e caratteristiche nascoste dei
nostri amati programmi e
dell'odiato sistema operativo 7
E' il caso di fare un aggiorna-
mentmo, con un'occhiatina
anche al Win98
Windows 95, thè
neverending O.S.
Sebbene le vicissitudini,
vere o precostruite dall'uffi¬
cio marketing, di Win98 abbiano dato a
questo nuovo sistema operativo il lu¬
stro di avvenimento mondiale, moltis¬
simi utenti sono rimasti fedeli a W95,
anche a causa di una non proprio ab¬
bondanza di memoria, in forma di RAM
o di spazio su HD.
Buon vecchio 95, cosa possiamo fa¬
re per darti una spintarella, in termini di
velocità e di efficienza della combina¬
zione hardware-software? Ecco alcuni
suggerimenti, magari anche banali,
ma, come mi ha scritto un lettore, non
sempre ovvi Mi sono reso conto, d'al¬
tronde. che la stragrande maggioranza
degli utenti ha una sorta di reverenzia¬
le paura verso la macchina, e parte dal
principio che, se tutto è andato bene
finora, non c’é motivo di andare a sve¬
gliare il cane che dorme
E invece no, per una serie dì motivi
Innanzi tutto occorre rivedere i ruoli
dell'utente e della macchina, che e una
cosa inanimata e che non ha alcun mo¬
tivo per avercela con noi Quindi ba¬
sterà darle gli ordini giusti per ottenere
risultati adeguati, Basterà seguire i
142
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
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U" . ) M.
|Ui« • guMita .**«» o iwnn J
Molte volte II sistema operativo non e ottimizzato per gestire le sue memorie
di masso, una visita al System può portare a incrementi anche consistenti delle
prestazioni
l*™-
consigli dell'impareggiabile De Masi e
vedrete che, se non vi ritroverete "a
mare con tutti i panni", padroneggere-
te meglio il vostro computer, novelli
Schumacher alla guida della vostra for¬
mula uno.
Cominciamo proprio dall’inizio. Sem¬
brerà strano dirlo, ma Win95 non è
proprio ottimizzato alla nostra bisogna,
quando lo usiamo cosi come installato
ab ovo. Sovente basta un aggiustatine
all'anticipo 0 una modifica della fasatu¬
ra della distribuzione per ottenere quel
qualcosa in più che speravamo da tan¬
to tempo di ottenere. Tanti piccoli "in
più", poi, possono essere decisivi e
trasformarsi in un overdrive che darà
un soffio di nuova vita al nostro PC.
Proprio per partire dall'inizio, diamo
una limatina alla sequenza di boot. For¬
se non lo sapete, ma già qui ci sono
due o tre punti in cui il SO si sofferma,
perdendo secondi preziosi; ad esem¬
plo, una tappa è rappresentata dalla
procedura di visualizzazione del logo di
W95 Ancora, il sistema si ferma per
circa due secondi, durante II passaggio
da DOS a Win, per attendere l’even¬
tuale pressione di F8. Si tratta di cose
di cui si può fare anche a meno, se lo
si desidera. Vediamo come fare.
Assicurarsi che, in Explorer, sia sele¬
zionata l'opzione "Mostra tutti i file";
cercare il file Msdos.sys nella direc¬
tory radice, rimuovere la "sicura" di
sola lettura (r-click sul file, scegliere
"Proprietà" e deselezionare il relativo
box di spunta), quindi aprirlo con un
text editor (es. Notepad) e cercare le
stringhe "add Logo=" e "Add BootDe-
lay= " Settare ambedue a 0 (zero) in
modo da escludere il caricamento del¬
la finestra di boot col primo comando,
e annullare il tempo di attesa per il ta¬
sto F8 (due secondi in default).
Occorre altresì ricordare che diverse
applicazioni sono realizzate per inserire
uno shorteut nel menu di Startup. Ogni
elemento inserito in quest’area rappre¬
senta tempo in più durante il carica¬
mento e riduzione di risorse disponibili,
in termini di RAM. Eliminare, quindi,
tutte le chiamate ad applicazioni che
non siano davvero strettamente neces¬
sarie. Ancora, è possibile risparmiare
tempo nell'apertura delle applicazioni
utilizzando al meglio le funzioni del co¬
mando Invia a, che appare nel menu
collegato a r-click. Non tutti lo sanno,
ma le voci che compaiono quando si
schiaccia il tasto non sono altro che
shorteut collezionati in una directory
omonima conservata nella cartella di
Windows. E' sufficiente creare un col-
legamento, in questa, relativa ai pro¬
grammi che desideriamo avere a porta¬
ta di mano per evitare quel ritardo che
interviene tra il lancio di un file e "l'ag¬
gancio" al relativo programma La di¬
rectory nominata puO contenere qua¬
lunque collegamento (a programmi,
utility o driver); se si inserisce in que¬
sta una cartella, si crea immediatamen¬
te una via brevissima per immagazzina¬
re file di tipo frequentemente usato
(ad esempio, cartella delle fatture, car¬
tella delle spese, e cosi via)
Ancora un piccolo tip per abbreviare
la manovra di riavvio della macchina E'
possibile evitare il reboot completo
(con test della memoria, ricarica dei
driver da DOS, ecc.) rilanciando solo
Windows. Quando si sceglie, da
"Chiudi sessione ", l’opzione "Riavvia il
sistema", tenendo premuto lo Shift la
macchina ripartirà dal punto di lancio di
W95 Immagino, ovviamente, che tutti
sappiate che ogni shorteut sul Desktop
0 nel menu partenza può essere abbi
nato a una combinazione di tastiera; il
solito r-click, sull'icona, scegliere "Pro¬
prietà", cliccare sulla linguetta "Colle¬
gamento" e, nel campo "Tasto di scel¬
ta rapida", inserire la sequenza adatta
Windows possiede già una serie di
ottimizzazioni automatiche differenti ri¬
guardo all'accesso alle memorie di
massa, ma questi setup, proprio per
accontentare tutti, non è detto debba¬
no essere l'optimum per la nostra
macchina. Una controllatina non farà
male Aprire “Sistema" nel Pannello di
Controllo, cliccare sulla linguetta "Pre¬
stazioni" e quindi su file System nella
sezione dedicata all'HD spostare il cur¬
sore al massimo e, se si hanno almeno
32 Mb di RAM libera, settare il sistema
su Network Server. Nella sezione CD¬
ROM, eseguire lo stesso avanzamento
del cursore, e regolare il pattern d ac¬
cesso in ottemperanza al tipo di CD¬
ROM posseduto. Il guadagno, in termi¬
ni di efficienza, può essere rilevante
Sembrerà strano, ma meno persone
di quanto si pensi utilizzano l'ambiente
macro presente in molti programmi
come Excel, WPerfect 0 Word. Farlo
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
143
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406 by*e
La cartella di esecuzione Automatica troppo spesso sede spesso tra¬
scurata. e ricettacolo di applicazioni II cui lancio, allo s tartup. e almeno su¬
perfluo
I file di Autoexec bai e
di Config.sys, dove si
possono controllare se
I nostri driver sono ag¬
giornati all ultima ver¬
sione, e se ci sono
materiali indesiderati
che ci portiamo up
presso inutilmente
□ Conftp iyi Blocca nate FI (•IO
Eh Ex. 2 _
OEUICE ■C:\WIHOOWSVHIMEN.SVS □
DEUICE-C :\MI N00USMHH3B6 .EXE
i>»ulc»-C:\WINDOIR\COMNM«\dl>pl<y. sys con-(eyo,,1)
Country-039,SSO, C:\VINOOVS\COItMHD\country.sys
DEUICE*C:\MEREfcHOV\HRC_ASPI .SVS
significa spesso ri¬
sparmiarsi proce¬
dure ripetitive e
sovente fastidio¬
se Ancora meno —-
persone ricordano
che, anche nello shareware, e possibi¬
le trovare pacchetti che girano già da
sistema operativo Sembra una bana¬
lità, ma quanti di noi adottano questa
Indubbia via per risparmiare tempo e
fatica?
S 1
Ospiti non graditi
Come mai, quando abbiamo com¬
prato la nostra bella macchina nuova,
l'accensione era cosi rapida, mentre
oggi ci pare cosi rallentata? Non 6
un'impressione, è invece la verità. Il
fatto è che, talora inconsapevolmen¬
te, abbiamo "caricato" il nostro siste¬
ma di una serie di risorse che, proba¬
bilmente, non ci sono neppure neces¬
sarie.
Quando premiamo la fatidica combi¬
nazione CTRL-ALT-CANC compare
una finestra che evidenzia tutto quello
che sta, in quel momento, "correndo"
sulla nostra macchina Facciamo que¬
sta operazione subito dopo II boot, e
vediamo cosa appare: certe parti sono
necessarie (ad esempio Explorer, e,
per dirla francamente, si tratta
dell'unica applicazione davvero vitale)
ma potremmo scoprire che di altre si
può fare volentieri a meno (ad esem¬
pio il controller di un pacchetto antivi¬
rus, un driver di qualche periferica
magari disinstallata, l’applicazione di
E il buon Mac?
Non me ne scordo, state tranquilli!, perbacco, e il primo amorei
Perciò ecco un riquadrino dedicato al melone, che ci farà compa¬
gnia e ci scalderà II cuore, a noi Macchistl. Manco a dirlo, lo spazio
è minore, e non per una diminutio capitis, ma perché Mac è già
perfetto dalla nascila, ed è difficile migliorare quel che già e ottimo.
Cominciamo: non tutti I programmi hanno un'opzione di "Ante¬
prima di stampa "Print Preview": nessun timore, ci viene in aiuto
Hewlett-Packard Cosa c entra è presto detto: andare In
tto3.liD.i;um/pLib/uiini' 'i -!soh.'.vare'dwn0cn.hqx e scaricare il dri¬
ver della serie 500. Installarlo (anche se non si possiede la stam¬
pante), rilanciare la macchina e II programma senza Anteprima; al
momento opportuno selezionare da “Scelta Risorse" la Deskwri-
ter, scegliere "Stampa" e cuccare sul tasto Preview della finestra di
dialogo.
Un altro tip non ben documentato Quando si decide di creare un
alias, il sistema operativo lo deposita nella stessa cartella del pro¬
gramma originale Poiché e ben raro II caso che ci serva proprio là,
dovremo poi trascinarlo in giro nella gerarchia delle cartelle per tro¬
vargli la locazione giusta La soluzione e semplice; basta premere
Command-Option mentre si trascina il programma (o II file) originale
(apparirà una piccola freccia curva per Indicare che si sta creando
un alias) nella locazione desiderata
Il bordo spesso attorno alle finestre, introdotto col System 8, ha
compiti funzionali oltre che decorativi. Finora spostare una finestra
era possibile solo usando la barra del titolo, oggi lo si può fare an¬
che "afferrando" questo bordo Ancora, desiderate "campionare"
un colore in un'immagine, un'applicazione, una pagina di WWW?
Semplice, andare nella ruota del colori, premere il tasto Option (Il
cursore cambierà forma) e "centrare" Il colore dello schermo desi¬
derato.
Tutti sappiamo che facendo doppio click sulla barra di un docu¬
mento, questo si collassa alla sola barra, ma non tutti sanno che te¬
nendo premuto l'immancabile Option si collassano tutte le finestre
della stessa applicazione (e viceversa, si aprono). Ancora, finalmen¬
te, un buon sistema per "scrivere" i comandi di tastiera: usando il
font Carboncino (Charcoal), le seguenti combinazioni daranno: Ctrl-
Q per Command, Ctrl-G per Option, Ctrl-W per cancella-indietro.
Ctrl-J per cancella-avanti, Ctrl-D per il simbolo Shift, Ctrl-Y per frec-
cla-su, Ctrl-P per freccia-giù, Ctrl-Z e -X per frecce destra e sinistra,
e Ctrl-T per II simbolo Apple. Purtroppo le combinazioni non sono
utilizzabili direttamente in Word 98, vista la perversa scelta fatta da
Microsoft riguardo al tasti di opzione e controllo. In questo caso
l'unica è di passare attraverso la finestra "Tastiera". Basta cosi, al¬
la prossima volta.
144
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
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Alcuni siti dove e possibile scaricare software per la realizzazione di macro e
script, alcuni prodotti, come EZ, sono ben noti, ormai, sul mercato, ma molti
altri sono perfettamente comparabili.
background del fax-modem). Più se
ne hanno, correnti, e più il sistema
sara lento. Alcune di queste applica¬
zioni dipenderanno da quelle presenti
nella cartella di avvio automatico, ma
per altre occorrerà mettere le mani
nel Registro.
Provare a lanciare l'applicazione e
controllare che, in qualche menu, non
sia prevista la possibilità di escludere
l'avvio automatico. Se questo non è
possibile, editare il Registro lanciando
Regedit, e andando a HKEY_LO-
C AL_M ACHIN E\Software\Microsoft\C
urrentVersion. Qui troveremo una
chiave denominata Run, attraverso cui
sarà possibile far sloggiare gli inquilini
abusivi. Ovviamente, come sempre
quando sì edita il Registro, fare una
copia dello stesso usando l'opzione
"Esporta File del Registro di Configu¬
razione", Di buone intenzioni è lastri¬
cato l'inferno; per reimportare i vecchi
file sarà sufficiente r-click sul file e
scegliere "Importa file del registro
Visto che ci siete, potrebbe essere il
caso di controllare che i driver che
avete siano tutti 32-bit (questo lo si
puO fare editando e ricavando le relati¬
ve informazioni anche dal file au¬
toexec.bat); driver a 16 bit possono
rallentare pesantemente le prestazio¬
ni della nostra macchina. Non costa
nulla fare un giretto su Internet e sca¬
ricare i drive adatti o più aggiornati.
Ancora una banalità, almeno apparen¬
te; non tenere lo schermo settato a ri¬
soluzioni molto elevate (ad esempio
1024x768), magari a colori superiori ai
256. se non si lavora con grafica pro¬
fessionale e non si ha una scheda vi¬
deo almeno decente.
Conclusioni, almeno
per questa puntata
Ci risentiamo la prossima volta, con¬
tinuando sull'argomento. Ora è il mo¬
mento di chiudere, ma non senza, vi¬
sto che siamo in argomento, ricordar¬
vi una chicca, piccola piccola. Per te¬
nere sempre al picco le prestazioni
della macchina, specie se avete in¬
stallato e disinstallato programmi nel
frattempo, la soluzione migliore, an¬
che se piuttosto drastica, e quella di
reinstallare, ex novo, il sistema opera¬
tivo facendo il boot da un floppy
all'uopo attrezzato. Cancellando la car¬
tella Windows dell'HD si fa una vera e
propria pulizia di primavera del siste¬
ma. C'è un’unica contropartita: an¬
dranno persi tutti i registri, i DLL, e
robetta similare relativa ai programmi
presenti sull HD e questi, in gran par¬
te, non potranno immediatamente
funzionare, se non dopo una reinstal¬
lazione con i dischi originali. Sembrerà
curioso, ma sovente è la migliore cura
possibile, quando è inutile continuare
a tentare soluzioni che non danno al¬
cun frutto. Dalle mie parti si dice che
"Quanno o mierico sturea, 'o malato
se ne more! ".
«e
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
145
TEORIE & TECNICHE
a cura di Andrea de Prisco
ImageReady
di Raffaello De Masi
Nella lunga e travagliata
storia della mia vita (sono
al quattordicesimo volume
e ho appena sfiorato gli an¬
ni universitari), segnata
dalla lunghissima (e
dall'esito ancora quanto
mai incerto) guerra di se¬
cessione della mia amata
Atripalda nei confronti
dell'odiato oppressore
Avellino, ho fatto di tutto,
ma ho sempre evitato di
confrontarmi, in una ma¬
niera o nell'altra, con l'arte
del pennello, E questo non
tanto per la mia intrinseca
bravura a fare le "0" col
bicchiere, ma perche per
me il pennello, oltre che
insaponare la barba, non
ha ragion d'essere
Perciò, presente a me
stesso come non mai, ac¬
cetto di volta in volta incarico da AdP di
recensire questo o quel prodotto, per
questa sempiterna rubrica, consapevole
che, grazie alla mia innata modestia e
bravura, potrò sempre dare un avanzato
contributo alla "immaginazione 1 ' digita¬
le
Mi vengono in mente, a tale proposi¬
to, le pionieristiche trattazioni di AdP e
di Francesco Petroni che, roba di dieci
anni fa. tentavano di piegare rudi PC al¬
le regole dell'immagine virtuale Allora
si era di bocca buona, sempre pronti a
entusiasmarsi per una piccola animazio¬
ne, ottenuta dopo sudato debug di un
codice scritto in un linguaggio alieno. Si
cominciava appena a parlare di masche¬
re, filtri, e vecchi conservatori (ce ne so¬
no anche nel giovane campo dell'infor¬
matica) scuotevano la testa. I clock gira¬
vano a velocita di unita, e pensare a
processori a 400 MHz era come imma¬
ginare di guidare il Nostromo del tenen¬
te Ripley Dieci anni, e a cinema si ve¬
dono raffinatezze come "Z la formica ",
roba da far cadere gli occhi.
ImageReady, un
pacchetto per volare
Se un giorno mi toccherà, canuto va¬
te, di raccogliere, taciute le armi, l'ico¬
nografia della guerra civile cui accenna¬
vo in premessa, userò un pacchetto
come Photoshop, arricchito di una se¬
rie di plug-in da far impallidire Adelmo
da Otranto, ma un bilancino come Ima¬
geReady non potrà certo mancare
quando deciderò di aggiungere al tutto
grafica multimediale per la relativa pa¬
gina su WWW, e di realizzare una sto¬
ria illustrata in sessanta volumi con re¬
lativi CD-ROM, e un ambiente multi¬
mediale capace di combattere ad armi
pari con capolavori come Pompei On
Line e cosi via.
Adobe ImageReady. pre¬
sente sul mercato per PC
e per Mac (ma le due ver¬
sioni sono vendute separa¬
tamente). e un'applicazio-
ne (si noti bene, non un
plug-in) che mette a dispo¬
sizione i tool più avanzati
per creare immagini a fina¬
lità multimediale di ridotte
dimensioni e di alta qualità
E' possibile creare immagi¬
ni in GIF. JPEG o PNG At¬
traverso IR 6 possibile edi¬
tare interattivamente il no¬
stro lavoro, comparandolo
con le precedenti release e
l'immagine originale, per
selezionare il miglior bilan¬
ciamento tra grandezza del
file e qualità In aggiunta,
ImageReady offre una ve¬
loce e semplice strada per
creare GIF animati, ridu¬
cendo significativamente i tempi di
creazione delle animazioni IR inoltre
permette di creare mappe d’immagini e
immagini composite per le pagine Web
ImageReady è ideale per lavorare con
immagini create in Adobe Photoshop o
altri pacchetti di editing di immagine e
fotoritocco. E' possibile anche lavorare
con immagini catturate tramite scanner,
o immagini realizzate direttamente at¬
traverso l'ambiente dì editing interno. Il
programma inoltre include caratteristi¬
che avanzate di fotoritocco, che per¬
mettono di lavorare sul colore, di gesti¬
re i layer. di applicare filtri, di eseguire
operazioni anche complesse di masche¬
ramento e di selezione di parti.
In ImageReady si lavora interattiva¬
mente. provando varie forme di imma¬
gine e valutandone gli effetti, in termini
di qualità e di grandezza del file. IR può
ottimizzare documenti grafici nei forma¬
ti GIF. JPEG. PNG-9 e PNG-24 II forma¬
to scelto dipende dal tipo di immagine
146
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
stessa; foto full-color generalmente of¬
frono i migliori risultati se salvati in for¬
mato JPEG, mentre la compressione
sotto PNG-24 è capace di preservare i
colori principali e le sfumature di tinta
meglio che con altre forme di compres¬
sione, il tutto in file di ingombro ragio¬
nevolmente piccoli. Il tutto non e sem¬
pre vero, visto che tutto dipende anche
da come la figura e composta, immagini
con ampie zone omogeneamente colo¬
rate possono raggiungere rapporti di
compressione più elevati, in altri termini
piu sono le ripetizioni in un'immagine,
piu il file risultante dopo la compressio¬
ne sara ridotto.
Usando ImageReady
La finestra di lavoro di ImageReady è.
quanto a impostazione, classicamente
ispirata a quella del suo più famoso fra¬
tello. A sinistra compare il toolbox, la
palette che. attraverso una serie di tool,
permette di selezionare, colorare, edita¬
re, tagliare e "leggere" le immagini o
parti di esse. Altri controlli scelgono i
colori di sfondo e di editing in default, e,
ancora, cambiano la tecnica di display
dello schermo Alcuni tool hanno, asso¬
ciati, sfumi e palette speciali, che per¬
mettono di scendere in particolari propri
del tool stesso, e di modificare effetti e
caratteristiche del suo modo d'uso.
Caratteristica interessante di Image¬
Ready e la tecnica della doppia immagi¬
ne, che consente di mettere a confron¬
to e di "saltare" facilmente dall'origina¬
le alla copia modificata (interessante e
senz'altro da tenere in debita considera¬
zione è la combinazione di ImageReady
con FlashBack. il pacchetto di cui parlia¬
mo nella rubrica Macintosh, consigliabi¬
le peraltro per diversi altri usi) L'avere a
disposizione l'immagine di partenza e di
arrivo è senz'altro comodo, anche per¬
ché consente di recuperare porzioni o
settaggi dalla prima per eventualmente
ripristinare, nella seconda, momenti di
sviluppo magari non andati a buon fine
Proprio nell'ottica di una delle piu inte¬
ressanti e conclamate caratteristiche
del pacchetto, una finestrina posta alla
base del file consente di tenere sott oc¬
chio le caratteristiche del file in termini
d'ingombro Ancora piu interessante è
la possibilità di mettere insieme palette
provenienti da setup diversi, costruen¬
dosene di personalizzate, e quindi rea¬
lizzando veri e propri ambienti di lavoro
'su misura", con i soli tool necessari
Adobe ImageReady 1 ; 0 _
Produttore e distributore:
Adobe System luto
V le Colleonl 5, P.il TourusA3
Agiato Brutn/n (MI)
Tel 02.26140114
http //www odobe coiti
Pieno suggoilto (IVA esclusa)
Adobe ImageReady 1 0 per PC o Mac
L 478000
caricati. L'ambiente di lavoro puO esse¬
re. comunque, continuamente monito¬
rato, usando la palette "Info ", che mo¬
stra informazioni sui colori intercettati
dal puntatore, e offre una serie di para¬
metri relativi, come valore RGB, opa-
L installer di ImageReady
cita, coordinate del pixel puntato, valore
in esadecimale. posizione dell'indice di
colore nella tabella di confronto, e, ove
mai si "draghi’’ una parte dell'immagine
stessa, le dimensioni dell'area rettango¬
lare Intercettata
Molti tool pre¬
senti sono stati da
tempo già visti su
altre applicazioni;
ovvio l'uso di at¬
trezzi come la ma¬
no, la lente, lo spu¬
mino e altro Coe¬
rentemente con le
abitudini dell'uten¬
te, le tecniche e gli
shorteut di utilizzo
di essi sono analo¬
ghi se non identici
a quelli cui l'utente
Photoshop è abi¬
tuato, comoda e
non priva di piace¬
voli effetti inaspet-
VKWMO
Adobe ImageReady-1.0
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Pr©»©c1*d br US Patto!* 4.837.613 S.S46.528 Patto!* pto**
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adato c©m
Lo startup s creen in
perfetto stile Adobe
La finestra di par tema,
con la palette dei tool e
le tavolozze dei colori
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
147
Alcune finestre delle preferenze, si notino tra l'altro , i settaggi relativi all antlallasmg e le tecniche di creazione delle trasparenze
tati è la possibilità di continuare il lavoro
mentre è in corso un'altra operazione
(tipicamente un refreshing dell'immagi¬
ne) ImageReady può incorporare plug-
in realizzati ad hoc da Adobe e da altri
costruttori, e ha piena compatibilita con
diversi add-ln di Photoshop stessi, con¬
dividendoli con esso, Ancora, quasi a
guisa di un plug-in di classe elevata,
ImageReady può essere abbinato a un
browser, che consentirà di visualizzare
la resa finale dell'immagine nel suo pre¬
ciso ambiente di utilizzo. Ancora, grazie
a un sofisticato modello di gestione in
parallelo, altre applicazioni (come lllu-
strator, FreeHand o altro) possono es¬
sere aperte dall’interno di ImageReady,
e immagini dell'uno passate all'altro per
le rispettive competenze. Oltre a lavora¬
re direttamente sulla risoluzione legata
al monitor, eccoci a cambiare le dimen¬
sioni fisiche del pixel attraverso il "re¬
sampling", lavorando su metodi diversi
di interpolazione per determinare la mi¬
gliore combinazione tra nuova qualità
dell'immagine (non sempre la riduzione
della grandezza dei pixel porta a un mi¬
glioramento della qualità totale; ad
esempio, la campionatura dei bordi di
un'immagine può portare a perdita della
nitidita del contorno), dimensioni del file
e qualità delle sfumature (per citare so¬
lo qualche faccia del problema). Si pud
definire, in default, il metodo di interpo¬
lazione preferito: i due principali (suc¬
cessivamente personalizzabili) sono lo
Jagged (letteralmente "dentellato”, in
altri termini assimilazione alla campiona¬
tura piu vicina - in gergo Nearest Neigh-
bor), metodo veloce, salvaspazio, ma in¬
trinsecamente meno preciso, e lo
Smooth (interpolazione bicubica, con
"mediazione" delle caratteristiche dei
punti circostanti). Il primo metodo, co¬
me è noto, 6 raccomandabile quando si
lavora su illustrazioni con bordi netti
(non abbisognevoli di antialiasing) che
devono essere rese in maniera precisa
(pensate a un disegno geometrico o a
un'illustrazione a tratto; ovviamente
questa tecnica può portare, in numerosi
casi - immaginiamo una linea obliqua - a
dentellature e, nel caso di riduzione di
dimensioni di un'immagine o quando si
eseguono manipolazioni multiple suc¬
cessive, a contorni distorti).
Sulle immagini, importate od ottenu¬
te attraverso una scansione, si posso¬
no eseguire, dall'interno di Image¬
Ready, una serie di operazioni interes¬
santi. Crop, Clip e Trim sono quelle più
comuni e utili (cancellazione di pixel in
qualche modo individuati, mantenendo
costante la risoluzione dell'immagine;
rispettivamente eliminando parti al di
fuori della selezione, all'interno e attor-
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
A proposito di compressione
La scelta del formato di salvataggio e della relativa tecnica di compressione è funzione
di diversi parametri come colore, tono, e caratteristiche grafiche del file maneggiato. In li¬
nea molto generale e semplificata, immagini dotate di sfumature continue (es fotografie)
andrebbero salvate In formato JPEG o PNG-24, mentre disegni con colori pieni e bordi ben
evidenti trovano ragion d'essere nel salvataggio in formato GIF o PNG-8
Il formato JPEG, utilizzato per la manipolazione di immagini fotografiche, usa colore a 24
bit e permette di conservare estesi range di tinte e sottili variazioni rispetto a un colore ori¬
ginario Supportato da diversi browser, JPEG usa una tecnica di compressione cosiddetta
"a perdita" (lossy), durante la quale alcuni dati vengono persi durante la compressione. In
altri termini la conservazione quasi completa di ampie sfumature di colore e di chiaroscuri
va a scapito della "durezza" di linee precise. Immagini vettoriali o scrittura tipografica per¬
deranno parte della loro definizione quando compresse con questo metodo, Da notare
che, utilizzando questo formato, si può scegliere II rapporto di compressione da applicare,
direttamente proporzionale alla qualità dell'Immagine risultante,
Il formato GIF, ampiamente utilizzato in diverse occasioni, supporta colore a 8 bit. e
comprime aree a colorazione omogenea (solid area), preservando preferenzialmente i det¬
tagli relativi ai contorni, come linee, immagini vettoriali, Illustrazioni con scritto, logo, imma¬
gini stilizzate IR permette in particolare di salvare, con buon grado di approssimazione, im¬
magini animate
Questo formato usa un metodo di compressione "lossless", senza perdita di dati, ma
bisogna tener sempre conto che la sua codifica a 8 bit comporta un Inevitabile scadimento
della qualità quando si salvano immagini a 24 bit. Non esiste possibilità di "regolare " Il
rapporto di compressione in maniera continua, ma il file compresso, specie quando
nell'originale colori omogenei ( "solidi ") abbondano, può risultare sensibilmente più piccolo
dell'originale
Il formato PNG-8 supporta anch'esso, come intuibile dal nome, il formato a 8 bit. La tec¬
nica di compressione, specie su aree a colorazione omogenea, è simile a quella GIF, ma
una sua più avanzata integrazione con Internet Explorer (dalla versione 4 in poi) e con Net¬
scape (attraverso un plug-in. come PNG Live) lo rendono spesso vincente quando si finaliz¬
za tale compressione all'area WWW. Anche qui la compressione avviene in forma "los¬
sless" (fatta salva la conversione da 24 a 8 bit), ma la tecnica di compressione di PNG ri¬
spetto a GIF è più efficiente, traducendosi in un risparmio di spazio, rispetto a questo, di
un ulteriore 10-30%. La maggiore modernità ed efficienza di questo standard, peraltro non
ancora affermatosi universalmente (GIF la fa ancora da padrone, in WWW, grazie anche al¬
la sua pressoché totale integrazione e presenza in tutti I pacchetti di Image editing) per¬
mette di gestire trasparenze multiple di background, mescolanze di bordi su una stessa
immagine, supporto di interlacciatura. Ancora meglio si va con il formato PNG-24, figlio na¬
turale del primo, con supporto per immagini a 24 bit. Questo formato, oltre a garantire la
qualità intrinseca di tale codifica, garantisce la completa preservazione dei dati, a scapito di
una maggiore dimensione del file, che supera quasi sempre, in grandezza, anche quello
JPEG. Occorrerà infine ricordare che PNG non è supportato dalle versioni più vecchie dei
grandi browser.
148
La sezione manipola-
none immagini, sulla
sinistra, con le tre pa¬
lette ognuna organiz¬
zata con la tecnica del¬
le linguette permette
di definire chirurgica¬
mente le caratteristi¬
che della figura al cen¬
tro le due finestre con
I immagine originale e
quella di modifica
no a una superficie irregolare, basando¬
si su interpolazioni delle trasparenze e
del colore del bordo), ma non manca
l'aumento selezionato dell'area di lavo¬
ro (work canvas), e tutta un'avanzata
serie di ottimizzazione dell'immagine
stessa.
Quando il meglio è
amico del bene
Difficile conciliare diverse esigenze,
quando si lavora sulle immagini Certo
tutti sono bravi a fare una scansione di
Naomi a 2400 dpi e a salvarla in forma¬
to UFF, ma poi ci vuole un CD o una
cartuccia ZIP per portarsela appresso
(questo data anche la grande qualità
del soggetto originario) E allora eccoci
a sudare sulla ottimizzazione che non
vuol dire solo creare immagini di grandi
qualità, ma anche conciliare diverse
esigenze tra cui, non ultima, quella di
mantenere basso l'ingombro dei file
Per raggiungere quest'ultimo scopo,
ImageReady supporta i tre principali
formati di compressione correnti e, pe¬
raltro, ampiamente utilizzati su Web: il
GIF (Graphic Interchange Format), lo
JPEG (Joint Photographic Experts
Group) e il meno noto ma non per que¬
sto meno interessante PNG (Portable
Network Graphics)
Manipolare immagini con Image¬
Ready significa, in gran parte dei casi,
lavorare anche per Web. E qui le cose
Alcuni esempi, tratti dalle librerie fomite, molto interessanti in quanto anche ottima fonte di esercizi nel pnmo sulla destra , il framer per le animazioni
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149
Adobe Image Library
» *• •* m» Of »tm rwh u mai
Il nuovo servizio di upda •
te Adobe Online , utilizza¬
bile attraverso Internet
si complicano, visto che, oltre alle ca¬
ratteristiche intrinseche del file immagi¬
ne, giocano a favore o meno della qua¬
lità finale altri fattori, non sempre con¬
correnti, come tipo di computer, siste¬
ma e caratteristiche della grafica dello
schermo, sistema operativo e. cosa cui
spesso si pensa di meno, tipo e versio¬
ne del browser. La caratteristica di Ima-
geReady di poter disporre della doppia
finestra (originale e copia di lavoro) di¬
mostra anche qui la sua validità d'esse¬
re. Il manuale di IR e molto esauriente
e preciso in proposito, e consente di
recuperare informazioni utili alla miglio¬
re scelta della tecnica da utilizzare. Per
I formati GIF e PNG-8 l'ambiente mette
a disposizione inoltre l'Optimized Color
Palette, che "elenca", per cosi dire, la
tabella dei colori specifici per un'imma¬
gine originale che usa colori Indicizzati.
Questa tecnica, già presente in altri
programmi (si vedano i diversi articoli
su Debabelizer), consente di seleziona¬
re, al volo, pixel disuniformemente di¬
stribuiti su un'immagine, e di cambiar¬
ne immediatamente le caratteristiche,
oltre a editarne le tinte o, addirittura,
impedirne la modifica (lock color). La
palette, che può essere personalizzata
perfino escludendone dei colori, può
essere modificata (ad esempio aggiun¬
gendo tinte personali, opache e traspa¬
renti, stabilendo le caratteristiche del
dithering anche in funzione del browser
di default) e salvata come palette per¬
sonale.
Animando l’inanimato
Beh, sarebbe davvero strano se non
si potesse, a questo punto, passare
all'animazione. E questa caratteristica
è ovviamente supportata con buone
possibilità di scelta in ImageReady La
tecnica e la stessa vista in altri ambien¬
ti, e si basa su un "fraine director",
che permette di creare sequenze, rior¬
dinare fotogrammi, manipolarli, usare
le diverse tecniche di trasparenza ba¬
sandosi anche sui layer. Le animazioni
possono essere salvate in formato
Photoshop, e animazioni già pronte
(WWW è una vera miniera in proposi¬
to) possono essere editate e modifica¬
te. Le immagini, siano esse animate o
statiche, possono essere esportate in
vari formati (BMP. PCX, PIXAR, Targa.
TIFF) oltre che essere salvate diretta-
mente in formato HTML Sempre ri¬
guardo alle animazioni (ma non solo in
queste) ImageReady permette di auto¬
matizzare sequenze d'operazioni ripeti¬
tive, usando la "Action Palette", un
tool originale e piacevolmente diverso
dalle solite tecniche di script viste in al¬
tri ambienti, Questo subambiente go¬
de poi di un tool non originale, ma qui
ottimamente realizzato: il droplet Si
tratta di questo: quando un'azione va
eseguita ripetitivamente si puù costrui¬
re un droplet, appunto, che si presen¬
terà come un'icona. Sarà sufficiente
trascinare su di esso l'oggetto (ad
esempio un'immagine) da manipolare
per incaricare il sistema di eseguire
tutte le operazioni desiderate Manco a
dirlo, ImageReady supporta in ogni ca¬
so ambienti d'automazione esterna,
come DDE sotto Windows, o Apple-
Script sotto MacOS
E a questo punto giungiamo alla fase
finale del lavoro, che riguarda l'ottimiz¬
zazione deM'immagine, in termini di
qualità, dimensione, portabilità. La fi¬
gura puù essere sottoposta a diversi
processi, come regolazione di contra¬
sto e luminosità, bilanciamento del co¬
lore, selezione e modifica di colori indi¬
viduali. sharpening (evidenziazione dei
bordi), e cosi via. Grazie agli strumenti
di selezione già noti nel pacchetto ca¬
postipite, e qui integralmente trasferiti,
si possono eseguire selezioni irregola¬
ri, sfumature di aree di frontiera, corre¬
zione dello jagging, trasformazione
d’immagini o parti di esse, I classici
strumenti di painting (dal pennello al
secchio, alla matita, alla gomma e cosi
via), si arricchiscono qui di alcune fun¬
zionalità insolite e curiose, come speci¬
ficazione del livello di opacità, fusione
del colore di fondo e di quello aggiunto
per creare effetti speciali, "sottrazio¬
ne" di colori quando sovrapposti, scel¬
ta e modifica del colore di fondo: il po¬
tente strumento dei "layer", sovente
poco apprezzato, offre qui inaspettati
effetti, e perfino il pur semplice am¬
biente dei caratteri tipografici, certa¬
mente già ben esplorato in altre appli¬
cazioni, si presenta potente e ottima¬
mente integrato. E non manca, alla fi¬
ne, un buon ambiente per la gestione
dei filtri, la cui libreria 6 ben realizzata
e ricca di interessanti effetti
Conclusione
Mai come oggi l'ambiente di editing
e manipolazione dell'immagine si e mo¬
strato cosi attivo e vivace Pare non
passi giorno che non ci giunga notizia
di nuove applicazioni, alcune estrema-
mente specializzate, altre funzional¬
mente valide per un ampio ventaglio di
risultati. ImageReady appartiene a que¬
sta seconda categoria e, pur essendo,
almeno istituzionalmente, finalizzato a
ottimizzare immagini destinate ad am¬
bienti della multimedialità, può essere
tranquillamente adottato anche da chi
desidera un complemento potente ed
efficiente al suo Photoshop.
Dotato di caratteristiche di editing
pregevoli, capace di generare animazio¬
ni in maniera rapida ed efficiente, in
possesso di funzioni di automazione
originali e interessanti, ha dalla sua an¬
che il pregio della velocita e della faci¬
lità d'uso. Alcune sue caratteristiche
sono davvero notevoli e di uso molto
razionale (si pensi alla possibilità di ave¬
re sempre in linea l'immagine originale
e elaborata), mentre l'ampia disponibi¬
lità di formati gestibili lo rende un rapi¬
do ambiente di supporto per diversi al¬
tri pacchetti (il solito Photoshop, in pri¬
mis, ma anche FreeHand. Illustrator e
cosi via).
150
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
Immagina un mondo in cui sia difficile
separare nel gioco la fantasia dalla realtà.
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In Italia i prodotti Creative Labs sono promossi e diffusi da Creative Labs Srl
MP3, SoundVQ e Wave
- caratteristiche ed ambiti applicativi -
Rispetto al Layer-lll il SoundVQ di Yamaha non né gratuito né cosi diffuso.
Malgrado ciò offre caratteristiche eccellenti, come l'altissima qualità del segnale codificato e,
a parità di qualità, fattori di compressione anche maggiori rispetto a quelli del formato MP3.
In questo numero analizzeremo il SoundVQ sia in fase di conversione che in appoggio
ad un sistema di CD-Ripper.
Come fase pratica finale cercheremo poi d’istruire alcune pagine HTML per l’Embedding dei file .vqf e,
per mezzo di un'apposita utility, realizzeremo delle liste d’esecuzione con output sempre in HTML.
Allo stesso modo procederemo anche con il Layer-lll, realizzando gli stessi file del SoundVQ
e la lista d'esecuzione finale.
A completamento deN’articolo, introducendo un campo d’utilizzo anche per il più classico Wave,
proveremo questo al servizio di un sistema software in grado di rigenerare, declicking-denoise,
vinili e cassette.
In tutti e tre i casi, il fine sarà quello di arrivare a mettere a punto un metodo di lavoro
sia per le pubblicazioni Internet/lntranet (in VQF oppure in MP3) che per i nostri archivi musicali.
Unitamente a tale parte d’articolo, introduciamo a partire da questo numero un fondo “colorato"
dedicato alla rubrica mediaWORK (consigli, trucchi e trucchetti per l'ipermedia sul Web).
di Bruno Rosati
Navigando a vista e scaricando il
software giusto, abbiamo messo a punto
un articolo prettamente pratico che, oltre
a fornirci riscontri interessanti in fatto di
ambiti applicativi dei vari formati audio-di¬
gitali, ci ha permesso di provare diversi
programmi per il Desktop Audio.
Partendo una volta tanto da un motore
di ricerca diverso dal solito AltaVista, al ri¬
guardo la nostra scelta è caduta su quel¬
lo di MedlaBuilder: www mediabuilder
com, abbiamo scovato del software che,
dopo averlo provato, ci ha confermato la
bontà della scelta. Nella rete sono rima¬
sti impigliati un engine per Layer-lll co¬
me BladeEnc e FrontBlade. uno dei suoi
front-end più funzionali, quindi l'Audio-
grabber per il CD-Ripper (unitamente al
plug-in AG_VQ per convertire i ripped-fìle
in formato .vqf), l’Hyper List Maker per
produrre liste eseguibili da HTML e quin¬
di il prezioso Groove Mechanics per la ri-
generazione di materiale sonoro prove¬
niente da supporti analogici quali dischi
In vinile e musicassette,
Di tali applicativi, nei quali è ovviamen¬
te compreso anche II pacchetto
SoundVQ Encoder e Player, tracciamo
immediatamente il nostro piccolo "diario
di bordo”, segnalando caratteristiche ge¬
nerali e link d'approdo da dove sarà pos¬
sibile fare download.
Link e applicativi
del mese
Per raggiungere il sito dedicato al
SoundVQ c'è da navigare un po', ma è
pur sempre un bel navigare se, partendo
dal molo jvvww voman.i r._o_uk| link dopo
link, si passa in rassegna il ricco sito del¬
la Yamaha Tra i collegamenti verso ogni
enere di prodotto (tastiere elettroniche.
D-Recorder "da record", software per
MIDI sequencing, Editor, Expander e
chi più ne ha più ne metta) alla fine si
può arrivare ben soddisfatti al nostro ap¬
prodo;
iwww.yonvjhg Q£| jp/.c.[ig!.^h/xg/S.Q.gild
VÒ/index.html ,
Qui troveremo ad attenderci il sistema
SoundVQ di Yamaha, con tanto di tuto-
rial online, file-campione da provare al
volo (solo dopo aver installato il Player I)
e quindi la zona per il download che di¬
stingue tra il modulo SoundVQ Encoder
e quello di riproduzione SoundVQ Player.
Tra le caratteristiche salienti che subi¬
to rileviamo al riguardo del SoundVQ
non può non colpire l'alto fattore di com¬
pressione che il codec è in grado di im¬
porre senza il benché minimo deteriora¬
mento della qualità della sintesi. La scala
di compressione può oscillare tra 10:1 e
20:1 rispetto al file lineare e sempre
agendo con una risoluzione pari a 16 bit
per 44,1 kHz. Senza fare troppi calcoli, ci
152
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
SoftechSoftware
FrontBIad* v. 0.7.21
lòffi
TI— |
D \F»**cy\CO\WAV\0>- (OA/vf 1 ) AOaD T0 N(
D \F.wicy\CO\WAV\Q4- (OATvt 1) UNCMAJN V
O \F.-cy\CO\WAV\QV (OA/vE 1) vaserie
D ^Fi®ncy\CO\WAV\04- <OAfV* '.) BLAO VEL.V
D \F.**cy\CO\WAV\07- (DA/VE Z) BLINDE D Bv
D \Fi**cy\CO\WAV\0&- Smeih-ig Pigimi • 1 •
D \Fi«ncy\CO\WAV\09- Sm*|Nng Pumpkmi • A
D \Fi*ncy\CO\WAV\ 10- (T»i*m«) Miti ion Impot
D \F.—cy\C£>\WAV\11- Milito* (mpoM-DI# • Th
D \Ft—cy\CO\WA^ 12- (Top Qun) lori#
D \F-ancy\CO\WAVM V (TV) A«ipA Svp**Man£ ..
•f.-.r--T~a»
| A«l |A.ro.™»
«wti 1 WmwMOW SouMMC»
fw 1 Ima 0 <M || Sondasi» q
Cowvn—il | | Tlvi il « commi*
© JJ)
X
Figura 2 ■ FrontBlade è probabilmente ta più semplice e compatta interfac¬
cia grafica realizzata per l'angina MP3 BladeEnc
si rende subito conto che, teoricamente,
il SoundVQ è in grado di realizzare, a pa¬
rità di compressione, file di circa la metà
più piccoli rispetto agli MP3 (per inciso:
la pratica, più avanti ce lo confermerà
compiutamente).
Per quanto poi riguarda il mondo del
Layer-lll, dalla lista che si è formata lan¬
ciando un search in base alla parola-chia¬
ve più scontata - MP3 - abbiamo vìa via
selezionato i nomi di applicativi che, per
noi, rappresentavano delle novità o che
comunque ricadevano negli argomenti
pratici che ci eravamo ripromessi di trat¬
tare.
Filtrando, filtrando, questa è la lista del
punti d'attracco selezionati:
✓BladeEnc (hup://bladeenc,home.
ml.org ). BladeEnc è un engine MPEG
Layer-lll di ottime caratteristiche, velo¬
ce e pulito nelle operazioni di codifica.
Lo scegliamo per questa prova propo¬
nendolo come alternativa all'eccellen¬
te e già conosciuto engine del
Fraunhofer-Gesellsch aft Institut
K www hs il ici ri l \/, mdio) l II codec, prove
alla mano, vaie e soprattutto 6 scarica¬
bile gratuitamente.
✓FrontBlade (http://member5.triood
comi - SoftechSoftware/frontblade.ht
mi) rintracciato dalla lista dei front-end
presente sul sito di BladeEnc (fig. 1). Il
FrontBlade è probabilmente la più
semplice e compatta interfaccia grafi¬
ca realizzata per l'encoder in questio¬
ne. La nostra scelta poteva cadere su
altri front-end. forse anche migliori,
ma FrontBlade (fig. 2) ha un'altra virtù
che ci è parsa determinante: è com¬
pletamente freeware.
iiiniiiffMroiiiiiPi
✓ AudioGrabber |
qrahber com us net) . AudioGrabber
(fig. 3) è uno dei CD-Ripper più cono¬
sciuti e lo proponiamo in questo arti¬
colo nella sua versione più recente, la
1,4, dotato anche di un'estensione
d'eccellenza: l'AG_VQ (www login
net de/jugqer/ag_va/ag_vq16 zip), il
plug-in con il quale il CD-Ripper in que¬
stione viene abilitato all'uso dello Ya¬
maha SoundVQ Encoder (in catalogo
sono presenti anche i plug-in per Rea-
lAudio e ACC Encoder).
✓HyperList Maker [[T7ii[> //www ,-iikm
l'npVHH) lii.inrii Mulinili lirici ’J
Dite «M 37.01
Inali». 37 01 Mb>«M
R««ingiac<or 16500
T 0 <<I 1 K <011 16500
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TmM 003
&
Ske Kat tradì I
6051 \Wl»«*
Figura 3 ■ AudioGrabber
(hup://www audiograb-
ber com-us net) e uno
del CD-RIpper pio cono¬
sciuti. in questo articolo
lo proponiamo nella re¬
cente versione 1 4 , con
l'aggiunta dei plug-in
AG_VQ (prelevablle
all'URL. www.logm-net.
de/jugger/ag_ vq/ag_
vq16 zip) per mezzo del
quale I AudioGrabber
s interfaccia al Sound
VO Encoder
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
153
Whft
•YAMAHA SoundVO CNCOOEP
UQ
hnlQtoh,,
tra
P OMoa
:
||C»
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■
'■•co»
««a»
■
P •»»«, |c*B'ltO &
P
Figura 5 - Le pagine HTML . realizzate automaticamente dall'HyperList Maker,
possono essere riconfigurate nello stile, nel colori, nei tipo di font, back¬
ground (colore oppure con Immagine di sfondoI e con tabelle o meno, sele¬
zionando i segni di spunta delle relative opzioni presenti nel pannello HTML
*
riti:
FOOfUt
C VduicgrabòeAT rack 1 «w«v
| MKHi 11 Stano I
■/AVE
168*1 |
c>
SNCOOIMOOS; QUALfTY: 8H10H CMANMK: Olir IVO
I «4m^40kto/ch TI 5IST* •" 0N0
Cf STI HAT! OH
Miti:
TTTL1:
AUTMOM
■Sol?
[C \*jó oQnbbm\l fck 1 v<*
Ccrvone L6«<«
[gTmqrandi
|bmg|
lo SAVI •OFF
LOW FWOWTY: #QFf
SIAMI ENCODING
Figura 6 ■ Il pannello di lavoro del SoundVQ Encoder
org/gene6). Cosi come dice il nome
stesso, HyperList Maker (fig. 4) è un
generatore di liste HTML che vengono
realizzate dal programma andando a
scandagliare specifiche directory di la¬
voro e, una volta rintracciati i file in
queste contenuti (.mp3 oppure i ,vqf
del SoundVQ), completandole con i
dati inerenti a nome, durata, copyright
ed ovviamente link per l'ese-
cuzione/download di ogni singolo file
Le pagine HTML realizzate per le liste
dei file audio MP3 e VQF possono es¬
sere riconfigurate nello stile, nei colori,
nel tipo di font, background (a colore
oppure con immagine GIF/JPEG) e
con tabelle o meno, selezionando i se¬
gni di spunta delle relative opzioni pre¬
senti nel pannello HTML (fig. 5).
Infine, pensando al Wave, ci siamo in¬
dirizzati verso la ricerca di un applicativo
capace di acquisire e rigenerare in digita¬
le materiale sonoro disponibile su sup¬
porti analogici. La ricerca ci ha fatto pun¬
tare su:
✓ Groove Mechanics (www coyoteinc-
com). Un software in versione trial-
30day che ha risposto perfettamente
alle nostre esigenze, capace, come s’è
dimostrato di essere, nell'acqulslre
sorgenti analogiche (connesse all'in¬
gresso della scheda audio) e rigenerar¬
le imponendo loro ottimi filtri per II de-
clicklng e II denoise (effetto anti-rum-
ble).
Primo mediaLAB:
Yamaha “SoundVQ”
Il SoundVQ è un protocollo di com¬
pressione software basato sulla tecnolo¬
gia TwinVQ (di Human Interface Techno¬
logy) di cui Yamaha detiene i diritti di
sfruttamento. Tale tecnologia è in grado
di offrire alta qualità di riproduzione con
notevoli fattori di compressione. Mentre
il mantenimento della qualità lineare vie¬
ne ottenuto grazie ad algoritmi a ricalcolo
psicoacustlco (simili a quelli MPEG) la
messa a punto della tecnologia a "quan-
tizzazione vettoriale” fa ottenere al file
codificato VQ una maggiore compressio¬
ne rispetto a quella "scalare" su cui ba¬
sano invece i compressori più tradiziona¬
li. Il risultato è che I file .vqf (con specifici
settaggi in fase di campionamento) pos¬
sono essere preparati in maniera univoca
sia per la riproduzione offline che per
quella, ben più impegnativa, On The
Web La capacità di streaming è quindi
insita nelle caratteristiche peculiari del
protocollo TwinVQ.
Passando all'utilizzo pratico, il
SoundVQ Encoder risulta molto sempli¬
ce e immediato. Organizzato in due set¬
tori, dedicati al file sorgente e a quello di
destinazione, il modulo di codifica VQF è
capace di caricare file Wave, Aiff e Raw-
PCM e quindi di procedere all’assegna¬
zione del parametri di codifica. Per de¬
fault l'Encode Mode è presettato sui ca¬
nonici 44,1 kHz (equivalenti a 40 kb/sec),
il tag Quality su Normal (disponibili i pre¬
set per High e Low) ed infine il Channel
(stereo/mono). L'Encode Mode può es¬
sere modificato a partire dalla risoluzione
più bassa, pari a 8 kHz per 8 kb/sec, a
quella più alta di 44 kHz per 48 kb/sec.
La scelta della massima risoluzione è
strettamente dipendente dal tipo di file
che si deve trattare. Dove venga richie¬
sta la massima qualità, come ad esem¬
pio nella resa di un CD-Ripper o comun¬
que di un brano musicale, è meglio ricor¬
rere ad una delle due risoluzioni più ele¬
vate (44 o 48 kb/sec) pretarate per il
sampling più elevato di 44,1 kHz Per la
conversione di file di sintesi vocale al
contrario è consigliato l'uso dei parametri
abbinati ai 22,05 kHz. Le risoluzioni mi¬
nori sono infine a disposizione per tutte
le codifiche riguardanti file acquisiti in di¬
gitale già con un taglio in risoluzione infe¬
riore (gli 8-11 kHz che venivano ad
esempio usati per I Wave prodotti dalle
prime SoundBlaster).
Una volta tarati I valori di codifica si
passa alla catalogazione dei dati riguar¬
danti il nuovo file che sta per essere ge¬
nerato, assegnandogli directory di imma¬
gazzinamento, nome, titolo, eventuale
autore dell'opera e relativo copyright.
Dal punto di vista teorico II
SoundVQ è In grado di convertire
un file a codifica lineare (10 Mby¬
te per minuto a 44,1 kHz, CD-au¬
dio o Wave preesistente) in soli
500-550 kbyte equivalenti, con
una durata del processo di con¬
versione doppia rispetto a quella
reale del brano (praticamente due
minuti ogni minuto di sintesi li¬
neare). Rapportando tali valori alle
altre risoluzioni (sempre stereo) 6
possibile ricostruire una tabella si¬
mile a quella posta in figura 9 do¬
ve appare evidente la graduale di-
Figura 7 - I parametri di qualità su cui
agisce il codec TwinVQ del sistema Ya¬
maha SoundVQ
Encodmo PMtOrmmc*
e**#**
«UHI . Sltmi H*
2>HJ Sarototf. Siimi IMI
i yoAWfrrm «*i
•ir* drnvM «Mi
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154
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
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A A & <£. A J2, & A
U <*• [► a-~.
Figura 8 - Il SoundVQ
Player Plugin. disponi¬
bile sia per Explorer
che per Navigator.
puO essere implemen¬
tato sulle pagine
HTML per mezzo di
un TAG <EMBED>
Figura 9 ■ Il rapporto di
campionamento tra un
minuto di segnale li¬
neare e l'equivalente
livello di codifica offer¬
to dal SoundVQ.
PROVE pei MCmicrocoiiipulcr
WETIKIJO- UE'im-’W
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«EMBEIi SRC-ia** .qT AirroSTART-’mu'
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* 4opo i k-*4 r auiomenc . ir tu
Jw
Valori e Durate di compressione (da lineare a SoundVQ)
Prequenn di
CDaudlo
YAMAHA SoundVQ
Ce m plon amonto
(60 eoe.)
1U* (Mmc.)
Tempo di codifica
8 kHz
18MB
90KB
30 tee
11 kHz
2.5MB
125KB
43 HC
16 kHz
3.6MB
180KB
SOmc
22.05 kHz
5MB
270KB
1 minuto
44.1 kHz
10MB
550KB
2 minuti
Vàion «*» «u *c Pnwum il • 2 M w
minuzione dei tempi di codifica e dell'oc¬
cupazione di spazio a frequenze di cam¬
pionamento inferiori. Rispetto ad una co¬
difica MP3 di pari livello, sempre In linea
teorica, il SoundVQ offre un'occupazione
di spazi inferiore di circa la metà. I tempi
di codifica, al contrario, si verificano sem¬
pre superiori
Dalla teoria alla pratica abbiamo potuto
verificare che tali valori sono rispettati
pienamente e le capacità di compressio¬
ne del SoundVQ si sono sempre dimo¬
strate maggiori (a parità di parametri) ri¬
spetto a quelle di MP3, Nello specifico
abbiamo provveduto ad effettuare due
conversioni in VQF e MP3 di altrettanti
CD-Ripper acquisiti a 44,1 kHz da un CD
musicale Le due tracce audio sono state
acquisite in lineare nelle dimensioni di
45.08 Mbyte e 43,3 Mbyte e quindi con¬
vertite. rispettivamente, in VQF e MP3,
con gli stessi parametri. Le codifìche ot¬
tenute al riscontro numerico risultano es¬
sere pari a 2,55 Mbyte (.vqf) e 4,08 Mby¬
te (mp3) per il primo file, 2,34 ( vqf) e
4,01 Mbyte ( mp3) per il secondo file.
Passati alla fase di riproduzione abbia¬
mo potuto verificare che l'ascolto diretto
dal modulo SoundVQ è inficiato da strani
disturbi, mentre, riproducendo dallo spe¬
cifico SoundVQ Player, la sintesi viene
resa perfettamente. Per dinamica e qua¬
lità siamo agli stessi livelli del Layer-lll. Il
vantaggio è nella minore occupazione di
spazio (circa la meta): lo svantaggio e nei
tempi di codifica (circa il doppio) e nel
maggiore impegno
a cui i file vqf obbli¬
gano la CPU del PC
ospite.
Continuando con
la fase pratica, cl
siamo poi portati a
verificare come il
SoundVQ Player
può essere imple¬
mentato sulle pagi¬
ne HTML e quindi
riprodursi sul Web.
Allo scopo risponde
l'apposito plug-in
player (disponibile con l'installazione del¬
la versione stand-alone, sia per Explorer
che per Navigator). Allo scopo contribui¬
sce la stesura di un tag di tipo <EM-
BED> sintatticamente cosi organizzato:
<EMBED SRC="sample.vqf" AUTO-
START=”true" REPEAT="FALSE" VO-
LUME = 100 WIDTH=150 HEIGHT=40
type="audio/x-twinq-plugin" PLU¬
GIN S P A G E=” hJJp^ZrKyTTfiSSSjZsudioZs
eun£lVQZ">.
Agendo in tal modo vedremo il player
incorporarsi nella pagina come dimostra¬
to in figura 8. E' evi¬
dente che, rispetto
alla versione stand-
alone, il plug-in può
essere ridimensio¬
nato in base alle esi¬
genze del layout im¬
posto alle pagine
HTML che l'ospite¬
ranno.
Secondo mediaLAB:
la realizzazione delle
liste d’esecuzione
Produrre delle pagine HTML al cui inter¬
no vengano fatti confluire automatica-
mente i dati relativi ad una serie di file
mp3 (oppure vqf) non è solo possibile,
ma anche realizzabile, in pieno automati¬
smo e con dovizia di particolari. Ad accol¬
larsene l'onore non saremo noi, ma una
piccola, quanto potente utility dall'elo¬
quente nome: HyperList Maker
Una volta che si sono codificate le no¬
stre sintesi in -mp3 e/p vqf è sufficiente
caricare l'utility in questione (fig. 4) e pro¬
cedere al settaggio dei vari parametri che
sono allineati nei pannelli a scomparsa,
Options ed HTML, presenti sulla destra
della finestra di lavoro e che sono richia¬
mabili cliccando sulle omonime linguette.
Sedando la path dove salvare il file HTML
e quindi procedendo alla spunta delle va¬
rie opzioni disponibili, in Options e possi¬
bile salvare le preference, la possibilità del
download da parte dell'utente, e le varie
informazioni inerenti il Size, la visualizza¬
zione dell'estensione, la data di creazione
ed altre proprietà del singolo file. Ulteriori
setting riguardano la selezione alternativa
o comune di entrambi i tipi di file (,mp3 e
vqf) con i relativi tag comprendenti Titolo,
nome dell'artista e dell'album, anno di
produzione, genere musicale ed un even¬
tuale commento. Come è facile rilevare,
con HyperList è possibile salvare la lista
sia in locale che direttamente su server e
realizzare, sempre in completo automati¬
smo, un update della lista stessa a sca¬
denze regolari. Sufficiente a ciò è trascri¬
vere la path completa dell'indirizzo tele¬
matico del Server,
Per quanto riguarda il pannello HTML,
•l?K
A £. £.
-A. &
d (*•
Figu
Maker. L effetto finale
della pagina HTML, rea¬
lizzata automaticamente
dall 'utility pescando i file
mp3/. vqf dalla specifica
directory che li contene¬
va ed Inserendoli poi con
tanto di link per ascoltar¬
li. e dati identificativi
Computer & Video
prannli.-
mlnUUIKBOX!
Ganartlad oo 04/01AW 18 38 23
Tfflctr 1 (4188867 otti»)
| - TW#: Conzooe Ubare Afflai: 0 MORANO
| - SMfto • 4 21 -128 Kbps • 44 1 Wu - Mo*g 1 lev*' 3
Tracki flunsamii
pTfor Cenarne Libare Aititi: G MORANO
| - SNftO • 80 U** - 44 0 Wvr - VQF
iTKV J gaMOl tCHH)
I fiat: Gres* Ptrcr* Aititi: G MORANO
| • Sterao - 80 kfcpt - 44 0 WtZ - VOF
Total: 3 Riti • 9 Mo
Thid ><l r mMm ri namn Uurxtr l ict Mah*/ 2
-a*—-—
I»»- loj«-l*r- la'- Ih* IIS*T rzmimr mm
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
155
temuti* fr- fitti»
mediaWORK:
trucchi e trucchetti mermediali oer il Web
(HTML e JavaScript) _
Questa rubrica e l'ultima nata della serie "media... ' e la utilizzeremo per verifica-
re insieme alcune soluzioni per l'impiementazione delle funzioni Ipermediali sulle
pagine HTML
In questo primo appuntamento ci sono già un paio di domande a cui rispondere
(funzioni JavaScript per effetti e link) ed una verifica da effettuare (l'HTML-TIME
dove, come e quando è, o sara. applicabile?).
Prima domanda $ possibile che per gestire un semplice change-image ci sia bi¬
sogno di un chilometro di codice JavaScript?
Risposta Si, se si vuole che anche Navigator cambi l'immagine al passaggio del
mouse . oppure no. se ci si limita al solo Explorer 4.x
La semplice, ma esteticamente efficace funzione dinamica del cambio-immagine
su una pagina HTML, può essere realizzata utilizzando semplicemente due gestori
di evento alt interno del TAG <lmg src=. .>.
Sintatticamente cib si realizza nel seguente modo:
<img src=’’immagine01a.gif" border="0" width="100" height="30" alt="
Immagine “ onmouseover="src='immagine01b.gir" onmouseout="src='lm-
magine01a.gif">
In tale istruzione possiamo notare come, dopo gli attributi dell'Immagine da vi¬
sualizzare. vengono descritti due gestori-evento:
✓ onmouseover= src= immagine01b.gif'" (che provvede alla visualizzazione della
seconda immagine nel momento In cui si verifica il passaggio del mouse sull'area
dell’immagine)
✓ onmouseout= src='immagine01a,gif" (che provvede a far visualizzare di nuovo
I immagine principale, quella che permane quando non e attraversata dal puntatore
del mouse).
E' da notare che tutte le caratteristiche dell'immagine rimangono inalterate L'ef¬
fetto è assolutamente lo stesso di quello raggiungibile con il codice estensivo altri¬
menti inserito all interno deil'<HEAD>.
Seconda domanda in una pagina gestita a frame è possibile far cambiare più di
un frame con un solo hyperlink?
Risposta SI. e al riguardo sono praticabili più metodi Quello maggiormente com¬
patibile (da Navigator 3.x ed Explorer 3.0 in poi) è organizzato come un normale hy¬
perlink
<a href= "frame2.htm" target="frame2” onClick="apriO">
Al link HREF che fa apparire il file "frame2 htm" sul frame2, è aggiunto II gestore
di eventi onClick che, rilevata la pressione del tasto sinistro del mouse, provvede a
far eseguire la funzione 'apriO Questa è cosi organizzata:
<SCRIPT language=JavaScript>
function apriO{
window.openCframe1.htm", "framel");}
</SCRIPT>
Nulla di complicato e tutto estremamente funzionale.
Alla prossima I
su questo sono raggruppate tutte le op¬
zioni estetiche che HyperList Maker appli¬
cherò alla generazione automatica della
pagina Tra queste notiamo la possibilitò
di far apparire un titolo (My MP3 List è il
titolo che appare per default), la scelta del
tipo di font, l'utilizzo o meno di un'even¬
tuale tabella e quindi la scelta dei colori
del background (in alternativa è seleziona¬
bile un'immagine di sfondo) e del testo
Operato al settaggio di tutti i parametri
necessari (in Options) e a quelli puramen¬
te "estetici" (HTML), siamo pronti per in¬
dirizzare la ricerca della directory conte¬
nente i file. Nel pannello sulla sinistra della
finestra di lavoro, Dir to List?, cliccheremo
sulla path della cartella dell'hard disk fino
a portarci nella sub-directory dove sono
immagazzinati i file A questo punto sarà
sufficiente lanciare il comando List e la
procedura si svolgerò automaticamente, a
partire dall'individuazione dei file e la tra¬
scrizione del nome, il link e gli altri dati di
ogni specifico tag Rapidamente HyperLi¬
st Maker procederò alla realizzazione della
pagina HTML relativa che, a seconda del¬
le opzioni settate, verrò salvata in locale o
sul server. I risultati di un nostro semplice
giro di prova sono ben illustrati nella figura
10. dove appare il file d'esempio realizza¬
to in base alle nostre codifìche.
Al termine di questi due mediaLAB, re¬
sta inteso che gli stessi applicativi usati
per il CD-Ripper e la realizzazione delle li¬
ste d'esecuzione dei file .vqf possiamo
tranquillamente utilizzarli per le stesse fi¬
nalità applicative anche utilizzando il
Layer-lll al posto del codec di Yamaha. In
questo secondo caso basterò sostituire
all'encoder SoundVQ, utilizzato dall'Audio-
Grabber, un encoder MP3. Tale encoder,
cosi come elencato nell'Introduzione (e fa¬
cendo ovviamente salve le virtù del diffu¬
so ed apprezzatissimo engine MP3Enc
del Fraunhofer Institut) potrebbe anche
essere l'ottimo BladeEnc che, tra l’altro, è
consigliatissimo dagli stessi programma-
tori dell'AudioGrabber. Il BladeEnc. oltre a
poter convertire i ripped-file acquisiti da
CD-audio, ci tornerò utilissimo nel mo¬
mento in cui si dovrò passare a convertire
in MP3 materiale già disponibile, in wave
o in altro formato. In quest ultimo caso
sarò indispensabile disporre anche di un
front-end come il FrontBlade, che abbia¬
mo anch’esso posto nella lista degli appli¬
cativi pescati nella Rete.
File Wave da dischi
e musicassette
Quanti di noi possiedono Long Playing
e musicassette che, in precario formato
analogico, contengono del materiale so¬
noro importante? I dischi dei Pink Floyd
(il rarissimo "Ummagumma'' o il leggen¬
dario "Atom Hearth Mother") o le musi-
cassette di altri complessi o cantanti da
noi preferiti rischiano, nel tempo, un de¬
grado più o meno naturale, o. come altra
ipotesi, l'impossibilitò alla riproduzione
per mancanza o malfunzionamento dello
strumento preposto (un giradischi gua¬
sto senza più parti di ricambio!).
Senza fermarci al nostro hobby, pen¬
siamo anche ad un archivio storico di un
ente radiotelevisivo oppure di uno studio
di video-produzione. Disporre di un archi¬
vio interamente in analogico, quando si
va su Internet, stendendo Intranet per
gruppi di lavoro, e comunque si fa edi¬
ting al PC, è un forte controsenso per
qualsiasi gruppo che opera nell’ambito
degli audiovisivi.
L'inadeguatezza del supporto diventa
una sorta di palla al piede che rallenta e
complica una fase produttiva che altri¬
menti. vivendo sempre in digitale, sareb¬
be più rapida e continuativa. Immaginia¬
mo un archivio elettronico relazionale do¬
ve ogni file è immagazzinato unitamente
a delle informazioni identificative. Sareb¬
be un gioco da ragazzi rintracciare il docu¬
mento sonoro, produrne una copia (sfor¬
nata rapidamente ed ovviamente uguale
all'originale!) ed utilizzarla integralmente
o imbastirla in editing all'interno di un ser¬
vizio. un documentario o cos'altro.
156
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
««“I «*90* B— . I*—i 13»». C»-. I t«- J lt. »
Altro problema, estensibile dall'hobby
alla professione, è la qualità del materia¬
le. Questa, nel tempo, subisce il naturale
degrado del supporto, magnetico (sma¬
gnetizzazione e reazioni chimiche) o vini¬
lico (graffi e polvere radicata) quale che
sia. Anche in questo caso il passaggio in
digitale non solo preserva, ma migliora la
qualità del segnale originale Trasformato
in notazione binaria, il suono analogico
diventa un file audio nel quale è oggi
possibile riconoscere e distinguere le
informazioni "giuste" (musica, parlato,
effetti sonori in genere) da quelle "sba¬
gliate" (scricchiolìi, rombi, " friggitore ",
ecc.). Passando da un disco pieno di
scrocchi e rumori (clicklng, noise, hiss,
ecc.) ad una traduzione in digitale, i brani
musicali possono essere completamen¬
te ripuliti da tali effetti negativi e tornare
più o meno alla qualità originale.
Tutto ciò, passaggio in digitale e so¬
prattutto rigenerazione del suono, è pos¬
sibile farlo già da qualche anno, ma solo
in questi ultimi tempi sta diventando
un'attività sempre meno specializzata e
quindi, per costi e criteri di operatività,
sempre più alla portata del singolo uten¬
te. Dall hobbista al piccolo professioni¬
sta, o in generale da vedere come eco-
Figura 12 ■ Groove Me¬
chanics mentre procede
allo scanning della for¬
ma d onda appena ac¬
quisita e sulla quale (in
rosso) nleva la presenza
di click e rumble Su
questi due difetti, una
volta evidenziati rispetto
all onda musicale, pro¬
cederà ad applicare i
suoi algoritmi per il de-
chcking e il denoismg
nomica "soluzione
interna", chiunque è
oggi in grado di tra¬
durre dall’analogico
in digitale e quindi,
post-editing, imma¬
gazzinare i file su un
più pratico CD-R o altro supporto simila¬
re.
Nella fase di acquisizione e in quella di
editing, oggi come oggi basta un pro¬
gramma da 45 dollari, come l'ottimo
Groove Mechanics, una scheda audio di
qualità (datemi retta: basta ed avanza
una SoundBlaster Live, non c’è bisogno
di correre appresso a soluzioni miliona¬
rie I) ed un masterizzatore con software
accluso.
Nel particolare, l'uso di Groove Mecha¬
nics è tanto semplice nella sua modalità
operativa quanto efficace in quella rige¬
nerativa.
La sua caratteristica principale è nella
particolareggiata fase di analisi del se¬
gnale acquisito. Fase durante la quale
scannerizza l'intero spettro delle fre¬
quenze che compongono la forma d'on¬
da in tutta la sua durata e rileva la pre¬
senza di effetti indesiderati, quali ad
esempio click, pop e rombi. La procedu¬
ra è parzializzata. nel senso che Groove
Mechanics analizza singolarmente il bra¬
no per tutta la sua durata, un difetto alla
volta. Il controllo, lento e da ripetere più
volte (tante per quanti sono i tipi di difetti
riscontrati) se da un lato rallenta il com¬
pletamento dell'opera, dall'altro ne ga¬
rantisce sempre un risultato altamente
positivo. Il funzionamento di Groove Me¬
chanics può essere sintetizzato nel se¬
guente step-by-step:
Cattura del segnale audio attestato via
input di linea alla scheda audio.
✓ Analisi della qualità del segnale acqui¬
sito;
- Selezione del parametri specifici per
l'individuazione degli effetti:
Vclicks Tale effetto viene considerato
tale e quindi eliminato solo se viene ri¬
levato di lunghezza superiore ai 2
msec. Altrimenti Groove Mechanics
ne segnala la presenza senza eliminar¬
lo (potrebbe difatti tagliare un suono
naturale del brano).
Spops. Per evitare che venga accidental¬
mente eliminato un suono naturale In¬
vece che un "pop", Groove Mecha¬
nics, una volta rilevato un "pop so¬
spetto", ne conta l'eventuale ripetersi
per tre giri di disco: se il "pop" si ripe¬
te, il sospetto diventa certezza e il pro¬
gramma provvede alla sua eliminazio¬
ne. Per rispondere il più precisamente
possibile a tale controllo, Groove ne¬
cessita dell’informazione supplemen¬
tare relativa alla velocita del disco d'ori¬
gine. A nostra disposizione le opzioni
per segnalare se si tratta di un 33, 45
o 78 giri.
✓o/mò/e. Al riguardo sono disponibili tre
livelli d’individuazione a 20, 25 e 30
Hz. Il rumore viene attenuato fino a 3
dB, un valore pari a circa la metà ri¬
spetto al livello dove si verifica Più
l'effetto è minore più è probabile che
Groove Mechanics tenderà ad elimi¬
narlo definitivamente.
Una volta terminato scannering e rige¬
nerazione, Groove Mechanics realizza il
file Wave finale, ovviamente ai parametri
più elevati (44,1 kHz 16 bit/stereo), e
quindi pronto per essere eventualmente
codificato da un programma di masteriz¬
zazione in equivalente CD-audio
E’ evidente che abbiamo fatto le no¬
stre prove (tra l’altro quello della rigene¬
razione di brani musicali e produzione di
CD-audio personali sarà il tema di un
prossimo articolo di C&VI) Di conse¬
guenza a queste, possiamo tranquilla¬
mente affermare che, quanto appena
detto di Groove Mechanics. non è cruda
teoria, ma sorprendente pratica.
Il programma risponde positivamente
a tutte le sollecitazioni ed è apprezzabile
soprattutto nella sua "prudenza" al mo¬
mento di rilevare e distinguere un effetto
indesiderato. Ciò, pure se rallenta il tem¬
po di scannering dell’intera forma d’on¬
da, ci garantisce che il lavoro sarà co¬
munque pulito e privo di brutte sorprese
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
157
AVVISI Al NAVIGANTI
Dinosauri
I film di Spielberg hanno rilanciato in maniera travolgente l’interesse, da parte della gente,
verso questi rettili che hanno dominato la terra fino a una settantina di milioni di anni fa, e
hanno acceso la fantasia di grandi e soprattutto bambini (mio nipote, tre anni, ha detto alla
mamma: “lo sono un Velociraptor e ti mangio, e tu non reagire, altrimenti chiamo il Telefono
Azzurro!”). La Rete non poteva mancare all’appuntamento con URL interessanti e divertenti,
da visitare subito per essere pronti al nuovo
episodio di Spielberg.
di Raffaello De Masi
Il primo film su rettili preistorici che ho
visto 6 stato "Il risveglio del dinosauro",
storia di un grosso rettile non ricordo be¬
ne come risvegliato da un blocco di ghiac¬
cio dell'Artide, che raggiungeva New
York e si divertiva a seminare panico tra
la gente, mangiando le persone come
fosse da McDonald's e finendo, alla fine,
arrosto nel rogo dì un Luna Park. Il fatto è
che in questi film dell'epoca (li chiamava¬
mo "film di mostri", tout court , senza le
sofisticherie che li avrebbero poi classifi¬
cati) non si andava troppo per il sottile.
Ragion per cui bisognava esagerare nelle
dimensioni, a dispetto della veridicità del¬
la piega scientifica; cosi II "dino" era un
brontosauro, pacifico erbivoro lentissimo
nel movimenti, che II aveva uno scatto al¬
la Schumy nei momenti buoni, era asse¬
tato di sangue, e rimaneva miracolosa¬
mente refrattario alle cannonate, ai carri
armati e alle sputacchiate della gente di
strada. Salvo poi a tenere presente che il
brontosauro non è mai esistito, con buo¬
na pace di Spielberg e di Crichton.
Già, perché la svista del brontosauro
c'è, nel film, e passi per Crichton, che,
avendo scrìtto II suo libro una trentina
d’anni fa, non poteva conoscere II partico¬
lare, ma da un pignolo come Spielberg...
Non fa niente, vuol dire che si rifarà con la
terza parte della saga giurese, visto che la
seconda era uno zibaldone senza né capo
né coda, di brontosauro, ovviamente Fat¬
to sta che poi, ogni volta che andavo a ve¬
dere un film del genere, la sera hai voglia,
per prendere sonno! Beata fanciullezza,
che si accontentava e credeva a tutto.
Oggi invece i nostri ragazzi ci sanno di¬
re il numero dei denti del Rex e la velocita
Dinosaurla on line,
http://www. dinosaurla.
com, un silo Interes¬
sante e molto vasto,
con splendidi disegni
di esemplari di rettili
nel loro ambiente.
in corsa di un allosauro che, a onta di
quanto fatto immaginare dalla saga, era dì
gran lunga II più incavolato e rissoso dei
carnivori (attaccava senza pensarci due
volte bestioni della taglia del Rex, e con
successo a quanto si è visto dalle impron¬
te dei denti ritrovate sul fossili) Fatto sta
che il presunto re dei predatori, proprio
per la sua mole e
facile umorismo sul deragliamenti).
S i ai nostri figli supertecnologicì non
: darla a bere: dobbiamo essere ag¬
giornati e saper rispondere e talora preve¬
nire le loro domande; che figura facciamo
se durante la proiezione ,di The Lost
World" il nostro delizioso pargoletto ci fa
notare con sufficienza che mettere insie-
per il particolare si¬
stema di cervello-
gangli nervosi di cui
era in possesso,
era non proprio sve¬
glio, e un morso di
allosauro alla gola
era un biglietto di
prima classe sul
Pendolino per l’al¬
dilà (vi risparmio il
In Dinosaurla si
possono acquistare
perfette repliche di
fossili, con prezzi
variabili; molta fortuna
ha riscosso l'unghia
del Velociraptor, dopo
la fortuna di Jurassic
Park.
158
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
ggggggg
■* DlMuaurs
Paleoblology: Walk Llke a Dlnoaaur
«**>*• on • nani lo OnynmMtunn. « vOouM, CU«*J pndfttor. you »«tcn M
•r***rt «*©*• "*uen Ma »w own, tokng yOu» mutctoi »»r»<cn and cornati ai you jwnti no« tmootNy »
ira* loctan To yoo» nah», ira CvwuaCHaurvi « b**n of larga», bai ara toctoi jomu. p<>*» a*xj lubatg,
orttanrQ «ba macTarcal natura of mova-uni To youMall <» a cali moda! o» a Caomaaoiauu» potod m a j
•i va& »«
La futura sala della Academy of Naturai Science di Filadelfia,
mO!riWVM.acnBKCi.6ta dedicala al dinosauri.
me stegosauro e velociraptor è un assur¬
do temporale? Semplice, un'occhiatina di
nascosto al Web, ed eccoci pronti al no¬
stro esame.
Dinosauri, che passione
Mettiamoci con impegno, e dopo le pri¬
me ricerche saremo presi da un mondo
sconfinato e ancora per certi versi miste¬
rioso; le teorie sulla scomparsa di questi
immensi bestioni non mancano, da quella
più accreditata del meteorite con conse¬
guente produzione di polveri e più o me¬
no completa oscurità sul globo per un se¬
colo o più, a quella meno nota ma altret¬
tanto dibattuta sulla comparsa dei primi
mammiferi, distruttori di uova, all'ultima,
più interessante e per certi versi credibile,
della comparsa di una virulenta malattia
virale. Quale che sia stata la sorte finale di
questi dominatori della terra, ne potrete
ammirare le ricostruzioni pittografiche
(buone e certe volte eccellenti) in Dino¬
sauri On Line, hUp.//W.W.W_ dinQ 59 ùri
com . compagnia specializzata nella ven¬
dita di poster e, cosa ancora più interes¬
sante, di calchi, in diversi materiali, di parti
fossili dei nostri amici (ah, li avessi avuti
quando ho sostenuto l'esame di paleon¬
tologia dei vertebrati!), Le riproduzioni so¬
no garantite fedeli, con particolari davvero
impressionanti, come la mascella in scala
di un T-Rex (lunghezza originale circa 1
metro), la testa di un Triceratops, il famo¬
so artiglio del Deinonychus ("Velociraptor
antirrhopus", già, quel cattivone che si
vuole mangiare i nostri eroi), l'uovo di un
Adrosauro. I pezzi hanno costi variabili da
qualche diecina a non più di trecento dol¬
lari, ma volete mettere l'orgoglio di poter
sfoggiare in salotto la testa di uno Styra-
cosauro. mostro di una ventina di tonnel¬
late con una capoccia dotata di nove cor¬
ni I
Il sito è anche interessante perché of¬
fre mappe delle antiche distribuzioni della
fauna, e dei periodi in cui essere furono
Dlnoland httpd/www
.dlnoland.com e i suoi
splendidi scenari; il
sito vi offre Infiniti
collegamenti ad altri
viaggi avventurosi.
Non mancate!
Dinofest, http://www
dinofest.org, che ogni
anno organizza una
lesta mondiale del
Dinosauri.
dominanti. A tal proposito e altrettanto
interessante il sito Paper Dynosaurus,
che offre una panoramica estesa di dise¬
gni. litografie, schizzi ornamentali e
scientif ici di rettili cretacei e qiuresi;
l URL e JhttD://lhl,lib.mo.us/Dub5erv/hQ5.<
dino/welcome. htm e offre un contenuto
di gran pregio, con disegni originali che
giungono fino alla metà dell'Ottocento
Ogni immagine può essere aperta a tutto
schermo e molte riproduzioni rappresen¬
tano i fossili cosi come sono stati ritrova¬
ti. Gli americani sono maestri, come ben
si sa, nel trasformare qualsiasi evento,
scientifico, politico, culturale, religioso in
un evento godereccio. Ecco cosi Dinofe¬
st, che organizza ogni anno, alla fine di
marzo, la festa del Dino http://www.di-
nofest.org , con rappresentazioni, con¬
gressi, sale dedicate ai bambini, librerie
video e case editrici completamente de¬
dicate all'argomento, stand cultural-ga-
stronomici dove si possono gustare la
zuppa di Triceratops e le fragole del Lias
Superiore, gli ittiosauri affogati nel bro¬
detto e la coda di Aterodon alla vaccina¬
ta (è previsto un servizio di guardia me¬
dica permanente). Visto che ci siete, ap¬
profittate del link con l'Academy of Na¬
turai Science di Filadelfia http://www.ac-
natsci.org . un vero polo scientifico per
guanto attiene ai dinosauri, che mette a
disposizione dei visitatori un sito ben or¬
ganizzato. e che ricorda che si sta per
aprire la Dinosaur Hall, costata oltre
quattro milioni di dollari
E per finire
Beh, per finire, perché non recarsi in
vacanza in u n luogo in tema? Colleqatevi
a Dinoland fiLUj.l/.vvWW. 01 P013PO C q 5I
che vi promette un indimenticabile setti-
mana in un luogo fantastico, selvaggio e
bellissimo, dove, se sarete fortunati, po¬
trete scoprire un fossile (non si possono
tenere, certo, in teoria; ma vìa, siamo ita¬
liani!) che vi renderà celebre. E non
preoccupatevi se, dopo cena, vi allonta¬
nate in romantica compagnia dall’accam¬
pamento, la sera il T-Rex lo mettono a
dormire presto.
MS
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
159
11 { O-frfi 0-fìl
Le mailing list
Dice un proverbio della mia terra: “Non parlare con tutti quelli che incontri, tornerai a casa
con la testa che ti duole”. Non si può gridare a tutti il proprio indirizzo, invitandoli a venirci a
trovare, e poi lamentarsi se ci si ritrova la casa
piena, giorno e notte.
di Raffaello De Masi
uà
E* l« tt*
" |ù .A— --~~~
1ÉÉ
“3 1».
Quando, per la prima volta, ci si collega
a Internet ci sembra di aver avuto acces¬
so al tesoro di Arjel Khalifa. Si gira di qua
e di là senza concludere nulla, ci pare di
essere in quei sogni di ragazzino, chi non
ne ha avuti, in cui, per incanto, la nostra
città si è svuotata degli abitanti e ci tro¬
viamo con tutti i negozi aperti, 0 magari
scagli la prima pietra chi non ha sognato
di rimanere chiuso in un grande super¬
market e di non aver immaginato di apri¬
re tutti i barattoli e le scatole del reparto
alimentari,
Se però l'impatto con WWW è cosi
piacevole e sconvolgente, altrettanto de¬
ludente e penoso è il nostro approccio
con l'area della posta: ogni volta che si
apre la nostra casella ci pare di essere
più soli che un viandante nel Tibesti, Seb¬
bene ci siamo premurati di comunicare ai
nostri amici il nostro esatto indirizzo di e-
mail, neppure una risposta, neanche un
saluto di benvenuto, La desolazione è
Che tristezza, dalla
sua nascita (giugno
98) questa lista ha
collezionato una doz¬
zina di messaggi,
quasi tutti del mode¬
ratore.
'eGroups
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tanta e tale che,
pur di vederci arri¬
vare qualcosa, ci
scriviamo da soli.
Siamo tanto invisibili che non si sono ac¬
corti di noi neppure gli dei dello spam¬
ming.
Poi si raggiunge, girovagando per Inter¬
net, il primo fatale sito che ci invita corte-
semente ad aderire alla propria mailing li¬
st? Chi non la ricorda? Fosse stata pure
una lista di taglio e cucito o un punto di
incontro per maestrine in pensione, ci
iscriviamo. E, cinque volte al giorno, ci
colleghiamo per vedere chi ci scriverà. E
Home I CauK I ttMW I HsfliJa I Esili
lotti! TM t-TOJO q op«n to «nyono C*C* h+r* te lubtcnbr
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Etnwt Mrt"i Max gn u
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abbiamo anche il coraggio di conservar¬
cele, queste adorate lettere, e magari an¬
che di leggerle, anche se parlano di cose
in cui neppure ci immagineremmo di ca¬
pire un'acca.
Visto che funziona, ci mettiamo alla
caccia di altre liste, e giù a iscriverci. Tut¬
to va bene, tutto fa brodo. Solo che que¬
sto è uno scherzo che, dopo un poco, si
comincia a pagare. La robaccia che si ac¬
cumula è sempre più consistente, la no-
UE
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Sub»crtb* to a Coo//»n manina lift;
Un esempio di lista delle liste: sovente questi siti offrono anche servizi di statistica.
160
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
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WKat U mi tiidiiad oo thl. ««I p«|« you ru Airi irattr.d «bui 1* dia >jrhi> * (Ha. To liani mora «boat Um UJ
maillnf Hat, thark avi iKa inU.*4 , " , »*»V
a Today'i tifati In piate «att idffl-lLOU
. Taday'i tifati la HTML' tatù DUMI.)
(jwLm-XiMUx» z.~~ —
al di fuori delle metafore, si tratta di un
elenco di Indirizzatari, cui ci si iscrive, e
cui vengono inviate, con periodicità diver¬
sa e in maniera più o meno regolare,
messaggi e/o documenti riguardanti
un'area di interesse o semplicemente un
argomento.
Detto cosi sembra semplice, ma lo è
fino a un certo punto Perché, come le
cose più belle della vita, possono o non
possono tornarci utili, e talvolta sono an¬
che dannose. Come fare a usarle con
giudizio, ricavandone i vantaggi senza pa¬
garne le spese? Ecco che Far vi dà una
mano. Il mezzo dell'e-mail ha diverse
funzioni, e probabilmente quella di far
giungere o ricevere notizie dai nostri ami¬
ci, parenti, o dipendenti ne è solo un ri¬
svolto. Il nostro indirizzo con chiocciola
può divenire un punto di raccolta di noti¬
zie interessanti e precise, se abbiamo
l'accortezza di essere oculati. E, per rica¬
vare il migliore risultato dal nostro ac-
count di posta, la cosa più semplice è
quella di iscriversi a qualche m-list.
U2 (Wlre) Mailing LUI
Mailing lisi di tulli I tipi
e per tulle le esigenze;
basta solo un po' di
fantasia.
stra lista dei messaggi sembra vivere di
vita propria, gente da tutte le parti del
mondo si presenta a casa nostra discu¬
tendo tra di loro. E, per buona misura, lo
spam comincia a perseguitarci, sebbene
il nostro provider ci assicuri di aver mon¬
tato un filtro che farebbe divenire i mezzi
toscani sigarette da educande. A un cer¬
to punto ci rendiamo conto di stare af¬
frontando un'alluvione con un secchiello
da mare, e l'accesso alla posta passa dal-
Innanzi tutto un minimo di notizie, per
chi, leggendo, si chiede: "Ma cosa saran¬
no, poi, queste liste?" Beh, una m-list è
tutto e nulla nello stesso tempo. Per dirla
la fase "crisi
d'identità" al "non
ce la faccio più".
Che fare? Beh,
non tutto è perdu¬
to, e, soprattutto
procediamo con
calma, come disse
il commesso che
stava provando le scarpe al millepiedi.
Maledette mailing list,
benedette mailing list
■Oltout tlu> Jllit
I litt iiniiknif Imi li u Imi W4> l« mai olll«l Unlilbbim Unti II i« mi
M rfaiKlivc iimìImii ktf fin» mani» lllfl n»ii in* mi» niklicu lo
po»l lo ‘di |Kopl< \V< •OIIKIIIIICI ini il bilie off lopx Uh Ili i.
Ihi« fo< Itili MiUiKhii iicw* Imi. iltnvn ItvKva «ni nmlluiii
»!•< vmi< <tiim« le 11 levai violimi «bolli Itnw fieni b< ni P<*»l
limi Mi Io oli Infili ni» CKU«C Im > 0.1 lo li» Immii.'I Itolo ih* k«l
Solimi! (Uio V «toi\ I..WM.U Xli i iiililNioii .«41 l.v «Ramai |itm
•kin’l limai >vti Im i In »ny *Ik‘* • «mi* ‘iIk mo»i palai
KloT Cltf \ mi ani |h*»i ni ulne fini noi |»« <. ••inJlv
'lumiami* ooii.ii.li '.olnuiftiimn unni bc bv lite kvi
""mi. me
b.lol» Villi «l*(1l il|i
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MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
161
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Starr o ne»» t-mai! ataup
t eam More abolii eGroupi .tom
«I IMI" tWJ OU* MMC. I« Duim.M **>.W
Creiamo la nostra
lista, ma, soprattutto,
non dimentichiamolaI
Formalmente una mailing list è un pun¬
to in cui persone animate da uno stesso
interesse si incontrano, scambiano noti¬
zie e punti di vista, chiedono consigli o. a
mo' di bacheca, inseriscono avvisi, si ten¬
gono continuamente aggiornati circa un
particolare aspetto dei loro interessi, o vi¬
ceversa, entrano in competizione o dibat¬
tono argomenti diversamente considera¬
ti. Pur trattandosi di un servizio off-line,
ha sovente la freschezza di un colloquio
diretto, visto che l'intrinseco ritardo do¬
vuto al particolare modus operandi per¬
mette di approntare messaggi ben co¬
struiti e puntualmente ragionati.
Esistono virtualmente m-lìst per qua¬
lunque argomento si desideri, dai viaggi
dello Shuttle alla pizza, dal caffè ai brow-
ser, dalla musica pop al cult movie, dalle
erbe aromatiche all'ikebana, ma, ridotte
all'osso, le liste possono essere ricondot¬
te a due tipi principali, le "announcement
list" e le "discussion list". Le prime sono
piuttosto utili, ma generalmente un po'
noiose, le seconde invece si presentano
sovente accattivanti e divertenti; è suffi¬
ciente guardare a esse come una piazza
di libera discussione, piene come sono di
messaggi di ogni tipo di interlocutori. In
esse si incrociano sovente messaggi dal
taglio squisitamente tecnico, messaggi
seri o seriosi, e magari righe scritte in to¬
no buffo, canzonatorio e, sovente, molto
satirico e comunque divertente. Immagi¬
niamole come newsgroup prive di spam
e non saremo poi molto lontani dalla
realtà.
Davvero niente spam? e niente porno¬
grafia? , e neppure offerte speciali che
più speciali non si può? Beh, la risposta è
sii Uno dei grandissimi vantaggi delle m-
list è che, nella maggior parte dei casi,
sono "moderate", vale a dire che gli an¬
nunci e le notizie, prima di essere messi
in circolo, vengono verificati e, quando
non ritenuti appropriati, inesorabilmente
giustiziati (questo garantisce dallo spam¬
ming e dagli annunci pubblicitari, ma an¬
che da comunicazioni con frasi conven¬
zionali, turpiloquio, o comunque con con¬
tenuti offensivi o non contrari a morale,
religione, ecc.
Sovente il successo di una Chat list (al¬
ter nomen delle discussion list) sta pro¬
prio nella bravura del moderatore, che,
oltre al doveroso compito di filtrare il ma¬
teriale precedentemente indicato, spes¬
so provvede a fare in modo che la di¬
scussione non divenga troppo seriosa e
"pesante", o che si trasformi in un collo¬
quio tra due persone. E sovente anche le
liste non moderate hanno pur sempre al¬
le spalle un mentore che "frena" quando
si esagera.
Avanti con iscrizioni!
Beh, mi sono convinto che. con un po¬
co di sale in zucca, iscriversi a mailing list
non è poi il peggior guaio che ci possa
capitare. Ma dove vado a iscrivermi? Ge¬
neralmente nelle m-list ci si incappa navi¬
gando su WWW, ma poteva mai manca¬
re che, in tale oceano, non ci fosse un
approdo dove consultare un elenco di
quelle disponibili, o, magari dove crearne
una nuova, su un argomento non ancora
trattato, in cui magari porsi come mode¬
ratore? Beh, di librerie di tal fatta ce ne
sono molte. Basta farci una scappata e
scegliere quello che ci serve.
Una visitina d'obbligo va fatta imme¬
diatamente a inni)7/www oneiiM coni, i;i
madre di tutte le liste che, ad onta
dell'aspetto essenziale e apparentemen¬
te addirittura trascurato, è il vero punto di
riferimento di chi debba orientarsi nel la¬
birinto delle m-l. Un bel databa se è rag-
gi ungibile a |http //gsn org/iists,| e anche
a Ihtto //www. neosott.com/lnternei/paml
/detault.ritmi , mentre ben aerarchizzati e
facili da consu ltare sono http;//www
eqrpijDs.com e |i cooiiisi mm|
che offrono rapidi ed efficaci riferimenti
per chi cerca argomenti specifici Non
tutte le liste, comunque, sono molto fre¬
quentate e organizzate. Ce ne sono alcu¬
ne in cui i contribu ti sono pressoché as-
senti; ad esempio Fui * //www r.":ir.v i, 1
C Om / l !S.t/maid£Qh£S.d è praticamente la
corrispondente elettronica dell'uomo om¬
bra, visto che dalla sua creazione ha ospi¬
tato solo quattro messaggi, peraltro scrit¬
ti dal suo fondatore. Ma, onestamente,
quale interesse può destare una lista che
ha come banner "Qualunque cosa, pur¬
ché riguardi Maindehead". Altro esem¬
pio, una bella lista dal significativo nome
Sheep-L List, che ha come scopo "all
aspeets of thè sheep industry" - a meno
che non si abbiano problemi ad addor¬
mentarsi, la sera!
In compenso le m-list dedicate ai cal¬
ciatori, alle rockstar, ai film e ai divi, alla
cucina, alla formula uno, alle telenovela si
moltiplicano come i trifidi di Windham
Certi servizi possono essere divertenti,
piacevoli o inaspettatamente "intratte¬
nenti"; così andremo a sottoscrìvere un
abbonamento a inup //www rer.in—.|
corri, ricevendo giornalmente una ricetta
di cucina da tutto il mondo (ieri mi è arri¬
vato un terrificante "pasticcio di banane
e gamberi"), o a http;//www.thedailvqal-
l erv - com /en site /m dex .ht m! per ricevere
in linea qualche piccolo capolavoro in bit-
map. 0 ancora fare una visita a htto://
lwww.neer.comi tra l'altro un divertentis¬
simo sito (non a caso ha. a mo' di pisto¬
lotto. le due frasi " Because water is for
bathing" e "Sponsors needed so we can
buy more beer") con un immenso libro
degli ospiti pieno di frasi ed esortazioni
divertentissime.
Come ci entro
e come ne esco
Sebbene la procedura di iscrizione ri¬
specchi essenzialmente gli stessi criteri.
162
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
lnfobeal.com. un esem¬
plo di silo di m-list di
esclusiva notificazione
Inon sono ammessi
contributi personali). La
qualità di questi servizi
è, sovente, elevata.
f» t« 0. 'r— s»
fres e-mail ncws:
no «**,,„ mi|ll i
Swt temth and tffl no motel
Wr.Ef al dckmi
oewi aaasbl tc y<*w e mai bo*
And w;oy Comi. Cctooffl «od
Ootiwordi bv e-mad «tea »ou
«hof.*WoB**M*k«PUce
Doni bui a bea S*; v? v»t*r'
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Caca o" ani o* ih»** Bun
special offeilngs-
Cam, C >■ li and Oonwwd. by « - a*
E mai torteti boa» otta leartoig |>ubkttm
■■I
ci sono diversità tali tra le procedure da
impedire una generalizzazione delle ope¬
razioni. Alcune m-list chiedono semplice-
mente di inviare un messaggio includen¬
te nella riga del soggetto o nel corpo del
messaggio la parola subscribe. Altre
chiedono di riempire form presenti in una
pagina Web, altre ancora inviano un for¬
mulario all’indirizzo di e-mail specificato
da riempire e restituire. Qualunque sia la
procedura, si riceverà, in tempi compresi
tra i pochi minuti a qualche ora, una e-
mail di conferma in cui sarà contenuta
una richiesta di risposta (questo per evi¬
tare che qualche buontempone vi iscriva
a qualche centinaio di liste contempora¬
neamente) e di conferma della stessa
iscrizione. Molte liste, inoltre, presentano
due indirizzi di e-mail, uno per la sotto¬
scrizione e uno per la cancellazione; la lo¬
ro differente utilizzazione è illustrata ge¬
neralmente nella home page della lista.
Occorre stare bene attenti al modo di
confermare la propria sottoscrizione, ri¬
spettando esattamente la procedura ,
l'ortografia e la sintassi della procedura,
questo per evitare di ritrovarsi, in caso di
errore, qualche centinaio di messaggi di
flaming nella casella (che diavolo, un po'
di rispetto per un principiante!)
Una volta completata la procedura di
iscrizione, si riceverà (se non è già com¬
presa nella richiesta di conferma) un
messaggio che ci dà il benvenuto e che,
sovente, illustra le regole di partecipazio¬
ne alla lista stessa. E' importantissimo
conservare questa risposta, che ci potrà
essere sempre utile in seguito. Da que¬
sto momento siamo "on air", e potremo
ricevere a breve termine, in base alla po¬
polarità della lista, nuovi messaggi e,
eventualmente inserirne dei propri Pro-
Sei regole d’oro per vivere bene con le m-list.
1 ) Siamo ordinati; cancelliamo immediatamente i messaggi che, dopo una rapida scorsa,
ci accorgiamo essere inutili o anche parzialmente inutili Inutile sperare che ci possano es¬
sere utili dopo, dopo qualche minuto avremo già dimenticato la loro esistenza Se proprio
scopriamo la perla nella spazzatura, taglìa-incolla e portiamoci il periodo che ci interessa in
un file di testo accessorio, uno zibaldone dove conservare materiale interessante
2 ) Sovente è mutile e talvolta controproducente iscriversi direttamente alla messaggisti-
ca bruta; molte liste offrono anche un digesto settimanale, che raccoglie un riassunto (e
sovente un file integrale) della messaggistica del periodo, inviata una volta alla settimana
Pratico e sicuramente meno fastidioso da maneggiare.
3 ) Molte liste offrono, in linea, archivi dei precedenti messaggi, può essere utile dare
un'attenta occhiata a tali raccolte, prima di iscriversi, in modo da essere sicuri di aver az¬
zeccato l'area giusta.
4 ) Usiamo con precisione e accortezza le tecniche di filtro messe a disposizione dai più
recenti pacchetti di posta elettronica; sapremo sempre dove andare a cercare quello che ci
serve e di cui magari abbiamo un debole ricordo.
5 ) Conservare gelosamente, magari anche su carta, i messaggi di benvenuto inviatici
quando ci si iscrive; essi contengono sovente notizie indispensabili, ad esempio come fare
a cancellare l'iscrizione, e ancora, talora, password e username.
6 ) Tenere sempre un accurato elenco delle liste cui ci si iscrive e non rispondere a mes¬
saggi provenienti da mailing list di cui non si ha memoria (che magari sollecitano una rispo¬
sta anche negativa). Sovente dietro queste note c'è solo una tecnica per verificare la vali¬
dità di un indirizzo di e-mail, per poi partire con lo spamming.
prio in base a quelle regole di buona edu¬
cazione che non dovrebbero mai manca¬
re, nella vita elettronica come in quella
normale, sarebbe opportuno dedicare
qualche giorno allo studio dei messaggi
circolanti, studiando e cercando di ap¬
prendere cosi quelle regole non scritte
che regolano ogni lista. E soprattutto, re¬
gola sempre valida per qualunque lista,
occorre sempre evitare di rispondere in
forma personale, come pure occorre te¬
nersi accuratamente lontano dall’intavo-
lare un dibattito da persona a persona. Si
rischia di essere ''tagliati" dal moderato¬
re, o di farsi raggiungere da una raffica di
fiammeggiature non certo piacevoli Infi¬
ne, alcune liste permettono di scegliere
tra due diversi tipi di ricezione; "e-mail" e
"reflector" Nel primo caso si riceve la
messaggistica in maniera bruta, man ma¬
no che essa viene deliberata dal modera¬
tore, nell’altra si riceve un digesto perio¬
dico, sicuramente meno impicciarne e
più pratico da maneggiare e consultare
(anche se contenente, talvolta, notizie
vecchie di qualche giorno).
E per uscirne? Le procedure per ab¬
bandonare una lista ed essere cancellati
definitivamente dai sottoscrittori posso¬
no essere molto diverse. In molti casi è
sufficiente inviare un semplice messag¬
gio al majordomo con incluso, nel
subject o nel corpo testo, la parola un-
subscribe, seguita o meno dall'indirizzo
e-mail In altri occorre raggiungere una
determinata pagina Web, all'uopo orga¬
nizzata In altri ancora è necessario avere
a portata di mano username e password
d'iscrizione. In ogni circostanza, le regole
relative sono incluse nel messaggio di
benvenuto, che, come più volte ricorda¬
to, occorre conservare gelosamente.
Conclusioni
Manco a dirlo, proprio perché si tratta
con persone che non si conoscono, re¬
gola prima, nell'usare e nel partecipare
alle mailing list, è la netetiquette. Parten¬
do da questo principio e mai dimentican¬
dolo, l'area della mailing list può divenire,
dopo un certo periodo di acquartieramen¬
to, un piacevole appuntamento quotidia¬
no o periodico. Occorre avere un po' di
pazienza, ma cercando bene si potrà tro¬
vare proprio la lista che ci serve o, per¬
ché no, crearne una propria, per esempio
dedicata ai menu a base di kuskuss e di
berjadan. 0 magari scoprire che ad Alice-
ville c'è un grande pizzaiolo, oriundo na¬
poletano, che prepara una pizza con cap¬
peri e petali di rosa 0 che la specialità di
una pasticceria di Mesa Verde è la mar¬
mellata di trifoglio. Insh’Allah
C3S
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
163
a cura di Francesco Romani
Visualizzazione del moto
dei pianeti
Il problema che trattiamo questo mese mi è stato proposto da alcuni inse¬
gnanti e consiste nella animazione del moto di punti materiali. Vedremo
dapprima come animare un’orbita prefissata a partire dalle sue equazioni
parametriche passando poi alla animazione delle soluzioni di equazioni
differenziali ordinarie. Naturalmente le animazioni sulla rivista vengono un
po’ malino e ci dovremo accontentare di far vedere solo alcuni fotogram¬
mi. I programmi sono però completi e chi li vuole provare si può accomo¬
dare... Come sempre lo scopo dell’articolo è quello di mostrare possibili
applicazioni di Mathematica e chiedo scusa in anticipo per la superficiale
trattazione del problema fisico.
Orbita ellittica
Definiamo due funzioni x[t] e y[t] che rappresentano le
coordinate in funzione del tempo di un punto che si muove
(in senso antiorario) su di un'ellisse,
ln[1]:=
x[t_] := Cos[t];
y[t_] := 2 Sin[t];
La funzioni; ParametricPlot permette di ottenere il grafi
co a partire dalle equazioni parametriche,
ln[2]:=
curva = ParametricPlot[{x[t],y[t]),{t,0, 2
Pi)];
Vedi Figura 1
Definiamo adesso una funzione di t che disegna la curva e
un punto rosso nella posizione opportuna al tempo t (ricor¬
do che per poter usare i nomi dei colori in inglese è neces¬
sario caricare il package Graphics Colors')
ln[3]:=
Needs["Graphics‘Colors’"];
paramit_] : = Show!
curva.
Graphics[{Red,
PointSize[0.08] ,
Point[{x[t],y[t]}]}]]
Per ottenere l'animazione basta eseguire param per valori
di t compresi tra 0 e 2n. Attenzione: per evitare che il palli
no si fermi un attimo nel punto iniziale solo uno dei due
estremi deve comparire, ovvero l'animazione deve andare
da n/15 a 2n oppure da 0 a 2n -n/15,
ln[4]:=
Do[paramlt],{t,Pi/15, 2 Pi,Pi/15}]
In un testo scritto non si possono visualizzare animazioni
Mathematica fornisce però la possibilità di mostrare un ar¬
ra/ di grafici.
164
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Figura 1
Si noli l'uso di Partition per avere un array bidimensio¬
nale e l'inclusione della chiamata alla funzione param in un
blocco Block [ {$DisplayFunction = Identity), ...]
che inibisce la stampa dei singoli fotogrammi, cambiando
temporaneamente la funzione di visualizzazione nella fun¬
zione identica
ln[5]:=
Showf
GraphicsArray[
Block[{$DisplayFunction=Identity),
Partition[
Table[param[t],(t,Pi/6, 2 Pi,Pi/6)],4]]]];
Vedi Figura 2
legge di gravitazione universale Trascurando le co¬
stanti (ovvero supponendo che, nel nostro sistema
di misura, il prodotto delle masse per la costante
di gravitazione sia 1) la forza che agisce sul satelli¬
te ha le seguenti componenti
ln[1J:=
fx[x_,y_] := -x (x A 2 + y A 2) A (-3/2);
fy[x_.y_] := -y (x A 2 + y A 2) A (-3/2);
Vediamo il grafico del modulo del campo gravita¬
zionale:
ln[2J:=
Plot3D[(fx[x,yJ A 2 + fy[x,y]*2) A (1/2),
(x, -2,2), {y, - 2 , 2 },
PlotPoints->50,
ClipFill->None] ;
Vedi Figura 3
In questo caso particolare il moto risultante e una conica e
a seconda della velocita e della posizione al tempo 0 si ha
una delle seguenti possibilità
• il satellite cade sul Sole;
• il satellite entra in un orbita ellittica,
• il satellite sfugge via con una traiettoria parabolica,
• il satellite sfugge via con una traiettoria iperbolica.
Per risolvere numericamente le equazioni differenziali ordi¬
narie Mathematica mette a disposizioni - In funzione NDSol-
ve (esiste anche la funzione DSolve che tenta una risolo
zione analitica).
Il problema
dei 2 corpi
Consideriamo ora un cor¬
po puntiforme di massa
elevata (il Sole) collocato
neH'origine e un corpo di
massa minore (un satelli¬
te) posizionato ad una cer¬
ta distanza da esso e con
una data velocita iniziale.
Se fissiamo l'origine delle
coordinate nel Sole, la po¬
sizione nel tempo del sa¬
tellite è determinata risol¬
vendo le equazioni diffe¬
renziali che derivano dalla
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
165
lùfiìiìmriktìi
Figura 3
ln[6]:=
si ottiene la lista delle soluzioni che in questo caso
sono funzioni interpolanti che passano per i punti
forniti dalla integrazione numerica. Le singole com¬
ponenti del risultato vengono usate per definire le
funzioni x|t] e y[t) che rappresentano le coordinate
del satellite in funzione del tempo
Il tempo di integrazione corretto per ottenere che
l'orbita si chiuda è stato determinato sperimental¬
mente.
In[5]:=
Clear[x,y];
sol = {x[t],y[t]>/.
NDSolve[Eq, {x[t],y[t]>,
{t,0,10}]C [1] ] ;
x[t_]:=Evaluate[sol[[1]]];
y[t_]:=Evaluate[sol[[2]] ] ;
Il risultato può essere disegnato con lo stesso
procedimento usato per l'ellisse: sorge pero il pro¬
blema di determinare il periodo dell'orbita
Facciamo dapprima il grafico di x[t] :
Plot[x[t],{t,0,10}];
ln[3]:=
?NDSolve
NDSolve1eqns, y, (x, xmin, xmax)] finds a nume-
rical solution to thè differential equations
eqns for thè function y with thè independent
variable x in thè range xmin to xmax.
NDSolveleqns, {yl,y2,...}, [x,xmin,xmax)) finds
numerical Solutions for thè functions yi.
Vedi Figura 4
Ora possiamo determinare numericamente l istante tf in
cui x[t] ritorna al valore o
ln[7J>
tf=t/.FindRoot[x[t]==0, {t,9}]
Out[7]=
Scriviamo le equazioni del moto ricavando
dalla forza che agisce sul satellite e dando
velocita e posizione all'istante 0 come con¬
dizioni iniziali
Il valore di x' ' [ 0 ] è stalo determinato spe¬
rimentalmente per ottenere un'orbita ellitti¬
ca.
ln[4J:=
Clear[x,y];
Eq = {x" [t]
y" [t]
x' [0]
y' [ 0 ]
x [0]
y[0]
fx[x[t],y[t]],
fy[x[t],y[t]] f
1 . 12 ,
0 ,
0 ,
1 );
Ora possiamo risolvere numericamente
l'equazione Come sempre la finzione di ri¬
soluzione restituisce un insieme di regole di
sostituzione. Premettendo [x[t] ,y[t]}/.
l'accelerazione 9.7593
Figura 4
166
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
La curva dell'orbita si traccia come In precedenza.
In[8]:=
curva = ParametricPlot[{x[t],y[t]},{t,0,tf}];
Questo comando disegna una animazione in 20 fotogram¬
mi.
In[9]:=
Dotparamft],{t,tf/20,tf,tf/20)]
Mentre questa sequenza di istruzioni mostra un array di 9
fotogrammi.
In( 10]:=
Show[
GraphicsArray[
Block[{$DisplayFunction=Identity},
Partitionf
Table[param[t],{t,tf/9,tf,tf/9}],3]]]];
Vedi Figura 5
Il problema dei 3 corpi
Se i corpi che interagiscono sono più di due, il moto risul¬
tante è molto più complicato ma può essere facilmente
esplorato per via numerica.
La forza tra due corpi dipende dalla loro distanza e dalle lo¬
ro masse (per semplicità abbiamo posto ad 1 la costante
gravitazionale).
ln[1J>
fx[{x0_,y0_), {xl_,yl_),m0_,ml_] : =
(xl-xO) mO mi ((x0-xl)*2 + (yO-yl) A 2) A <-
3/2);
fy[{xCL,yO_), {xl_,yl_} ,m0_,ml_] :»
(yl-yO) mO mi ((xO-xl) A 2 + <y0-yl) A 2) A (-
3/2);
Consideriamo 3 pianeti di massa mi m2 e m3, le loro posi¬
zioni rispetto al tempo sono {plx[t], pl[y]} {p 2 x[t],
p2[y]} e {p3x[t], p3[y]}
Scriviamo le equazioni del moto (la determinazione delle
condizioni iniziali ha richiesto molli esperimenti)
ln[2]:=
mi =3;
m2 = 0.5;
m3 = 0.1;
Clear[plx,ply,p2x,p2y,p3x,p3y];
Eq = {
plx"[t] ==
fx[(plx[t],ply[t]},{p 2 x[t],p 2 y[t]}, ml,m 2 ]+
fx[{plx[t],ply[t]},(p3x[t),p3y[t]}, ml,m3],
ply" [t] ==
fy[(plx[t],ply[t]}, {p2xtt] ,p2y[t]}, ml,m2] +
fy [ (plx[t] ,ply[t] ), {p3x[t] »p3y [t] } , ml,m3] ,
p2x" [t] ==
fx[{p2x[t] ,p2y[t] ), {plx[t] ,ply[t] }, m 2 ,ml] +
fx[{p2x[t],p2y[t]},{p3x[t],p3y[t]}, m2,ml],
p2y" [t] ==
fy[{p2x[t] ,p2y[t] ), {plx[t) ,ply[t] }, m 2 ,ml] +
fy[{p2x[t] ,p2y[t] }, {p3x[t] ,p3y[t] }, m2,ml] ,
p3x''[t] ==
fx[{p3x[t] /P 3y[t]},(plx[t]«ply[t]}, m3,mi]+
fx[{p3x[t],p3y[t]),{p2x[t],p2y[t]}, m3,m2],
p3y" [t] ==
fy[{p3x[t]/P3y[t]},{plx[t],ply[t]), m3,ml]+
fy[{p3x[t],p3y[t]),{p2x[t],p2y[t]}, m3,m2],
plx'[0] == 0,
ply'[0] == -1,
p2x' [0] =■= 0.6,
p2y'[0] -= -1,
p3x'[0] == 0.2,
p3y'[0] == -1,
plx[0] == 0,
piy[ 0 ] == o,
p2x[0] == 1,
P 2y[0] == 1,
P 3x[0] == 0.5,
p3y[0] == 0.5);
Di nuovo risolviamo numericamente l'equazione.
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
167
Figura 6
Questa volta aggiungiamo due opzioni che forzano una va¬
lutazione più accurata MaxSteps eleva a 2000 il numero
massimo di iterazione (il valore default e 500); Maxstepsi-
ze pone un limite superiore al passo di integrazione
ln[3]:=
Clear[plx,ply,p2x,p2y,p3x,p3y];
sol “
(plxtt),ply[t],p2x[t],p2y[t],p3x[t],p3y[t])/.
(NDSolve[Eq,
{plx[t] ,ply[t],p2x[t],p2y[t] ,p3x[t] ,p3y[t]),
{t,0,5),
MaxStepSize->0.05,
MaxSteps->2000][[1]]);
plxtt ]:=Evaluate[sol[[1]]];
plyCt_1:=Evaluate[sol[[2]]];
p2x[t ]:=Evaluate[sol[[3]]];
p2y[t_]:=Evaluate[sol[ [4] ] ];
p3x[t_]:=Evaluate[sol[[5]]];
p3y[t_]:=Evaluate[sol[[6]]];
Tracciamo ora le traiettorie dei tre pianeti:
ln{4]:=
curvai =
ParametricPlot[(plx[t],ply[t]),(t,0,5),
PlotStyle->Yellow];
curva2 =
ParametricPlot[[p2x[t],p2y[t]},(t,0,5),
PlotStyle->Green];
curva3 =
ParametricPlot[[p3x[t],p3y[t]),[t,0,5),
PlotStyle->Red ];
Definiamo tre punti colorati mobili:
ln[5]:=
pl[u_,v_] :=
[Yellow,PointSize[0.04],Point[(u,v)]);
p2[u_,v_] :=
(Green,PointSize[0.03],Point[(u,v)]};
p3[u_,v_] :=
(Red,PointSize[0.02],Point[{u,v}]};
Combinando le traiettorie con i punti si può dise¬
gnare il fotogramma all'istante t.
In[6]:=
mostra[t_]:= Show[
curvai,
curva2,
curva3.
Graphics[{
pi[plx[t],ply[t]],
p2 [p2x[t] ,p2y[t]],
P 3[p3x[t], P 3y[t]])],
PlotRange->{[-1,3),{-1,3}),
AspectRatio->l,
Axes->True,
PlotLabel->"t = "oToString [t] ]
Per generare l'animazione basta stampare molli fotogram¬
mi
ln[7]:=
Do[mostra[t],{t,0,5,0.05)]
In Figura 6 ne mostriamo uno solo (provate poi a girare
questo programma per godervi l'effetto)
MS
Bibliografia
VisualDSolve: Visualizing Differential Equations with
Mathematica. Springer Verlag/TELOS (1996)
168
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
w or
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TELEMATICA
Microsoft PhotoDraw 2000
Microsoft, dopo essere da tempo scesa nell’arena del desktop publishing con Publisher,
ci presenta ora un prodotto di disegno che vuole essere di supporto alle applicazioni.
MCmicrocomputer è riuscita a testare per voi in anteprima questo prodotto
e vi racconta cosa può fare per voi.
di Mauro Candirti
2000, numero
magico
Microsoft PhotoDraw 2000
è forse il primo prodotto che
puO vantare di avere il nuovo
millennio nel proprio nome
Diciamo "forse", perche, nel
momento in cui scriviamo, il
prodotto non è ancora dispo¬
nibile in Italia la versione da
noi testata è quella in vendi¬
ta sul mercato americano.
Questo prodotto inoltre do¬
vrebbe essere il primo della
famiglia Office 2000, che e
in fase di preparazione e che
dovrebbe vedere la luce en¬
tro la meta di quest'anno
(forse anche prima.,.)
La filosofia di questo pro¬
dotto e semplice: offrire agli
utenti anche non professio¬
nali una serie di strumenti in
grado di aiutarli a realizzare,
modificare o migliorare le immagini In
effetti, Microsoft PhotoDraw è da con¬
siderarsi un prodotto semi-professio¬
nale, consente cioè di realizzare dei
buoni lavori per chi ha esigenze stan¬
dard in ufficio e a casa CiO e anche ri¬
scontrabile dal tipo di funzioni disponi¬
bili e dalle tipologie di formati per il
salvataggio dei file (in pratica tutti di ti¬
po bitmap, nemmeno un vettoriale, a
parte il formato proprio, che contiene
tutti gli oggetti nella forma originale).
Insomma un buon compagno di chi
usa tutti i giorni Office, Publisher,
FrontPage per scrivere, far di calcolo,
archiviare informazioni, inviarle via e-
mail e pubblicarle su carta o su Inter¬
net.
PhotoDraw
in generale
Il prodotto viene fornito su 3 CD: Il
primo consente di installare il pro¬
gramma con le funzionalità
di base, mentre il secondo e
consigliabile inserirlo nel let¬
tore e lasciacelo mentre la¬
vorate, poiché include stru¬
menti speciali come pennelli
o effetti particolari Nel terzo
infine abbiamo una collazio¬
ne di immagini sia di tipo fo¬
tografico sia disegni, tutto
ovviamente utilizzabile libe¬
ramente per generare i pro¬
pri documenti.
L'interfaccia di PhotoDraw
e realizzata in modo da age¬
volare le operazioni soprat¬
tutto agli utenti neofiti Le
immagini, mentre subiscono
variazioni come per esempio
uno spostamento di posizio¬
ne, vengono gestite a bassa
definizione e. subito dopo la
fine dell'operazione di modi¬
fica, riprendono gradatamen¬
te la loro definizione origina¬
le con passaggi successivi,
come succede per certi file GIF inter¬
cedati utilizzati nelle pagine Internet
Una serie di grossi tasti raccolgono
per temi le funzioni piu comuni e con¬
sentono di entrare direttamente negli
specifici ambienti di lavoro: il program¬
ma infatti viene gestito in base alle at¬
tività che l'utente desidera svolgere.
Cosi se desideriamo ritoccare una fo¬
tografia dovremmo entrare nell'area
dove troviamo tutte le funzioni di tipo
Paint.
PhotoDraw è dotato di un program¬
mo
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
jàtòfiflft» MiMìfa
l ' W WI
l«»p
EQ
_S CDROM l-M
~ -5 •'
- | PHOT 00 RW
- | COMENT
. I PALETTE*
• i pocups
i Pia nu
• I TEMPRATE
J TEXTURES
• i VISUAL*
*»«TW»i
-
BrOCfH BT.0M4 B»M%
iscgfl
SMM62 810«6 eroi.* rimo;
Quando si f ralla di in¬
serite un fondo o
un'immagine, Photo-
Draw consente di la¬
vorare in maniera vi¬
suale scegliendo II fi¬
le giusto sema errori
ma che consente di apprendere le sue
funzionalità in forma pratica: il tuiorial
consente di attivare direttamente
all'interno del programma le azioni che
sta descrivendo, in modo che l'utente
si ritrovi esattamente nella situazione
operativa idonea per sperimentare ciò
che il tutorial stesso sta descrivendo.
Il programma consente di salvare i
lavori nel formato proprio di Photo-
Draw oppure in otto differenti formati,
tutti rigorosamente bitmap. Nel forma¬
to proprietario, PhotoDraw salva tutti
gli elementi in maniera separata e di¬
stinta; cosi una scritta resta modifica¬
bile a piacere, per esempio, mentre
una volta "esportata" diventa una
semplice sequenza di punti come tutti
i bitmap Interessante per i neofiti la
funzione di "Save for Use,,.": in prati¬
ca si tratta di un wizard che sulla base
di semplici domande indirizza l'utente
a salvare il file nel formato che meglio
si addice al progetto in elaborazione.
Quando si vuole aprire un'immagi¬
ne, invece, si pud scegliere tra il siste¬
ma tradizionale e uno speciale Visual
X
c o
c* Bc V
co T <P
« p
£
<*BC^
> u
-f?
Le forme die può assumere un testo
Open, attraverso il quale vengono vi¬
sualizzati in miniatura tutti i file grafici
contenuti nella cartella in cui si sta ef¬
fettuando la ricerca,
PhotoDraw è predisposto per l'ac¬
quisizione diretta di immagini da scan¬
ner e da fotocamera digitale: questo
consente all'utente di svolgere attività
direttamente all'interno del program¬
ma che altrimenti comporterebbero un
certo numero di passaggi successivi,
Visti i prezzi sempre più bassi, queste
due periferiche stanno diventando
sempre più disponibili da parte degli
utenti che, specialmente nel caso dei
neofiti, possono trovare in PhotoDraw
un facile aiuto nel loro utilizzo pratico,
Prima di passare ad esaminare gli
effetti speciali di PhotoDraw, vogliamo
solo ricordare che il programma utiliz¬
za un sistema per la gestione dello
zoom che ci ricorda tanto quello di
Adobe lllustrator 8 in una piccola fine¬
stra troviamo un cursore e una minia¬
tura della nostra immagine che ci con¬
sentono di sapere in qualsiasi momen¬
to dove ci troviamo, L'indicazione pre¬
cisa ci viene fornita da un rettangolo
rosso sopra la miniatura dell immagine
che indica esattamente l'area visualiz¬
zata: utilizzando il cursore possiamo
allargare o rimpicciolire tale rettango¬
lo, ottenendo una zoomata piu o meno
profonda II massimo livello di zoom ò
del 600% (un po’ scarso), mentre il
minimo e del 10%.
Effetti di testo
Iniziamo ora ad esaminare le carat¬
teristiche più specifiche del program¬
ma,
La gestione del testo e di tipo gene-
Alcune delle "pennel¬
late " con cui si può
disegnare con Photo-
Draw
*<%<*<**<% oooooo
J tev osato —
ooooooo
Queste sono alcune
delle Immagini che
possono essere utiliz¬
zate al posto di un fi¬
letto o di un contorno
esse vengono espan¬
se o duplicale, a se¬
conda del soggetto
dall'inizio alla fine della
riga o del contorno
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
171
ma
■
a
?■!
■■
■
■
j Ala
tutte tramo uliliuabill come sfondo
imi * i
i - ■■M iMimxp)»
Ecco le sfumature disponibili e anche possibile cambiarne l inclinatone e
il punto mediano
rico: attraverso un box di inserimento
si scrive il testo, o lo si importa attra¬
verso un'operazione "taglia e incolla'
Il testo, se non incontra ritorni a capo,
viene inserito su un’unica lunghissima
riga questo è importante da ricordare
specialmente nel caso si decida di im¬
portare, per esempio, un paragrafo di
un testo, facendo "taglia e incolla 1 '
Non esiste l'allineamento giustifica¬
to da questo punto di vista il program¬
ma risente dell'influsso americano, do¬
ve nella composizione di testo in co¬
lonna questo tipo di allineamento non
viene spesso utilizzato Abbiamo quin¬
di a disposizione solo allineamento a
sinistra, centrato e destro II testo vie¬
ne considerato piu un elemento grafi¬
co e, quindi, e possibile manipolarlo in
tal senso, ma abbastanza poco nel
senso tradizionale (testo a paragrafo)
Vediamo quindi alcuni degli effetti di¬
sponibili
Gli effetti piu semplici sono realizza
bili utilizzando i riempimenti dei carat
teri e il contorno Per i riempiment
possiamo scegliere tra colori continui
sfondi, sfumature tra due colori, sfu
mature artistiche e fotografie I color
continui possono essere scelti a piaci
mento, ma purtroppo ci si deve accon
tentare di un sistema di identificazione
in RGB, ottimo per la realizzazione d
immagini da pubblicare su Internet, un
po' meno per l'utilizzo in una pubblica
zione stampata
Gli sfondi disponibili sono 62. tra
quali troviamo effetti come il classico
marmo, terra sab¬
bia. ecc Le sfu¬
mature a due colo¬
ri si realizzano scegliendo i colori e poi
applicandoli con 12 differenti tipologie
di layout che possono avere varie incli¬
nazioni. essere rotonde, a diamante o
a spirale. Per le sfumature artistiche,
possiamo scegliere tra 61 tipi di mix a
piu colori da applicare ai soliti 12
layout predefiniti Infine le fotografie:
il programma offre una quarantina di
foto da utilizzare come sfondo dei ca¬
ratteri, ma e possibile importare qual¬
siasi file grafico e utilizzarlo a tale sco¬
po
Oltre al fondo con cui disegnare i ca¬
ratteri, e anche possibile mettere un
contorno Si possono scegliere diffe¬
renti tipi di linee nel colore e spessore
preferiti, oppure utilizzare dei pennelli
artistici (62 tipi) o dei veri e propri di¬
Un immagine può essere ritagliala con una forma a piacere . in questo ca¬
so a forma di stella
Un esempio di resto a cui e stato applicato un
effetto 3D
segni come una corda, una catena,
ecc (oltre una sessantina anche in
questo caso).
Andando avanti nell'esplorazione
troviamo la possibilità di scrivere il te¬
sto in differenti posizioni di una circon¬
ferenza sopra, sotto, intorno, ecc.
PhotoDraw ci dà anche la possibilità di
scegliere uno stile tra i 28 preconfe¬
zionati che ci mette a disposizione:
utilizzando differenti font e sfondi so¬
no stati creati questi stili che consen¬
tono all utente novizio di avere una
buona scelta e buona parte del lavoro
fatto
L'ultima possibilità offerta dal pro¬
gramma e quella del testo in 3D 25
stili consentono di trasformare il no¬
stro testo piatto in un oggetto Un no¬
me. un titolo, uno 'strillo'’ da prima
pagina assumeranno un'importanza di
un certo peso Infine, anche il testo
come tutti gli oggetti può assumere
un certo livello di trasparenza. puO es
sere cioè totalmente opaco oppure la¬
sciar trasparire più o meno l'immagine
di fondo
Diamoci un taglio
Una funzione piuttosto interessante
di PhotoDraw è quella del ritaglio Esi
stono tre possibilità operative Cut
Out. Crop ed Erase Nel primo caso, il
172
MCmicrocomputern, 192-febbraio 1999
Un tipico
caso ih fo¬
to con gli
ocelli tos¬
si nell'im¬
magine al
l'originale
nella li) la
• centratura
degli oc¬
elli per
l'applica/ione del filtro ed infine
in c) il risultato finale
Esempio di un graffio su una loto nell’immagine al l'originale nella b) abbiamo tracciato con l'apposi¬
to strumento una riga sopra II graffio e in cl II risultalo In effetti, si possono eseguire piccoli tratti e
poi i/passare piu volle fino ad ottenere un buon risultato
Cut Out ci consente di ritagliare una
parte di un'immagine mantenendo il
resto, con la possibilità di optare per
interno o esterno dell'area selezionata.
Questa area può essere selezionata
attraverso una serie di 56 forme pre¬
costituite (si va dalle classiche come II
quadrato e il cerchio per arrivare a
stelle, cuori, campane, ecc), oppure
l'utente può disegnare personalmente
l'area da ritagliare.
Esistono altre due opportunità di ri¬
taglio: nel primo caso il ritaglio avviene
tracciando delle righe seguendo le
quali il programma andrà a cercare le
differenze di livelli di luminosità e con¬
trasto nelle vicinanze per tracciare una
linea segmentata. In questo modo si
possono realizzare dei perimetri irre¬
golari alle immagini creando piacevoli
effetti La seconda opportunità funzio¬
na in maniera similare, ma il riferimen¬
to sono i colori: il risultato è un ritaglio
di alcune parti con colori simili a quelli
selezionati.
Per i ritagli Cut Out si può scegliere
di esportare il ritaglio in un nuovo do¬
cumento in modo da poter proseguire
l'elaborazione senza toccare l'immagi¬
ne originale.
Il Crop effettua un vero e proprio ta¬
glio dell'immagine secondo le stesse
56 forme a disposizione di Cut Out. In¬
fine, sempre con le stesse forme, si
può optare per un Erase, che cancel¬
lerà le parti selezionate lasciando ve¬
dere il fondo (che potrebbe non esse¬
re bianco nel caso sia presente un'al¬
tra figura posta sotto),
Ritocco
Come tutti i programmi di questo
genere, non poteva mancare un classi¬
co il sistema per ritoccare gli occhi
rossi nelle fotografie In effetti. 6 di¬
sponibile solo questo tipo di ritocco.
PhotoDraw consente anche di elimina¬
re segni di polvere e altri piccoli punti
dalla fotografia, eventuali segni e mac¬
chie.
L'intervento sugli occhi rossi può
essere automatico o manuale: in en¬
trambi i casi, i risultati sono buoni Tut¬
te le altre funzioni sono utili in caso di
acquisizione delle foto da scanner:
spesso accade di dover ritoccare foto
antiche che hanno sulla loro superficie
tutti i segni del tempo La funzione per
la cancellatura di polvere e altri punti è
forse un po' approssimativa anche
perché agisce su un numero di pixel
un po’ troppo abbondante. Se si deve
invece cancellare un segno lineare, co¬
me per esempio nel caso di una piega
in una vecchia foto, l'effetto e decisa¬
mente migliore, anche se comunque
un occhio attento riuscirà a vedere
sempre dove PhotoDraw è intervenu¬
to.
La funzione di smacchiatura introdu¬
ce una sfocatura dell'immagine per eli¬
minare eventuali differenze di colore:
il livello dell'effetto può essere regola¬
to attraverso un apposito cursore, ma
comunque i risultati non sono eccezio¬
nali. Consigliamo di tenere questa fun¬
zione come un ulteriore effetto specia¬
le quando si spinge il cursore al mas¬
simo si ottengono infatti delle immagi¬
ni sfocate con un effetto flou vera¬
mente interessante, specie se in pre¬
senza di molti colori.
Forme, riempimenti,
contorni e colori
PhotoDraw utilizza un sottoinsieme
di disegno ricavato in pratica dagli
strumenti di Office: questo consente
all'utente di disegnare automatica-
mente forme che raramente sono di¬
sponibili in altri programmi di disegno
(come cuori, frecce di vario genere,
elementi per flow chart, stelle, stri¬
scioni e persino fumetti)
Quanto detto in precedenza per il
testo si può applicare a qualsiasi og¬
getto. sia per quanto riguarda i riempi¬
menti sia per i contorni o per le sfu¬
mature Inoltre a tutte le immagini
(bitmap) e agli oggetti si possono
cambiare alcuni parametri specifici co¬
me luminosità, contrasto, tinta, satu¬
razione e trasparenza,
A parte queste funzioni di base.
PhotoDraw consente di modificare I
colori utilizzati in un oggetto, bilancia¬
re i colori (tra RGB e CMY), trasforma¬
re l'immagine in negativo o in tonalità
di grigio. Quasi tutte queste funzioni
possono essere utilizzate sia per mo¬
dificare l'intero oggetto, sia per intro¬
durre delle modifiche ai colori attra¬
verso un pennello di differenti forme
(abbiamo contato 30 differenti tipi di
pennelli)
Effetti speciali
Gli effetti speciali sono forse la par¬
te piu interessante di questo program¬
ma. Dall'apposito tasto sulla barra dei
menu si possono selezionare 7 diffe-
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
173
MrR-.fi MIMftifl
Alcuni esempi di di¬
storsioni
x
oaaiiDaoià
• NoDatottan BiAje r«Wiouie 1 F>#ihoui«2 K«te*to*COpa Mo»»t Nw Peripoetv» Paipeci»*
_ _ (Howtrtjn r/arfrafl
Si* 1 Si» 2 ’-*1 Valicai Vaccai WmI Wava2
W«v« 1 Wava 2
eoo <9 v#o*
OOOOoCOO
0®iS*®%O^(l)
Ecco le forme 3D ap¬
plicabili agli oggetti si
possono modificare
per ognuna profondila,
inclinazione, effetti sul
bordi.
rentl effetti: oltre a ciò il programma e
predisposto per accettare l'utilizzo di
eventuali plug-in, che comunque non
si sono ancora visti, né da parte di Mi¬
crosoft, né da parte di produttori indi-
pendenti
Iniziamo a vedere i vari effetti appli¬
cabili alle nostre immagini: per prima
cosa troviamo le ombre II programma
ci propone 12 tipologie di ombre per
posizione e inclinazione: per ognuna
possiamo scegliere il grado di traspa¬
renza il livello di contrasto (cioè
un'ombra più o meno soft) e il colore.
Inoltre il tasto Shadow Posìtion ci con¬
sente di spostare a mano libera l'om¬
bra come se fosse un elemento a se
stante
Abbiamo poi la trasparenza: ogni im¬
magine o oggetto puO essere reso più
o meno trasparente. L'effetto succes¬
sivo e in qualche maniera collegato,
poiché si tratta di un fade-out in prati¬
ca oltre alla trasparenza si può decide¬
re di applicare una sfumatura alla tra¬
sparenza stessa Possiamo pensare
quindi di rendere piu trasparente uno
spigolo e meno l'altro, applicando 14
tipologie di sfumature e graduandole a
piacere tra il punto di partenza e il
punto di arrivo Questa serie di effetti
speciali termina con la possibilità di
rendere l'immagine piu o meno detta¬
gliata andando ad agire sui contorni
degli oggetti.
Gli altri tre effetti speciali sono di ti¬
po differente distorsione, 3D e Desi¬
gner Effects PholoDraw offre la pos¬
sibilità di applicare 15 differenti tipolo¬
gie di distorsione, che vanno dalla pro¬
spettiva all'effetto mosaico. Inoltre si
possono applicare delle distorsioni su
alcune parti dell'immagine grazie ad
una speciale funzione che mette a di¬
sposizione dell'utente differenti pen¬
nelli e differenti distorsioni da pennel¬
lare sull'immagine stessa.
Come già visto nel caso del testo, il
programma consente di applicare agli
oggetti 25 tipi di effetti tridimensiona¬
li: in questo caso e consigliabile appli¬
care gli effetti solo ad oggetti e non a
immagini di tipo bitmap come fotogra¬
fie, che verrebbero modificate troppo
sostanzialmente per restare interpre¬
tabili nella giusta forma
Infine i Designer Effects: in questo
caso Microsoft ha esagerato, poiché
ha messo a disposizione oltre 200 ef¬
fetti A seconda dei vari effetti, essi
Una foto introdotta iri uri contorno pennellalo
sono applicabili con risultati più o me¬
no apprezzabili ad immagini o ad og¬
getti: senza dubbio la scelta ò tale da
consentire una notevole creatività.
La disponibilità di tutti questi effetti
deriva dal fatto che il programma, co¬
me già detto in precedenza, consente
di esportare i documenti solo in forma¬
ti di tipo bitmap sarebbe stato decisa¬
mente piu complicato salvare le imma¬
gini in altri formati di tipo vettoriale,
dovendo mantenere informazioni co¬
me trasparenza, sfumature, ecc . per
ogni oggetto incluso nel disegno
Conclusioni
Come già detto all'inizio di questo
articolo, Microsoft ha realizzato questo
programma soprattutto per gli utenti
di Office, che spesso non sono degli
specialisti, ma solo persone che han¬
no bisogno di realizzare in maniera
semplice e veloce immagini da inseri¬
re nei loro documenti, nelle presenta¬
zioni di PowerPoint oppure nelle loro
pagine da pubblicare su carta o su In¬
ternet. Per tutti questi scopi Photo-
Draw e perfetto.
Per chi invece ha necessità piu sofi¬
sticate, come la realizzazione di imma¬
gini da pubblicare poi attraverso il si¬
stema classico della carta stampata,
allora il consiglio è certo quello di uti¬
lizzare i soliti "noti", cioè Photoshop.
CorelDraw, lllustrator o FreeHand. __
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Patirete Pafch-rtt PhcWcocy Piai
Board
Piai?*: Wiao Pot er Che: Poiter E (Igei Potalo Or> PotethJ
Bieci Starter Ori
Solo una minima parte
degli otre 200 Desi¬
gner Effects
174
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
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Arrostire CD con Linux
In questo articolo vedremo come è possibile utilizzare Linux come piattaforma per
realizzare CD-R. Il software disponibile è molto completo e permette di masterizzare CD
contenenti sia dati che musica, tuttavia l'errore più grande è pensare che il software da solo
sia sufficiente ad ottenere un buon risultato. La scrittura dei dati nel supporto è infatti
solamente la parte finale di un lavoro che necessita di una accurata preparazione.
di Giuseppe Zanetti
Il termine CD-R (Compact Disk
Recordable) indica dei particolari
CD, in cui lo strato di alluminio su
cui generalmente vengono im¬
pressi i dati e sostituito da un
sottile film in cui e possibile scri¬
vere mediante un apparecchio
detto masterizzatore. II processo
di scrittura avviene aumentando
la potenza del diodo laser che
normalmente il lettore utilizza per
leggere i dati dal CD. in modo ta¬
le che essa sia sufficiente a bru¬
ciare' il supporto, creando dei fo-
relllni microscopici in corrispon¬
denza dei bit da memorizzare
Questo tipo di scrittura può es¬
sere effettuata una sola volta I
cosiddetti CD multtsessiono si
ottengono scrivendo irt tempi di¬
versi zone differenti del suppor¬
to, dette "tracce"
I masterizzatori piu moderni
consentono di utilizzare un ulteriore ti¬
po di supporto, il CD-RW. il quale con¬
sente la cancellazione e la riscrittura
dei dati I drive in grado di scrivere CD-
RW sono anche compatibili con i CD-R
(ma non necessariamente vale II vice¬
versa) ed entrambi sono in grado di
funzionare come lettori di CD-ROM
Indipendentemente dalla tecnologia
utilizzata, tutti i CD possono memoriz¬
zare su un singolo disco circa 650 Mb
di dati oppure 74 minuti di musica ste¬
reofonica campionata a 44100 Hz
II contenuto del CD e organizzato in
un certo numero di tracce (fino a 1 00)
Ognuna di esse viene scritta dal maste-
rizzatore in un'unica passata e può con¬
tenere sia dati che musica (ascoltabile
mediante un comune Hi-Fi). Nel caso di
CD audio ogni traccia corrisponde ad
un diverso brano.
Per ulteriori informazioni si veda
fntp //www (addurr com/cdrtacf
Attenzione alla
compatibilità!
Una lista dettagliata dei masterizzato-
ri compatibili con Linux si può trovare
su fittp //www cjutiq de HUHU/ct)i|
bm/wmni/lsc pi Potendo
scegliere conviene orientar¬
si verso un modello con in¬
terfaccia SCSI, il cui funzio¬
namento dipende meno dal
carico della CPU rispetto ai
modelli E IDE. Sono decisa¬
mente da sconsigliare le
unita con interfaccia paral¬
lela
Alcuni masterizzatori si
possono trovare nel merca¬
to con nomi diversi, a se¬
conda che vengano venduti
in versione OEM oppure
sotto un determinato mar¬
chio commerciale o in
"bundle" con del softwa¬
re. Per verificare la compa¬
tibilita con Linux conviene,
se possibile, fare riferi¬
mento al codice scritto nel
contenitore del lettore
"nudo".
La gestione del masterizzatore. per
quanto riguarda la parte di scrittura ve¬
ra e propria, non viene fatta a livello di
kernel, bensì mediante un programma
che funziona in modo utente (cdre-
cord) Tale approccio semplifica l'instal¬
lazione e l upgrade del pacchetto ed
evita di dover appesantire il kernel con
moduli non essenziali, che devono poi
essere tenuti aggiornati
Nel caso il masterizzatore di cui si di¬
spone non fosse supportato da cdre-
cord. si possono comunque sfruttare le
migliori caratteristiche del software di¬
sponibile in Linux per creare l'immagi-
176
MCmicrocomputern. 192-febbraio 1999
ne del CD e si puù poi utilizzare un pro¬
gramma per DOS/Windows solamente
per effettuare la fase finale di "brucia¬
tura" del supporto. Al contrario, volen¬
do utilizzare solamente software libero,
si può ottenere un risparmio anche no¬
tevole acquistando la versione della pe¬
riferica senza i programmi per Win¬
dows.
Per funzionare correttamente, cdre-
cord richiede che il masterizzatore ven¬
ga visto dal sistema come una unita
SCSI Nel caso di periferiche IDE 6 ne¬
cessario ricompilare il kernel di Linux
aggiungendo la funzione che consente
di utilizzarle come se fossero SCSI Ta¬
le patch e applicabile solamente alle
versioni del kernel successive alla
2.0.35.
Una volta installato il masterizzatore,
esso dovrebbe essere riconosciuto al
boot della macchina in modo simile al
seguente:
hdb! PHILIPS CDD3610 CD-R/RW, ATAPI
CDROM drive - onabling SCSI emulotion
scsiO : SCSI host adapter etmjiation
tor IDE ATAPI devices
scsi : 1 host.
Vender : PHILIPS Model: CDD3610
CD-R/RW Rev: 3.01
Type: CD-ROM ANSI SCSI revision: 02
Detected scsi CD-ROM srO at scsiO.
channel 0, id 0, lun 0
scsi : detected 1 SCSI cdrom total.
A questo punto si devono procurare
e compilare i programmi necessari
cdrecord, mkisofs, paranoia, ecc . fa¬
cendo attenzione che lo versioni utiliz¬
zate siano compatibili fra loro Tutti
questi comandi funzionano in modo te¬
sto. passando loro i parametri diretta-
mente dalla linea di comando
Se si intende ricorrere ad una inter¬
faccia grafica, conviene scegliere X-CD-
Roaster. il quale contiene già ai suo in¬
terno le versioni corrette di tutti i tool
necessari Se si vogliono masterizzare
CD audio conviene prevedere in antici¬
po l'utilizzo di paranoia per estrarre le
tracce audio, in quanto 6 compatibile
con un numero maggiore di driver ri¬
spetto al software offerto di serie con
X-CD-R oaster Paranoia 6 reperibile
all URL |mtp.//www mit edu/ats/sipUl
u5er/xiphmont/cdparanoia/index.html.
I brani audio estratti con paranoia in
formato CDDA (CD Digital Audio) pos-
Prima di utilizzare il
programma e neces¬
sario configurarlo op¬
portunamente in ba¬
se alla configurazio¬
ne della propria mac¬
china.
suo»
1
CD S*tup HOS*tu|> Urte Ot<«*s
J
Dm |
CD WHUf Dcvfce PHILIPS CDO»l0CD-*WW
CD WrHrr Moda AitaWrcl
sono essere salva¬
ti neU'hard disk,
sia in formato nati¬
vo che sotto forma
di file wav. Le
tracce possono poi
essere riscritte,
eventualmente in
CD WrlIrf Spreti . Z«o A II v Zx - *■ fi*
CD-ftaadar
Dm liuti Drvlrf : PHILIPS COO»IOCD-WW
Audio-Itird-Dovici : PHILIPS COOHIOCD-IWW
Audio Ri» Modi Aulodmcl
Audio Rrod Spted .. Dttejfi * 1* v ^ „ fi»
un diverso ordine,
su un nuovo CD-R mediante cdrecord
La lettura di tracce digitali dai CD au
dio non necessita del masterizzatore
ma pud essere effettuata anche me
diante un normale lettore di CD-ROM
tenendo presente che non tutti i mo
Drvt«r» Srlup
Unir tu (tmag* (XvKf) :
MAS II H IftOM/IO
Sov* imagt-Data « 0**c*cry
PHILIPS CEO» 10 CD-*WW
V*«*y txanod Img .
Imuge» j
Dir»ctory «Ih data lo mntar
delti, specialmente I piu vecchi, sono
compatibili.
Prelevando le tracce da CD diversi e
possibile crearsi la propria "compila¬
tion" su misura Attenzione: il fatto che
sia tecnicamente possibile copiare un
CD audio o un CD¬
ROM non significa
che tale operazio¬
ne sia sempre leci¬
ta.
Nel caso si vo¬
lessero inserire dei
propri brani nel CD
conviene prelevare
anche l'ultima ver¬
sione di sox, un
programma utilissi¬
mo per eseguire
conversioni fra i di¬
versi formati audio
Riassumendo, i
programmi che
possono non esso-
Spild t.
Add Patri,
1 «Iti-la aloti»
Oo/Peti
AddGJcO'
DeQw|
Pourl-ntns.
Per creare il pro¬
prio CD si devono
puma organizzare I
dati in una direc¬
tory
Il menu che consen¬
te la scelta delle
estensioni da Inclu¬
dere nel proprio CD
E possibile scegliere
fra alcuni tipi predefi-
niti o personalizzare
a piacere il proprio
CD
SI I MAGI TVPI
Orvieti-Situi,
Uim, i xuciupnAno
Slyilougion: Sm HgrMl X DltOoiy
/incorno
wnil IWn : PHILIPS CDOMIO CD-R/RW
|lmogl Po«>|
Spiro IX
Silici II
i-Tyn: incuoci-Rldgi
"ORO
lucUtUW*
., Foli», un® UBI
Aid erg IH-Unni
€mttl Iteci Rogo tondoni
Roc>R<V»«l
EpUH Jotit immani
Cimi TRANS IR - Pii
j On*ia*ng pendo
- Dono un ora * mocoon
Alo. on tignisi .IM ao,
_ Orni ISO mVonn
Sem orino
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
177
SE! ISO9M0 WADfn -SIHINGS
WnM I
Deviti»-Setup
S« Uiuig«-T,t» |
Mailer Irò» ;
AjciWiTVm*!
. - -_
Sav* imagi on I
S«va im«Q0-O*a n Deectary
«tenace
|l»«. P«h|
'
WWf Drvtce 5
PHILIPS aCSfilOOMWW
Speed: l *
Rt«HD‘*froma)
O—Entri» | SavaaiOatau* ]
In un programma compialo non potava mancato la possibilità di indicare i
dati dell autori?
►.ta star tondo DevtceiSelup
St Imagt-Type |
SotiSO-HMflet j
Datata tmagn I
Back to Maio
MAS 11 R IMAGI
rtbW'a/rtVmao
Sav» Unaga on . Sav» ima©* -D*a * Dracary
/«»corneo
Wrlta-DevKa : PHILIPS C003*IQCO-fWW
Disktpaca ntrdad for latagt : ig*n,«n cm
DHtipaca avaUabla «zi MB
(maga ISOSMO-labai TEST
(maga lyp» inxRocH-PaJga
Grnarair (maga on: „ ** P*
(•magai r*.
(Imagi-Hath|
Spaad:I a
Kavtaw unaga-Cornanti
Stari Mamw Irnaga |
L immagine è pronta Possiamo rivedere un riepilogo del lavoro svolto fi¬
no ad ora
re compatibili col masterizzatore in pro¬
prio possesso sono essenzialmente
due: cdrecord e paranoia II fatto che
un masterizzatore funzioni con uno non
assicura automaticamente che funzioni
anche con l'altro. Anche in questo caso
e consigliabile ricorrere alla già citata
tabella di compatibilita prima di effet¬
tuare l'acquisto.
È possibile verificare se cdrecord
"vede" il nostro CD-R utilizzando i se¬
guenti comandi
basti* cdrecord -scanbus
Cdrecord release 1.8a9 Copyright
(CI 1995-1998 Jòrg Schilling
sesibusO:
Device type : Removable CD-ROM
Version : 2
Response Format: 1
Vendor_in£o : 'PHILIPS •
Identification : 'CDD3610 CD-R/RW '
Revision : '3.01'
Device seems to be: Generic mmc CD-
RW.
Using generic SCSI-3/mmc CD-R dri¬
ver (mmc_cdr).
Driver flags : SWABAUDIO
Il fatto che II masterizzatore venga vi¬
sto e un buon segno, ma non significa
ancora che esso sia pienamente com¬
patibile con cdrecord Per fare questa
ultima verifica è necessario provare a
masterizzare un CD.
prevede diverse fasi Nonostante esse
vengano compiute da programmi fun¬
zionanti in modo testo, non e necessa¬
rio complicarsi la vita imparando le cen¬
tinaia di opzioni disponibili, in quanto vi
ci si accederà mediante l'interfaccia
grafica offerta da X-CD-Roaster.
Chi volesse conoscere maggiori det¬
tagli può fare riferimento al CD-Writing-
HOWTO, che può essere prelevato da
ftp://sunsite.unc edu/pub/Linux/docs/H
OWTO/CD-Writing-HOWTO La versio¬
ne in italiano si trova come al solito nel
sito del PLUTO su http://www.pluto.li-
nux.it/ildp.
Le fasi fondamentali del processo di
masterizzazione sono (fra parentesi i
comandi utilizzati):
0) 'PHILIPS ' 'CDD3610 CD-R/RW
'3.01' Removable CD-ROM
Il *
2 ) •
3) *
4 ) •
51 •
6) *
71 •
In questo caso e stato trovato un
masterizzatore PHILIPS CDD3610 CD-
R/RW all'indirizzo SCSI 0,0,0, Per otte¬
nere ulteriori informazioni sul driver si
digiti:
basti* cdrecord dev= 0 , 0,0 -v -check-
drive
Cdrecord release 1.8a9 Copyright
(CI 1995-1998 JSrg Schilling
TOC Type: 1 = CD-ROM
scsidev: ' 0 . 0 , 0 '
scsibus: 0 target: 0 lun: 0
atapi: -1
Per creare CD occorre
pazienza...
Il processo di preparazione di un CD
raccolta ed organizzazione dei file
(cp, mv, In, ...) o estrazione/creazione
delle tracce audio (paranoia, sox):
creazione dell'immagine del CD su
disco in formato ISO9660 (mkisofs);
scrittura dell'Immagine sul CD-R
(cdrecord):
Di queste la pri¬
ma 6 senz'altro la
piu importante e
perciò quella che,
a rigore di logica,
dovrebbe essere
maggiormente cu¬
rata. Spesso inve¬
ce essa viene sot-
Una volta pronta
I immagine del CD si
può passare alla fa¬
se di scrittura vera e
propria
178
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
tovalutata, poiché si è presi dalla frene¬
sia di voler "masterizzare 1 '
Diventare dei bravi autori di CD è ab¬
bastanza difficile e richiede una certa
esperienza specialmente all’inizio è fa¬
cile sprecare decine di supporti per il
semplice fatto di essersi dimenticati un
file o di avere inserito un percorso erra¬
to. Il CD-R, al contrario degli altri sup¬
porti di memorizzazione a cui siamo
abituati, può essere scritto una sola
volta e ciò non consente ripensamenti
Anche se esistono dei metodi che per¬
mettono di limitare questo problema,
vale in ogni caso la pena di rivedere be¬
ne il proprio lavoro prima di dare il co¬
mando di scrittura.
Solo se si pone la dovuta attenzione
alla fase dì preparazione si può essere
ragionevolmente sicuri che i CD riusci¬
ranno al primo colpo e saranno leggibili
senza problemi in qualunque sistema
operativo
Una volta terminata la fase di proget¬
tazione si può passare a quella di rac¬
colta ed organizzazione dei dati. Essa è
quella che sicuramente farà perdere
piu tempo, in quanto non solo è neces¬
sario recuperare tutti i file da mettere
nel CD. ma bisogna anche stare attenti
a come li si suddivide fra le directory: a
seconda del tipo di CD che si vuole
creare si possono avere diverse limita¬
zioni, ad esempio sulla lunghezza dei
nomi o sul numero di livelli di sottodi-
rectory che si possono utilizzare. Nel
caso si volesse creare un CD specifico
per UNIX/Linux, è necessario anche
porre una certa attenzione a come si
usano I permessi e le proprietà dei file,
in quanto non necessariamente il CD
verrà utilizzato nella stessa macchina
con cui lo si sta masterizzando. Uno
degli errori piu frequenti è ad esempio
quello di creare CD con la directory
principale leggibile dal solo proprieta¬
rio
Prima di procedere alla scrittura dei
dati vera e propria e necessario creare
sull hard disk l'immagine in formato
ISO9660 del CD che si vuole masteriz¬
zare, mediante il programma mkisofs
(oppure mediante paranoia, nel caso si
abbia a che fare con CD audio)
L'operazione di creazione dell'imma¬
gine 6 necessaria, sia perche il filesy-
stem utilizzato nei CD non e dello stes¬
so tipo di quello che si utilizza di solito
per memorizzare i dati, sia, soprattutto,
perche la fase di masterizzazione deve
essere compiuta tutta in un unico pas¬
saggio, rispettando le temporizzazioni
imposte dall'hardware.
Durante la scrittura di una traccia il
Masterizzare CD di
Musica e altrettanto
semplice (H CD del
Coro Stella Alpina di
Treviso lo potete tro¬
vare su http //www
campiello.it/stalp)
Optioni
computer deve in¬
fatti rifornire il ma-
sterizzatore con i
dati necessari se¬
condo un flusso il
più possibile co¬
stante. pena la non
riuscita del CD Ciò
poiché il masteriz-
zatore durante la
fase di scrittura non è in grado di ripo-
sizionare il laser per compensare una
eventuale interruzione dei dati
Molto dipende dalla velocita di ma¬
sterizzazione: prendendo ad esempio
una unità che disponga di 1 Mb di ca¬
che al suo interno, se decìdiamo di
scrivere il CD-R alla velocita standard
(1 x) di 150 kbyte/s. ci possiamo per¬
mettere pause fino a 6 secondi nell'in¬
vio dei dati. Portando la velocità di
scrittura a 4x (corrispondenti a circa
600 kbyte/s) la pausa massima ammis¬
sibile scende a meno di due secondi
È buona norma perciò non compiere
operazioni pesanti col computer men¬
tre si sta masterizzando A questo sco¬
po può essere utile sospendere lo
schedulatore di sistema (crond) e bloc¬
care gli accessi dada rete (inetd)
Per minimizzare il numero di CD but¬
tati perché il computer non riesce a
mantenere il passo col masterizzatore.
molti apparecchi permettono, prima di
SELECT TRACKS IO READ
Trac*;- Track-liti* Ustionai) Pra- Con#- Stari- Trac*.- End-
Nr.
r-r»-. par». off»« lenet* off««
J
1 ilmerowuo
O O 0 2 2:4787 0 “
ti
J
2 Maria LasW
O O f) £ 2 5003 |Ó J
ti
J
3 (Signore (felle cime
o o o 2 25,53 “
ti
J
4 (Dormono le rose
O O lo “ 2:4091 (Ò 2
ti!
J
S lÀlaclake tornarne
o O |0 3225*7 |0 “
ti
J
• [StttoOs alpin»
o o (o s 33359 S
ti
J
7 |6Ì della Val Caraomca
o o lo 2 25657 !“ £
ti
J
8 (laTeresma
O O lo 3 15104 » 2
ti
J
8 Maremage
OO |0 2 2:4643 io' 2
ti
J
10 Berna Calastoria
oop 2 3;,,5, 0 £
ti
...
Seiecl Al J Select None
Merge SetedeO Traci.s | Un-Merge Al Tracks |
DoneJ
Reading Track 1f1_ Please watt
zrx
Cancel
- Recording Track I: 2:45.87 minutes.
Output-file: /discotdco/audio_02.cdr
]
Lo stato di avanzamento delle operazioni viene
indicato dal programma in ogni momento
procedere alla scrittura del CD, di te¬
stare l'operazione in modo ''simulation
write". ovvero a laser spento, per veri¬
ficare che non insorgano problemi di
overrun del buffer dei dati.
Conviene eseguire questo controllo
almeno la prima volta che si utilizza il
masterizzatore ed eventualmente sce¬
gliere una velocità di scrittura piu bas¬
sa. Ciò vale specialmente nel caso si
utilizzino processori o dischi non parti¬
colarmente veloci.
Altre cause abbastanza frequenti di
CD bruciali male possono essere la
presenza di vibrazioni o urti, che posso¬
no far perdere la traccia alla testina la¬
ser, oppure la temperatura troppo ele¬
vata del drive
Eventuali CD non riusciti possono
eventualmente essere riciclati come
sottobicchieri, che vanno benissimo
per appoggiare la lazza del caffè nel ca¬
so si rompesse il "portatazza" fornito
col computer (quello che. premendo
l'apposito pulsante, esce dall'alloggia¬
mento posto sopra al drive per i di¬
schetti).
Nonostante siano possibili la copia
diretta da CD a CD o la creazione "al
volo” del filesystem ISO9660, è co¬
munque bene passare attraverso l'im¬
magine su disco, in quanto il sovracca¬
rico della macchina o eventuali errori
nel supporto di origine, dovuti ad
esempio alla presenza di polvere sulla
superficie, potrebbero comportare dei
ritardi nella lettura che potrebbero in¬
fluire negativamente sul flusso di dati
verso il masterizzatore. Per lo stesso
motivo è bene evitare di masterizzare
da dischi condivisi in rete.
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
179
Se si intende fare un uso frequente
del masterizzatore sarebbe bene non
risparmiare sull'hardware e dotarsi di
un sistema abbastanza veloce, possibil¬
mente con dischi SCSI, in quanto essi
gravano sulla CPU in maniera molto
meno pesante rispetto a periferiche El-
DE. Per un uso piu saltuario e comun¬
que possibile, prendendo le opportune
precauzioni, riuscire a masterizzare in
modo corretto anche su macchine di
classe 486 con dischi IDE,
Facendo due conti si nota come, per
poter produrre un CD-ROM, sia neces¬
sario disporre di almeno 1.3 Gb di spa¬
zio su disco 650 Mb per l'organizzazio¬
ne dei dati e altri 650 Mb per la crea¬
zione dell'immagine, la quale può esse¬
re tenuta sia sotto forma di una parti¬
zione che come un singolo file Nel pri¬
mo caso 6 possibile montare l’immagi¬
ne a sola lettura nel filesystem di Linux
come se si trattasse di un CD, in modo
da eseguire più test possibili prima di
passare alla scrittura vera e propria, Ta¬
le operazione è possibile anche utiliz¬
zando un file di immagine, ma in que¬
sto caso e necessario ricompilare il
kernel abilitando la funzione di loop-
back, che permette di montare un file
come se fosse una partizione;
bash* cd . usr/src/Unux
bash» make config
• Additional Block Devices
Loopback device support (CONFIG_
BLK_DEV__LOOP) |M/n/y/?] Y
Ci si deve ricordare di creare ì device
necessari al funzionamento del mecca¬
nismo di loopback:
bash» cd /dev'
bash» ./MAKEDEV loop
Una volta abilitata tale funzione, Il file
contenente l'immagine in formato
ISO9660 può essere montato nel file¬
system nel seguente modo:
bash» mount -o ro -o loop -t
iso9660 /percorso/file.raw
/mount_point
Il formato ISO9660
Il formato piu utilizzato nella produ¬
zione di CD-ROM è ITSO9660. compa¬
tibile sia con Linux che con DOS, Win¬
dows, Mac. ecc. Tale formato presenta
Bookmark
hUD ''''www Ih-muenchen ilo;honn‘//n/r/'si:fvii:os;pioiocls/xccl'oasl/i' ovi.tvh'w limili
CD-Roast Homepage
http://www.fokus.gmd, de/research/cc/glone/employees/joerg.schilllng/private/cdb litml
CD Building project for UNIX
ftp://sunslte.unc.edu/pub/Linux/docs/HOWTO/CD-Writing-HOWTO CD-Wriling-HOWTO
ftp://tsx-11 mlt.edu/pub/linux/packages/mkisofs/ (mkisofs)
ftp://ftp.ge.ucl.ac uk/pub/mkhfs (mkhybrid)
ftp://ftp fokus.gmd.de/pub/unix/cdrecord/ (cdrecord)
http://suns lte.auc.dk/ burnlllBurnlT
littp //www.pluto linux H/|oumnl/pi9HU//wriH-:cd I lumi Articoli) su HLUIU lournal. primi)
parte
|mtp;//www. pluto.linux.it/iournal/pi9809/wntecd-Z. turni Articolcl su PLUTO Journal, secon¬
da parte
tuttavia delle limitazioni, che possono
essere superate facendo uso di apposi¬
te estensioni Le RockRidge extension
permettono ad esempio di andar oltre il
limite degli 8 livelli di directory imposto
dallo standard, nonché di utilizzare no¬
mi lunghi, link simbolici e attributi dei
file (proprietà, permessi, date, ...).
Altre estensioni frequentemente uti¬
lizzate sono le Joliet. che permettono
l'utilizzo dei nomi lunghi con Windows,
e le El-Torito, che consentono la crea¬
zione di CD bootabili (occorre che il
BIOS della macchina lo preveda).
Linux permette di montare filesy¬
stem di tipo ISO9660 con le varie
estensioni mediante qualunque lettore
di CD ROM In tabella sono indicate in¬
vece le 'feature" supportate dai pro¬
grammi per la creazione di CD disponi¬
bili su Linux.
Feature Programma
Supporto CD-R IDE cdrecord
Supporto CD-RW cdrecord
Multisessione cdrecord
RockRidge mkisofs
El-Torito mkisofs
HFS (Macintosh) mkhybrid
Joliet mkhybrid
CD audio e CDDA paranoia
Anche se teoricamente e possibile
masterizzare i CD in qualunque forma¬
to, ad esempio come archivi tar oppure
come filesystem ext2, in pratica en¬
trambe queste soluzioni hanno degli
svantaggi: nel primo caso si perde la
possibilità di accedere alla periferica in
modo casuale, nel secondo, non es¬
sendo il tipo di filesystem ottimizzato
per la sola lettura, essa risulterà molto
più lenta e causerà un movimento ec¬
cessivo della testina del CD, che dovrà
saltare spesso di traccia in traccia per
andare a leggere le diverse parti in cui i
file sono frammentati
Il programma mkisofs permette di
creare un'immagine in formato
ISO9660 a partire da una directory, che
diventerà la root del CD. Rispetto ad al¬
tri sistemi operativi, Linux ha il vantag¬
gio di poter utilizzare link simbolici per
risparmiare spazio su disco durante la
fase di organizzazione dei dati
Al contrario della scrittura, la fase di
creazione dell'Immagine non richiede
particolari temporizzazioni o requisiti
della macchina L'immagine prodotta
con Linux può essere copiata in un'al¬
tra macchina e masterizzata con un al¬
tro sistema operativo (vale anche il vi¬
ceversa) Da una stessa Immagine pos¬
sono, ovviamente, essere prodotte piu
copie identiche dello stesso CD.
Nel caso ci si accorga di aver dimen¬
ticato qualche file è necessario ricreare
da zero una nuova immagine con mki
sofs (oppure un CD multisessione)
Conclusioni
L'approccio in stile UNIX (comandi in
modo testo più eventuale interfaccia
grafica) al processo di masterizzazione
di un CD accontenta sia l'utente comu¬
ne che quello più esperto e consente
di aggiornare il software in modo mo¬
dulare (ad esempio aggiungere il sup¬
porto di nuovo hardware sostituendo
solamente cdrecord)
Le potenzialità offerte dalla modula¬
rità del sistema sono evidenti con gli
strumenti offerti da Linux non solo e
possibile compiere le operazioni base
previste anche dagli altri sistemi opera¬
tivi, ma si possono anche risolvere pro¬
blemi piu complessi, che sarebbero dif
ficilmente affrontabili in altro modo.
m
180
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
UNIVERSA!. SERIAL BUS
USB Express bus 4 o 7 porte
Collogale 4 o 7 dispositivi USB ad un sin¬
golo PC o I’ IMAC, In cascata fino a 127.
Potete collegare e scollegare a caldo i di¬
spositivi ed automaticamente il PC ne ri¬
leva la presenza e II configura: scanner,
stampanti, macchine fotografiche digitali,
modem, TA ISDN, videocamere..,
USB ParalleLPf Inter Aflapter
Por collegare qualunque stampante pa¬
rallela al vostro bus USB, Il PC o l’iMAC
ne rileva la presenza e la configura.
Inserite qualunque dispositivo senale co¬
me modem o TA ISDN al vostro bus
USB. Il PC o l'IMAC ne rileva la presenza
e la configura. Perfetto per stampane se¬
pali. modem ad alta velocità V.90, mo
dem ISDN , digitai camera, scanner, in¬
put devices e tavolette grafiche.
Il Direct Connect mette in rete due PC
fra loro tramite II bus USB. Nessuna
configurazione, collegate i cavi e siete
in rete. Ottimo per sincronizzare file, co
piare quantità di dati, condividere
stampanti, giocare in rete, collegare il
laptop al computer di casa.
U SB BmP ort
Installa nel vostro PC un bus USB a 12
Mb. Totalmente Plug&Play senza in¬
stallazione. Aggiunge un socondo bus
USB a computer già USB.
Mette in rete un PC tramite il bus USB.
Nessuna configurazione, collegate i cavi
e siete in rete. Ottimo per sincronizzare
file, copiare quantità di dati, condividere
stampami, giocare in rete, accedere ai
server aziendali ed alle risorse Intranet.
Un connettore
Una scelta
La soluzione
Colleghi a caldo
modem, scanner,
videocamere, mouse,
joystick che vengono
immediatamente
riconosciuti
dal sistema.
Senza bisogno
di configurare
o di riavviare
il computer puoi
subito utilizzare le
periferiche installate.
Se possiedi un PC
con Windows '98
o un iMac Apple
puoi già coliegargli
dispositivi USB.
USB è il nuovo
connettore del futuro
ideato da Intel,
Compaq, Microsoft
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a 12Mblt unisce tutti
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Laptop con porta USB. 104 tasti,
membrana QuietTypeltml per tasti si¬
lenziosi e facili da premere. Tre tasti
QuicKeyltm) per facile accesso a Win-
dows(f| '98,
L'Ergo Mouse USB e adatto a tutti I Pc
e Laptop con porta USB. Mouse 3 ta¬
sti ergonomico, totalmente plug&play
sostituisce qualunque mouse seriale o
ps2 preesistente.
USB Classic Mouse W
Il Classic Mouse USB è adatto a tutti
l Pc e Laptop con porta USB. Mouse 3
tasti, totalmente plug&play sostituisce
qualunque mouse seriale o ps2 pree¬
sistente.
Il Joystick da collegare al bus USB. Fi¬
no a 127 Joystick su una stessa mac¬
china! Impugnatura ergonomica, 4 bot¬
toni, trini e base con ventose.
USB Cavi A-A » A-B
Il cavo USB è il cavo Ideale ad alte pre¬
stazioni e doppia schermatura per col¬
legare i dispositivi USB al PC o all'HUB
USB. Il cavo USB A-B si utilizza per la
connessone di un dispositivo USB ad un
HUB o ad un Host USB. Il Cavo AA È una
prolunga di 5 metn, entro I limili delle
specifiche USB.
Il Motherboard cable USB tende di¬
sponibili porte USB tipo ’A" alle mam-
board già dotate di Interfaccia USB.
coordinamento di Andrea de Prisco
Aladdin
Spring Cleaning 2.0
di Raffaello De Masi
Si dice che il bagno sia
l'ambiente domestico dove
si riconosce davvero una
persona: ma ritengo che il
cruscotto dell'auto e il ba¬
gagliaio abbiano le stesse
chance di successo.
"Dall’Alpi alle Piramidi, dal
Po ai Pirenei, dammi la tua
'mmonnezza e ti dirò chi
sei", recita un film di De
Crescenzo, ed e sufficiente
cambiare la spazzatura con
la parte posteriore della
macchina, per raggiungere
lo stesso assunto.
Il cruscotto delle automo¬
bili e come un buco nero
che si riempie puntualmen¬
te di tutto II ciarpame che
transita per I seggiolini po¬
steriori Tempo qualche
mese e questo stesso ma¬
teriale transita nel vano ba¬
gagli, E il mio è diventato
da tempo una colonna stra¬
tigrafica diagenizzata in cui
e possibile riconoscere le vicende che.
in questi ultimi quattro anni, hanno ca¬
ratterizzato la mia esistenza.
I vecchi giornali la fanno da padrone,
certo, ma non mancano pacchetti infiniti
di fazzolettini, frutto di inevitabili attese
al semaforo, stracci gialli del gestore
sotto casa, inutilizzabili visto che riem¬
piono di pelucchi il vetro, ombrelli di
ignota proprietà, una gabbia da canarino
(e il pennuto, dove mai sarà? Tremo al
pensare di ritrovare il suo scheletro!),
una confezione da ventiquattro scatole
di carne bovina (ma quando mai mi so¬
no sognato di comprarle!), un paio di ta¬
volette di cioccolato di Anja che ormai
camminano da sole, un bollilatte con il
fischio (?!), la partecipazione di matri¬
Era questa un'abitudine molto piu dif¬
fusa fino a qualche decennio fa All'inizio
della buona stagione mia mamma e mia
nonna si rimboccavano le maniche e,
monio di un mio ami¬
co che mi stara anco¬
ra aspettando davanti
alla chiesa, una confe¬
zione di sapone per
lavatrici che si è aper¬
ta e che ha coperto
tutto di un romantico
manto bianco.
Occorrerà che un
giorno ci metta rime¬
dio: che poi sarebbe
chiudere gli occhi e
riempire un cassonet¬
to delle immondizie.
Ci ho pensato diverse
volte, poi, di fronte a
queste testimonianze
di vita vissuta, la vo¬
lontà vacilla e tutto re¬
sta com e. Cosa vole¬
te farci, sono un sen¬
timentale!
In compenso non
mi faccio prendere da
sentimentalismi
quando si tratta delle
mie macchine. Senza pietà disinstallo
tutto quello che non serve e che non ho
usato negli ultimi due o tre mesi In
questo i pacchetti descritti in qualche
fascicolo scorso aiutano moltissimo per
quel che riguarda la buona salute del
PC, ma con il Mac, come fare? Una so¬
luzione c'è, e si chiama Spring Cleaning
Le sane pulizie di
primavera di una volta
Aladdin Spring Cleaning 2.0
Produttore :
Aladdin Systems Ine.
165 Westerldge Drive
Watsonvllle, CA 95076 4159
USA
htlp://www nladdinsys.com
Distribuito in Italia da:
Guastar
V Maglio del Lotto, 2-24126 Bergamo
Tel 0354/201499
Prezzo al pubblico I IVA inclusa):
Ut 99.000
182
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
buttandoci dal letto alle cinque di matti¬
na. "revotavano'’ la casa. Senza aspira¬
polvere e mochi, senza Aiaci e Mastri va¬
ri, ma solo con sapone da bucato, stracci
per la polvere ricavati da vecchie cami¬
cie, stracci per lavare per terra costituiti
da tela di sacco, e olio di gomito, ripuliva¬
no tutta casa (ricordo, al ritorno, l’odore
di pulito che aleggiava in casa, ce l’ho an¬
cora nel naso!).
Questo pacchetto, che ha risvegliato
tali ricordi, ha lo stesso nome e permet¬
te, in primavera come in qualunque altra
parte dell’anno, di rimettere in ordine il
nostro amato Mac Sebbene, infatti, il
melone non abbia mai posseduto la per¬
versa tendenza dei PC di distribuire, a
semina autunnale, nella cartella Win¬
dows innumerevoli e differenziati File più
o meno criptici nella loro individuazione,
e proliferanti, pare, di vita propria, c’è
pur sempre qualche angolo nascosto in
cui qualche ospite indesiderato si na¬
sconde, renitente ai nostri tentativi di
farsi stanare.
Parliamo in particolare della cartella si¬
stema, che contiene due sottocartelle
dove pare che i file tendano ad accumu¬
larsi più o meno rapidamente. Si tratta
della cartella delle Preferenze e di quella
degli Init Ma non basta, il nostro HD,
grazie alle più o meno affrettate opera¬
zioni di installazione e cancellazione di fi¬
le seguite nel tempo, diviene ricettacolo
di ciarpame vario, come cartelline vuote,
file di help senza più genitore, frammenti
di software non più necessario per de¬
cesso del programma principale, File di
vocabolario, alias orfani, file temporanei
creati da applicazioni che li hanno poi di-
sconosciuti come figli del peccato, cache
abbandonata di browser, file autentici
che hanno perso il programma che li ha
generati, e chi più ne ha più ne metta.
Aladdin Spring Cleanmg è di bocca
buona, accontentandosi perfino di un
680X0 che giri sotto System 7 0 e che
abbia a disposizione almeno 1.5 MB di
RAM Occorrerà ricordare che certe fun¬
zionalità relative alle operazioni di
drag&drop. spesso utili durante l'uso, ab¬
bisognano almeno del 7 1.2 II program¬
ma viene fornito su CD
Com’era facilmente intuibile, il pro¬
gramma consta di una serie di utility con¬
correnti tutte allo stesso scopo, recupe¬
rare spazio buttando via ciarpame e ma¬
teriale inutile. Cosi, il programma e rap¬
presentato da una serie di pulsanti,
ognuno con la sua specifica funzione e
dedicato a un particolare "task’ Quello
Lo splashscreen di
Spring Cleanmg m
classico stile Aladdin
La finestra delle pre¬
ferente. diverse per i
differenti moduli del
programma
la cui funzione appare più ovvia e il Du-
plicates Remover, dall'implicita finalità. Il
programma avvia una ricerca che por¬
terà. alla Fine, all'apertura di una finestra
in cui saranno raggruppate due categorie
diverse di File quelli esattamente identici
per nome, grandezza, tipo di stringa di
creatore ecc., e quelli che hanno solo il
nome coincidente con quello di un altro.
Ogni tipo di risultato ha i suoi vantaggi e
svantaggi
La prima ricerca risulta vincente quan¬
do interessa davvero trovare file che
hanno un loro gemello da qualche parte,
e questo anche se il nome è differente.
In questo caso l'utility controlla effettiva¬
mente solo il contenuto, mentre le altre
informazioni, supplementari ma non de¬
terminanti nella fase di ricerca, hanno il
compito di fornire
al "giustiziere"
informazioni addi¬
zionali per aiutarlo
nella scelta. Vice¬
versa l'altra tecnica
di ricerca evidenzia
file aventi lo stesso
nome ma non ne¬
cessariamente do¬
tati di altre caratte¬
ristiche analoghe:
questo tipo di anali¬
si può essere di
grande aiuto quan¬
do, come capita ta¬
lora. si affollano sul
disco file (pensate
a "pezzi' 1 di siste¬
ma operativo pro¬
venienti da diverse
installazioni - una volta ho trovato su un
HD di uno studio professionale ben
quattro Finder e tre System) identici nel¬
la funzione ma frutto di release diverse.
Un altro esempio di salutare utilizzo
dell'utility è quella di cercare estensioni
disabilitate attraverso il comando di si¬
stema operativo, quando queste vengo¬
no magari spostate in altre cartelle. In-
somma, a caccia di replicanti!
Ma non solo file
duplicati...
Il ’garbage ', la robaccia che si accu¬
mula sulle nostre memorie di massa,
non consta solo di doppie copie di File
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
183
KTTftirrtft
'tic C citi f«|prt Vie
ttard lenire ■
df*>
Oirrklng Aliai filai
W-ltW
«lt« ilwn
H
e programmi; sembra strano ma un sac¬
co di spazio viene sprecato, letteral¬
mente inutilmente, installando program¬
mi in formato "fat" Questo succede
perché, difficile immaginare il motivo,
molti utenti installano questo tipo di
programma (ricordiamo che, dopo l'in¬
troduzione dei PPC, molti pacchetti ven¬
gono forniti nella versione per 680X0 o
per questo processore, e, quasi sem-
© uJt I Un pacchetto davvero atteso
J-J ; nell'area Mac, grazie al quale
OC ; si riesce, rapidamente e con
Q- ; grande perizia, a riorgamzza-
! re il contenuto del dischi, eli-
! minando robaccia, materiale
inutile e superfluo, e disin¬
stallando applicazioni e file di cui si puO fare
agevolmente a meno
Rapida e pratica possibilità di recuperare in¬
stallazioni dall'HD di pacchetti di cui, per un
motivo o per un altro, non sì ha a disposizio¬
ne l'originale.
Finalmente un indispensabile tool per fare
pulizia nella cartella delle Preferenze di siste¬
ma operativo, vero secchio della spazzatura
del MacOS
o
A oc
vuto.
La estrema personalizzabilita
delle operazioni eseguibili im¬
pone. prima dell'uso, di ac¬
quisire una adeguata padro¬
nanza del tipo di operazione
desiderata, altrimenti si ri¬
schia di "tagliare" piu del do
Sovente le operazioni di scansione dei di¬
schi si presentano complesse e fastidiosa¬
mente lunghe
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pre, anche nella versione che incorpora
ambedue le precedenti, la "grassa" ap¬
punto) immaginandolo, forse, più poten¬
te o versatile, mentre si tratta solo di
applicazioni destinate a funzionare su
una macchina remota, quando ad essa
accedono macchine del network a
"cuore” e prestazioni diverse.
Fat App Slimmer "taglia" il codice su¬
perfluo sulle applicazioni "fat"; in ordine
allutilizzo di questa utility, occorre agire
"Cum grano salis". visto che potrebbe¬
ro verificarsi congiunture non favorevoli
all utilizzo. Ad esempio, se si possiede
una macchina con scheda di upgrade
dal 68 al PPC e si "trimma" l'applicazio¬
ne a questo occorrerà successivamente
reinstallare II programma se si ritorna al¬
la configurazione iniziale (ovviamente
vale lo stesso per il contrario). L'opera¬
zione di dimagrimento va quindi usata
con criterio; proprio per questo Spring
Cleaning cerca di prevenire guai crean
do un backup del programma e siste¬
mandolo nel Cestino (strana questa
sceltal), da cui sara possibile recuperar¬
lo in caso di guai.
Ed eccoci a una utility di cui davvero
si sentiva la mancanza, in ambiente
Mac, un Uninstaller La diversa struttura
dei programmi Mac e la diversa potenza
del sistema operativo rendono questa
operazione meno complessa e funam
bolesca di quanto avviene con i ben piu
macchinosi pacchetti destinati a Win¬
dows. La sezione Uninstaller non ha bi¬
sogno di monitorare l'installazione di un
pacchetto per rimuòverlo, il lato piu in¬
teressante dell'operazione sta nel fatto
che l'utility non solo scova applicazioni
e materiale connesso, ma propone di
verse soluzioni, cancellazione del solo
programma, del blocco di file secondo
l'algoritmo proprietario di Spring Clea-
184
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
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ring, dei file associati con l'applicazione
in accordo ai setup dell'applicazione
stessa, e dei file non strettamente con¬
nessi, ma presenti nella stessa cartella
o in quelle subordinate,
Quante volte abbiamo trovato file di
cui abbiamo cercato di definire la pater¬
nità, o almeno qualche parentela? Ecco
al lavoro Orphan Adopter, che scova,
negli angoli bui della nostra memoria di
massa, applicazioni e documenti che,
per un motivo o per un altro, si sono
smarriti; attraverso questa opzione, che
separa accortamente gli uni e gli altri in
due gruppi distinti, si potrà decidere
che fine dovranno fare questi file, even¬
tualmente assegnando loro un altro pa¬
tronimico, Ricordiamo che ogni docu¬
mento Mac 6 caratterizzato da due
stringhe: "type", che identifica II gene¬
re di documento trattato (database, te-
I risultali tll alcune operazioni: essi possono es¬
sere poi trattati in maniera molto precisa e per
sonallzzata
A
sto, grafica, ecc.), e "creator", che per¬
mette il riconoscimento del documento
da parte di un'applicazione. Manco a
dirlo, occorre una certa attenzione nel
maneggiare e, ancora di più, nel modifi¬
care questi valori,
A caccia dell’inutile
Come abbiamo già più volte eviden¬
ziato, Spring Cleaning 6 insieme un "se¬
gaossa" e un preciso primario di micro¬
chirurgia E non disdegna, accanto a
grossi interventi riparatori, di lavorare di
cesello e di rifare il lifting della nostra
macchina al meglio,
Tanto per capirci, Spring può eseguire
una serie di lavoretti forse non stretta-
mente necessari, ma che certo riorga¬
nizzano i nostri dischi al meglio, Conti¬
nuando nella metafora, dopo aver lavato
per terra e svuotalo i cestini, passa a to¬
gliere le ragnatele. Eccolo quindi a cac¬
cia di Alias; la selvaggina catturata potrà
essere rediretta al legittimo genitore,
cancellata, salvata per futuri utilizzi, rior¬
ganizzata e cosi via Un'altra utility, Do-
cument Flnder, permette di "leggere" i
dischi alla ricerca di file di un determina¬
to tipo (ad esempio uno spreadsheet di
cui non si ricorda più il titolo); Empty
Polder Remover esegue l'operazione in¬
sita nel nome, e i risultati di questa ri¬
cerca, abbinati all'operazione di ricerca
degli orfani, può dare sovente risultati
sorprendenti
Ancora, rispondete onestamente!,
avete davvero idea dei font presenti sul-
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
185
Itili» 11.. Milr AlUtO
* InstAlIed (and wtirr») -
Inatollotton Oaaltnotion» for Spring Clooning 2 0
Spring Claaning"* 2 0 (foldtr) -
H
Rtgislor Spnng Clooning 2 0
I Spring Citoning 2 0 Guido
I Spring Clooning DotoDoia
I Spring Citoning Excoplioni
I Spring Citoning Plug-in*
I Spnng Citoning -2 0
I Whot wos inttolltd tond whtrt)
I Spnng Citoning v 2 0 Poodmo
Spring Citoning Plug-ini (foldtr).-.—
(26 plugin* thoi impltmtni tnt Morenti ond oction*)
I Alioi Fixtr
I A* 4 ign Por tnt
I Dolete
I Documtnt FlnOer
I Duplicoto
I Duplicato to Stufili Archlvt
I Duplicato» Romovor
I Empty Foldtr Rtmovtr
I Exeludt from futuro soorche*
I Fot App Slimmtr
I Font Rtmovtr
Qualcosa cui ben pochi
costruttori pensano, la
lista dei file installati dal
pacchetto, Se tutti fa -
cessero cosi
Il sito Aladdin, prò
dottore dei ben più
famosi e apprezzati
Stufflt, InstallMaker e
Flashback Come si
può vedere, la nuova
versione del "Pulito¬
re". la 3 0. è in arrivo
Iprevista per la fine di
marzo)
4 tilt Edlt VHw Ho lavorile* Wlndow «luto
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Aladdln Syttrmi: Stufiti coi
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Al addili Systems, Ine.
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PUg® 111 ®1® oit»« pali®®»
la vostra macchi¬
na? Quel set di ca¬
ratteri, magari sca¬
ricato in un impeto
di "febbre da Bo-
doni” da Internet,
così bello e a cui
avete predetto un
glorioso avvenire
sulla vostra mac¬
china, lo avete poi
davvero mai usato?
Ecco in aiuto "Font
Remover", che
"scova" tutti i font
disponibili (non so¬
lo quelli nella car¬
tella System), ne
permette la visua¬
lizzazione, e con¬
sente di eseguire
diverse operazioni, come cancellazione,
accantonamento in locazioni ad hoc, ri¬
definizione e cosi via Help Remover
ha compito analogo, finalizzato alla rac¬
colta di file di questo tipo che pare ab¬
biano la prerogativa della generazione
spontanea, e che sovente restano in¬
tonsi sull'HD fino alla eliminazione del
programma (e sovente anche dopo che
questo e avvenuto). Onestamente,
quanti di noi hanno mai usato i balloon
help?
Ed eccoci a un’altra pregevole utility,
di cui si sentiva davvero la mancanza
sul Mac: come dicevamo precedente-
mente, nel S O Mac non esiste una
opzione " Disinstalla’' analoga a quella
del PC, anche perché è ben difficile
che se ne possa sentire la necessità,
Finora! Fatto sta che, grazie a una per¬
versa tendenza di similitudine al PC (o,
molto più probabilmente, perché il pac¬
chetto è stato realizzato basandosi sul¬
lo stesso codice), nell’ultimo periodo
molti Installer hanno preso la disgrazia¬
ta abitudine di distribuire, al di fuori del¬
la cartella dedicata, qua e là nel siste¬
ma file di cui si perde traccia. Ed ecco
venirci in soccorso Uninstaller, prege¬
vole pièce che, partendo da una appli¬
cazione, "recupera" i naufraghi ad essa
relativi, permettendo operazioni diver¬
se, come cancellazione, backup su al¬
tre memorie, eliminazione mirata di file
(es. cache di browser, o archivi di po¬
sta), PuO essere realizzata, sul nostro
disco, una acconcia "Storage area",
una cartella, per cosi dire, di quarante¬
na, dove muovere quel che più ci ag¬
grada, come pacchetti disinstallati, or¬
fani di cui non si conosce bene l'iden¬
tità, Pref che potrebbero essere utili in
un secondo tempo, file non piu leggibili
per assenza del loro genitore, ma che
potrebbero essere trasferiti, in un se¬
condo tempo, su un'altra macchina in
possesso dell'applicazione adatta.
Tanto per raggiungere la sempre ago¬
gnata perfezione, Spring Cleaning ha
una serie di opzioni che gli permettono
di tagliare l’applicazione perfettamente
secondo i nostri desideri. Ecco quindi
opzioni raffinate, come esclusione, dal¬
le operazioni, di documenti o cartelle
con icone personalizzate, scelta, duran¬
te l’uso di Font Remover, di selezione
del tipo di carattere (PostScript, TT o
bitmap, AFM), distinzione, durante la
"cura” degli help, tra file specifici e File
di documentazione Ancora, in Unin¬
staller, è possibile (bella, come opzio¬
ne!) disinstallare non solo l’applicazio¬
ne, ma anche i documenti da essa ge¬
nerati: e, infine, per ogni operazione, e
possibile stabilire delle eccezioni, che,
manco a dirlo, possono essere sogget¬
te a diverso destino.
Conclusioni
Ecco, finalmente, un pacchetto di cui
si sentiva davvero la mancanza Sebbe¬
ne le sue funzioni non siano davvero
cosi Indispensabili come nell’area PC
(dove applicazioni di questo tipo abbon¬
dano), Spring Cleaning dovrebbe esse¬
re presente nella dotazione degli attrez¬
zi di un perfetto Macintoshista, assie¬
me a un buon antivirus, alle Norton Uti¬
lity e al fantastico TechTool. di cui ab¬
biamo parlato già su queste pagine.
Spring Cleaning lavora quietamente,
6 rapido ed efficace, ed 6 capace di re¬
cuperare dall’HD molto più spazio di
quanto non si immagini Ironia della
sorte, talvolta 6 addirittura più "chirur¬
gico" di quanto lo si desidererebbe, vi¬
sto che, al momento del mio primo uti¬
lizzo, ha stroncato anche le Pref di Eu¬
dora, costringendomi a riorganizzare di
nuovo la mia posta e le relative agendi¬
ne. Poi mi sono accorto che la colpa
era mia, visto che, come fanno quasi
tutti, ho preteso di usare il programma
senza neppure dare un’occhiatina alle
istruzioni. E pensare che me la sono
presa con mia moglie che, appena
comprata (aveva due ore di vita), ha
"battezzato” la macchina andando a
circolare nel caotico traffico della tenta¬
colare Atripalda. MS
186
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Aladdin Flashback
di Raffaello de Masi
La mia gran presenza a
me stesso, che mi ha re¬
so famoso nell'Italia me¬
ridionale. divenuta
d'esempio e monito alle
generazioni future, mi ha
consentito, nei dieci lu¬
stri e più della mia illumi¬
nata esistenza, di "ac¬
cocchiate figure di nien¬
te" a non finire, come sa
chi benevolmente legge
da tempo i miei ignobili
scritti Mi è successo di
tutto, come perdita di
mia madre, addormenta-
menio durante una ses¬
sione d'esami e risveglio
in piena notte nel buio
più assoluto, sbaglio d'al¬
bergo all'arrivo, per le va¬
canze (per la verità, il no¬
me dell'albergo era quel¬
lo giusto, era la città che
era sbagliata) Manco a
dirlo, poi, non mi viene
neppure in mente, du¬
rante questi episodi, che il tutto sia frut¬
to della mia sbadataggine, per cui, ve¬
stito della forza di chi ha dalla sua parte
la (presunta) verità, m'impegno in di¬
scussioni ardite e degne di ben altro fi¬
ne e crociata
Madonnina mia. ma come si fa a di¬
ventare piu precisi e ordinati; il fatto è
che poi. quando mi accorgo di avere
(inesorabilmente) torto, vorrei fare di
tutto per tornare indietro, per "metterci
una pezza " alla figuraccia fatta E pun¬
tualmente non faccio che peggiorare la
situazione, come quando, all'associazio¬
ne ciechi, ebbi modo di chiudere un di¬
scorso con la fatale frase: "Siamo d'ac¬
cordo, ci vediamo domani!” Resomi
conto che avevo fatto una gaffe, pensai
bene di rimediare aggiungendo Beh,
vi saluto, ormai si è fatto tardi, come voi
ben vedete! "
Sono questi i casi in cui ci viene istin¬
tivo pensare "Ah. come vorrei tornare
indietro solo di cinque minuti, bastereb¬
bero!". Fino a che il modello che mio
fratello, l'inventore (che famiglia e
pazz...”), sta sperimen¬
tando sul campo usan¬
do come cavie i gemel-
lini non sarà messo a
punto, le mie belle figu¬
re me le sto diligente¬
mente elencando in un
libretto, a futura memo¬
ria dei miei nipoti.
Fortunatamente una
macchina del tempo
per i computer c'è. è
ben collaudata e. cosa
non disprezzabile, di¬
sponibile sia per Mac
sia per Windows. La
produce Aladdin Sy¬
stems. si chiama Flash¬
back e rappresenta uno
dei pacchetti più utili su
cui c’e capitato di met¬
tere le mani.
Flashback,
per non
piangere lacrime di
coccodrillo
Quante volte c'è capitato di salvare
qualcosa e. immediatamente dopo, es¬
serci resi conto che la versione prece¬
dente del nostro documento era molto
meglio? Quante volte abbiamo usato
una lettera scritta in precedenza per
prepararne una nuova e ci accorgiamo
improvvisamente di aver sovrascritto la
vecchia mentre avremmo preferito te¬
nerne una copia? Quante volte abbia¬
mo messo mano al nostro perfetto fo¬
glio Excel e ci siamo resi conto che. per
il principio che "il meglio è nemico del
bene", avremmo fatto molto meglio a
tenerci il certo per l'incerto Quante vol¬
te abbiamo modificato il codice del no¬
stro bel programma, ritrovandoci con un
Aladdin Flashback
Produttore :
Aladdin Systems Ine
165 West tintine Dove
Watsonville, CA 95076 4159
USA
nuo /rwww.araouinsys con i
Distribuito In Italia da:
Questar V.Magllo del Lotto. 2
24126 Bergamo - Tel 0354/201499
Prezzo al pubblico IVA •nciusji
Lit. 149 000
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
187
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FlashBack
» i"
M.tlltlYai k
\ A la (Min
T\ Systems
—
eseguibile "ineseguibile” e senza ricor¬
dare dove e come abbiamo eseguito le
nostre maledette modifiche Quante
volte... e fermiamoci qui, tanto l'elenco
potrebbe divenire infinito
Flashback è un programma capace di
tenere traccia di tutti i cambiamenti av¬
venuti nei nostri documenti, permetten¬
doci quindi di fare marcia indietro e di ri¬
tornare a una qualsiasi delle versioni
precedenti in tutta tranquillità e senza
patemi d'animo. Essenzialmente, si
tratta di una utility che monitora il no¬
stro sistema e, in base a un database
che elenca le applicazioni e I documenti
di cui si 6 ritenuto necessario tenere
traccia, tiene conto di tutte le variazioni
che, al momento del salvataggio, ven¬
gono apportate al documento stesso.
Sia ben chiaro, il funzionamento di
Flashback è molto più raffinato di quan¬
to si possa pensare Tanto per capirci,
da tempo esistono in circolazione pro¬
grammi, anche di freeware e sharewa¬
re, che offrono la possibilità, piu o me¬
no automatica, di registrare versioni
successive dello stesso documento. Il
risultato ottenibile 6 lo stesso di Flash¬
back, ma c'è una differenza Mentre
quelli creano versioni successive
dell'intero documento (cosi un file da
100K, in cui sia stata cambiata una sola
frase o, addirittura, una sola parola o
lettera, genererà un altro file di altret¬
tanti Kappa), il nostro tiene traccia solo
dei cambiamenti avvenuti, per cui al
documento principale, anche ben nutri¬
to, si affiancheranno una serie di "pat¬
ch”, per cosi dire, che conterranno solo
le modifiche, rimanendo cosi pochissi¬
mo Ingombranti e che s'integreranno
nella versione principale quando saran¬
no chiamati in causa,
Pertanto la struttura gerarchica di un
archivio Flashback sarà organizzata in
pacchetto, tanto potente e utile quanto
trasparente, non c'è, tranne che alcuni
piccoli settaggi delle preferenze per¬
mettono una maggiore personalizzazio¬
ne del sistema. Per il resto FB rappre¬
senta un degno esemplare della gene¬
razione dei pacchetti Mount and for-
get", ed ha dalla sua il vantaggio di es¬
sere poco ingombrante, in memoria e
durante l'uso
Conclusioni
Flashback è un eccellente pacchetto
che svolge una sola funzione, ma la
svolge bene e senza infastidire mal
l'utente. Offerto in versione Mac e PC
sullo stesso HD, è un "mind saver" uti¬
lissimo, tanto da meritare l'appellativo
di "Now. recover things even Norton
can't". Lavora su ogni tipo di documen¬
to, è un grande " space saver ", e sor¬
passa certamente in utilità i vari pac¬
chetti di "file recovery" e di "file
overwriting” Niente male davvero, per
un pacchetto che costa poco e che, na¬
to per la piattaforma Mac, è oggi offerto
anche per Windows. «e
Flashback durante II
suo funzionamento
Mancanza di un elastico si¬
stema di rinominazione dei fi¬
le memorizzati
applicazione->file-
principale-revisio¬
ni, queste ultime
contenenti solo i
cambiamenti
Semplice e genia¬
le. non vi pare? E
tenendo conto che
di un documento si
possono tenere,
virtualmente, infinite variazioni, ci si ren¬
de conto che, ad esempio, di una lette¬
ra commerciale si possono custodire in¬
finite copie diverse, a seconda del de¬
stinatario, con un'elasticità d'uso e di
personalizzazione ben difficilmente ac¬
cessibile anche al più sofisticato dei
mailmerge.
Più di tanto da dire, riguardo a questo
A
• Eccellente pacchetto di sal¬
vaguardia di file utili, preser¬
va i nostri dati importanti da
operazioni di cancellazione e
sovrascrittura
Modesto impegno. In termi¬
ni di spazio su disco e di me¬
moria IMM
188
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
La vostra
azienda ha il f
inni
w_.
Ma è solo ad Hannover
che il futuro incomincia a girare.
Software: ancora più capace, sempre più facile da utilizzare.
Tutte le novità mondiali sono al CeBIT.
Iwww.cehit.dd
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Volete aprire uno finestra sulle ultime
innovazioni tecnologiche, le tendenze
e le soluzioni su misura? Allora
programmatevi un giro al CeBIT 99.
7000 espositori da più di 60 paesi
vi aspettano per presentarvi tutta lo
produzione mondiale per l'informatica
e le telecomunicazioni, e per lanciare
le ultime novità. Per chi è presente
al CeBIT, il futuro orriva prima.
Deutsche Messe AG
Hannover Germany
CeBIT 99
Dove andare, per andare avanti.
Hannover
18-24 marzo 1999
Salone mondiale
Office Automation
Information Technology
Telecomunicazioni
KBWUkm.
a cura di Amiga Group Italia
Amiga e l'anno 2000
di Bernardo Innocenti
Da qualche tempo il cosid¬
detto "bug dell'anno 2000"
è diventato un argomento di
grande interesse anche al di
fuori del mondo dell’informa¬
tica.
Data la semplicità con cui
può essere esposto il proble¬
ma, ne hanno parlato ampia¬
mente persino i telegiornali
e la stampa non specializza¬
ta. Evidentemente, l'idea
che tutti i computer del
mondo possano "andare in
tilt" proprio all'inizio del nuo¬
vo millennio fa molta presa
sulla fantasia dei giornalisti e
dei lettori. Si tratta, in so¬
stanza, di una versione rivisi¬
tata della fine del mondo
che era prevista, in chiave
biblica, anche per l'anno
Mille
Il problema viene spesso
enunciato in questo modo:
alla mezzanotte del 1° gen¬
naio 2000 tutti i computer del mondo
andranno in tilt, perche molti program¬
mi usano soltanto due cifre per memo¬
rizzare l'anno, e quindi l'orologio tor¬
nerà indietro all'anno 1900, Il problema
viene spesso chiamato "Il Bug del
Millennio ", ma un'analisi leggermente
piu attenta rivela che le ultime due cifre
dell'anno si riazzerano regolarmente
all'inizio di ogni secolo, quindi sarebbe
più corretto, anche se di gran lunga
meno affascinante, parlare di "Bug del
Secolo”.
Comunque sia, le cose non sono cosi
semplici come vengono descritte ai
non addetti ai lavori. Innanzitutto, non è
vero che i computer rappresentano le
date utilizzando due cifre per l'anno. La
maggior parte dei sistemi operativi,
compreso AmigaOS, misura interna¬
mente il tempo usando un unico nume¬
ro (a 32 o 64 bit) che contiene il nume¬
ro dei secondi trascorsi a partire da una
data iniziale. In Unix, per esempio,
l'istante 0 è fissato alla mezzanotte del
1" gennaio 1970, ora di Greenwich
Questa data di riferimento viene chia¬
mata in gergo "The Epoch” perché se¬
gna l'inizio dell'era di Unix. L'aritmetica
dei numeri binari garantisce che prima
o poi il numero dei secondi
traboccherà, riazzerandosi
(overflow e wrap-around) Ma
questo non accadrà in una da¬
ta affascinante come la mez¬
zanotte di Capodanno dell'an¬
no 2000.
Il numero dei secondi viene
utilizzato internamente in tutti
i calcoli svolti dal sistema
operativo, ma esistono delle
funzioni apposite per conver¬
tire questo numero in una da¬
ta in forma leggibile per gli
esseri umani, cioè qualcosa
come "giorno-mese-anno
ore:minuti:secondi'). I pro¬
grammi applicativi se ne av¬
valgono tutte le volte che ne¬
cessitano di stampare una da¬
ta. Queste funzioni di sistema
potrebbero essere fonte di
problemi "estetici", ma non
possono provocare errori di
calcolo che possano influen¬
zare il comportamento dei
programmi.
Il problema dell'anno 2000, noto an¬
che con il nome in codice “Bug Y2K",
riguarda in particolar modo alcuni data¬
base che utilizzano formati proprietari
per rappresentare le date, oppure i pro¬
grammi che gestiscono l'e-mail e i
newsgroup di Internet. Il formato stan¬
dard con cui viene trasferita la posta
elettronica è particolarmente soggetto
al problema, perche le intestazioni dei
messaggi contengono date scritte per
esteso, come nel seguente esempio.
Date: Fri, 4 Dee 98 01 17:22 -0100
190
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999
Ecco la pagina del silo
di Amiga Ine
(hltp//www
amtga com/de velo -
pers/092098
y 2 k shtmll in cui si fa
ri ferimento nel lesto
Un Client e-mail potrebbe presentare
malfunzionamenti in presenza di un an¬
no "00", e ne potrebbe conseguire che
alcuni messaggi verranno ordinati in
modo errato all'interno delle cartelle
Anche la tecnologia Fidonet è sogget¬
ta al problema dell'anno 2000 Alcuni
mesi fa su Aminet è stata rilasciata una
versione corretta di Spot, il celebre pro¬
gramma per point Fidonet, E' probabile
che i software per le BBS come anche i
mailer e i mali processor manifesteran¬
no qualche problema a causa di una cat¬
tiva gestione delle date.
Per questi casi la raccomandazione
Single Unix Speclflcatlon richiede che i
numeri da 0 a 68 siano interpretati co¬
me 2000-2068 mentre quelli da 69 a
99 continueranno ad essere tradotti
come di consueto in 1969-1999
AmigaOS si discosta leggermente da
questa specifica, spostando il discrimi¬
natore da 69 a 78
Un criterio analogo dovrebbe essere
applicato dai lettori di carte di credito
presenti nei negozi nel verificarne la da¬
ta di scadenza, ma per precauzione VI¬
SA, MasterCard ed American Express
hanno preferito emettere carte di credi¬
to con scadenza 11/99 finche e stato
loro possibile.
Recentemente Olaf Barthel. un cele¬
bre programmatore Amiga che attual¬
mente sta lavorando all’OS 3 5, ha
svolto un'accurata indagine sulla com¬
patibilità Y2K di AmigaOS Ne 6 risulta¬
to che l’attuale versione del sistema
operativo, pur essendo stata rilasciata
nel 1993, non presenta problemi di ri¬
lievo in relazione all'anno 2000 Olaf ha
invece scoperto un bug nel comando
SetClock distribuito con l'ormai obsole¬
to Workbench 1.3. per il quale viene
fornita una versione corretta sul sito
Internet di Amiga Ine.
Questo bug riguarda la rappresenta¬
zione a due cifre dell'anno all'interno
degli orologi con batteria tampone pre¬
senti in tutti i modelli di Amiga. Si tratta
di due diversi chip Ricoh RP5C01
(A3000, A4000 e Al200) e Oki
MSM6242RS (A2000 e A500). presenti
anche in molte schede madri PC. In en¬
trambi gli orologi l’anno viene memoriz¬
zato in formato BCD, utilizzando due ci¬
fre di 4 bit ciascuna (nibble) Alcuni
BIOS per PC interpretano erroneamen¬
te l'anno 00 come 1900 anziché 2000.
mentre il Kickstart di Amiga, a partire
dalla versione 2 0 prodotta nel 1989,
legge l'orologio ad ogni reset autono¬
mamente (senza cioè ricorrere al co¬
mando SetClock presente nel
Workbench 1.2/1 3). Il codice contenu¬
to nella ROM e predisposto per aggira¬
re questo limite hardware interpretan
do i valori da "00” a "77" come 2000-
2077
Esiste tuttavia un bug piuttosto sub¬
dolo che affligge il comando Version,
anche nell'attuale OS 3 1 Questo co¬
mando ricerca una speciale stringa di
identificazione presente all'interno dei
programmi e delle librerie La stringa
ha il seguente aspetto
SVER: Formai 40 105 (11 4 95)
Come si vede, l'anno è espresso
con due cifre. Quando nel 2000 ver¬
ranno rilasciati i primi programmi, il co¬
mando Version interpreterà in modo
errato l'anno "0" riportando, curiosa¬
mente. una data spostata nel futuro di
ben 36 anni E' prevedibile che questo
piccolo problema non abbia alcuna
conseguenza disastrosa In ogni caso
Olaf Barthel è stato avvertito e ha ga¬
rantito che una versione corretta del
comando Version sarà certamente di¬
sponibile 'in tempo"
Un altro problema, forse meno cono¬
sciuto ma non meno temibile, afflig¬
gerà i computer che saranno scampati
all'olocausto del giorno 1-1-00. Questa
seconda piaga riguarda il mese bisesti¬
le di febbraio 2000 Questo mese do¬
vrà infatti avere 29 giorni perché costi¬
tuisce una tripla eccezione alla regola
Come tutti sanno, febbraio ha 28 giorni
tranne che negli anni divisibili per 4,
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
191
che si dicono bisestili. Tuttavia, pochi
sanno che gli anni divisibili per 100
(1700, 1800, 1900 .) fanno eccezione:
non sono cioè bisestili Gli anni che so¬
no divisibili per 400 devono pero esse¬
re considerati bisestili, e il 2000 è II pri¬
mo anno in cui questa eccezione verrà
applicata.
Usando Teditor di preferenze Time è
facile verificare che AmigaOS conside
ra. correttamente, il 2000 un anno bi
sestile
Come si può vedere dalle due schermale, la dalli all interno dei programmi e
registrala con sole due cihe per l anno. mentre il sistema le mostra all utente
su quattro cifre Nell'esempio. Il comando "SetPalch presenta al suo interno
la siringa SVER selpalcli 43 6 (12 5 97) Alt esecuzione dì versron il sistema risponde trasfor¬
mando la data m 12Maggiol997
NEWS
La NASA alla fiera "Amiga 99"
Dal 12 al 14 marzo si lerra a St Louis la fiera "Amiga 99" Olire
alla presenza dei piu importanti operatori commerciali e dei rappre¬
sentanti di Amiga Ine. la manifestazione ospiterà una conferenza sul
tema "Computer nello Spazioalla quale parteciperà il Comandante
Steven R Nagel della NASA, che illustrerà gli usi di Amiga all mterno
d ell'agenzia spaziale americana.
tutp://www amiQ.i stl. com/show. lumi
Amiga Forever Online
La Cloanto ha pubblicato sul proprio sito Amiga Forever Online,
una distribuzione dell'emulatore di Amiga per PC limitata rispetto al¬
la versione su CD-ROM, ma contenente tutto il software necessario
all'emulazione base, comprese le ROM Amiga,
['Hip ■ mvw cio.iril.-t 'tallirle >.r.-|
L'OpenGL arriva su Amiga
Haage & Partner ha rilasciato Warp3D e StormMESA v3 0 II pri¬
mo software è un driver grafico in grado di accedere trasparente-
mente all'hardware 3D installato su Amiga StormMESA e invece
una libreria grafica compatibile con lo standard OpenGL, usato da
tempo su altre piattaforme L accoppiata di questi due software per¬
metterà uno sviluppo più semplice di applicazioni facenti uso di 3D
ma anche un piu veloce portmg di programmi 3D già esistenti su al
tr e piattaforme.
IhttDV/www.hiinac partner com/3dworlcl/indcx-e.hln\
Annunciata la scheda 3Dfx per Picasso IV
Avendo ricevuto abbastanza preordina¬
zioni, Village Tronic si appresta a sviluppa¬
re un modulo 3Dfx Voodoo per la scheda
Picasso IV Secondo la tabella di marcia,
dovrebbe essere pronto per il prossimo
anno
\ntp://www villaqinronic coni/amiqm\
survey.html
192
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
Anche se è piuttosto prematuro, pos¬
siamo comunque speculare fin da ora
sulle date in cui AmigaOS incontrerà
seri problemi legati alla rappresentazio¬
ne del tempo. In AmigaOS il 'tempo
zero" e stato fissato alle ore 00:00:00
del 1° gennaio 1978, otto anni piu tardi
di UNIX II 19 gennaio del 2046, alle
3:14 07. i secondi accumulali dal conta¬
tore raggiungeranno il numero più gran¬
de che si possa rappresentare usando
un intero a 32 bit con segno:
2.147.483.647 Aggiungendo un altro
secondo si ottiene un trabocco che
produce una quantità negativa: -
2,147.483,648. Tuttavia questo non co¬
stituisce un problema per tutti i pro¬
grammi che manipolano il numero dei
secondi utilizzando operazioni aritmeti¬
che che non tengono conto del segno.
In particolare, i numeri negativi non
influenzano il funzionamento del ti¬
mer.device, che in AmigaOS è il modu¬
lo software designato alla gestione di
tutte le temporizzazioni del sistema
operativo e delle applicazioni. Tuttavia,
le funzioni della dos.library e della loca¬
le.library non saranno piu in grado di
convertire il numero dei secondi in una
data corretta a causa di un bug che pro¬
duce date spostate in avanti di due an¬
ni, Il problema e comunque risolvibile
aggiornando queste funzioni
Il 7 febbraio 2114 alle ore 6:28 16 il
numero del secondi supererà il massi¬
mo numero rappresentabile da un inte¬
ro a 32 bit senza segno, riazzerandosi,
In pratica, l'orologio tornerà indietro al
1” gennaio del 1978, con conseguenze
decisamente disastrose, Per allora è
previsto che tutti i sistemi operativi sa¬
ranno da tempo stati aggiornati all'uso
di numeri a 64 bit (ammesso sempre
che in quell'epoca avrà ancora senso
parlare di bit, n.d adp) e pertanto la di¬
scussione di questo problema è da
considerarsi puramente accademica
Pare dunque che il tanto temuto an¬
no 2000 non sarà poi cosi catastrofico,
almeno per quanto riguarda il sistema
operativo di Amiga che, teniamo a ri¬
cordare. non e stato più aggiornato dal
1993. Forse, allora, è il caso di doman¬
darsi come mai molti produttori di noti
sistemi operativi siano dovuti correre
ai ripari per rappezzare qua e là il loro
codice in vista del prossimo millennio.
Tra questi spiccano Microsoft, che ha
dovuto fornire ben tre service-pack per
rattoppare Windows NT 4.0, Hewlett
Packard, che fornisce un numero con¬
sistente di patch per correggere vari
aspetti di HP-UX e Sun Microsystems,
che ha raggiunto la compatibilita Y2K
solo con il recente rilascio di Solaris 7
La situazione 6 analoga per quanto ri¬
guarda NetWare (Novell). SCO, AIX
(IBM) e IRIX (Silicon Graphics) Sul
fronte dell'Open Source Software.
NetBSD è dichiarato compatibile con
l'anno 2000 a partire dalla versione
1.3 1. mentre lo stato di compatibilita
di Linux dipende dalle versioni dei
package GNU installati nella distribu¬
zione. 6®
di Enrico Altavilla
Grafica ad alte pre¬
stazioni anche su
Al 200
Le schede BVIsion
di Phase5 sono state
rilasciate Si tratta di
moduli grafici per le
schede BlizzardPPC
che montano un chip
Permedla2 e promet¬
tono alte prestazioni sia in campo bidimensionale che tridimensionale.
ruta.//www.piwsuò de/amiaa/bvppcu.ntmi
OloFight, un nuovo videogioco per AGA e schede grafiche
OloFight e un nuovo videogioco di lotta prodotto e recentemente
rilasciato dallitaliana Reai Ologram.
Il gioco usa tecniche grafiche in grado di mostrare un gran nu¬
mero di colori, sfondi animati e presenta dieci lottatori, ognuno dei
quali e disegnato con piu di 400 fotogrammi di animazione. Il gioco
gira su AGA ma e previsto a breve un aggiornamento per le sche-
de grafiche
inttp.//www olociram.com/Olo/-icihl/indax hlmj
Emulare il Nintendo 64
TrueReality è un emulatore di Nintendo 64 appena rilasciato
L'emulazlonenon è
ancora completa ed
attualmente II nume¬
ro di giochi compatibi
Il e basso, ma lo svi¬
luppo promette mollo
bone
Ovviamente, richie¬
de AGA e CPUmolto
veloci: PowerPC o
68040/060
http://www ami-
dog.com/n64/
AMOS Free
GII sviluppatori originali del pacchetto AMOS hanno deciso di rila¬
sciare 1 sorgenti dell'applicazione, liberamente prelevagli dal loro si¬
to Web II sorgente può essere modificato, ricompilato e distribuito
sotto qualsiasi forma, persino commerciale, a patto che nel pacchet¬
to rimanga ben In vista una nota che attesta che il software si basa
sul sorgente originale di
AMOS In futuro, verranno anche rilasciati I sorgenti di AMOS
Professional
Vitto ://www. clickteam. com/weD/amos/amos_download. IV n)
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999
193
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citari com¬
paiono. se-
J condo
una
programmazione predefinita,
nelle pagine di risposta alle
ricerche create automatica-
mente dal sistema. I dati, che
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